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Lo guardai con il mio solito modo di fare freddo.."No, non mi hai fatto nulla. Ma appunto, eri venuto qui ad aiutare Iasefol" mettendogli addosso la giacca "Ma visto pure tu hai detto non è vero sei Corrispondente X, era tutta una bufala inventata dallo scienziato impazzito improvvisamente...e nemmeno tu sai perché sei qui e meno che meno non vi è Iasefol...non vedo il motivo per cui tu rimanga qui...perché sai, non sei il mio tipo...a me piacciono ben altri tipi di uomini, semmai ti fossi innamorato di me...andiamo su" e lo presi per mano come un amico e salimmo sulla Corvette e raggiungemmo l' Elyseum.
Presi il mio pass e l' agenda cinese coi biglietti, il mio diario per scrivere appunti per l' articolo "Bene possiamo scendere" con aria professionale, perché quella era la mia professione in quel momento. |
Lo fissai negli occhi, attentamente, con il sangue che mi ribolliva nelle vene.
"Oh si.." sussurrai piano, mentre il mio respiro rimbalzava sul suo viso. "Voglio le tue mani su di me, voglio sapere cosa c'era dopo..." incalzando, sempre più calda "Voglio sapere fin dove ti saresti spinto..." guardandolo negli occhi "quanto mi avresti fatto impazzire..." con un sorrisetto malizioso, sempre più caldo "chissà, magari sarebbe stato così eccitante da farmi voltare..." slacciandomi il reggiseno, buttandolo per terra, per poi rimettermi sdraiata prona, ma ben conscia di avergli mostrato il seno bianco e sodo per un momento. La mia pelle fremeva, il mio piccolo perizoma nero ormai risentiva della mia eccitazione, il mio sguardo cercava il suo, fremendo di voglia e ardore. |
Chef salutò Gwen ed andò a pranzare, lasciandola libera per il suo impegno.
Ardeas annuì deluso ed imbarazzato a quelle parole di Altea. "Va bene..." disse come un cucciolo bastonato. Lasciarono la casa e si diressero verso la mostra. La biglietteria era aperta e la fila era discretamente lunga. Un ristorantino lì vicino aveva già preparato i tavolini per tutta quella gente. Yanox restò a guardarla. A guardare Destresya che si spogliava davanti a lui, mostrandogli con naturalezza i suoi seni, come se neanche temesse di avere un maschio davanti. Restò solo in perizoma e si stese. "Sei meravigliosa, Destresya..." disse prendendo l'olio "... unica... mi fai impazzire..." sussurrò eccitato, per poi far colare l'olio su tutta la sua schiena. |
"Immaginavo vi fosse gente, quindi dovremmo aspettare un po'..non abbiamo fatto colazione quindi sediamoci ai tavolini a mangiare qualcosa e a Dio volendo entreremo presto" e mi sedetti in un tavolino lisciando i pantaloni di seta nera e aggiustando il corpetto di pizzo e ordinai la colazione.
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Chef andò.
Allora io presi la borsa e andai al portone. Nel momento in cui stavo per mettere il piede fuori, sentii una strana sensazione al petto, come di chiusura. Improvvisamente non riuscivo più a respirare, sudavo freddo e le mani che si reggevano allo stipite tremavano. Mi era già successo, mesi prima, provando ad uscire dal palazzo. Magari non avrei dovuto, magari sarei dovuta restare qui... Ma Elv... Dovevo provare, almeno per lui. Dovevo. Allora ignorai tutto ed uscii. Fui investita dal caldo sole di Luglio, dalla confusione cittadina oltre il cancello. Chiamai un taxi ed attesi. La sensazione al petto non era passata del tutto e sudavo ancora freddo, ma dovevo resistere. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Come adoravo quegli occhi.
Adoravo l'ardore e la devozione dei miei tre assistenti. Era un gioco continuo con loro, era come se le regole del mondo per noi non esistessero e fossimo nascosti in una bolla meravigliosa fatta di erotismo, intesa, sensualità, passione, ardore. La competizione tra i tre li portava a mostrarmi il meglio di loro stessi, e io impazzivo ogni volta nel vederli. Ora esisteva solo Yanox e il suo massaggio. Sentii l'olio colarmi dappertutto, mentre il mio corpo si scaldava di nuovo. "Voglio sentire le tue mani su di me..." sussurrai, persa in quella sensazione meravigliosa. Poi le sue parole, le sue parole che avevano il potere di scuotermi nel profondo. "Oh anche tu, Yanox.. mi fai morire..." gemo "Fammi vedere quanto puoi farmi impazzire..." sussurrai calda, voltando la testa per vedere la sua espressione, perché non volevo assolutamente perdermela. |
Ardeas ed Altea presero posto ad uno dei tavolini ed ordinarono da mangiare.
"Sei..." disse lui titubante "... sei in collera con me, vero? Credevi arrivasse chissà chi, magari un detective... ed invece sono solo un semplice studente..." Gwen uscì dal castello e chiamò un taxi, continuando però a sentire quella sensazione. Arrivò il taxi, ma appena aperta la portiera, Gwen cominciò a sentire forti capogiri, una intensa nausea e poi più nulla, perdendo conoscenza. |
Diedi al tassista l'indirizzo di casa di Elv, salii a bordo, ma sentii una forte nausea, poi capogiri e poi nulla.
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Gwen perse conoscenza.
Si svegliò più tardi, senza sapere quanto tempo fosse effettivamente trascorso. Era in un letto, in una stanza con le tendine abbassate a metà per farla riposare tranquilla. La porta era chiusa. |
“ Ehi, buongiorno!”
Vedendolo arrivare, poggiai la mia tazza di caffè sul tavolino che aveva indicato e come ero stata veloce a sorridergli nel vederlo, fui veloce a portargli via la sigaretta dalle labbra e spegnerla nel portacenere che stava al centro del tavolo. “ Siamo in un luogo chiuso, pubblico e io non ho alcuna intenzione di subirmi il tuo fumo passivo che va a coprire l’odore del mio caffè.” Lo dissi in maniera un po’ brusca ma proprio mal sopportavo il fumo. |
Lo guardai e dissi a bassa voce.. "Appunto.. Qui qualcuno sta bluffando. Aspettavo un detective perché questo mi è stato detto non per altro. Lo sai che non mi innamoro di nessuno e per il.. Chiamiamolo problema.. Che ho io spero un giorno di trovare un uomo determinato" silenzio.. Una piccola riflessione e ripresi.. "Ho ricevuto una chiamata al telefono di casa, hanno detto non dovevo dire nulla a nessuno.. Una persona con voce camuffata ma con chiaro accento afragoglinonese ha detto Iasefol è vivo e ci sta prendendo in giro tutti e che io ne devo stare fuori. Ora.. Io sono Afragolignonese potrei tradire il mio Governo? Era astiosa quella voce. Si Iasefol ha mentito.. A me e hai detto pure a te.. Ma il motivo? Cosa c'entriamo io e te con tutto questo, stavamo facendo la nostra vita. Non ha senso prenda due a caso e li immischi in questa storia. Credimi finiresti nei guai pure tu, meglio ne stiamo fuori" addentando la brioche.
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Mi svegliai in un letto, in una stanza che non riconobbi.
Le tendine erano abbassate a metà e l'atmosfera era tranquilla, silenziosa, immobile. Poco a poco mi ricordai cos'era successo. E mi ricordai cosa sarebbe successo di lì a poco. La mostra! E se fossi stata in ritardo? Se fosse già iniziata e loro mi avessero cercata? Non sapevo nemmeno dove mi trovavo. Allora per scoprirlo mi alzai, indossai le scarpe ed uscii oltre la porta chiusa. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“D'accordo...” disse mestamente Ardeas ad Altea “... dopo la mostra passerò a casa tua per prendere le mie cose.” Bevendo dalla sua tazza di tè.
Intanto cominciò a formarsi una lunga fila davanti all'ingresso del castello, poiché la mostra avrebbe aperto a breve le sue porte. Gwen si alzò dal letto, mise le scarpe ed uscì dalla stanza. Era un appartamento e da una porta aperta, presumibilmente la cucina, giungeva un delizioso odore di sugo al pomodoro. Set restò un po' spiazzato da quel gesto di Dacey, per poi sorridere. “Ah, certo, scusami...” disse divertito ma anche un po' disorientato “... meglio così, sai? Preferisco le donne che non fumano.” Ridacchiando. |
In corridoio, vidi una porta aperta e sentii il borbottio del sugo, oltre che il suo profumo così tipico e casalingo, familiare.
Sorrisi appena e sbirciai dal corridoio oltre la porta, senza farmi vedere o sentire. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gwen si affacciò dalla porta e guardò nella cucina, dove vide Elv di spalle che preparava il sugo al pomodoro.
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Sorrisi ancora di più, restando qualche secondo a guardarlo.
Poi, in silenzio, entrai piano in cucina e lo abbracciai da dietro, stringendo le braccia attorno al suo petto e affondando il viso nella sua schiena, mentre mi perdevo adesso non piú nel profumo del sugo, ma nel suo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“ Abbiamo qualcosa in comune, io preferisco gli uomini che non fumano.”
Osservando non senza disgusto la sigaretta ormai spenta. “ Avete trovato l’intruso ieri?” Decisi di portare il discorso verso la sera precedente. “ Spero di sì visto che per colpa sua non abbiamo finito in bellezza il nostro appuntamento.” |
Nel sentire quel'abbraccio, El si voltò.
"Ehi, ciao..." disse sorridendo, per poi stringere Gwen e senza aggiungere altro baciarla, assaporandone subito il sapore con le labbra e la lingua. Un bacio complice ed intimo che la diceva lunga sull'intesa che era sorta fra loro. Set sorrise. "No, non siamo riusciti a prenderlo..." disse a Dacey, sedendosi con lei ad uno dei tavolini ed ordinando la colazione "... probabilmente quel ladro era fuggito prima che scattasse l'allarme..." fissandola "... comunque è la volta buona che smetterò di fumare..." facendole l'occhiolino. |
Sorrisi quando si voltò e non ebbi il tempo di dire o fare altro perché mi baciò, con quel suo solito modo così intimo e complice.
Era meraviglioso. Era meravigliosa l'intesa che era scattata fra noi, all'istante, o quasi, inarrestabile, travolgente. Come sempre tenni il suo viso fra le mani, mentre le sue mi stringevano ed era tutto perfetto, era come doveva essere, nulla di diverso. Soprattutto dopo aver aspettato questo momento durante quella telefonata. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Il fantasma dell'Elyseum
“ Dunque non ha rubato niente , menomale.
Si dovresti smettere... avresti più chance...” Mettendo una bustina di zucchero nel mio caffè per poi passare ad imburrare il mio croissant tagliato a metà. “ Sai qualcuno prima parlava di un fantasma. Incredibile come le persone ricorrano subito al superstizioso per spiegare quello che non capiscono!” Scuotendo appena la testa, divertita. Mi alzai per scegliere quale marmellata aggiungere al mio croissant, optando infine per una confettura al lampone. Ne presi un cucchiaino e poi la livellai con il coltello sulla superficie del cornetto, quindi lo chiusi come fosse un panino dolce. “ Tu credi a quel genere di cose? Fantasmi... sogni premonitori... incubi...?” La domanda non era casuale visto che sentivo il bisogno di raccontare ciò che avevo sognato la notte prima. |
Quel bacio, così intimo, caldo, sensuale, appagante, continuò a lungo, con Elv che stringeva e toccava Gwen ovunque, in modo sempre più provocante ed appassionato.
Le loro lingue in un attimo si erano inseguite, trovate ed unite, strusciando l'una contro l'altra, in maniera sempre più eccitante. La mano di lui scese dal collo di lei sulla scollatura, per scivolare dentro, sul reggiseno. Nel farlo però sfiorò la pietra del girocollo ed in quel preciso istante a Gwen tornò in mente della mostra. “Sai, la superstizione e l'ignoranza spesso sono la soluzione migliore quando le persone non sanno trovare la soluzione giusta a qualcosa apparentemente inspiegabile.” Disse Set a dacey, bevendo il suo cappuccino. “Quindi un ladro molto abile, in una location gotica e misteriosa come la nostra galleria d'arte è un risultato quasi scontato. Aggiungici poi il castello che fa da scenario a tutto ciò ed il gioco è fatto. Abbiamo così il nostro fantasma, degno di un romanzo ottocentesco.” Divertito nel mangiare un pasticcino. |
Quel bacio era subito scoppiato in qualcosa di caldo, eccitante.
Gemevo al suo tocco, altrettanto caldo ed eccitante, che si allargava pian piano su tutto il mio corpo. La sua mano scese dal mio collo alla mia scollatura. Scivolo in essa, ma nell'istante in cui lui sfiorò la collana, ricordai della mostra. "Aspetta..." mormorai, quasi ansimando "La mostra... Rischio di fare tardi..." dissi ancora. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Già, è vero...” disse Elv fissando Gwen “... cavolo, me ne ero scordato...” guardando l'orologio “... tra un'ora comincia...”
Destresya si voltò e guardò il volto di Yanox che la fissava con occhi carichi di desiderio. Lui allora fece colare altro olio stavolta sulle sue natiche coperte appena dallo stretto perizoma. Lei sentiva quel liquido viscido che scivolava sulla sue pelle, tra le gambe. Poi le mani virili dell'assistente iniziarono a massaggiare i suoi glutei. Le sue dita si muovevano con mascolina sicurezza tra il filo del perizoma e le natiche sode ed unte, stringendole e cospargendole tutte di olio. |
Annuii poggiando la testa sulla sua spalla.
"Sarà meglio mangiare e fare in fretta..." sorridendo. Neanche io avrei voluto interrompere tutto quello, ma non avevo scelta, non potevo mancare alla mostra. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Si..." disse annuendo Elv a Gwen.
La pasta fu pronta poco dopo, apparecchiarono e si misero a tavola per mangiare. "Il tassista ha detto ti sei sentita male ed avendo tu il mio indirizzo ti ha portata qui..." lui a lei. |
La pasta fu pronta poco dopo e ci sedemmo a tavola a mangiare.
"Sì, sono riuscita a dirglielo in tempo..." sorrisi. "Sarà stato per il caldo, o la stanchezza..." dissi. Ma sapevo che non era così. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Quel suo sguardo era capace di farmi perdere la testa, di farmi letteralmente impazzire.
Adoravo vedere l'azzurro tingersi di passione, quel modo così intenso che aveva di guardarmi, di fissarmi, facendomi sentire unica, desiderata oltre ogni limite. Non ci serviva altro se non quello sguardo. Poi l'olio riprese a scorrere sulla mia pelle, accendendola ancora più di desiderio. Sentivo le sue mani abili sulle natiche, muoversi in modo così sensuale da farmi perdere il controllo. Sento il mio perizoma sempre più umido, stringo le cosce per sentire un po' di sollievo ma so benissimo che non sarà certo quello a darmelo. Allora mi volto verso di lui, lo guardo negli occhi. "Toglimelo..." sussurro, con la voce carica di desiderio. |
"Sarà..." disse Elv poco convinto "... ma meglio se ti prendi un pò di riposo, no?" A Gwen. "Non sei un automa, non puoi stressarti troppo..."
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"Ah, ecco..." disse Yanox con voce calda "... quindi vuoi che ti tolga il perizoma?" A Destresya, tirando il filo del perizoma ormai stretto fra le natiche, in una sorta di massaggio che premeva proprio dove lei era più sensibile e calda.
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Lo ascoltai e sorrisi leggermente.
"Sono certa che potrò riposare dopo la mostra" sorridendo. "Avrei una cosa da chiederti" dissi dopo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Ti costringerò io a riposare, sappilo." Disse elv a Gwen. "Dimmi pure, cosa vuoi chiedermi?"
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Ridacchiai alla sua frase.
Poi mi feci più seria. "Sarebbe meglio che durante la trasmissione della mostra non si accennasse a quanto successo, a fantasmi e altro. Phoemnisk è stato molto chiaro con me ed io rischio di perdere il posto" risposi. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Elv la guardò perplesso.
"Mi chiedi tanto..." disse a Gwen "... tutto il mio giornale punta su questo... non che noi si creda ai fantasmi, ma solo spingere la gente a crederci..." sbuffando. |
"Non so cosa dirti, ho avuto degli ordini precisi" dissi, ed era vero.
"Il capo non mi ha raccomandato altro." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Quel contatto, quel tocco.
"Sì sì sì..." gemetti sempre di più, stringendo le mani sul bracciolo. Oh come gli piaceva farmi impazzire, come si divertiva nel vedermi perdere il controllo a poco a poco, vedermi sprofondare nell'abisso della passione e della lussuria. Oh si... mi faceva morire, morire. E lo sapeva, sapeva quanto mi mandava in estasi se mi toccava in quel modo. Esattamente come io sapevo che aveva appena cominciato. "Toglilo ti prego.. toglilo.." gemendo sempre di più. |
"D'accordo d'accordo..." disse Elv, per poi sorridere "... dopotutto non voglio certo farti licenziare..." divertito "... e quella?" Notando la pietra al suo collo. "Non ricordo l'avevi la scorsa volta..." a Gwen.
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Sorrisi vedendo che capiva, mentre continuavo a mangiare.
Poi parlò della collana e ritenni più giusto evitare di dire la verità su di essa. "Beh, mi stupirei se tu fossi informato su tutti i miei gioielli, ne possiedo talmente tanti..." con una punta di divertimento "L'ho scelta apposta per la mostra" sorridendo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Eh, immagino..." disse lui a Gwen "... beh, devo dire hai buongusto... è una pietra molto bella." Finendo di mangiare. "E sia, mi inventerò qualche altra ipotesi da raccontare ai curiosi, circa quel fantasma." Ridendo.
"Eh, ecco..." disse Yanox, tirando ancor più il filo del perizoma, ormai impregnato d'oilio, tra i glutei sodi ud unti di Destresya. Lo tirava e lo allentava, in modo che lei sentisse fra le gambe quel filo atto a darle piacere. Lui lo fece più volte, mentre il perizoma faceva sempre più zuppo. |
Sorrisi.
"Grazie" anche se il merito non era mio stavolta, ma lo accettavo comunque. Poi fra me e me sospirai di sollievo. "Ti ringrazio. Lo apprezzo molto" dissi poi, prendendo la sua mano. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Finirono di mangiare ed Elv si preparò.
Presero la sua auto e si diressero al castello. "Come farete" disse a Gwen mentre guidava "se quel ladro, o chiunque fosse, risalta fuori? Magari la mostra, visto sarà affollata, rappresenterà una buona occasione per un lestofante di confondersi nella folla..." |
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