![]() |
I miei occhi verdi, di cui lui stava parlando, si intrecciarono subito ai suoi, bellissimi e neri.
Rimasi affascinata e totalmente stordita alle sue parole e al suo tenerissimo bacio sulla mia mano. Quanto sapeva essere splendido? Quanto era in grado di stupirmi ogni volta? Al pensiero che avevo davanti tutta una vita per scoprirlo mi si allargò il cuore. Mi ridestai all'arrivo del cameriere e il profumo della pizza prometteva bene. "Buon appetito" dissi ad Elv sorridendo, per poi sporgermi appena e baciarlo dolcemente, prima di iniziare a mangiare. La pizza era un misto di sapori e consistenze, che stimolava piacevolmente le papille ad ogni morso. "Devo ammetterlo, è buonissima" dissi soddisfatta, prendendo un sorso di birra, scura, robusta e decisa. Dalla finestra, vicino cui si trovava il nostro tavolo, si poteva ammirare la serata limpida e fresca, serena, com'ero serena e felice io in questo momento. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Altea prese il cellulare e lesse l'sms che così diceva:
"Altea, sono Joshua... non farmi domande ora, è troppo lunga da raccontare... lo so, mi credevi morto ma solo perché sono stato costretto a fuggire dalla città... ma ora sono stanco di nascondermi e tu sei l'unica persona che mi è rimasta... so che non mi crederai, ma so o io... chiedimi qualcosa che solo io e te possiamo sapere, così che possa dimostrarti la verità..." |
Ero sconcertata..scioccata..Non poteva essere..mi stavano tendendo una trappola o era la verità. Ma lo avevano visto morto..si ..ma poi il dossier fu chiuso.
Riprovai ancora..Guisgard era lì quel giorno..sarebbe rimasto scioccato o forse sapeva qualcosa? Presi il cellulare e lo chiamai. |
L'uomo senza nome mi stava portando all'estremo del piacere sessuale. Contro la situazione ambigua, contro la fatica, contro ogni possibile complicazione, lui continuava a sfogare su di me il suo impeto di maschio. Ero come una schiava sotto i suoi colpi, ma allo stesso tempo sapevo di essere io ad ispirarlo così, sapevo che quell'ardore era rivolto a me sola. Lo sapevo, perché era Amore.
E mentre mi possedeva con foga, tormentandomi i seni, mi fissava eccitato, come a volermi chiedere qualcosa, in una muta domanda. "Tutto ciò che vuoi, amore..." gli risposi in un soffio "Tutto ciò che vuoi..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Ren guardò Nyoko per un lungo istante.
Allora accarezzò piano il suo viso. "A me interessa" disse "che io solo sappia vederti per ciò che sei. Io ti conosco da sempre e come nessun altro potrà mai. Ricordalo." Aggiunse, aprendo poi la portiera dell'auto affinché lei scendesse e rientrasse in casa. |
"State succedendo qualcosa di strano sulle strade..." disse Iasevol a Guisgard e a Clio "... negli ultimi tempi è stato registrato un aumento di incidenti e decessi, con la polizia impegnata in diverse indagini. Ciò mi spinge a credere che non si tratti quindi di semplici incidenti. Inoltre sappiamo che la polizia sta dando la caccia ad una misteriosa auto nera..."
|
Quella carezza mi fece tremare. Sentivo il cuore battere forte, il desiderio immenso di accarezzarlo anche io. Sorrisi alle sue parole, era sempre stato così dolce con me, anche se quella volta pareva esser davvero speciale. Capì che dovevo stare serena allora e lo salutai dolcemente con un bacio sulla guancia, poi mi preparai ad uscire. "Buonanotte Ren" dissi dolcemente.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai Iasevol e annuii alle sue parole.
"Sì, in effetti ho sentito di diversi incidenti.." pensierosa "L'auto nera che potrebbe essere la stessa che ha seguito noi.." guardando per un momento Guisgard. "Che cosa possiamo fare noi, professore?" tornando con lo sguardo su di lui "Dite che la macchina bianca è pronta per entrare in azione?". |
"Si, hai ragione..." disse annuendo Tardes a Dacey "... quel l'auto ha qualcosa di sinistro... e l'unico modo per fermarla è scoprire chi la stia guidando... dici di indagare nel mondo delle corse? Potrebbe essere un'idea... forse un ex pilota... dopotutto è chiaro che chiudevano questo la guidi sappia il fatto suo..." guardò poi la ragazza "... già, qualcosa di piacevole... dovevamo fare altro... essere lontani... felici e spensierati... e non qui, in un ospedale a contare i morti..."
|
Tra le luci soffuse della sala e quelle chiare e luminose della città dall'altra parte dei vetri, Gwen ed Elv si scambiavano sguardi, sorrisi e carezze.
Il profumo della pizza, il sapore deciso della birra ed il romanticismo della serata impreziosivano quei momenti spensierati e felici. Poi ad un tratto i due giovani sentirono della musica e subito Elv chiamò il violinista al loro tavolo. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 11.31.47. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli