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Gwen si preparò e scese poi al pianterreno di quel vasto edifico.
Arrivò in un'ampia sala a metà tra neoclassicismo e barocco, dove c'erano vari individui che passeggiavano consultanto libri e fogli vari. Oltre la sala si apriva un largo terrazzo che dava su un lussureggiante giardino. Sulla terrazza Gwen notò Elv e Belven. |
Mi immersi in quel concentrato di fogli,appunti, studiosi intenti ad esaminare chissà quali anfratti dello scibile, poi, in fondo, vidi Bell e Belven su un terrazzo che affacciava sul meraviglioso giardino.
Quindi li raggiunsi. "Ben trovati, signori" sorrisi loro, una volta uscita anch'io sul terrazzo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole di Gwen, i suoi due accompagnatori si voltarono a guardarla, accogliendola con i loro sorrisi.
"Eccola..." disse Belven "... erocurioso diconoscere le sue impressioni su questa città." A Gwen. "Anche io." Annuendo Elv. Il giardino che si apriva ai loro occhi era racchiuso da muri circolari e scaditi con 8 nicchie, dentro cui vi erano altrettante statue, raffiguranti le personificazioni delle virtù intellettuali dell'uomo. Al centro del giardino dominava, su un alto piedistallo, la statua del filosofo ed eretico Giardano Bruno. https://cdn.counter-currents.com/wp-...pico-7__te.jpg |
Con un sorriso mi avvicinai a loro, ascoltando le parole di Belven e poi di Bell.
Allora mi guardai un po' intorno, richiamando alla memoria anche ciò che avevo visto al nostro arrivo. "È tutto molto opulento, ma anche misurato, tutto apparentemente basato sulla diffusione del sapere e della conoscenza" alludendo agli uomini che avevo visto appena scesa giù "Ma è tutto così... "scenografico", come se ognuno recitasse una parte, come se tutto fosse finto, una sorta di parco divertimenti ad un livello superiore. Non so se questo effetto fosse voluto dal suo creatore, ma è certamente la mia impressione" risposi compiutamente ai due. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Sarei curioso" disse all'improvviso Minsk arrivando alle spalle di Gwen "di conoscere cose di finto, di artifciale, lei vede in questa città." Sorridendo.
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Mi voltai all'arrivo di Minsk.
Allora alzai appena le spalle, con espressione vaga. "È un'impressione. Di quelle sottili, sottopelle. Mi dica lei, piuttosto, cosa differenzierebbe la sua città ideale da un parco giochi. Tranne forse le giostre e lo zucchero filato" con aria divertita "Ossia da un posto ideale fatto di mille colori e lontano da ogni cattiveria umana." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Che un parco giochi è fatto per lucrare." Disse Minsk sorridendo a Gwen. "Qui invece non c'è nessuna volontà di guadagno. Chiunque in futuro potrà accedere e vivere qui, senza dover pagare nulla."
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Ascoltai la sua risposta ed annuii.
"Giusto" convenni "Poi?" incalzai, con un sorrisetto curioso e divertito. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Minsk la guardò e sorrise.
"Non penserà" disse fissandola "che una simile città esaurisca tutti i suoi immensi benefici in poche parole, vero?" Divertito. "Ci sono molti più segreti fra queste mura che nel resto del mondo, amica mia." |
Alzai appena un sopracciglio.
Chissà perché la cosa non mi convinceva... "Immagino avremo modo di scoprirlo durante il nostro soggiorno" dissi allora, sorridendo impercettibilmente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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