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Mi chiedevo chi fosse a vafare nel castello nel cuore della notte.
Poteva essere Josephine, del resto era venuta da me la notte precedente, oppure il padrone, ma cosa ci faceva a quell'ora della notte? Allora indossai la vestaglia e mi avvicinai alla porta, cercando di capire chi potesse essere. |
Carlon ascoltò Dacey ed annuì.
“Ho un credito morale verso il mio amico ser Svevos.” Disse il mercante. “Se egli vi ha mandata da me allora mi ha fatto un gran favore. Infatti sdebitarmi con lui e con sua madre, come con tutta la sua famiglia, è per me una gioia.” In quel momento entrò sua moglie, portando del thé caldo con alcuni dolci tipici diffusi nei luoghi mozarabici. Assaggiarono i dolci e presero il thè. Fatto ciò il mercante condusse il pellegrino e la principessa, sempre seguita da Betta, in una sala adiacente, da cui si raggiungeva l'interno di un magazzino. E qui mostrò loro le corazze e le armi come descritte da Svevos. “Scegliete ciò che più vi piace e che più soddisfa ciò che dovete compiere, milady.” Carlon a Dacey. E subito il pellegrino si avvicinò alle corazze osservandole con molto interesse. |
"Sei il mendicante più bello che abbia mai visto" dissi ad Adespos dopo aver visto il suo travestimento "Meriti un bacio..." E feci seguire l'azione alle parole.
Montai in sella ad Elinor e partimmo alla volta di Monsperon. "Caro, qual'è il nome del tuo cavallo? Ammesso che ne abbia uno..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Sulla soglia della sua stanza Gwen si affacciò nel corridoio quasi del tutto avvolto in un profondo buio, fatta eccezione per un alone luminoso che si vedeva dove c'erano le scale.
A prima vista sembrò quasi un'apparizione, addirittura uno spettro. Ma poi la giovane comprese che si trattava di qualcuno con una candela in mano. |
Adespos sorrise e ricambiò naturalmente quel bacio di Gaynor.
I due poi, accompagnati da altri briganti, lasciarono il villaggio fortificato e galopparono verso i confini del bosco. “Il mio cavallo” disse il capo dei fuorilegge alla dama “in verità è una lei e si chiama Viola.” Ridendo. |
Mi affaccia dalla mia stanza nel corridoio e vidi un alone luminoso.
C'erano anche i fantasmi adesso? Notai poi che sembrava l'alone di una candela. Allora chiusi la porta della camera e mi avvicinai in assoluto silenzio. |
"È un bellissimo nome... il colore più bello..." risposi sorridendo. "Dimmi cos'hai in mente una volta arrivati a Monsperon... non ho ben capito se hai un piano o se stiamo andando alla cieca..."
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Silenziosamente Gwen, camminando nel quasi totale buio del corridoio, seguendo quell'alone pallido e tremolante, si avvicinò alla misteriosa figura che camminava.
E quando fu a pochissimi passi da quella, si accorse che si trattava di Josephine che camminava come un'ombra nel corridoio. https://preghierecorte.files.wordpre...pg?w=525&h=393 |
“Oggi sarà il giorno del torneo...” disse Adespos a Gaynor mentre cavalcavano sotto le stelle di Clantes “... giunti a Monsperon ci mischieremo alla folla e cercheremo di capire cosa si cela dietro questo evento voluto da Ferico... sono certo che quel tiranno nasconde qualcosa...”
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Quando fui a pochi passi dalla figura, illuminata dalla luce fioca e tremolante della candela, mi accorsi che era Josephine.
Scossi la testa sospirando. Benedetta donna... "Josephine" chiamandola sottovoce "Si può sapere che diamine ci fai nel cuore della notte a vagare in giro per il castello?" |
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