Camelot, la patria della cavalleria

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elisabeth 03-10-2012 16.29.28

Mia cara Cheyenne, comprendo che per scrivere ci voglia l'ispirazione...ma non vorrei che vi foste dimenticata di regalarci le vostre rime:naughty:

Cheyenne 03-10-2012 18.15.30

Citazione:

Originalmente inviato da elisabeth (Messaggio 49398)
Mia cara Cheyenne, comprendo che per scrivere ci voglia l'ispirazione...ma non vorrei che vi foste dimenticata di regalarci le vostre rime:naughty:

:smile_lol:sono contenta che le rime vi piacciano, non temete presto ne aggiungerò altre...ma sapete sono un po' disordinata e devo mettere ordine tra i miei fogli prima...;)

elisabeth 05-10-2012 10.01.57

Le persone disordinate, mia cara, sono le piu' creative....avete mai visto la scrivania di uno studioso o di un poeta e scrittore in perfetto ordine ?.....:naughty:...quindi nonostante la non piu' tenera eta'.....attendero' paziente :smile_angel:

Guisgard 06-10-2012 00.57.53

Citazione:

Originalmente inviato da Cheyenne (Messaggio 49238)
Soffioni fluttuanti nell'aria primaverile
Come relitti di una nave nel mare in tempesta;
Usignoli cantanti su rami di ciliegio
Invece di sirene tra gli scogli.
Fiori di pesco gli sfiorano il capo
Mentre le alghe gli cingono i piedi;
Odore di lavanda tra le sue vesti
Sale tra le narici


Molto belli questi versi sul naufrago, milady.
Mi fanno immaginare spazi sterminati e poetiche immagini che si rincorrono, lasciando, ad ogni loro incontro, una visione tutta nuova e particolare, quasi da decifrare.
E forse solo decifrandole è possibile scorgere tutte le emozioni che hanno ispirato questi versi.
I miei complimenti, milady :smile_clap:

Cheyenne 12-11-2012 20.24.38

Caduta dal cielo
 
Sono una stella caduta
e ora aspetto la resa dei conti.
Ho percorso mille miglia
e tutto quello che ho ottenuto
non è nulla perché
non sono altro che una stella,
caduta da un cielo grigio
che ora piange per me.
Dovrò imparare a brillare
senza ascoltare le voci
per dimostrare che sono meglio
di una stella caduta.
Per ora posso solo sognare
di tornare accanto alla luna
che ora mi sorride maligna,
in alto nel suo splendore.

Cheyenne 30-03-2013 15.29.51

Temo che sia passato un po' di tempo dal mio ultimo scritto...ops!

Cheyenne 30-03-2013 15.32.51

Queste poche righe le ho scritte in un periodo un po' "buio", non sono concluse perché per fortuna questo periodo è finito perciò non ho avuto modo di continuarle.

Siamo larve spaventate che non accettano il cambiamento
Viviamo in un bozzolo di seta, nascosti alla Realtà
Occhi chiusi per ignorare il mondo che si muove
Qualche luce oscura tenta di penetrare questo Velo
Ma non siamo Farfalle, non scateniamo gli uragani

Cheyenne 30-03-2013 15.37.13

Dal petto sento salire la lava incandescente della Rabbia
ma non riesco a vomitarla fuori.
Solo delle nubi di fumo denso mi oscurano il volto
gli occhi sanguinano, lacrime e sangue
scivolano lentamente sulle mie guance
per cadere nell'Oblio
subito sostituite da una nuova valanga di puro Dolore.
Nella testa sto urlando parole
ma le labbra restano immobili,incollate,
uno spesso muro votato al Silenzio.

Cheyenne 30-03-2013 15.48.25

Alti volano i corvi sulla desolata landa
i campi incolti e sofferenti accolgono le lacrime del Cielo
con un sospiro, forse l'ultimo.
Un tempo scorreva possente un limpido torrente, donava la Vita
a tutto ciò che incontrava, al suo posto non vi è altro che
una profonda ferita nel terreno.
Grigio il Cielo e grigia la Terra.
Grigie vacche, le costole esposte allo sguardo voglioso degli avvoltoi,
strappano gli ultimi fili d'erba verde misti a sassi.
L'eremita, nella sua caverna sulle alture, osserva
la desolata landa e piange chiedendo perdono
per chi,
cieco di fronte al Potere della Natura, si è asservito
al Dio Denaro diventando il suo Servo Distruttore.
Rossi, gli alberi malati dominano la distesa foresta a lato dei poveri campi.
Anche qui la Morte è giunta senza un moto di Pietà
per mano di quelli stessi uomini che un tempo
godevano dell'ombra proiettata dalle fronte degli alberi
nelle calde giornate estive.
Allora la valle era immersa dal verde, in ogni sua sfumatura,
tonalità impossibili da rappresentare anche per il migliore dei pittori.
Terra rigogliosa e panciuta, così si presentava alla vista dell'eremita,
così si presenta ancora nei suoi Sogni.

Clio 30-03-2013 18.15.11

Sono lieta che abbiate ripreso a condividere con noi i vostri versi, Milady.. sono davvero belli ed emozionanti...

mi fanno pensare... i versi non finiti.. perchè il momento è passato (e, poichè dite che era buio, vi auguro non torni più!)... è incredibile come sia impossibile catturare nelle parole le emozioni che, una volta passate, ci sfuggono come ombre.. vi dirò, Milady, che li ho davvero apprezzati così... come qualcosa di inffabile...

Vi porgo miei complimenti, dunque, per questi vostri versi... augurandovi che la luce non vi abbandoni mai, e possa anzi essere una musa dorata...

I miei omaggi, Lady Cheyenne


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