Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   La taverna di Camelot (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=2)
-   -   Fuga nel Crepuscolo (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=1189)

lady rainbow 12-07-2010 10.21.30

Mi ero appena svegliata dal lungo sonno ristoratore..il mio viaggio , iniziato il giorno prima di buon'ora, mi aveva spossato...chissà se avrei mai potuto ritrovare le mie origini, che avevo abbandonato anni prima..avevo abbandonato tutto per poter conoscere nuove terre,nuove tradizioni e ora mi apprestavo a ritornare...avevo preso alloggio in una camera la notte prima..volevo rimanere a Camelot, forse vi sarei rimasta a lungo prima di riprendere il mio viaggio..pensavo a tutte queste considerazioni ma i miei pensieri furono interrotti da un dialogo tra due persone, un uomo e una donna...forse qualcuno aveva bisogno d'aiuto..indossai la mia veste e usci fuori la mia camera...vidi che qualcuno usciva dalla stanza accanto alla mia...mi sembrava di riconoscerlo..e andai dietro di lui...ma si era il cavaliere che anni orsono avevo incontrato, giunta a Camelot...lo fermai..."Cavaliere siete voi?perdonate se vi chiamo con il vostro titolo e non con il vostro vero nome...vi ricordate di me?son la dama che aiutaste alcune lune orsono, avevo trovato riparo qui da un brutto ceffo che voi coraggiosamente batteste..."

Hastatus77 12-07-2010 13.35.26

Mi girai verso la donna che mi aveva fermato.
"Lady rainbow, certo che mi ricordo di voi. Il mio nome è Hastatus... col vostro permesso però vorrei congedarmi. Devo andare alla ricerca del medico. La donna nella stanza a fianco alla vostra ha alcune ferite che penso debbano essere curate al più presto."

lady rainbow 12-07-2010 19.33.29

"si capisco,permettetemi di aiutarvi..potrei immobilizzare l'arto della donna..sono esperta di fasciature..per una donna che viaggia sola è necessario saper provvedere a se stessa..ditemi che problema ha questa donna"

Perry Undomiel 12-07-2010 21.19.36

Sentì la parte finale della conversazione fra ladama e il cavaliere e uscì dalla porta zoppicando.
<<Ho una mano e una gamba ferita Milady...>> disse.
La sua fronte cominciò a gocciolare di sudore, le sue palpebre ad essere pesanti e a chiudersi nonostante lei si sforzava di tenere aperti gli occhi, le mani tremarono insieme alle gambe, ebbe un sussulto e ciò che vide pochi secondi dopo furono solo delle macchie viola.
Svenne battendo la testa atterra.

lady rainbow 12-07-2010 21.26.40

"mylady..."urlai..ma era troppo tardi la donna cadde svenuta..."sir Hastatus datemi una mano,dobbiamo riportarla in camera e devo medicarle le ferite,subito"...

Hastatus77 12-07-2010 22.10.21

Non riuscii ad afferrare la ragazza, che cadde a terra svenuta.
Quindi la sollevai da terra e facendomi aiutare da lady rainbow, la sistemai sul letto.
"Siete sicura di poter provvedere a lei? Di cosa avete bisogno per medicare le sue ferite?"

lady rainbow 12-07-2010 22.15.51

"certo che posso,sir..mi servono bende..acqua per lavarle..poi aspettate con la donna qui,dovrei avere delle erbe cicatrizzanti con me.."andai nella mia camera presi le erbe ed iniziai la medicazione.."dovrebbe guarire nel giro di2-3giorni ma necessita di assoluto riposo,voi conoscete la causa delle sue ferite?"

Hastatus77 12-07-2010 22.20.02

"No milady, non conosco la causa di queste ferite... ma sembrano ferite da battaglia queste."
Uscii dalla porta e gridai: "Oste! Portate nella stanza della ferita un po' di acqua!"
Poi rientrai e dissi: "Sono venuto qui, solo perché l'oste mi ha avvisato che era arrivata una persona ferita."

Hastatus77 12-07-2010 22.28.19

"Milady, per favore, occupatevi voi della ragazza. Io passo giù dall'oste e vi faccio portare il necessario per le prima cure, dopodiché andrò a cercare il medico. Appena posso tornerò... vorrei sapere anch'io cosa le è successo e da dove viene. La lascio un attimo nelle vostre mani."

Talia 13-07-2010 03.07.39

Faceva un freddo terribile quella sera, uno di quei freddi che ti penetrano dentro le ossa e ti fanno tremare tutta… anche se, ad esser sincera, io il freddo non l’avevo mai dovuto patire davvero: c’era sempre stato un camino acceso per me, degli abiti caldi, delle coperte soffici. Ricacciai malamente indietro questo pensiero e spinsi la porta della taverna.
Dentro l’aria era densa… un odore misto di cibo, alcol e… beh, non avrei saputo dire cos’altro!
Lasciai che il cappuccio del mantello mi scivolasse ancora un po’ più davanti al volto, poi mi avvicinai esitante al banco e chiesi, a voce bassa, qualcosa da mangiare. L’oste mi scrutò un istante, come se qualcosa nel mio aspetto, nelle mie movenze o nella mia voce l’avesse incuriosito… o almeno così mi parve. Non potevo rischiare: feci rapidamente scivolare un bel gruzzolo di monete fuori dal mantello e le porsi all’uomo mormorando: "Per il pasto, una stanza e il vostro disturbo".
Lanciai un ultimo sguardo all’uomo che si era immediatamente inchinato, poi mi voltai e mi andai a sedere nell’angolo più lontano e solitario.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 20.01.41.

Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License