Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 28-01-2015 17.01.54

I due cavalieri annuirono a quell'invito di Clio ed entrarono nella casa della ragazza.
Nel vederli arrivare, Nero balzò prima su una seggiola, poi corse a nascondersi dietro una tendina della finestra, restando così a fissare i due nuovi arrivati.
“Si vede non siete Capomazdese, milady...” disse, con un tono quasi irriverente uno dei due cavalieri “... ogni donna che una nobile occupazione è da ritenere una lady.”
“E cosa vi è di più nobile a questo mondo della guerra?” Fece l'altro. “E' un po' come pregare. San Michele Arcangelo, San Martino, San Giorgio forse non glorificarono Dio con la loro abilità bellica?”
“Ma forse qui a Miral” mormorò il primo che aveva parlato “la Fede non è sentita come nelle nostre terre. Dopotutto qui nel Nord dominano signorie e comuni vari. Non vi sono molti nobili, ma solo borghesi divenuti Patriziato per le loro ricchezze. Come nell'Antica Grecia usavano distinguere i nobili di sangue da quelli di possesso.” Quasi con velato disprezzo.
“Ma non siamo qui per parlarvi di questo.” Disse il secondo. “In verità abbiamo viaggiato molto al di fuori dei confini del nostro ducato prima e del reame di Afragolignone poi. Cercavamo un abile guerriero. Qualcuno poco incline ad ideali e valori, ma più sensibile al denaro.”
“Così da non sposare mai una causa, ma solo vendersi ad essa.” Aggiunse l'altro. “E molti ci hanno parlato di voi, milady. Siamo qui a nome del comandante De Gur, braccio destro di lord Gvineth, signore di Capomazda. Egli, mi riferisco a De Gur, teme per l'incolumità del nostro signore e non fidandosi di nessun cavaliere Capomazdese ed Afragolignonese ha deciso di inviarci alla ricerca di qualcuno adatto ad un compito di estrema delicatezza. E voi, milady, siete la persona che stavamo cercando, nonostante siate una donna.”
“In pratica” l'altro cavaliere “siamo qui per ingaggiarvi quale guardia personale di lord Gvineth, milady.”

Altea 28-01-2015 17.09.16

Osservai con attenzione quella collana, era di fattura non particolare e rimasi perplessa..vi era impressa una civetta che era simbolo dei Taddei ma il carciofo?
Poi lessi la scritta..ma che significava e da chi proveniva poi? Guardai con attenzione se vi fosse un biglietto e nel frattempo suonai il campanello per chiamare Petronilla, la vidi apparire raggiante di rivedermi a Corte.."Petronilla, vai personalmente da mio nonno Mandus e digli di riunirsi dove sa lui con Madama Sibille e il marchese suo marito, nel salottino privato della nostra famiglia, bada di non farti notare".
Guardai di nuovo lo scrigno e dentro il sacchetto per vedere se vi era un biglietto, o avrei dovuto parlarne con mio nonno, oltre al motivo del mio ritorno da Las Baias.

Guisgard 28-01-2015 17.14.35

Petronilla mostrò un vistoso inchino ad Altea ed uscì.
Tornò poco dopo.
“Vostro nonno” disse “non si trova a palazzo adesso. Credo sia stato chiamato da lord Cimmiero per mostrargli le prede che sua signoria ha cacciato stamani. Ma nel salotto vi sta attendendo madame Sibille. Prego, vi accompagno da lei.”

Altea 28-01-2015 17.28.38

Un moto di rabbia, rimisi la collana nello scrigno, forse era meglio parlare col diacono di corte...pure aveva fatto amicizia con lord Cimmiero?.
Mi alzai e ringraziai Petronilla e la congedai e uscii sfoggiando il mio bell' abito e guardano gli altri nobili con fare austero ed entrai nel salottino trovando Madama Sibille e la abbracciai e le feci moto di sedersi davanti a me mentre servivo del the.."Avevo chiesto pure la presenza di mio nonno ma è impegnato, ha preso a simpatia il nuovo..sostituto? Come lo dovrei chiamare...non è nulla in questa Corte" e la guardai con leggero sguardo malinconico.."Mi avete detto di tornare, ho lasciato la mia dimora a Las Baias dopo la morte di Guisgard, venivo qui solo quando tornava dai suoi impegni per trovarlo e confidarmi con lui..e non venite a parlarmi di questa Gioia dei Taddei..vi è altro, questa storia non mi convince".
Sospirai.."Ho solo 23 anni ma grazie a lui ho imparato a non fidarmi molto delle apparenze...questi due uomini si sono presentati in nome di cosa? Taddeo l' Austero mi voleva come moglie di Guisgard, mi ha educata per essere la Granduchessa..non lascerò che a Capomazda regnino due sconosciuti...l' Austero voleva Guisgard e me al trono..ora se il Duca è morto..o fosse morto, tocca a me il posto, ed è sancito pure nel patto matrimoniale..si deve parlare con mio nonno..se questi uomini sono accondiscendenti o vogliono tenersi il loro potere..ma devo riprenderlo..per Lui..ditemi ciò che sapete, non è il potere che voglio ma la giustizia e tenere vivo ciò che lui ha fatto fino ora".

Guisgard 28-01-2015 17.38.17

Madama Sibille sorrise ad Altea e poi prese a sorseggiare del tè.
“Mia cara...” disse, mentre soffiava per raffreddare la tazza troppo calda “... una dama di corte deve sapere leggere e comprendere gli eventi, come spesso vi ho indicato. Le donne possono avere un grande potere, rammentatelo, purchè sappiano ben celarlo agli occhi degli uomini. Un po' come condurre il gioco, lasciando però credere agli uomini che siano loro a farlo.” Rise appena. “Lord Guisgard è morto. Questo solo conta. Che vi piaccia o no, due personaggi stanno per dividersi il potere qui a Capomazda e la vostra abilità starà nel comprendere con chi schierarsi. Infatti credo che presto i due galli cominceranno a beccarsi per avere il pollaio tutto per sé. Chi dunque vincerà fra loro? Dobbiamo capirlo e poi agire.” Sorrise di nuovo. “Davvero ottimo questo tè, amica mia.”

Altea 28-01-2015 17.45.50

Ascoltai attentamente Madama Sibille e sorrisi.."Ovvio..l' idilio tra loro finirà presto..secondo voi chi sarà il più abile? Non li conosco bene..e che volete intendere..vi conosco bene" sorridendo pensando a come da cameriera aveva ottenuto potere "dovrei forse essere come voi...fingere interesse per uno di loro facendo credere all' uomo di essere il padrone ma essere colei che muove le pedine? Avanti...pochi giri di parole..ditelo chiaramente, e comunque Guisgard non è morto..vivrà sempre nei miei ricordi e nel mio cuore." Sorseggiai il the e la guardai attentamente.."Sapete se qualcuno ha fatto recapitare in questi giorni un pensiero per me nella mia camera?"

Guisgard 28-01-2015 17.59.07

“Vedo che avete inteso perfettamente, amica mia.” Disse sorridendo madama Sibille ad Altea. “Le donne del Rinascimento non conquistano forse il potere in questo modo? Dunque, siate furba.” Facendole l'occhiolino. “Chiedete a me chi sia più abile e conveniente fra i due? Interessante... diciamo che lord Gvineth ha la giovinezza dalla sua. E' forte e robusto, magari dai modi spartani e discutibili, ma è vigoroso ed ambizione. Poi è un guerriero. Si, certo, forse solo quello, ma converrete con me che avere un guerriero come amante da una certa protezione e garantisce doni di prima qualità, poiché in questo genere di uomini la competitività è un istinto e dunque gareggiano con tutti gli altri nel mostrarsi generosi, soprattutto con la propria dama.” Sorseggiò altro tè. “Quanto a lord Cimmiero, egli ha di certo qualche anno in più, ma è un abile capo. Sa cosa vuole e sa come ottenerlo. E poi, dote da non sottovalutare, non ha scrupoli circa come trarre vantaggi da ogni situazione. E ciò, di conseguenza, riguarda anche la sua potenziale dama. Comunque, se le vostre preferenze andranno a lui, non sarà certo nel suo letto che gestirete il potere.” Rise. “Ma in quello di suo fratello Guanto, più giovane, più audace e più indomito. Ingraziatevelo e sarete una novella Cleopatra col suo Marco Antonio.” La fissò poi piacevolmente stupita. “Un dono nella vostra camera? Ma cosa mi dite ma!” Posando la tazza di tè su un basso tavolino intarsiato alla moda Flegeese. “Allora volete forse dirmi che si tratta di un misterioso spasimante? Chissà, magari uno dei due contendenti!” Esclamò Eccitata. “Su, voglio sapere tutto ora!”

Altea 28-01-2015 18.14.42

Mi misi a ridere ascoltando Madama Sibille, per un attimo il nero a lutto del cuore si smorzò.."Voi siete un portento..sapete già tutto...chissà a chi mirate voi invece..a parte gli scherzi, non voglio doni o altro, ma riavere il potere come voleva l' Austero per continuare ciò che Guisgard aveva iniziato, tutti lo amavano..e non lascerò Capomazda a questi uomini..dimenticate la mia famiglia dopo i Taddei è la più importante qui a Corte e se lo è dimenticato forse la mia famiglia? Ma non questa de Bastian...bene allora al ballo atteso aspetterò di incontrare questo..Guanto..e mi fido di voi" facendole l'occhiolino.
"Quanto al regalo sono perplessa..sapete sono fuggita a Las Baias dopo aver saputo della sua morte, non ho voluto nemmeno essere presente al funerale..lo voglio ricordare gioioso come sempre..anzi venite nella mia stanza e ve lo mostro..forse potete aiutarmi a capire".
Uscimmo dalla saletta e andai con lei nella camera tenendola per il braccio..mia mamma sarebbe morta all' istanta a tale vista.
Chiusi la camera per bene e presi il sacchetto.."Ecco questo è il dono..non penso sia di uno spasimante..non ha valore..eppure dice qualcosa di misterioso, non capisco e guardate il simbolo..la civetta ovvero il simbolo dei Taddei e un carciofo...è rivolto a me...sono la ninfa che ha fatto ingelosire Zeus punendomi?" e scossi il capo perplessa.

Guisgard 28-01-2015 18.22.16

Madama Sybille fissò la collanina con attenzione.
“Un regalo semplice” disse “ma forse, come spesso accade, ciò nasconde un significato. La Civetta è simbolo del casato Taddeide... il carciofo...” pensierosa “... il carciofo non saprei... poi questa scritta... si direbbe messa lì come rima...” sorrise ad Altea “... e se fosse di un innamorato?” Facendole l'occhiolino. “Magari questa scritta cela una dichiarazione. Chi può dirlo!”

Altea 28-01-2015 18.32.06

Annuii.."Non saprei..ma la scritta..quel volermi celare agli sguardi vuoti della gente e dei loro cuori vuoti, come fosse per proteggermi..un innamorato? Che sapeva amavo le cose semplici ma fatte col cuore e persona semplice...e cosa c'entra la civetta se fosse il simbolo dei Taddei? Chi la userebbe..e afferra un carciofo..avrà un significato come i fiori..devo mostrarla al diacono di Corte e uno fidato, colui a chi si rivolgeva Guisgard..sapete dirmi il nome?" poteva essere un caso...no...se era li un motivo vi era, e potevo solo fidarmi di un uomo di Chiesa.


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