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Iniziai a bere il thè e mentre Betta parlava notai che mi stava dando del tu come se niente fosse. Come se il mio status di ostaggio la facesse sentire mia pari. Cercai di ignorare la cosa anche se mi infastidiva tutta questa confidenza che si era presa senza averne il permesso .
<< Messer Jean.. Si trovo che sia una persona con dei bei modi, a differenza dell'uomo per cui lavora, e non sono mai stata un'amante della solitudine quindi accetto volentieri di conversare con lui>> |
Gwen pronunciò la formula di quell'incantesimo, ma nulla sembrò mutare.
La misteriosa belva continuava a fissarla con occhi carichi d'odio, ringhiando piano e schiumando. Come se quell'incantesimo non avesse potere su di essa. Restò a guardare la ragazza per un altro lungo istante e poi, improvvisamente, corse via, svanendo nel bosco. Come inghiottita dalla sera appena giunta. Che animale era dunque quello, così immune alla magia della giovane? |
Altea raggiunse la rocca e lentamente aprì la porta che era stranamente aperta.
Vide così la stanza vuota, tutta sottosopra, con una sola candela accesa. Come se qualcuno avesse rovistato selvaggiamente nei cassetti e nei mobili. Alcune sedie erano poi rotte e la legna preparata per il camino si trovava a terra. E sulle assi di legno del pavimento, Altea notò tracce di sangue. |
Non ero stata sicura fin dall'inizio che avrebbe funzionato, ma quella reazione non l'avrei mai immaginata, pensavo al massimo che mi avrebbe attaccata, non certo chesarebbe scappata.
Chissà che animale era... A quel punto, però, il bosco era impraticabile al buio, decisi così che fermarmi vicino ad un albero ed evocare delle fiamme per scaldarmi sarebbe stata l'unica cosa da fare. http://i57.tinypic.com/2hy3o4.jpg |
I soldati guardarono Marwel con la tipica espressione di chi crede di poter esercitare un'ingiusta soggezione su qualcuno di più debole.
“Bene bene...” disse sorridendo il militare che annotava “... una guaritrice... nessuno di voi ha bisogno di cure, ragazzi?” Divertito agli altri soldati. “Io...” avvicinandosi a lei un altro di quei militari “... in verità credo di aver contratto uno strano morbo...” rivolto a Marwel “... non so perchè, ma il mio appetito sessuale non accenna mai a calare... tu puoi fare qualcosa, piccola?” E tutti si abbandonarono ad oscene risate. |
Ma cosa era mai successo...? Un ladro forse? Presi la candela accesa, guardai attorno, era un disastro. Ma cosa mai dovevano cercare qui, non eravamo ricchi anzi..i cassetti aperti, le sedie addirittura rotte. Forse erano stati proprio i soldati. Ad un tratto mi accorsi di macchie di sangue a terra...seguii il sangue sulle assi del pavimento per vedere dove portassero, non che la rocca fosse grande..Non mi fidai a parlare. Non osavo immaginare come fosse ridotta la mia stanza sulla torre, avevo lavorato duramente in taverna per arredarla al meglio, ma mi concentrai sulle*tracce di sangue...e se avessero portato fuori, le avrei seguite con una torcia di legno ma dovevo assolutamente scoprire la verità.
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Ancora rumori alle mie spalle. Continuavo a pensare a qualche bestia, finché non sentii delle voci umane e delle grasse risate. Mi girai allora insieme ad Elinor e vidi un gruppo di uomini armati, seduti intorno a colui che doveva essere il loro capo. I fuorilegge di cui parlava il soldato al castello... Guardai meglio il brigante al centro. Era un bell'uomo dal viso aperto, simpatico, e il che contrastava con il ruolo che gli stavo affibbiando. Mi parlò e la sua voce, il suo modo di esprimersi, erano tutt'altro che rozzi.
"Perdonate me, milord, se ho osato attraversare impunemente le vostre terre. Se avessi saputo dell'esistenza di un sovrano dei boschi, di certo avrei chiesto il vostro permesso..." Il mio intento era quello di apparire deferente, ma forse il tono che avevo usato lasciava trasparire una punta di ironia. Sperai solo che lui non l'avesse colta. "Vi ringrazio per il complimento, ma ciò che più mi preme adesso è sapere qual'è il tributo che mi richiedete, sperando possa essere nelle mie possibilità. Ah, inoltre non è cortese fare richieste senza prima essersi presentati... Per quanto riguarda me, sono Lady Gaynor, marchesa delle Flegee..." Sperai tanto che la mia baldanza non venisse meno e che segnasse un punto a mio favore in quello strano incontro. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Concordo.” Disse Betta a Dacey. “E poi messer Jean è anche un uomo piuttosto affabile, ben fatto. A me non dispiacerebbe la sua compagnia.” Sorridendo.
Betta mostrava così il suo lato civettuolo ed anche una certa superficialità nel trattare con gli altri, come testimoniava il fatto che sin dal primo incontro si era rivolta a Dacey dandole il tu. |
Gwen usò la magia e si procurò un fuoco per scaldarsi.
Era ormai buio ed il bosco si era ricoperto di fitte ombre. In lontananza si udivano strani e cupi versi di belve selvatiche e un'aria sinistra avvolgeva quell'angolo di boscaglia. Una fitta pioggia scendeva, accompagnata da un freddo che sembrava in grado di penetrare fin nell'anima. E ad un tratto la giovane udì qualcosa. Come se qualcuno si stesse avvicinando. |
<< Si lo immagino...>> risposi continuando a bere il mio thè. Non era per nulla uguale a ciò che ero abituata a bere nella mia amata Mirza.
<< Avete un fidanzato Betta? Sembrate saperne molto sugli uomini...>> |
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