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Nyoko lasciò quegli uomini e tornò al suo posto sulle mura.
Qui trovò Oltram, un tipo con la passione per il cielo ed i suoi misteri. “Nyoko...” disse accorgendosi di lei, mentre guardava il cielo col suo cannocchiale “... sai che uno sciamano mi ha detto che a breve avremo una congiunzione astrale molto rara? Di certo sarà un segno...” |
"Non vorrei sembrare presuntuosa..." risposi a Zora "ma il mio volto è già ovunque e nessuno meglio di te dovrebbe saperlo. E poi sai che tra qualche mese cominceranno le riprese del nuovo film, hai voglia quanta pubblicità me ne verrà. Ma poi, chi ha detto che io ami apparire così tanto e dovunque? Adoro il mio mestiere e adoro il guadagno che me ne viene, ma credimi, se anche non avessi i riflettori sempre puntati addosso sarei felice lo stesso, se non di più..."
Bussarono alla porta e Zora aprì, trovandosi di fronte il signor Nasan, rappresentante dell'Afra Golden Mayer, con una brocca di cedrata ed alcuni bicchieri. "Oh, che gentile! Ma davvero siamo quasi arrivati? Posso allora sperare di mettere presto i piedi su qualcosa che sia attaccato alla terra..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Mi avviai alle mura e all'udire il mio nome storsi il naso. Odiavo il mio nome di origine, preferivo farmi chiamare Aranel, come mi chiamava mio padre.
"Ciao, Oltram..." dissi senza troppe formalità, cercando di fargli sentire il mio disappunto sul mio nome. "Parli con troppi sciamani tu..." dissi scherzosa ma sempre senza sorridere. "Una costellazione rara? Dici? E che mai sarà una costellazione rara? Comunque che sia un segno o meno si vedrà col tempo, anche se io non credo in cose del genere." appoggiai una mano sulla mia spada e ne accarezzai il manico. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“No, nulla di particolare circa la vostra collana...” disse Raspion ad Altea “... l'unica cosa che so riguarda alcune pietre che il professore recuperò da uno scavo in un antico sito archeologico presso Creta... e quelle pietre ricordano molto la vostra collana...” bevendo “... quanto alla nostra spedizione, abbiamo ingaggiato una nave disposta a portarci nel cuore del Pacifico... sarà un viaggio lungo e di certo poco comodo...”
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Gwen lasciò la sala del trono e raggiunse il verziere, dove trovò Selia.
“Oh, cara...” disse lei “... che gioia vederti... non immagini quanto siano noiose le mattinate come queste... però ho saputo che tuo padre ha dato udienza a dei nani... su, raccontami... novità eccitanti? Dai, sono curiosa...” sorridendo. |
Sorrisi a quelle parole.."Pensate mi spaventi per un viaggio scomodo...lasciatemi venire..dobbiamo scoprire cosa è successo ad Hordafren. Dove saremo diretti?
E chi saremo? Parlatemi dei dettagli e soprattutto quando si partirà." Pensando pure al sito a Creta. |
Clio tornò nei suoi alloggi, dove trovò alcune ancelle che avevano appena portato un vassoio con della frutta fresca.
Le ragazze però apparivano insolitamente allegre e ridevano fra loro in modo frivolo e malizioso. |
Le sorrisi e mi sedetti sull'erba accanto a lei.
Le raccontai poi ciò che i nani avevano detto. "Insomma, se avessero preso un granchio con questo giovane? Voglio dire, se hanno visto che non incarna quell'ideale..." pensierosa,giocherellando con dei fiori. |
Tornai nelle mie stanze, dove delle ancelle mi avevano portato della frutta fresca.
Sorrisi e presi un grappolo d'uva, sedendomi su una comoda poltrona dopo aver posato su un tavolo intarsiato spada e scudo. Finalmente mi potei cambiare, indossando una veste molto più leggera e informale. Ma poi mi accorsi di qualcosa di strano. Le ancelle ridevano, nemmeno pensavo potessero ridere. Possibile? Le guardai con uno strano sorriso. "È bello vedervi così allegre, ragazze..." sorrisi, osservandole meglio "Beh, che succede? Non vorrete tenermi all'oscuro di qualunque cosa vi renda così allegre?". |
Nasan sorrise a Gaynor.
“In effetti sono due settimane che navighiamo nel nulla di questo oceano sconfinato.” Disse. “Ma a breve, pare, toccheremo terra.” “Cosa dice il signor Ken?” Chiese Zora. “Lui è un artista, un uomo abituato a trarre ispirazione da ogni cosa vede...” Nasan “... per lui essere regista vuol dire quasi essere un artista classico...” sorridendo. Ad un tratto arrivò un marinaio. “Signore, il signor Ken vi chiede di raggiungerlo sul ponte.” Disse. “Veniamo subito.” Rispose Nasan. |
“Dovresti invece...” disse Oltram a Nyoko “... infatti a breve una cometa attraverserà i nostri cieli... ed il passaggio di un simile corpo celeste non è mai casuale, sappilo...” tornando a guardare il cielo col suo cannocchiale.
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“Seguiremo gli appunti lasciati dal professore...” disse Raspion ad Altea “... sono molto dettagliati ed a mio parere possono davvero tracciare una mappa... una sorta di codice con il quale ha voluto lasciare una traccia per raggiungerlo... io ho sempre creduto nelle sue teorie... e credo fermamente all'esistenza del Tropico Lunare...”
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Aveva ragione. Ricordo la sera di molti anni fa, quando una pioggia di stelle aveva preavvisato un imminente guerra. Calai le lunghe orecchie in atteggiamento serio e alzai gli occhi al cielo.
"Sarà possibile ammirarla?"chiesi senza guardarlo. Poi mi voltai a guardare gli altri posti di lavoro. Erano la maggior parte vuoti. "Che succede? Sono tutti spaventati per la profezia?" chiesi scherzosa. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
"Volete dirmi Raspion che lui ha lasciato delle tracce sapendo di un non ritorno? Tropico Lunare...che nome strano..dal nome sembra evocare una congiunzione di pianeti..parlatemene" incuriosita da questa situazione misteriosa.
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“Beh...” disse Selia a Gwen “... chissà, magari sarà almeno bello...” sorridendo maliziosa “... io non credo a queste storie, fondamentalmente perchè non ho fiducia negli umani... preferisco apprezzarne l'aspetto e l'ardore in amore.” Facendole l'occhiolino.
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Alzai gli occhi al cielo, con un sorriso sarcastico.
"Sei sempre la solita, tu..." con una leggera risata. |
A quelle parole di Clio, le ancelle tornarono serie, o almeno si sforzarono per farlo, mostrarono un lieve inchino alla giovane ed andarono via.
Un attimo dopo Abelardo svolazzò sulla finestra, appollaiandosi sul davanzale. “Ah, le donne...” disse gracchiando, fissando le ancelle che andavano via. |
“Ovvio, tutti hanno preso molto sul serio l'arrivo della cometa...” disse Oltram a Nyoko “... anche se non c'è bisogno di essere superstiziosi... un corpo celeste non è mai messaggero di guai, anzi... di speranze... comunque si potrà guardare... di notte... attraverserà il nostro cielo...” sempre con gli occhi all'insù.
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Le guardai andar via interdetta.
Non erano al mio servizio? Avevo fatto una domanda. Sbuffai, finendo il mio grappolo d'uva. Almeno poteva essere un diversivo, per arrivare a far ridacchiare delle ragazze a cui era stata mozzata la lingua, doveva essere parecchio divertente. Così raggiunsi Abelardo sbuffando. "Ma le hai viste?" dissi al Gufo, sedendomi sul davanzale della finestra accanto a lui "Chissà mai perché ridacchiavano in quel modo.." pensierosa "Tu le hai mai viste così Abi?" scuotendo la testa "Io no..". Sospirai, lasciando che il mio sguardo si perdesse nel panorama intorno alla torre, verso quel mondo che mi era negato. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...2a5bae4473.jpg |
Mi sentì scuotere l'animo. Come poteva un corpo celeste infierire così tanto sulla gente. Per l'ennesima volta, Oltram aveva ragione.
"Erien..." dissi prendendo fiato. "è stato lui a dirti ciò? È di nuovo riuscito a leggere fra i suoi poteri? Comunque io sono ottimista. Magari è giunto il momento di una svolta. Ma addirittura averne paura..." strinsi la mano sull'impugnatura e mi accigliai, senza smettere di guardare il bosco. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...66c920954e.jpg Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Tutti sanno che esistono il Tropico del Cancro e quello del Capicorno, ossia i paralleli di latitudine massima a Nord e a Sud dell'equatore...” disse Raspion ad Altea “... ebbene il professor Hordafren era convinto che vi fosse un altro parallelo, dalle coordinate sconosciute attraverso il quale si poteva raggiungere un punto della Terra non soggetto alle normali leggi del Tempo e dello spazio... ebbene, lì noi saremo diretti... al Tropico Lunare...”
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Lo osservai attentamente...era pieno di enfasi. "La cosa mi affascina ma dobbiamo andare cauti..il professore è scomparso e pure mio padre. Bene..a quando la partenza? Ditemi che devo fare o portare".
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Anche Selia rise nel vedere Gwen divertita.
Un attimo dopo un elfo le raggiunse. “Principessa...” disse alla figlia del re “... tuo padre chiede di raggiungerlo...” |
“Avranno visto quei forestieri...” disse Aberlardo a Clio “... stamani li ho visti indugiare poco lontano da qui, presso un laghetto...”
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Ridemmo entrambe.
Non si poteva dire di lei che fosse una persona frivola, nonostante la malizia, poichè conosceva i veri valori, e mi piaceva la nostra amicizia. Sbuffai appena quando un elfo mi raggiunse, così salutai Selia e lo seguii. |
“Si, è stato lui...” disse annuendo Oltram a Nyoko “... lui ha previsto l'arrivo della cometa già tre anni fa... e dice che dopo il suo passaggio nulla sarà più come prima...” fissandola “... oggi andrò a trovare proprio Erien... vuoi venire con me?”
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“Partiremo il prima possibile...” disse Raspion ad Altea “... magari domani notte... prenderemo il largo col favore del buio, senza attirare l'attenzione di nessuno, giornali e televisioni in primis... tutto deve essere segreto... quanto al vostro equipaggiamento, porterete solo il necessario...”
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Adoravo guardare lontano, immaginare cosa ci fosse oltre il bosco, oltre quelle poche cose che potevo vedere ogni giorno dalle mie finestre.
A quelle parole di Abelardo sobbalzai talmente tanto che rovesciai il vino che tenevo in mano, sporcandomi l'abito. "Maledizione..." Imprecai, maledicendo la mia sbadataggine. "Forestieri hai detto?" Dissi preoccupata al gufo "Sono giunti dei forestieri vicino alla torre?" Corrucciando la fronte "Potrebbero essere diretti qui?" Guardandomi intorno "Due duelli in un giorno.. Nuovo record.." Sorridendo. Poi tornai seria. "Se li hanno visti potrebbero essere vicini.." Guardando "Io però non vedo niente..." Sospirai "Dovremmo andare a controllare..." Indicando con un cenno del capo le merlature poco distanti. "Anche se dovrò cambiarmi.." Sbuffando. |
Annuii.."Bene..porterò degli appunti di mio padre, vestiario e qualche arma..per il resto avrete tutto il necessario per la spedizione". Trovai strano tutto doveva rimanere segreto.."Non farò cenno a nessuno della spedizione...a parte voi, chi verrà oltre me..qualche docente?" dissi alzandomi per congedarlo visto dovevo preparare il necessario.
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"L'aveva già previsto? Ma non l'ha detto a nessuno. Come ha fatto a portarsi dentro questo fardello per tre anni?"
Mi brillarono gli occhi a sentire quella proposta e, con fare severo, mi nascosi il volto. "Va bene. Verrò con te. Ma ti prego non farmi imbarazzare. Sono giorni che non ci vediamo e..." mi bloccai sentendomi stupida per come mi stavo comportando. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
L'elfo condusse Gwen di nuovo da suo padre.
Stavolta il re era solo. “Vieni pure, Gwen...” disse con un cenno della mano “... ho congedato i nani ed il resto della corte poiché volevo parlare da solo con te... riguarda la profezia, l'oracolo e tutto il resto... ed io come re del Mondo Fatato ho il dovere di scoprire la verità... voglio che tu raggiunga il mondo degli uomini per raggiungere il castello descritto dai nani... una volta là conoscerai il giovane indicato dall'oracolo e ne trarrai le tue conclusioni circa la possibilità che possa essere lui il predestinato... |
“Si, controllare è un atto di prudenza...” disse Abelardo a Clio “... ma so per certo che non sono diretti qui... non conoscono neanche l'esistenza della torre probabilmente... forse avranno seguito una strada alternativa o si sono persi, chi può dirlo... ma di certo non sono tuoi sfidanti...”
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L'elfo mi condusse da mio padre e vidi che eravamo soli.
La cosa doveva essere di una certa importanza. Lo ascoltai e rimasi senza parole. "Io?" soffiai, quasi in apnea "Padre, sei sicuro?" chiesi perplessa. |
“Vi basterà sapere che sarete dei nostri...” disse Raspion ad Altea “... il resto non avrà importanza per voi... meno domande si fanno, meno rischi si corrono.” Fissandola. “Ora vado... vi farò avere io un messaggio riguardo la partenza... a presto.” Ed andò via.
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“Imbarazzarti...” disse Oltram a Nyoko “... io? E perchè mai?” Stupito, mentre riponeva il suo cannocchiale.
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Mi fissò in modo strano..era lecito sapere con chi si sarebbe fatto un viaggio del genere.
Salii in camera...ormai era notte..avrei preparato il necessario l' indomani, indossai una leggera sottoveste e mi misi a letto poggiando il cellulare sul comodino e cercai di dormire un po'. |
Il mio volto si era rabbuiato in un istante.
"Chiunque varchi quella soglia è un mio sfidante.." Con voce cupa e lontana. "Nessuno giunge qui per caso.." scendendo dal davanzale. "Nulla accade se non piace al Cuore..." Sussurrai piano, mentre buttavo a terra quell'abito che si era sporcato per indossarne un altro chiaro. Se quei forestieri si fossero presentati lì, avrei dovuto indossare di nuovo le vesti della guardiana. "Andiamo Abelardo.." Dissi "Vai in perlustrazione..." Annuendo. Scesi così di un piano, sul cammino di ronda, da cui si vedeva perfettamente la valle sottostante. Era di fondamentale importanza accorgermi che stava arrivando qualcuno. Così controllai che non ci fosse nessuno. |
Non risposi alla sua domanda e mi misi in postazione. In effetti lui era un individuo poco imbarazzante. Non sapevo neanche se considerarlo amico o semplice compagno di lavoro. Ad ogni modo, mi limitai a dargli una pacca sulla spalla e a mettermi al mio posto di vedetta, tenendo la mia amata spada fra le mani.
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“Si, noi abitanti del mondo fatato abbiamo una sensibilità particolare e nessun altro potrebbe riconoscere il senso della profezia meglio di noi.” Disse il padre a Gwen. “Tu in più sei mia figlia, la principessa del mio regno e nessuno più di te è degno della mia fiducia. Non credi?”
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Altea si coricò, cercando di dormire un po', visto l'indomani sarebbe stato molto intenso e faticoso.
Non fu però una notte tranquilla. Oscuri sogni la inquietarono a tal punto che la bella archeologa si svegliò nel cuore della notte alquanto agitata. |
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