Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 07-10-2010 02.26.47

Il cavaliere fissò Morven con entusiasmo.
"Siete dunque in cerca di un'investitura?" Chiese. "Allora ritenete questo giornata davvero fortunata! Unitevi a questa compagnia e servite la sua causa... vedrete che la ricompensa sarà pari al vostro valore."
In quello stesso momento un altro dei cavalieri del corteo si avvicinò e, avendo udito tutto, fissando Morven disse:
"Bene, il vostro braccio ed il vostro cuore farannò la nostra e la vostra fortuna."
Chiamò allora uno dei tre chierici e gli rivelò le intenzioni di Morven.
L'uomo di Chiesa si avvicinò a questi e chiese:
"Siamo lieti che subito un degno combattente come voi abbia risposto alla nostra chiamata. Del vostro valore certo non dubitiamo e tutto ciò che vi chiediamo è di presentarvi... chi siete e da dove giungete, messere?"

Morrigan 07-10-2010 09.06.52

A dispetto dei suoi modi deferenti e delle sue cortesi parole, Morven intuì nella domanda finale di quel chierico un'ombra di diffidenza... e non potrebbe essere altrimenti!
Anche se i suoi abiti erano ricchi e di ottima fattura, e la sua figura era quella di un distinto cavaliere, Morven poteva ben comprendere lo scetticismo di quel sant'uomo.
Il suo aspetto era ancora quello di un giovane appena alle soglie della maturità, più che quello di un vissuto combattente. Il suo fisico, svelto e sciolto da ragazzo, e il volto ancora imberbe, non dovevano di certo trasmettere solidità e sicurezza in quei cavalieri avvezzi alla battaglia.
Ma di certo quei nobili signori non avevano trovato molti uomini disposti a seguirli in quell'impresa che appariva rischiosa, per cui, concluse Morven, di sicuro non sarebbero andati tanto per il sottile se un giovane rampollo, purchè munito di corazza ed armato di tutto punto, avesse messo al loro servizio la sua avventata gioventù.
Forte di questa convinzione, e dell'ansia di conferma che lesse negli occhi dei suoi interlocutori, si piegò in un perfetto inchino e rispose:

"Il mio nome è Morven, mio signore. La nobile famiglia dei duchi di Cassis mi ha dato i natali, ma poichè il mio è soltanto il più verde dei rami cadetti, mi sono allontanato dalla mia casa in cerca di gloria e di fortuna, e sono giunto a Camelot nella speranza di poter trovare un protettore o una giusta causa da servire con la mia vita"

llamrei 07-10-2010 11.19.10

Era sempre una festa trascorrere qualche ora in compagnia di Elisabeth. Ascoltare le sue storie e le sue avventure mi faceva trasportare in un mondo parallelo e liberare la mente. Acconsentii senza esitare di seguirla ed ero pronta ad ascoltarla. Se la fretta l'aveva fatta da padrona...significava che qualcosa stava accadendo..ed entrambe l'avevamo percepito.

Entrai in casa, appoggiai la lavanda profumata sopra un cesto di vimini, preparai per un infuso e mi sedetti di fronte all'amica.
"Su mia cara...butta fuori quel rospo! Di che si tratta stavolta? Ti avverto che mi prudono le mani...dopo aver ascoltato il messo...quindi...mia cara....dimmi che c'entra PROPRIO quel discorso....vero?" dissi con un tono di chi conosce già una risposta.

elisabeth 07-10-2010 15.29.09

llamrei era sempre molto diretta......annusava qualsiasi cosa ci fosse nell'aria......." Bene mia cara...tu sai perfettamente chi sono, stamattina Pico mi ha portato un messaggio del mio Maestro Templare, in cui mi chiedeva di riprendere spada e mantello ed unirmi al seguito delle guardie del Vescovo....certo e' molto tempo che non impugno una spada......sino ad ora mi sono occupata di studi particolari.....ma sappiamo bene che agli ordini si deve obbedire.......ti chiedevo se volevi seguirmi come Sorella di Mestiere....potresti scrivere o operare con le erbe o qualsiasi altro mestiere tu sia portata a fare........usi molto bene la spada e questo sara' il tuo vero mestiere, mi presentero' a loro come donna e non utilizzero nessun tipo di travestimento......come donna sono stata inevstita e come donna agiro'.....ora io mi presentero' ad un cavaliere e mi uniro' a loro...forse non sara' facile, ma in qualsiasi modo devo far parte di quel corteo....se deciderai di venire con me...ti trovero' al mio fianco.".......la osservai sorridendo..sapevo che non era stupita dalle mie parole.....speravo solo che madre saggezza non si impadronisse di lei......Aprii la cassapanca che tenevo sotto la finestra....uscii fuori pantaloni la cotta armata con la croce rossa....il mantello e la spada.....la cotta di maglia la misi in un sacco di maglia di ferro......incominciai cosi' a vestirmi misi la cintola al fianco ed budriere a cui misi la spada........infine pensai ai capelli feci una treccia e la attorciglia dietro la nuca......era tanto che non indossavo quel sacro abbigliamento ssalutai llamrei ed uscii da casa.........raggiunsi il corteo si erano gia' radunati alcuni uomini e mi feci largo....sino a quando non arrivai ad un cavaliere, era vicino al chierico che aveva parlato.....
" Perdonatemi Cavaliere sono Elisabeth da Bannockburn, sono un Cavaliere vi chiedo il permesso di aggiungermi alla vostra compagnia, combattero' in nome della croce che porto sul petto...."

lady_Empi 07-10-2010 16.04.14

<lo sguardo smeraldo si fissò su Fergot mentre lentamente il capo della fata si abbassava in segno di rispetto per il Gran Capomastro> Avrò il permesso? <ripeté stupita, quasi a volersi convincere delle parole che le erano state rivolte. La sua verde aura s’accese al percepir la presenza fatata di Alesia, sua mentore. Sorrise alle sue parole piene di fiducia> Deludervi è l’ultima cosa che farò, Maestra <pronunciò con voce solenne, quasi fosse un giuramento rivolto alla Terra, poi tacque e ascoltò con attenzione le parole di Fergot> Un giovane principe… Icarion <pronunciò il nome con voce delicata, quasi volesse chiamarlo e stabilire con il giovane umano un primo contatto> Farò ciò che il mio Re domanda <disse infine rivolta a Fergot> veglierò sul giovane principe e farò in modo che egli conosca la via, ciò che è bene e ciò che è nascosto agli occhi dei più…ma… di grazia Gran Capomastro, dove incontrerò il giovane principe? <chiese a Fergot prestando attenzione alla voce del vento nel caso l’elemento recasse alle sue orecchie la presenza dell’umano. Poi, tendendo le mani verso Alesia, esclamò> Benedite questa impresa, mia Maestra, affinchè mai perda di vista il mio compito <infine tacque, serrò le ali, mentre i suoi pensieri già volavano con il vento verso la nuova avventura, immaginando lo sguardo di Icarion>

Guisgard 07-10-2010 18.41.23

"Sta bene, giovane Morven di Cassis!" Disse il chierico. "La fama e gloria terrene saranno il degno premio che vi attenderà, con la promessa di una fortuna ben maggiore per la vostra anima, visto che la missione a cui aderite è per conto della Chiesa di Nostro Signore! Ora unitevi ai nostri cavalieri... fate ormai parte della nostra compagnia!"
Un attimo dopo si avvicinò Elisabeth al corteo.
Alle sue parole, il cavaliere guardò il chierico.
"I vostri propositi tradiscono la grandezza del vostro animo..." cominciò a dire il chierico "... ma raccontateci qualcosa di voi... anche perchè, per quanto singolare... voi non siete certo un cavaliere, vero, milady?"

llamrei 07-10-2010 18.53.31

Non aspettavo altro! Con la saggezza spesso ci ho fatto a botte...e questa non era di certo una delle peggiori volte.
"Mi troverai di certo al tuo fianco Elisabeth!".
E cosi salii il viottolo che portava verso la mia dimora. Entrai in casa, appoggiari il cesto in vimini. Entrai nella stanza da letto dove vi era riposto, ai piedi del letto, il cassettone degli indumenti.
Lo aprii. Il profumo di lavanda mi avvolse e come un fluido magico mi anestetizzò i pensieri della ragione...mandati da madre Saggezza.
Indossai delle braghe comode per cavalcare,un camicione al quale cinsi una cintura di cuoio in vita, indossai uno scaldacuore e degli stivali comodi.
Imbracciai la faretra e fissai in vita la cintura con la spada.
Uscii di casa e mi avviai verso il corteo..dove cercavo di scorgere tra la gente la mia compagna di ventura.

Guisgard 07-10-2010 18.56.04

Intanto nel bosco, tre figure appartenenti al mondo fatato erano riunite a discutere.
"Il principe Icarion..." disse Fargot "... rampollo della più alta nobiltà del Piccolo Popolo, sarà presto condotto da te... sua maestà Oberon vuole che questa missione cominci al più presto... tu ben comprendi, vero Empi, che noi esseri fatati non dovremmo interagire con gli umani... ma il giovane Icarion è come ossessionato da questa insensata volontà e suo zio, il grande Oberon, ha acconsentito al suo desiderio..."
"Tu quindi avrai il delicato compito di proteggere il nostro giovane ed inesperto principe, mia dlietta discepola..." intervenne Alesia.
Ma i loro discorsi furono interrotti da una luce accecante ed un poderoso nitrito.
Un attimo dopo una sfarzosa carrozza alata, trainata da dodici cavalli bianchi come la luce più pura, giunse davanti a loro tre.
"Ecco il principe..." disse Fargot.

Guisgard 07-10-2010 19.08.44

E mentre Llamrei si avvicinava al corteo, uno dei cavalieri la notò.
"Ehi, sembra che in questo reame le donne amimo badare agli affari destinati agli uomini!"
Gli altri che erano con lui risero di gusto a quell'esclamazione.
"Cos'avete da ridere?" Lì richiamò all'improvviso un altro cavaliere, che sembrava essere il loro capo. "Siete cavalieri o giullari? Ricomponetevi e non oltraggiate oltre le corazze che indossate."
"Si, milord..." risposero in coro i cavalieri.
Poi, rivolgendosi a Llamrei:
"Perdonate la loro goliardia, milady. Cosa cercate attorno al nostro corteo? Io sono sir Belvan, capo di questi cavalieri ed alfiere di sua grazia il vescovo."

llamrei 07-10-2010 20.27.16

"Piuttosto discoli i vostri uomini, capitano. Meriterebbero di trascorrere qualche ora in ginocchio sui ceci. Mi chiamo Llamrei. Sto passeggiando. E sto osservando.
Avete qualche altro motivo in particolare per continuare a trattenermi?"
Senza nemmeno aspettar risposta mi scostai dal capitano. Non avevo di certo voglia di iniziare la mia avventura con la rogna essere "inquadrata" dal servizio di guardia del vescovo...


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