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Mi associo all'idea di Ginevra associata alla Tavola Rotonda. In un certo senso senza di lei non si sarebbero mai stati i cavalieri della Tavola Rotonda (anche per il semplice fatto materiale della Tavola donata da suo padre). |
Trovo questa discussione molto interessante e stimolante, e vedo che c'è gente che si sta impegnando.
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Nemmeno secondo me ci sono confini ben definiti tra la religione celtica ed il cristianesimo. Dopotutto in molti libri ho trovato "santoni" cristiani che fanno magie e maghi e streghe che sono cristiani (come Morgana).
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Tuttavia, mi permetto di dissentire da questo giudizio. Sia in chiave letteraria, che filologica, che storica, che culturale ciò che affermate non è esatto, amico mio :smile: Il ciclo arturiano è universalmente riconosciuto ormai come il degno frutto di una grande dicotomia: mondo celtico e cultura cristiana. Dire che il Cristianesimo abbia "manipolato" l'elemento celtico è un'affermazione che non trova nessun fondamento, nè culturale, nè ideologico. Anzi, è proprio grazie al Cristianesimo, che "tirandosi" dietro il sustrato celtico, elevandolo al rango di cultura "superiore", in quando propria di un mondo di letterati aristocratici, ha fatto si che potesse cementarsi come nucleo fondamentale (insieme all'elemento cristiano, ovviamente) nel filone poi definito Bretone e giungere fino a noi oggi. E il fenomeno del Cristianesimo Celtico ne è una straordinaria testimonianza. |
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Salve messeri, sono ben contento dell'evoluzione e dei tanti interventi interessanti che sto leggendo. Riguardo al fatto che Morgana sia stata mandata a studiare in un convento è un ipotesi che mi fa sorridere, considerando il fatto che, sempre secondo questi testi(scritti quasi sempre da cistercensi e vescovi) sembrerebbe che Morgana abbia appreso le sue arti magiche dalle suore...:laughing_lol1: Non so se corrisponde a realtà la teoria che vede la regina di Avalon come derivante dalla Morrigan o/e da Modron, quello che è certo però è che il potere magico di Morgana è innato(mi baso sulle fonti originali per affermare questo) cosa che diede molto fastidio ai cronicisti, che molto spesso erano monaci. Sia ben chiaro che non ne faccio un discorso religioso quanto punto a cercare la verità sotto la strumentalizzazione. A questo proposito sarei anche portato a collegare i testi di Pomponio Mela e Strabone a Morgana. Chissà... Grazie delle belle dissertazioni! |
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(comunuqe, sì, fa un certo effetto anche a me sapere Morgana a scuola dalle suore...) |
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Dando per assunto che questa sia una visione cistercense della vicenda analizziamola un attimo: In convento potrebbe si aver appreso al lettura e la scrittura, non penso la conoscenza delle erbe curative(tipicamente pagana) come l'astrologia che solo con l'arrivo degli arabi è ritornata, molto lentamente, in europa. Discorso diverso per le arti magiche. Nei testi originari si vede una morgana con arti magiche innate, in quelli successivi Morgana deve essere guidata da Merlino, un pò come Viviana... le due figure si sovrappongono dando la fonte del potere a Merlino. Tutto ciò tradisce una visione patriarcale della vicenda, che se è vera per Viviana, è completamente errata per Morgana la quale è un essere supernaturale che poi viene schiavizzato, almeno a livello letterario e viene ricondotto alle "cure" di Merlino. |
Messere, grazie per aver così prontamente risposto alle mie perplessità con la vostra ormai proverbiale accuratezza!
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Molti di questi autori, così come altri che citate successivamente in questo post, pur nella loro bravura e profonda conoscenza della materia, rimangono tuttavia dei romanzieri più che degli storici. Altri usano spesso la materia arturiana per farne portatrice di valori o sistemi che essi supportano a livello personale. In definitiva, possono essere interessanti, possono essere affascinanti e possono essere esaltanti, ma sono troppo lontani dalle origini del mito per poter essere del tutto affidabili. Per questo il mio modesto invito era quello di citare le fonti originali, ovvero proprio i testi in cui appaiono, scritte nero su bianco, le informazioni che voi avete citato. Come vedete il mio intervento non mirava a criticare al vostro discorso, ma piuttosto a rammentarvi che esistono fonti più attendibili per supportarlo rispetto ai testi che avete citato. Ove possibile, infatti, gli studi storico-letterari ci insegnano che è sempre meglio fare parlare direttamente i testi e i loro protagonisti, piuttosto che usare il filtro dell'interpretazione o della riscrittura ;) Citazione:
Già non ho perdonato alla cara Zimmer Bradley di aver permesso a Ginevra di passare le nebbie di Avalon, non vi ci mettete anche voi, per carità! :smile_lol: |
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