Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 10-05-2012 08.53.35

Il vecchio locandiere si dimostrò più disponibile e mi accompagnò, a suo dire, in una delle migliori stanze. Certo, capivo la sua gentilezza era dovuta solo al fatto che eravamo lì a salvare il figlio poichè notai il modo con cui trattava la nuora, Renya.
"Messere, vi ringrazio per questa vostra ospitalità, ma non è a me che dovrete rendere grazie se vostro figlio verrà salvato..quanto a Fyellon. E vi chiederei una gentilezza...come premio vorrei sapere la strada giusta per tornare a Tylesia, spero possiate aiutarci, ora se permettete vorrei rimanere sola e rinfrescarmi, sono veramente stanca...sono mesi che non ho un momento di tranquillità."
Rimasi un attimo a pensare e mi balenò un pensiero...forse quei cavalieri conoscevano qualcosa su Tylesia e sui loro nemici.."Potrei avere l'occasione di parlare con il comandante dei cavalieri, sir Gerprando, mentre aspetto Fyellon?"

cavaliere25 10-05-2012 10.52.02

Guardai la sposa e dissi non ce di che mylady è stato un piacere ora devo andare prima che tornino in molti e mi incamminai verso la selva insieme al gruppo di amici e ora chissà cosa ci attenderà dissi guardando Tieste e Alberigo speriamo qualcosa di bello e sorrisi

elisabeth 10-05-2012 11.56.39

Quanto era acido......e poi parlavano di noi donne, ma peche' non sorrideva un po'....." Carissimo mio buon compagno di avventura........se questa storia vi sta avvilendo, li' ci sono ancora gli alberi pronti a farvi ritornare indietro.....e vedrete come per incanto svanire me..e tutta questa ssurda storia.....cigni e sogni..."...Fui interrotta dal monachello dispettoso, che a quanto pare era testardo.....acido e sospettoso, Reas ebbe qualche scambio di vedute..che non fruttarono nulla...." Lui cocciuto ?...mio caro Reas..se le vostre teste si scontrassero...tremerebbe la terra, non vi dara' retta..e non andremo da nessuna parte che non sia al diavolo, non volete che usi la mia magia, volete che stia zitta.....bene, aspetto i vostri comandi.....oppure posso far sparire il monachello.......sono in balia dei vostri desideri, fate in fretta pero' perche' se non trovo i cigni, Goz non costruisce l'armatura e io finisco sul rogo...e siccome la cosa non mi aggrada, finisco poi per far di testa mia....".....Mi appoggiai ad un albero incrocia le braccia ed attesi che sua Grandezza risolvesse la questione..

Parsifal25 10-05-2012 16.00.32

Entrambe sorridemmo,fortuna che ricordo ancora bene le lezioni del mio padre adottivo. Volevo continuare a parlare con il becchino, poichè mi sembrava una persona informata dei fatti e affscinante da ascoltare e confrontarsi ma improvvisamente un urlo stridulo e soffocante tuonò nell'area......compresi........che la Bestia era stata liberata.
La caccia andava iniziando.

"D'accordo....."risposi. "E' stato bello scambiare, quattro chiacchiere con voi.....siate prudente......adesso cominciamo a giocare...."risposi sorridendo. Lilth era vicino a me, guardaì i suoi occhi e ripresi la guardia:

"Non fallirò.....Lilith sarà protetta".

Attesi movimenti e spostamenti d'aria provenienti dal silenzio, avevo gli occhi chiusi.....andavo concentrandomi; non avevo ancora intenzione di utilizzare lo scrigno poichè dovevo aprirlo e utilizzarlo con Lilith, nel frattempo mi sareì protetto con i miei riflessi ed una piccola mano "pagana"......

Guisgard 10-05-2012 16.02.03

Talia sfiorò con le dita quel costume e ne comprese subito la bellezza.

Nel padiglione centrale, illuminato da lampade dai colori vivissimi e variegati, gli invitati avevano preso già posto, ciascuno abbigliato come l'evento richiedeva.
Maschere e costumi, ventagli e ombrelli policromi vivacizzavano la festa e i musici con le loro note erano una dolce tentazione per chi amava la danza.
Un gruppo dei presenti, divertiti, era seduto in cerchio tra due menestrelli che animavano il ricevimento.
Tra quegli spettatori vi era anche la principessa Chymela.
“Allora, miei signori...” fece uno dei menestrelli “... avete riflettuto? Chi è più importante, un Angelo oppure un uomo?”
“Dilemma complicato...” disse il marchese di Florenzia, abbigliato come un ricco feudatario di Boemia, che mai aveva distolto lo sguardo da Chymela “... ma di sicuro un Angelo è superiore ad ogni uomo.”
Tutti lodarono quella risposta.
“Siete d'accordo con me, altezza?” Domandò il marchese alla principessa.
“L'uomo è superiore a qualsiasi Angelo.” Esclamò all'improvviso una voce.
Tutti si voltarono.
“O bella...” sarcastico il marchese, cercando con lo sguardo tra i presenti “... e come fate a dirlo?”
“Perchè un uomo può diventare un Santo.” Rispose il misterioso ospite.
Era abbigliato come uno di quei contrabbandieri corsi, a metà tra il guascone e il picaresco.
Aveva un colorito pallido che tradiva una malinconica nobiltà, una ciocca ribelle di capelli scuri e ondulati che danzava sul suo volto, un portamento come segnato da un'indefinibile solitudine.
Il volto era celato da una maschera argentata che ben si intonava col meraviglioso basco vermiglio, mentre due occhi azzurri sembravano custodire un impenetrabile segreto, forse legato ad immense ricchezze, o forse marchiato da un insopportabile dolore.
“Allora” replicò il marchese “un uomo è superiore anche a San Michele, San Gabriele e San Raffaele?”
“L'avete detto voi stesso, milord...” rispose l'ignoto contrabbandiere “... i tre Arcangeli sono Santi, oltre che Angeli...”
Un mormorio meravigliato sentenziò l'ammirazione che quell'uomo aveva suscitato nei presenti.

Quella visione sembrava aver preso forma grazie al tocco delle sue mani su quel vestito.
In quel momento il mercante e i due clienti si accorsero della sua cecità.
“Vogliate scusarmi, milady, io non sapevo...” fece il mercante.
Ma Talia subito lo interruppe con le sue parole.
E poi il gesto di voler pagare metà del prezzo di quel costume.
“Io non posso accettare, milady...” stupito Fernand.
“E' un gesto molto nobile, milady.” Disse il mercante. “Siete di certo una gran dama, visto la nobiltà che traspare dai vostri gesti, oltre che dalla vostra figura.”
Alla fine Fernand accettò il dono di Talia, visto il desiderio di sua moglie di voler indossare quel vestito.
“Posso sdebitarmi allora, milady?” Domandò il giovane marito. “Abbiamo un nostro buon amico che gestisce una locanda. E' un posto tranquillo e molto accogliente, non troppo lontano, né troppo vicino dal centro del paese. Lì potrete riposare. Possiamo io e mia moglie condurvi là?”

Guisgard 10-05-2012 16.10.21

Ma prima che Parsifal si allontanasse, il becchino lo chiamò:
“Aspettate, cavaliere!”
Fissò poi anche Lilith.
“Non sapete nulla di ciò che accade qui...” mormorò “... come pensate di poter intraprendere la prova? Ignorate tutto... rammentate che senza la vostra compagna non potrete salvarvi... forse riuscirete a vincere la prova, per miracolo, ma poi? Bisognerà uscire da questo labirinto e la cosa non sarà facile... per questo vi ho detto di riflettere su tutte le possibilità che avete...”

Guisgard 10-05-2012 16.21.32

“Certo, milady!” Disse il vecchio locandiere ad Altea. “Quando vi sarete rinfrescata e riposata, scendete pure al piano di sotto. Troverete lì i soldati ed il loro comandante Gerprando.”
E lasciata sola la ragazza, il vecchio locandiere tornò in cucina.

Guisgard 10-05-2012 16.26.05

Reas fissò Elisabeth e scosse la testa.
“Io non ho mai detto di volervi in silenzio!” Esclamò il capitano. “Ho solo detto che non mi piacciono i vostri trucchetti! Avanti, fatemi vedere cosa sapete fare... parlateci voi con quel monaco, visto che è testardo quanto me!”

Parsifal25 10-05-2012 16.28.17

Ero concentrato, finchè la voce del becchino irruppe nuovamente, temeva che mi allontanassi da quel luogo, ma non lo avreì fatto.

Sapevo che era necessaria la presenza di Lilith e della sua conoscenza nelle arti antiche, inoltre, lei stessa custodiva lo scrigno e ardentemente desiderasse affrontare la prova, non mi sareì mosso senza di lei.

Il mio compito era quello di rimanere vigile e difenderla ad ogni costo:
".......con tutte le battaglie e sfide che ho affrontato, sapevo che non tutte potevano essere vinte da solo, avevi bisogno degli altri: il supporto dei tuoi compagni, lo stesso ideale, la loro vita che avevi nelle mani.....mi hanno forgiato......e non finirò mai di ringraziare"

Mi volsi verso il becchino e gli risposi: "Non temete....non avanzerò alla cieca.... sapete il mio padre adottivo e Maestro il cui nome era Caradill, mi ripeteva sempre ciò......."analizza tutto ciò che ti circonda, non fidarti solo dei tuoi sensi ma sappine utilizzare un altro.....il più importante: il cervello...... Non stare sempre fra le nuvole.....così, amava prendermi in giro" dissi sorridendo."Inoltre, sul letto di morte mi ha affidato una strana chiave ed una missione che ancora non comprendo, ma che al più presto scoprirò......Il ciondolo dei Longiniu....non conosco la storia dell'ordine a cui appartengo e la sua chiave....."

Talia 10-05-2012 16.47.20

Quella visione mi attraversò la mente e fece tremare la mia mano, lasciandomi vagamente turbata...
Le visioni su Andros e Chymela, infatti, erano sempre scaturite da qualcosa... il Belvedere, la fabbrica, la pietra, il libretto... e così quella, affiorata tra i miei pensieri mentre stavo sfiorando quel vestito, mi colse totalmente alla sprovvista e mi travolse...
Tremai e, per un momento, non fui più tra loro.
Poi, all’improvviso, la voce di quel giovane uomo mi richiamò tra loro...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 46292)
“Posso sdebitarmi allora, milady?” Domandò il giovane marito. “Abbiamo un nostro buon amico che gestisce una locanda. E' un posto tranquillo e molto accogliente, non troppo lontano, né troppo vicino dal centro del paese. Lì potrete riposare. Possiamo io e mia moglie condurvi là?”

Battei le palpebre un paio di volte e mi sfiorai la fronte con la punta delle dita, nel tentativo di far sì che quelle immagini mi lasciassero riflettere per un istante...
“Oh...” mormorai “Oh, si... ve ne sarei infinitamente grata! Vedete... nella mia condizione, temo che potrei incontrare qualche difficoltà ad attraversare il paese con tutta quella confusione... c’è una festa, non è vero? Vi ruberò, dunque, non più di un minuto: basterà che mi indichiate la via, poi vi lascerò subito andare a festeggiare!”
Così dicendo cercai di nuovo la briglia di Luthien e la strinsi... sospirai... tutto ciò che desideravo era raggiungere un posto tranquillo e silenzioso il più presto possibile... ero così stanca e stravolta... ero così preoccupata!


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