Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 19-02-2016 02.43.05

La domanda di Josephine restò sospesa tra il silenzio di Gwen, i suoi dubbi e le sue inquietudini.
La giovane tornò nella sua camera e tra mille pensieri si ritrovò a fissare quel disegno che la ritraeva quasi nuda.
E proprio guardando quel disegno, la ragazza non poteva evitare di pensare come il padrone l'avesse osservata con molta attenzione, mentre il vapore e l'umidità rendevono il suo vestito bagnato e trasparente.
Ma oltre ciò Gwen notò anche un'altra cosa.
Di come apparisse sereno il suo volto.
Lo era stata davvero?
Così tranquilla, rilassata e forse lieta mentre lui la ritraeva nuda dopo averla di nuovo immaginata così nella sua mente e forse nelle sue fantasie?

Guisgard 19-02-2016 02.51.56

È difficile dire cosa pensò davvero Kostor a quella rivelazione di Clio.
Restò per un lungo istante a fissarla, poi con un'espressione forse indescrivibile si versò altro vino.
E riempì anche il bicchiere della sua compagna.
"Il denaro non ci manca..." disse con tono basso, mentre assaporava quel vino "... lasciamo questa terra, questo incarico e andiamo via... torniamo a Miral e passiamo un'intera settimana a bere fino ad ubriacarci. Dammi retta, buttiamoci tutto alle spalle e andiamocene."

Lady Gwen 19-02-2016 02.57.51

Guardando quel disegno non potevo non ripensare a quel momento nel bagno.
Quel momento in cui il mio vestito aveva mostrato le mie forme e lui mi aveva osservata molto attentamente.
E il mio volto appariva così sereno, non come se la cosa non mi sfiorasse, ma come se quasi mi rendesse lieta, tranquilla, come quando mi aveva chiesto se non mi turbasse che lui mi ritraesse nuda.
Non sapevo dare una risposta a tutto ciò, ma mi ero fidata ciecamente di lui in quel momento e avevo fatto bene.
Ma cos'era che mi aveva resa quasi felice che l'avesse fatto?
Forse che per ritrarmi avesse ripensato a me, nella sua immaginazione momentanea e, forse, chissà, anche nelle sue fantasie?
Non riuscivo a levarmi di dosso le sensazioni che quegli sguardi mi avevo provocato e che, seppur con un po' di imbarazzo, mi erano piaciuti,su di me.
Come le sue mani che avevano accarezzato la mia schiena, il mio collo, i miei capelli.

Clio 19-02-2016 03.03.35

Le parole di Kostor mi scaldarono il cuore.
Ed essendo avvolto da una spessa coltre di ghiaccio oltre che dal ferro, quel calore produsse due calde lacrime che andarono ad insinuarsi agli angoli degli occhi.
Caro, splendido fratello...
Gli posai una mano sul braccio, in un'amichevole e rassicurante stretta e sorrisi.
Sentivo un groppo alla gola che mi avrebbe impedito di parlare senza piangere.
Così attesi, restando in silenzio per un lungo istante.
Poi sorrisi, un sorriso triste e malinconico.
"Non sai quanto vorrei poter tornare a casa.." mormorai, immaginando la città che tanto amavo "Ma sai che non posso, se mi prendessero sarebbe la fine..".
Nessuno sapeva perché, ma nessuno faceva domande.
Era già capitato che qualcuno avesse avuto guai con la legge, certo non potevano immaginare la verità, e io non volevo metterli in pericolo.
Bevvi con gusto il vino che mi aveva versato Kostor.
"Sarebbe bello, già..." guardando il fondo del bicchiere "Ma scappare non risolve niente, spero di chiudere questa storia una volta per tutte.." sospirai "E chi sa mai che non sia la volta buona.." abbozzando un sorriso.

Guisgard 19-02-2016 03.10.21

Quei pensieri divennero subito immagini e Gwen rivide ogni attimo trascorso col padrone nel bagno e poi in giardino.
Il suo sguardo, le sue mani, le sue carezze.
Poi il disegno.
Cosa pensava davvero quell'uomo?
Mentre la guardava, la toccava e la ritraeva immaginandola nuda?
E nel vagare tra quei pensieri, Gwen si accorse che il cielo si stava schiarendo.
Era ormai l'alba.

Guisgard 19-02-2016 03.16.20

"E poi non è detto che quel Guisgard sia ancora in giro..." disse Kostor a Clio "... magari è andato via, o forse è già stato ucciso... la vita da queste parti in questo periodo non vale poi molto... si, magari neanche lo incontreremo più." Guardando la ragazza.

Lady Gwen 19-02-2016 03.17.35

Ripensavo ad ogni momento trascorso con lui, nel bagno e poi nel giardino.
Pensavo ai suoi sguardi, le sue carezze e non potei fare a meno di chiedermi cosa avesse pensato mentre mi guardava, mi toccava e mi ritraeva, immaginandomi come se fossi di nuovo nuda, davanti a lui.
mi ritrovai a pensare anche a quanto io fossi cambiata, da quando ero qui e la cosa mi sorprese non poco.
Presa da tutte queste riflessioni, non mi accorsi che era già l'alba.
Rimasi allora un'altra mezz'ora a letto, per poi alzarmi e prepararmi,

Clio 19-02-2016 03.23.51

Sorrisi a Kostor, per poi scuotere la testa.
"No, verrà al torneo.. su questo non ci piove..." sospirai "E io ho davvero l'opportunità di riconoscerlo anche sotto mentite spoglie.." un brivido mi attraversò "Almeno servirà a qualcosa..." sussurrai pianissimo, senza specificare il soggetto di quella frase, ma mi sembrava piuttosto ovvio.
"Non so però se si tratta dell'uomo di cui abbiamo seguito le tracce fino ad oggi..." pensierosa, e tornando seria e concentrata "Gli indizi portavano a lui, ma perché pensavo fosse l'unico capomazdese, potrebbe benissimo non essere così a questo punto... l'avrei saputo se fosse diventato Arciduca.." esclamai "Forse.." ridimensionando quel pensiero.
No, quel cavaliere non era lui, e io avevo preso un abbaglio.
Fortuna che me n'ero accorta in tempo.
La verità era che volevo vederlo, volevo incrociare quello sguardo da vicino e poter rassicurare me stessa che non sarebbe stato in grado di farmi del male.
"Ad ogni modo, se lo incontrerò lo ucciderò, oppure lui ucciderà me, in ogni caso, fine della storia!" sentenziai, bevendo fino all'ultima goccia del bicchiere di vino.
Non riuscivo ad immaginare morte migliore, in realtà, dopotutto mi aveva ucciso già molte volte, una di più, che differenza poteva fare a quel punto?

Guisgard 19-02-2016 03.31.56

Gwen si alzò, per poi prepararsi e scendere nella corte.
Qui i servitori erano naturalmente già svegli, con Josephine intenta a dare disposizioni per la colazione.
"Presto, su..." disse ad alcune servitrici "... le uova devono essere di giornata e badate che il pane non sia troppo abbrustolito... il prosciutto poi deve essere appena tagliato quando arriva in tavola..."

Lady Gwen 19-02-2016 03.36.36

Una volta pronta scesi di sotto, dove trovai Josephine indaffarata a dare disposizioni per la colazione e sorrisi.
"Oh Josephine, non stressarle di prima mattina. Buongiorno" salutando tutti, sorridendo.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 22.39.24.

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