Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 20-09-2012 18.52.35

Il padre di Elisabeth restò in silenzio per alcuni istanti.
Era seduto davanti ad una larga finestra a fissare la strada sottostante pullulante di gente.
Sorseggiava del vino da un bicchiere ed il suo sguardo sembrava impenetrabile, come se volesse celare ogni minima emozione.
“I miei affari” disse all'improvviso “ci impediscono di lasciare Camelot, ma, da quanto sento, tu invece sei disposta anche a partire da sola... e cosa farai poi una volta giunta laggiù? Sono terre lontane e selvagge, flagellate dalla guerra che le corone d'Olanda, di Francia, d'Inghilterra e di Spagna a turno si danno per il controllo di quei luoghi... hai idea di come sopravviverai laggiù? Ritraendo spiagge bianche e tramonti sul mare? Andiamo, è totalmente insensata questa tua richiesta, Elisabeth! Abbandonare la tua famiglia ed un futuro certo, per rincorrere sciocchi sogni in un luogo lontano dal mondo libero e civile!” Posò il suo bicchiere e si alzò. “E con questo, l'argomento è chiuso.” Ed uscì dalla stanza.
Allora la balia si avvicinò ad Elisabeth.
“Ero ovvio” mormorò “prevedere questa reazione da parte di tuo padre. E forse non possiamo dargli tutti i torti.” Fissò Elisabeth e poi sorrise. “Avanti non fare quella faccia... conosci bene tuo padre e sai quanto sia cocciuto... quasi quanto te. Ma non mi stupirei se, pazza come sei, tu decidessi di scappare per imbarcarti su quella goletta.”

elisabeth 20-09-2012 19.08.47

I sermoni di mio padre li conoscevo a memoria, il mio amore per la pittura era per lui solo perdita di tempo.....ero una dama di buona famiglia e sapevo che pensava a sistemarmi gia' da tempo.......ma io avevo negli occhi il colore di un mondo nuovo e poi, nessuno mi avrebbe impedito di tornare a Camelot.....non ero fatta per gli affari.....non lo salutai avevo gli occhi pieni di lacrime e rabbia , me ne tornai in camera...dove la mia balia mi aveva seguita....." Mi tratta come una ragazzina, non sono fatta per i doveri di corte e lui lo sa....pericoli, i pericoli si trovano ovunque....se solo avesse un po' piu' di fiducia in me.......mia madre sospira e continua ad annusare il suo fazzoletto scuotendo la testa.......anche per lei devo essere una gran delusione......forse avete ragione, ho del denaro messo da parte....mi fu lasciato da mio nonno, sapete bene che nelle spese sono molto parsimoniosa....aiutatemi a preparare il bagaglio, voglio andare via.......pero' non lasciatemi sola, venite via con me, ho denaro anche per voi....."...mi alzai di scatto e in preda ad una strana euforia.....presi una borsa in cuoio e misi all'interno due abiti a alcunia accessori intimi...." Io..sono pronta....".....avevo la borsa ai miei piedi due tele e i miei carboncini.........forse troppo poco...o forse nulla, ma la vita si prende al volo.....e cosi' iniziai il nuovo viaggio

Altea 20-09-2012 21.35.02

Osservavo le verdi colline di Camelot, mi stringevo le spalle in un brivido. Mi voltai per non pensare a quello che stavo lasciando..la mia vita, le amicizie, gli agi e molto ancora. E per cosa? Per un capriccio di mio padre, lo fissavo e provai un senso di odio....doveva chiederci ciò che volevamo, sapevo che mia madre era contraria a partire come me, avrebbe potuto andare via solo e mandarci il guadagno a Camelot. Ma lui diceva teneva troppo a noi, non avrebbe potuto vivere cosi lontano senza i suoi...tesori. Ora quei "Tesori" avevano smesso di risplendere.
Fui destata dalla balia e osservai quei marinai di colore e ascoltai le parole dell'uomo che si avvicinò spiegandoci chi fossero e perchè si trovassero sulla nave.
"Tratta degli schiavi? Mercato fiorente?" risposi stupita "Vendere degli uomini è un commercio? E pure redditizio...è una cosa davvero disumana."
Mi avvicinai alla balia scossa "Ci manca solo che mio padre abbia deciso di intraprendere questo "commercio"..ahimè dobbiamo chiamarlo cosi?"

cavaliere25 20-09-2012 21.51.15

Guardai l'uomo e dissi pultroppo no ma se qualcuno mi imparasse il lavoro non mancherei ad impararlo dissi guardando i tre uomini se vi va mi aggiungo a voi sempre che non vi dia fastidio o problemi e aspettai una loro risposta sperando in una risposta positiva

Guisgard 21-09-2012 03.12.56

La balia fu sorpresa da quelle parole di Elisabeth.
“Venire anche io...” disse quasi smarrita “... io sono nata e cresciuta qui e forse non saprei neanche ricominciare una nuova vita... qui ci sono i miei ricordi e poi ci sono i tuoi genitori...” fissò Elisabeth “... ma dall'altra parte ci sei tu, pronta a partire per un mondo nuovo, fatto di misteri e forse pericoli...” si avvicinò ad una finestra e guardò la strada “... ti ho sempre protetta, sin dalla tua infanzia... e forse non saprei fare altro...” tornò a fissare Elisabeth “... spero tu sappia cosa stai facendo, Elisabeth... e sia, partiamo! Aspettami in strada... prenderò solo pochi oggetti personali... perlopiù ricordi...”
Poco dopo, Elisabeth e la sua balia lasciarono la casa e si diressero verso il porto fluviale.
Qui subito un uomo andò loro incontro, salutandole ed invitandole a salire sulla goletta.
“A nome della Compagnia delle Flegee Occidentali” fece l'uomo “che io rappresento, vi do il benvenuto a bordo, mie signore!”

Guisgard 21-09-2012 03.24.31

A quelle parole di Altea, l'uomo sorrise.
“Vedete, signora...” disse “... il Nuovo Mondo è molto diverso dai luoghi in cui siete cresciuta... sono terre vergini, senza leggi e alla mercé del più forte... le popolazioni locali sono talvolta ostili e sotto molti aspetti sono diversissime da noi occidentali. E l'unico modo per farle lavorare, o anche solo per renderle inoffensive, è quello di imporre loro degli ordini. Ora però non pensate a queste cose... le Flegee sono un Paradiso in terra ed attendono solo noi per mostrare le loro meraviglie. Ora perdonatemi, ma ci stiamo preparando per la partenza.” E salutate Altea e la balia, si congedò da loro.
“Era come pensavo!” Esclamò la balia. “Stiamo per raggiungere un luogo popolato da selvaggi, retti a loro volta da usanze barbare e inumane! Ah, Beata Vergine!” E preso il Rosario che aveva nella tasca, cominciò a recitare alcune preghiere.

Guisgard 21-09-2012 03.33.22

Rynos e i suoi due compagni, a quelle parole di Cavaliere25, si scambiarono rapidi sguardi e poi annuirono tra loro.
“Ma certo, ragazzo.” Disse Rynos a Cavaliere25. “Da quel che si dice, le Flegee sono una terra nuova e il lavoro laggiù proprio non dovrebbe mancare. Certo che puoi unirti a noi! E non temere, ti insegneremo noi i segreti per diventare un buon marinaio.”
“Ehi, credo sia ora!” Esclamò Emas. “Meglio incamminarci verso il porto fluviale, o quella goletta partirà senza di noi!”
Così, Rynos, Emas e Fidan, insieme a Cavaliere25, lasciarono Camelot e si diressero verso il porto.
E quando arrivarono, riconosciuta subito la goletta, si avvicinarono ad alcuni uomini che preparavano il tutto per la partenza e si presentarono.
Furono così fatti salire a bordo.
“E' fatta, amici!” Disse Rynos a Cavaliere25 e agli altri due che erano con loro. “Tra pochissimo partiremo e ci imbarcheremo per le Flegee!”

Clio 21-09-2012 10.10.31

Radunai in fretta le poche cose che avevo con me. Non che avessi molto da portare via, ma non volevo separarmi troppo da ciò che amavo.
Sentii qualcuno entrare nella stanza, non mi voltai, sapevo bene chi era, presi coraggio e dissi: "Parto" aspettai un attimo per continuare : "Hai sentito gli olandesi oggi, vanno oltremare, proprio dove si perdono le tracce di John". No, la verità è che non ho mai creduto a tutte le menzogne che mi hanno raccontato per calmare il mio dolore, no John non è morto, non ha trovato un'altra donna in quei paesi paradisiaci. Il mio cuore l'avrebbe saputo, una parte di lui si sarebbe spento. Dovevo tentare. Mi girai a guardare Alice, la mia unica amica, con i polsi appoggiati sulla cintola, come una mamma che vuole rimproverare una bambina troppo testarda. Borbottava qualcosa sul pagare la traversata o mantenersi, come se fossero quelli i timori che mi facevano stringere lo stomaco. "Non lo sai?" sostenni con un sorriso beffardo:" c'è sempre bisogno di una guaritrice, sia sulla nave che a terra. E poi, so badare a me stessa, sta tranquilla" dissi infilando il pugnale nello stivale. Mi fermai un secondo ad osservarlo, con quanta naturalezza lo avevo riposto eppure, erano anni che non mi facevo quel gesto, ma una fanciulla deve pur proteggersi, pensai.
Giunsi alla porta, abbracciai forte Alice, trattenendo a stento le lacrime, potevamo raccontarci un mucchio di bugie, ma sapevamo entrambe che era un addio.
"Devo andare, o partiranno senza di me".
Mi incamminai verso il porto, pensando alla nuova vita che mi attendeva.

ladyGonzaga 21-09-2012 11.04.29

http://nagrafantasy.files.wordpress....tz-my-girl.jpg



Oggi la piazza del mercato è gremita più del solito.Sarà l'aria fresca di fine estate o forse le tante novità giunte a Camelot , a bordo della goletta , ancorata in porto da appena tre giorni.
Una cosa buona di certo ha portato , un nuovo mercante di tessuti ed erbe rare , di certo utili per preparare tisane e infusi salutari alla persona.
Dicono che arrivi da terre lontane , e che sia salito a bordo della goletta , per sfuggire al tiranno della sua terra.
Mi diressi verso la stradina che arriva al porto e non potei fare a meno di notare il grande albero maestro , con la sua immensa vela bianca .
Quanti ricordi mi tornarono alla mente.Uno in particolare che il mio cuore non vuole scordare.
Adesso di quel dolce ricordo mi resta solo uno strumento antico di legno pregiato , e il suo suono è ora solo un dolce ricordo...colui che me lo diede s'imbarcò per le terre d'oriente ..ricordo ancora le sue parole..
" tenetelo voi per me..io sarò sempre con voi..."..
Il tempo passò velocemente , il ricordo di quel giorno mi rapì dal vero motivo per cui ero scesa in paese....

cavaliere25 21-09-2012 14.41.45

Che bello dissi grazie ancora per avermi portato con voi speriamo sia una bella avventura continuai a dire non vi deluderò promesso metterò tutto il mio impegno per imparare a fare il marinaio e sorrisi


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