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Gwen raggiunse la sua camera.
Era accogliente, pulita, anche se non troppo grande. Ma per riposarsi sarebbe stata ottima. Aveva una finestra che dava sul cortile e da qui l'infermiera udì provenire voci e risate. Erano i soldati che con Goz festeggiavano la distruzione del Valchiria nero. |
Presi un profondo respiro.
Il solito Goz.. "Capitano, festeggeremo quando avremo visto il cadavere del Gufo Nero.. aspettiamo la squadra che ho mandato in avanscoperta.. se siamo fortunati quel cane sarà morto, e magari invece qualche pilota di Canabias no così potremo interrogarlo ben bene.." annuii. "Però c'è un'altra faccenda in sospeso.." guardando il capitano. Così, relazionai "Riguarda il Novalis.." gravemente. Così, lo misi al corrente degli ultimi sviluppi per filo e per segno, come avevo fatto con Tesua. |
A quelle ultime parole di Clio, Goz cambiò espressione.
“Voglio quell'aereo.” Disse. “Voglio che sia portato qui. Deve essere completato e poi costruito in serie. Se davvero come tutto lascia credere è nascosto non lontano da qui, allora che qualcuno di voi me lo porti subito. Altrimenti prenderò i vostri gradi e ci addobberò l'albero di Natale!” Fissando Clio, Tesua e Lyon. “Potrei occuparmene io...” mormorò Reddas, finendo il suo bicchiere. |
L'aereo di Gaynor e quello di Palos sorvolarono l'area in cui era precipitato il caccia di Icarius.
Era una zona impervia, fatta di spuntoni rocciosi e pareti di pietra a strapiombo, simili a vere e proprie trappole. “Madama...” disse ad un tratto via radio Palos “... guardate laggiù! Si vede del fumo! Potrebbe essere l'aereo di Icarius precipitato!” |
Annuii.
"Naturalmente capitano.." obbedii "Ce ne occuperemo..". Lanciai uno sguardo carico di disprezzo a Redddas ma non dissi nulla. "Con permesso.." ed uscii dalla stanza. Avrei ripreso l'aereo e perlustrato la zona per cercare possibili nascondigli. |
Clio si allontanò dal chiassoso gruppo, mentre continuavano i festeggiamenti.
Ad un tratto qualcuno le si avvicinò. “Ho saputo di Kostor...” disse Anty con gli occhi arrossati “... l'ho saputo ora...” si stropicciò gli occhi “... maledetta umidità che irrita gli occhi...” |
Stavo per muovermi quando sorse un'obiezione da parte di Poeh. Questa volta però la trovai sensata e non potei fare altro che convenire alle sue parole.
<< Si avete ragione. Si attenderò alla taverna e ne approfitterò anche per rendermi presentabile agli occhi di quelle persone >> Quindi le nostre strade si divisero. Io presi per andare alla locanda mentre i borghesi verso la stazione. |
Entrai nella camera.
Non era molto grande, ma era accogliente, pulita e per riposare un po' andava più che bene. Mi affacciai alla finestra e vidi Goz e i militari festeggiare, probabilmente per la buona riuscuta della difesa contro i Valchiria e ne fui felice. Presi poi una coperta e mi stesi sul letto. |
Sorrisi ad Anty, un sorriso triste nel vedere il suo sguardo.
"Già.." Sospirai "Mi mancherà quella canaglia..." Sorrisi, pensando a Kostor. Le sue battute, il suo fare da spaccone, il suo raccontarci i dettagli delle sue avventure amorose. Risi piano. "Mancherà ad un sacco di donzelle.." Scuotendo la testa. "Ma ha avuto ciò che sognava, una morte eroica, portandosi dietro il suo nemico.." Sorrisi "Lo stesso aereo che ha abbattuto Geris.. Giel'abbiamo fatta pagare..." Annuii. Osservai Anty con uno slancio di tenerezza. Così piccola e minuta sembrava sempre piccina, anche ero più giovane di lei. Le cinsi le spalle con un braccio e la strinsi per un momento senza dire nulla. Mi era mancata in volo, ma ero lieta che stesse bene, che la ferita di qualche settimana prima glielo avesse ancora impedito. Perdere lei o Estea sarebbe stato troppo per me. "Piuttosto.." Dissi, cambiando discorso per allenare la tristezza e perché non potevo aspettare "Cosa hai scoperto dalla sorveglianza del magazzino?" Chiesi "Devo trovare quell'aereo, ad ogni costo.. Stavo giusto uscendo per una ricognizione aerea..". |
Allarme batteriologico....ne sapeva quell' uomo, sapeva rendere l' atmosfera allegra, poteva tirare pure in ballo le armi nucleari oltre che chimiche.
Poi i borghesi parlarono con Diana degli emissari della Granbaronessa, lei vidi tronco' quel discorso che già sapevo ma vi erano estranei..sicuramente doveva esserci qualcosa dietro ma d' d'altronde pure io avevo i miei segreti. Silenzio..surreale..uscimmo dalla cantina e lentamente uscii dalla locanda, tutto era intatto..nessun danno a civili e case sembrava..i legionari si erano battuti con onore e valore e molto coraggio, istintivamente guardai il Cielo sopra Evangelia..udii quel rumore tipico degli stormi che tornavano dalla battaglia..come un ronzio lontano..e nella prima luce del mattino mi sembrò di vedere un luccichio lontano ma fuggevole in Cielo, quasi un bagliore. Nel frattempo rividi Diana tornare in locanda sola..e i borghesi allontanarsi. Tornai pure io in locanda dopo un po', non avevo fame ma chiesi mi portassero un succo di arancia per riprendermi e mi sedetti osservando la confusione post battaglia. |
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