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Io si che l'ho apprezzato! Certo non è Excalibur...però...alcune scene mi son molto care....chissà!!!
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Il mio voto, per chi conosce la saga Arturiana ed ha visto questo film, può sembrare un pò generoso: infatti gli ho dato buono.
In effetti il film non è per niente attinente ai fatti narrati in secoli di romanzi e poesie. Anche nelle ricostruzioni storiche di armature e castelli è poco realistico (la saga di re Artù risale al V-VI sec D.C.). Ma, come ha giustamente affermato il nostro saggio re, anche molti altri film del genere non sono per niente "storicamente esatti" (basti cirare il bellissimo Excalibur, dove compaiono armature poco realistiche per quel periodo storico). Il mio voto è quindi basato su una visione generale del film, per l'impegno, per il cast e, lasciatemelo dire da appassionato lettore di quei miti, dal finale. Chi fra noi lettori del ciclo bretone e di grandi storie in generale, non ha sognato, almeno una volta, che la più grande storia d'amore mai raccontata, finisse in quel modo? Il cinema serve anche (e soprattutto) a questo: sognare! |
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Sir Guisgard...non concordo con quello che dici :D il perchè l ho già più volte spiegato e quindi sarebbe inutile ripetere.
Guarda caso (chissà come mai.. :D ) mi trovo PIENAMENTE d'accordo con Morgen ;) in merito ad un Artù cornuto e maziato....e in più dice loro: raga, divertitevi dopo la mia dipartita...ridicolo. Mi sta bene il fatto di "sognare": a chi non piace. Ma se volevo sognare mi guardavo un film tratto dai romanzi della Rosmunde Pilcher (lui, lei, l'altro...paro paro a questo...).... Ma siccome il titolo del film e il contesto ERANO in ambito arturiano (così lo si voleva far passare - credo il regista abbia voluto più o meno accostarsi ad esso - )avrei gradito una maggiore somiglianza con il contesto reale, con il filo logico della storia... Se il re al posto di farlo chiamare Artù lo chiamavano Robert, la donnina al posto di Ginevra, Mary e l'amante al posto di Lancillotto, John....sarebbe stato meglio e forse (dico forse) lo avrei anche guardato leggermente più volentieri, perchè non sarebbe andato a cozzare e distorcere contro quello che conosco del ciclo arturiano... |
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Julia Ormond riesce a dare a Ginevra la giusta idea di dubbio, passione inespressa, conflitto interiore legati all'improponibile scelta.
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@Morris: eh? boh...prendo atto del vostro concetto...magari in un prossimo futuro quando me lo riguarderò (forse fra vent'anni...ma ne dubito) cercherò di scovare, quanto da voi appreso, nell'interpretazione di questa (brava comunque) attrice ;)
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ok ok ho sbagliato il nome!:Confus_1: :misc_Divers_3: :D ho riportato il nome paro paro come mi veniva richiesto dalle signore quando lavoraro in biblio :D veramente dicevano...Rosmun Pilcer.... |
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Ho solo cercato di giustificare, sotto l'aspetto romantico e sognante, il regista per questo finale "alterato". Ovvio però che se voglio tuffarmi nelle atmosfere di Camelot guarderò altri film, dove le leggende arturiuane e il supremo e drammatico amore tra Lancillotto e Ginevra vengono raccontate in maniere fedele alla saga. Tutto qui;) |
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La storia, quella tragica e meravigliosa, struggente ed eterna, è sempre lì, a ricordare a tutti come per amore si possa toccare la felicità più alta ed il dolore più assoluto. |
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