Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 11-09-2018 01.54.36

“Non provocarmi...” disse Elv stringendo forte a sé Gwen “... potrei volerti come schiava...” sorridendo “... presentarti alla società cittadina come mia ancella, magari bottino di un duello o preda di una compravendita...” tenendola stretta e facendole sentire tutto suo corpo contro di lei “... si, ho diverse idee...” giocando con le labbra sulla bocca di lei.

Destresya 11-09-2018 01.56.57

Osservai Stuardo, con aria assorta, ripensando alle informazioni acquisite quella sera.
Ci misi qualche secondo per dargli retta.
Best e Lila erano tornati, alla buon ora, che diamine, ce ne avevano messo di tempo!
Annuii senza dire nulla, per poi fare un cenno inequivocabile della mano.
"Falli venire qui, avanti.." spiccia "E portami qualcosa da bere!" ordinai.

Lady Gwen 11-09-2018 01.59.12

Sorrisi maliziosamente e con divertimenti alla sua risposta.
Mi strinse forte e fu lui a voler provocare me stavolta, mentre il suo corpo stuzzicava il mio.
"Sembrano tutte ottime idee..." sussurrai, le sue labbra che giocavano con le mie "Ma cosa penserebbero tutti quei cittadini per bene? Un'ancella... Una preda..." aggiunsi, con tono profondo, calcando sull'ultima parola come per sottolineare quel piccolo dettaglio che da sempre aveva stuzzicato Elv.
Era forse per il suo passato da corsaro, prima di diventare un vampiro, ma ciò che sapevo era che in ogni istante avrei ceduto senza esitazione alcuna.

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Guisgard 11-09-2018 02.06.43

Stuardo annuì ed uscì.
Un attimo dopo davanti a Destresya comparvero Best e Lila.
“Madama.” Dissero in coro in segno di salute.
“Questa città è tanto affascinante, quanto misteriosa.” Lila. “Abbiamo incontrato un mendicante, un beone... lercio da far schifo ad una scrofa... ma Best ha pensato bene di portarlo qui.”
“Si, ha detto di aver visto un fantasma.” Annuì Best.
“E' tanto forte, quanto tonto...” Lila sarcastica su Best.

Guisgard 11-09-2018 02.06.50

“Beh...” disse Elv sorridendo malizioso a Gwen “... direbbero che sono ricco da far schifo... capriccioso... magari generoso per aver tratto una fanciulla dall'Oriente selvaggio al mondo civile... e forse mi definirebbero, a ragione, animato da uno smodato appetito sessuale...” ridendo e baciandole il colle, mordicchiandola come se fingesse di succhiarle il sangue.

Destresya 11-09-2018 02.14.12

Arrivarono i miei due sottoposti, con delle informazioni.
Erano in gamba quei due, non tornavano mai a mani vuoti dalle ricognizioni.
E infatti anche questa volta non furono da meno.
Anche se avrei preferito qualcosa di più interessante che un mendicante, beone, che puzzava come una scrofa!
Ma probabilmente dovevo accontentarmi.
Un fantasma... questo era davvero matto, o forse no.
C'era un solo modo per scoprirlo.
"Su, fatelo entrare, e vediamo un po'..." con fare spiccio.

Lady Gwen 11-09-2018 02.14.35

Ridacchiai scuotendo il capo.
"Devi essere un tipo molto convincente per far passare un'irlandese per orientale..." dissi piano, divertita.
Poi risi ancora di più quando continuò e gemetti sentendo prima il suo bacio e poi il suo morso accennato sul mio collo.
C'era qualcosa di intrinseco in quel gesto, qualcosa che mi faceva andare letteralmente fuori di testa.
Era una sensazione inspiegabile.
Lo era stato la prima volta, quando ero rinata e lo era ogni volta che i denti affilati e aguzzi di Elv lambivano la mia pelle.
Allora graffiai appena la pelle bianca, facendo fuoriuscire un piccolo rivolo di sangue scarlatto così che deliziasse le sue labbra ed inebriasse i miei sensi.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...3b1cd2c532.jpg

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Guisgard 11-09-2018 02.22.02

Lila sbuffò, mentre Best annuì.
Allora fece entrare il mendicante.
Era lercio, con un fetore che in breve infestò la stanza.
Si grattava di continuo, visto i suoi abiti erano pieni di pulci.
“Salute a voi, bella madama.” Disse il mendicante a Destresya. “Mi hanno detto che siete generosa... buona al punto da offrirmi del buon vino.” Ridendo e mostrando i pochi denti che aveva in bocca.

Guisgard 11-09-2018 02.22.10

Elv gemette al graffio di Gwen, per poi imprigionare le sue labbra con un bacio.
“Una irlandese rapita dai pirati turchi...” disse sulla bocca di lui “... e liberata da me... sarei un eroe fra la gente in strada... ed un padrone nella camera da letto...” ridendo malizioso.

Lady Gwen 11-09-2018 02.27.06

Portai di nuovo la sua bocca sul mio collo, dove prima si era posato un suo bacio e ora facevano mostra di sè quei lembi scarlatti sgorganti sangue, desiderando ardentemente di sentire i suoi denti affondare e il sangue caldo scivolare lentamente nella sua bocca.
Risi appena alle sue parole, cercando di immaginarmi la scena, ma il desiderio era troppo e troppo forte e non riuscivo a pensare ad altro.

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Destresya 11-09-2018 02.28.20

Era davvero orrendo, sporco e lurido.
Lo guardai senza celare il disprezzo, senza nascondere il disgusto che mi provocava.
Poi questo si mise anche a parlare, chiedendo del vino.
Lo squadrai da capo a pieni e poi schioccai le dita, indicandolo.
"Dategli da bere!" ordinai.
Poi fissai il mendicante con sguardo severo.
"Vediamo se le tue informazioni valgono la tua vita..." iniziando a giocare con un coltello poggiato sul tavolino poco distante.

Guisgard 11-09-2018 02.44.09

La bocca di Elv scivolava sul bianco collo di Gwen, con le labbra, la lingua, assaporandone ogni tratto.
Poi cominciò a mordicchiarla piano, fino a posare i denti aguzzi sulla sua pelle.
Allora premette e Gwen avvertì i canini penetrare nel suo collo, premere e succhiare.
Un lento scorrere di sangue e passione, un succhiare piano e sensuale, tenendola fra le braccia.
Un rituale erotico, proibito, assaporandone il sangue.
Allora tornò a cercare la bocca di lei ed ancora si incatenarono in un bacio, dove lei prese a bere il suo stesso sangue dalle labbra e dalla lingua di lui.

Guisgard 11-09-2018 02.44.20

Avidamente il mendicante cominciò a bere il vino, pulendosi poi con la manica lercia del suo vestito.
“L'ho veduta, madama...” disse annuendo “... l'altra notte... era sul crostone... chiunque al mio posto sarebbe ammattito o avrebbe perso l'anima...” annuendo e facendosi il Segno della Croce “... si... l'ho veduta... e le campane suonavano... un lento rintocco... lento e funereo...”
“Che idiota.” Commentò Lila.

Lady Gwen 11-09-2018 02.59.17

Inizialmente, assaporò con le labbra e la lingua il nettare vitale che sgorgava dalla pelle nivea.
Poi sentii di nuovo quei piccoli morsi maliziosi, che sfociarono in quel morso tanto agognato.
Gemetti urlando, di dolore e di piacere, quando i suoi denti affondarono completamente nella carne.
E succhiò quel sangue, che era solo suo e di nessun altro, così come il suo sangue era mio.
Un patto che nessun matrimonio o legame avrebbe potuto mai eguagliare.
Mi sentivo totalmente sua, nel senso più alto del termine.
Era passione, era desiderio, era erotismo, sensualità senza limiti e senza paragoni.
Impazzivo mentre stringevo forsennatamente i suoi capelli con una mano e la sua camicia con l'altra, perdendo la testa durante quel contatto così intimo.
Poi, cercò le mie labbra, un gemito soffuso mi sfuggì quando i suoi denti lasciarono il mio collo ed io assaporai il suo gusto dolcissimo condito dal sapore del mio sangue, che era totalmente diverso, sulle sue labbra, tingendole di scarlatto e brillando come rubini.

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Destresya 11-09-2018 03.04.24

Osservai quel vecchio mentre prendeva il vino e parlava.
Più lo guardavo, più mi sembrava inutile e sporco.
Farneticava di un fantasma, e si fece addirittura il segno della croce!
Che diamine!
Un’espressione disgustata apparve sul mio viso.
Poi il mio sguardo passò a Lila e Best.
“Fatemi capire, questo vecchio ubriacone è utile alla nostra missione perché?” Con aria scocciata.

Guisgard 11-09-2018 03.08.34

Si, aveva ragione, quel bacio era molto di più.
Un patto, un giuramento, una lunga promessa fra due spiriti affini, legati dalla notte e dall'eternità.
Una cupa ed oscura poesia.
Una rosa nera dai petali tinti di quel rosso vivo.
Lo stesso sangue che ora Gwen gustava dalle labbra di Elv, in quell'amplesso carnale, proibito, maledetto ma assolutamente unico.
E come tutte le cose uniche, era dunque anche inviolabile.
Un'inviolabilità oscura, pagana, remota e perduta, ma che apparteneva solo a loro.
Lei si sentì preda del vigore di lui che la prese in braccio.
In un attimo furono sul terrazzo della magione, da cui si dominava l'intero bosco, la notte ed anche i suoi segreti.
“Fuggiamo fino all'alba...” disse tenendola in braccio “... facciamo l'amore tutta la notte, fino ad impazzire, a perderci, a smarrirci ed a ritrovarci oltre l'aurora, al di là dei giorni e del Tempo stesso... che per noi non ha più segreti...” e la baciò ancora.

Guisgard 11-09-2018 03.11.16

“Parla di un fantasma, madama.” Disse Best a Destresya.
“L'ho detto che era inutile.” Sbuffando Lila. “L'unica cosa certa è che il vecchio De Goth vuol vendere il castello... se accadesse cosa ne sarà della missione? Del tesoro, madama?”

Destresya 11-09-2018 03.14.09

Fissai Best.
“Si, questo l’ho capito anche io, grazie!” Alzando gli occhi al cielo.
Poi parlo Lila e mi parlò del fatto che se Goth voleva vendere il castello.
Sapevo anche quello.
“Beh, compriamolo noi, no?” Con aria di sfida “Questo ci permetterà di entrare nel castello, girare.. e naturalmente se riusciremo a comprarlo avremo tutto il tempo per cercare l’Aureo di Uaarania...” guardando i due.

Guisgard 11-09-2018 03.15.51

"Si, madama." Disse Lila soddisfatta. "E' la mia idea sin dall'inizio di questa storia."
Best allora buttò fuori il mendicante dal palazzo.

Lady Gwen 11-09-2018 03.16.35

Era un contatto proibito, oscuro come le nostre anime, ma per questo era irrinunciabile.
Era intenso, nostro.
Una nostra intimità segreta e perversa che non ci saziava mai, lasciandoci sempre prede di quel costante desiderio.
Ed era meraviglioso, inebriante.
Mi prese in braccio uscendo fuori sul terrazzo, nella sera opaca abbandonata dalla Luna assente che dominava sul bosco.
Sorrisi, persa come non mai, alle sue parole.
La bramosia incessante che mi animava era la stessa e non potevo non darle ascolto.
"Non aspetto altro..." sussurrai, prima che mi baciasse ancora, mentre io stringevo il suo viso fra le mani.

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Altea 11-09-2018 15.40.11

Camminavo lungo quella penombra data dalla luce del candeliere.
Potevo notare sfarzo decadente, crebbe una strana sensazione di voler portare nuovamente quel posto allo sfarzo di prima, nonostante quello che si dicesse.
Ma avvertivo freddo, una certa inquietudine. Inquietudine che aumentò quando la donna, l' anziana servitrice, ci fece accomodare in un salottino dal sapore molto antico e davanti a me si parò l' immagine di una donna meravigliosa.
Lentamente mi avvicinai, la scrutavo quasi affascinata, ammaliata, aveva un chè di magnetico "Nonno Mandus" dissi a bassa voce "Chi è questa donna?".

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Destresya 11-09-2018 15.54.25

Ascoltai le parole di Lila con una leggera smorfia.
Era una ragazza ambiziosa, dai capelli scuri che le arrivavano alle spalle, gli occhi piccoli e azzurri e un bel cipiglio quando ci si metteva.
La sto addestrando da anni, ma ne ha ancora parecchia di strada da fare.
Non so se lo pensi o meno, quello che dice, ma in questo momento è in linea con il mio pensiero.
Devo trovare il modo di entrare nal palazzo e potermi muovere indisturbata.
Con i mezzi e i fondi del mio padrone, non mi sarà difficile comprare il palazzo.
Annuii alla ragazza.
"Fate preparare una lettera in cui chiediamo al Barone di visitare il palazzo per una proposta d'acquisto!" con un cenno della mano.
Fu in quel momento che mi accorsi che Best aveva portato via il mendicante.
"Best!" lo chiamai, e la mia voce risuonò per tutta la stanza "Ti ho dato ordine di farlo andar via, non mi sembra, torna subito qui!".

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Guisgard 11-09-2018 16.21.20

Fecero l'amore.
Anche gli spiriti della donne sanno amare.
Anche chi, come loro, è maledetto dal mondo e dannato per sempre, conosce la dolce e proibita estasi di questo sentimento.
Si amarono, forte, a lungo.
Gwen gridò forte, gemendo a lungo, ansimando e provando attraverso la gioia ed il dolore, l'impeto e l'enfasi del suo amante.
Elv seppe possederla con la virilità del maschio appassionato, facendole assaporare la sua virilità famelica, avida, audace ed infaticabile.
Si amarono per tutta la notte, fino a quando il giorno inviò i suoi messaggeri ad annunciarne l'incedere.
All'alba erano già andati via.
Ritirati come ombre nella loro magione, rinchiusi nei simulacri del silenzio di quella prigione diurna, ma paghi del reciproco piacere e del lungo godimento.
Soddisfati e sazi del loro amore.
Perchè anche loro sapevano e potevano amare.

Guisgard 11-09-2018 16.21.29

Aveva lunghi capelli biondi che scendevano come pendagli d'oro ad incorniciare una parte di quel viso perfetto.
I suoi occhi erano chiari e le labbra piccole, ma vellutate e carnose.
Appariva come una meravigliosa bellezza, simile alle descrizioni di dame e regine dei romanzi cortesi.
Vi era qualcosa di nobile e di magnifico nel suo sguardo che vagava ben oltre l'orizzonte descritto dal quadro visivo del ritratto.
“E' la baronessa.” Disse ad un tratto la vecchia tornata nella stanza. “La defunta moglie del barone De Goth.”
Altea, suo nonno e Clement si voltarono di scatto e videro l'anziana servitrice che fissava il ritratto della bella dama.

Lady Gwen 11-09-2018 16.36.34

Ci amammo per tutta la notte ed essa fu quasi la metafora della nostra esistenza, trascorsa ad amarci nell'eternità della nostra vita oscura e maledetta.
I nostri gemiti, urlati o sussurrati che fossero, fecero da colonna sonora in quelle ore interminabili e buie.
Era curioso come anche noi, bestie senza cuore e senza anima, potessimo provare tali e forti sentimenti.
Ma erano meravigliosi.
Non azzardavo a dire che fossero umani, perché le nostre sensazioni e le nostre emozioni superavano di gran lunga quelle mortali, ma erano dolci e intense al medesimo modo e ci facevano sentire vivi.
La notte cedette il passo all'alba, facendoci ritirare nel buio protettivo nella nostra dimora.
Mi sentivo appagata e felice e continuavo silenziosamente ad assaporare quel benessere.
"Non mi muoverei da qui per alcun motivo, in questo momento..." dissi pianissimo, appoggiata a lui con gli occhi chiusi, in totale beatitudine, se ciò si poteva dire di creature come noi.

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Altea 11-09-2018 16.36.54

Sussultai udendo la voce della donna, guardai mio nonno e risposi flebilmente "Una donna meravigliosa, sembra una regina di qualche mondo perfetto e sconosciuto.. Ma come successe la disgrazia? Per non urtare la sensibilità del barone". Quell'uomo, a differenza di me, si era reso solo con la vedovanza.

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Guisgard 11-09-2018 16.47.32

Lila mostrò un ghigno ed annuì a Destresya.
Best allora si fermò e riportò indietro il mendicante, gettandolo ai piedi della sua padrona.
"Ehi, che razza di modi..." disse protestando il beone "... qui avete seri problemi di educazione credo..."

Guisgard 11-09-2018 17.00.44

Erano lì, stesi sul grande letto a baldacchino, con le lenzuola odorose di secoli ed impolverate.
Stesi, l'una sull'altro, con ancora il respiro rotto per i gemiti di quella notte.
“Miei signori...” disse ad un tratto un tono sottile e sinistro “... ai vostri ordini.” Fece Missan emergendo dalla penombra con i suoi modi servili.
“Accidenti, ti pare il modo di arrivare!” Seccato Elv, mentre copriva le nudità di Gwen con le lenzuola.
“Immaginavo fosse cosa importante e sono giunto quanto prima.” Missan fissando Gwen.
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Guisgard 11-09-2018 17.02.28

“Un fatto increscioso, drammatico.” Disse la donna ad Altea. “Lady Layla...” esitò per un istante “... morì tragicamente... cadendo dal crostone, una notte senza Luna...”

Destresya 11-09-2018 17.05.55

Best mi riportò indietro il mendicante, e si beccò una lunga occhiata furiosa, dato che aveva disobbedito ai miei ordini.
Perchè sì, anche fare qualcosa che non avevo ordinato di fare è disobbedire.
Il mendicante beone poi si lamentò per le cattive maniere.
Oh, povero caro, non aveva visto ancora nulla.
Mi alzai dalla sedia dorata con un ghigno sul viso, avvicinandomi a lui con lunghi passi decisi, che rimbombarono nella stanza.
I pesanti stivali accompagnavano le lunghe gambe esposte molto più di quanto permettesse la moralità pubblica.
Ma io me ne strafrego della moralità pubblica, dei dettami della società.
Io rispondo solo al mio signore, e lui è così che mi vuole.
Una volta vicinissima al mendicante, mi chino appena su di lui.
"Qui? Qui dove?" con aria perplessa "Questo posto non esiste, tu qui non ci sei mai stato.. magari hai bevuto troppo e sei caduto dal costone.." con la voce quasi un sussurro mentre lo fissavo negli occhi.
Avevo ancora in mano il pugnale con cui stavo giocando, in un attimo lo feci roteare nell'aria, afferrandolo quasi per la lama e colpendo il mendicante forte sulla nuca, in modo da fargli perdere conoscenza.
"Portalo nelle segrete!" ordinai a Best, alzandomi come se niente fosse "Non voglio che vada in giro a parlare di noi, ma non voglio ucciderlo per ora perchè potrebbe avere informazioni utili... dopotutto abbiamo il vantaggio che nessuno sentirà la sua mancanza, e poi è di qui... non sottovalutiamolo.. ma tenetemelo lontano dalla vista che la puzza è insopportabile!" con una smorfia disgustata.
"E.. Best!" fissandolo negli occhi "La prossima volta che ti azzardi a fare qualcosa senza aspettare i miei ordini, te ne pentirai, sono stata chiara?" tuonai , fissandolo negli occhi azzurri come volessi scorticarlo.

Altea 11-09-2018 17.10.22

A quelle parole divenni fredda come il marmo policromo del pavimento.. "Che terribile disgrazia" guardando il quadro "Immagino questo palazzo e la cittadina racchiudono davvero ricordi dolorosi per il barone" stringendo le mani al petto presa da strana inquietudine "Quindi non vi sono eredi.. Da quel che so".

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Lady Gwen 11-09-2018 17.13.02

Il nostro respiro era ancora rotto per la notte appassionata e c'era silenzio, un profondo e meraviglioso silenzio.
Ad un certo punto, dall'oscurità spuntò Missan, servile come sempre.
Un po' mi urtava quel suo modo di fare, va bene essere al servizio di qualcuno, ma la dignità?
Bah, non capivo...
Ridacchiai alla reazione di Elv mentre mi copriva con le lenzuola.
Gelosia?
Oh sì.
Decisamente.
Dopotutto, ero stata io a stabilire che fossi io a trasformare le giovani fanciulle ed Elv invece fosse l'addetto ai baldi giovani.
Ma in sè, anche questa gelosia aveva un ché di divertente.
"Abbiamo bisogno che ti rechi in città. Dobbiamo andare via da qui per un po' e cerchiamo un posto in città che possa permetterci di mischiarci agli altri cittadini ma stando comunque in sicurezza, un posto in cui non si possa venire a ficcare il naso, per dirla così" spiegai a Missan "Inoltre, necessitiamo di due nuove identità. Puoi occuparti anche di ciò?"

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Guisgard 11-09-2018 17.18.16

“Perchè” disse ad un tratto una voce entrando nella stanza “celare la verità? La vergogna negata diventa viltà ed almeno da questo cruccio io voglio salvarmi.”
“Barone, buonasera.” Fece il nonno di Altea, salutando l'uomo appena entrato.
Era alto, appena brizzolato, con una barba curata e due occhi profondi e vivissimi di un nero luminoso.
Appariva distinto, dai modi cortesi, quasi solenni ed era abbigliato completamente di nero, come se indossasse un lutto perenne.
I lineamenti erano bene eseguiti sul suo volto inquieto, sebbene un senso di subdola malinconia ornava i suoi tratti come se mai avesse sorriso in vita sua.
Nei suoi occhi si leggeva chiara la solitudine a cui si era autocondannato e se nell'immaginario dei poeti Lancillotto o Tristano avessero avuto davvero un volto, piegato dall'infelicità, allora di certo doveva somigliare a quello del barone De Goth.
https://www.cinema-francais.fr/image...s/cristo02.jpg

Altea 11-09-2018 17.26.39

Una voce maschile si insinuò nella stanza e mi voltai di scatto.
Davanti a me e mio nonno si parò un uomo distinto, serio, dall' età indefinita forse dai dispiaceri invecchiato prima.
Ma la sua indole era fiera e capii era il barone De Goth e feci un lieve inchino.."Barone!Scusate l' insolenza ma di cosa parlava prima. Quale sarebbe questa verità celata" guardando il dipinto della donna.

Guisgard 11-09-2018 17.27.15

“Naturalmente, signora.” Disse Missan a Gwen. “Partirò adesso stesso per Sant'Agata di Ghotya.” Annuendo. “Vogliate perdonare ancora il mio inopportuno modo di fare.” Ed andò via, lasciando soli i due amanti vampiri.

Lady Gwen 11-09-2018 17.32.08

Annuii, poi trattenni una risata.
Ed essa sfociò quando Missan andò via.
"Peccato che fra una lezione e l'altra di servilismo non abbia imparato un po' di educazione..." mormorai, baciandogli lentamente il petto e il collo.

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Guisgard 11-09-2018 17.34.13

“Che la colpa per la morte di Layla è mia soltanto.” Disse De Goth ad Altea, fissando il ritratto. “E di questo ne pago le colpe ogni istante del giorno e della notte.”
“Non crucciatevi, mio signore...” la vecchia.
“Barone...” mormorò il nonno di Altea “... perdonate se vi disturbiamo, ma eravamo giunti per la compravendita del castello.”
“Ebbene?”
“Il notaio Clemen è uomo di lettere e di leggi, di certo saprà descrivere il tutto meglio di me.” Disse il nonno di Altea.
“Milord...” Clemen “... purtroppo ad ora non vi sono acquirenti...”
“Come può un castello come questo non far gola a nessuno?” Nervoso il barone. “Lo vendo ben al di sotto del suo valore ed è di certo tra le costruzioni meglio realizzate di queste terre. Possibile nessuno ne brami l'acquisizione?”
“Viviamo in un secolo strano, milord...” spiegò Clemen “... si guarda al futuro ma con ancora l'idea e la visione feudale. Molti credono ancora a storie assurde e tante si raccontano su questo maniero.”
“Gli unici demoni e fantasmi che ho conosciuto qui” replicò De Goth “sono quelli che tormentano il mio animo.”

Guisgard 11-09-2018 17.35.36

"Si, ma di lui possiamo fidarci..." disse Elv stringendo Gwen "... e magari lo spettacolo di stanotte lo ha divertito ed eccitato... modestamente..." ridendo malizioso, per poi baciarla con passione.

Lady Gwen 11-09-2018 17.41.44

"Lo so..." annuendo.
Poi scoppiai a ridere a ciò che disse in merito alla notte scorsa.
"Scemo..." mormorai affettuosamente, prima che mi baciasse con passione e trasporto.
Assaporai a fondo la sua bocca attorcigliando le dita nei suoi capelli lunghi e neri e abbandonandomi al suo profumo che mi inebriava.

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Altea 11-09-2018 17.52.21

Ascoltai con interesse il barone, era un uomo di altri tempi e pure affascinante.. Mi chiesi perché non si era mai risposato e di quale colpa parlava.. "La gente è superstiziosa e piena di pregiudizi. Devo dire il vostro castello mi affascina molto, forse dovreste superare voi i vostri tormenti e far risplendere questo maniero nuovamente" sorridendo leggermente al barone.

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