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"Leones, la fiducia non deve mai mancare..per ciò che ho vissuto io dovrei averla persa da tempo".
Udivo i rumori della battaglia..quando sarebbe finita..toccai la mia collana di lapislazzuli come un portafortuna ma consapevole fuori vi erano giovani che morivano. |
“Questa cantina è sicura.” Disse il taverniere a Dacey. “E' un rifugio antibombe, non temete. Solo se lanciassero un attacco batteriologico saremmo nei guai.”
“Batteriologico?” Ripetè Fines. “Che roba è?” “Gas velenosi.” Rispose il taverniere. “Se così fosse moriremmo tutti in questo borgo.” “Andiamo bene...” scuotendo il capo Poeh. “Ci serve davvero tanta fiducia, madama...” Leones ad Altea. |
E quando l'incendio dell'infermeria fu estinto, arrivò Tesua.
E qui i legionari gli raccontarono l'accaduto. “Dottore...” disse Tesua a Fermer “... non temete, vi metteremo a disposizione la caserma centrale per i vostri pazienti.” “Grazie.” Annuì Fermer. “Gwen...” guardando l'infermiera “... vi prego, accompagnate Marwel ed il paziente alla caserma centrale per una sistemazione. Io vi seguirò fra poco.” “Vi accompagnerò io.” Rodian a Gwen e a Marwel. |
<< Batteriologico....>> riflettei. Morire per un attacco del genere, inalando gas velenosi, dentro una cantina, proprio come il resto della mia famiglia, sarebbe stato uno scherzo del destino.
<< Se continuano con questi discorsi però... Avviliremo la poca fiducia che abbiamo ancora>> |
Arrivò in tenente Tesua e gli fu spiegato l'accaduto; ci disse poi che ci avremmo potuto sistemare i pazienti alla caserma centrale.
Annuii a Fermer e seguii Rodian, che si era offerto di accompagnarci. |
Clio ingaggiò battaglia col Valchiria che aveva come emblema una testa con lunga chioma bionda.
E fu uno scontro difficile. Ma con una manovra al limite, il biondo Tenente riuscì ad agganciare il nemico col suo mirino. Fece allora fuoco ed una scarica perforò l'ala sinistra del caccia di Canabias. E subito iniziò a perdere quota. “Maledizione, Blond...” disse via radio Boduke al compagno appena colpito “... puoi controllarlo?” “Forse, ma non posso più combattere...” rispose via radio Blond. |
Attimi roventi, attimi in cui trattenevo il respiro, in cui la mia mente volava più rapida del mio aereo.
Attimi di adrenalina pura, di battiti impazziti, di attesa, di determinazione, di eccitazione. Forse era per quello che non avevo mai trovato un uomo, pensavo ogni tanto. Era dura battere tutto quello. Emozionarmi di più. Ma speravo di ricredermi, e che esistesse più di quello nella vita. Agganciai il caccia, e sparai. "Addio, bellezza.." mormorai, vedendolo precipitare. Poi lo osservai meglio, e forse non l'avevo abbattuto del tutto, forse si sarebbe salvato, ma l'importante era che fosse fuori combattimento. "Avanti il prossimo.." dissi piano, guardando gli altri caccia, pronta a continuare a combattere. Mi sarei ricordata di respirare una volta finita la battaglia. Non era ancora finita. |
L'aereo di Icarius non si vedeva più. L'oscurità lo aveva inghiottito. Ripensai al suo viso sempre imbronciato e ai suoi bellissimi occhi azzurri, mentre i miei, verdi, si riempirono di lacrime. Continuavo a virare come una farfalla impazzita per evitare di essere colpita dal Gufo, ma sarei durata poco. Dov'erano i rinforzi richiesti? Mentre pensavo a questo, sentii una potente scarica di mitraglia rivolta al Valchiria nero. Ecco che arriva qualcuno dei nostri! Pensai rincuorata... Poi vidi due Valchiria cadere sotto quegli stessi colpi e mi chiesi quale asso potevamo avere noi in grado di tenere testa al Gufo e contemporaneamente abbattere due aerei nemici... I conti non tornavano, ma, mentre rischiarava l'alba, vidi che non era uno dei nostri caccia... a darci manforte era arrivata lei, la Freccia d'argento. Rimasi di stucco, ma mi ripresi nel giro di pochi secondi, continuando a contrastare i Valchiria. Il Novalis era invincibile, per cui mi sentivo le spalle coperte. Ripresi a combattere come sapevo, sparando raffiche di colpi contro quei cani nemici...
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“Si, Diana ha ragione...” disse Poeh agli altri “... parlare di eventualità funeree è quanto di più inopportuno si possa fare ora...”
“E di cosa vorresti invece parlare, sentiamo?” Fissandolo Fines. “Beh, magari della Gran Duchessa...” mormorò Poeh. “Già, ci pensavo anche io...” fece Leones, per poi guardare Dacey “... magari i suoi inviati sono a bordo del prossimo Meridian Express in questo momento...” “Speriamo allora che la battaglia non coinvolga anche il treno...” Fines. |
Rodian accompagnò Gwen, Marwel ed il misterioso pilota, spinto dalla bionda ragazza sulla sedia a rotelle, alla caserma centrale.
Qui alcuni sottufficiali assegnarono allora una camera in cui Marwel poté accudire al paziente senza passato. In attesa che arrivasse anche Fermer. |
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