Camelot, la patria della cavalleria

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Nyoko 30-08-2016 02.33.33

Non ebbi il tempo di uscire di casa che subito mi resi conto di essere ancora in vestaglia da notte. Corsi a casa per potermi cambiare ed avvisare mia madre.
Quando tornai a casa, lei era ancora sveglia e appena la vidi mi affrettai a tranquillizzarla.
"Madre, non abbiate timore. Sto per partire per un viaggio... Forse lungo. Ma ti prometto che tornerò. So che hai dovuto già sopportare una mia partenza improvvisa, ma sta volta si tratta di un'emergenza."
Strinsi la spada e la mostrai ai suoi occhi.
"Lei mi proteggerà, madre. L'avete forgiata voi, con un materiale durissimo impossibile da lavorare. Solo pochi erano ingrado... E tu lo sei stata. Voi lo siete stata. E siete mia madre... Ed io vi amo come nulla al mondo..." abbracciandola "...ora corro a prepararmi. Erien e gli altri mi aspettano." le posai un bacio sulla guancia e mi avviai in camera mia. Li aprì l'armadio ed afferrai la tuta da lavoro verde e marrone. Comoda ed impeccabile. Allacciai la spada alla vita e mi guardai allo specchio.
Ero pronta.
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Clio 30-08-2016 02.35.23

"Mio padre non lo sa.." sorridendo "Nessuno sa che sei qui, a parte le mie ancelle più fidate.." il sorriso divenne cupo d'improvviso "È l'unico modo per salvarti la vita." seriamente "Prima te ne andrai di qui, prima sarai salvo.." con voce cupa, per poi sospirare e sorridere leggermente, un sorriso malinconico.
Perché mi dispiaceva l'idea che se ne andasse?
Dopotutto dovevo essere felice per lui, andarsene significava vivere.
Sospirai.
Era vero, doveva andarsene e poter vivere felice la sua vita lontano da lì.
Non sapevo dire perchè, ma mi importava.
Poi quella richiesta, e io sorrisi.
"Ma certo..." annuii, avvicinandomi a lui per poi porgergli il braccio "Ecco, appoggiati a me.." mormorai, sorridendo.

Guisgard 30-08-2016 02.38.48

Quelle grida destarono Gwen ed il giovane, rompendo la quiete della notte.
“Andiamo a vedere...” disse lui, prendendo la fata per mano.
Raggiunse la corte interna del castello e qui trovarono una domestica spaventata.
“Che succede?” Chiese il giovane.
“Il piccolo borgo di Valpera sta bruciando...” agitata la domestica “... un grande, immenso incendio... nessuno potrà mai salvarsi...”

Guisgard 30-08-2016 02.42.58

Nyoko si preparò e poco dopo il carro di Erien ed Oltram arrivò davanti alla sua casa.
Erien la chiamò e lei, già pronta, uscì e saltò sul carretto.
Partirono così verso Retania.

Lady Gwen 30-08-2016 02.45.36

Mi prese per mano e raggiungemmo la corte del castello.
Lì trovammo una domestica spaventata, che spiegò cos'era successo.
Rimasi pietrificata.
Un intero villaggio in fiamme, mi immedesimai poichè avrebbe potuto essere il mio villaggio ad essere distrutto e sentii di dover dare una mano.
"Dobbiamo fare qualcosa, non possiamo lasciare che distrugga tutto e tutti" a lui "Io, insieme a Selia e Daniel, forse posso fare qualcosa..." con un'occhiata eloquente.
Dopotutto la magia doveva servire a qualcosa, no?

Nyoko 30-08-2016 02.47.53

Appena fui pronta, Erien si presentò alla porta col suo carretto.
"Tempismo perfetto" dissi salendo sul carro.
"Passiamo a prendere Herek ed Helenye. Ci stanno aspettando sul monte stella" dissi ad Erien ma in poco tempo ci trovammo lì, caricammo i due amanti nel carro e ci avviammo verso la capitale.
Mi voltai e vidi il villaggio scomparire alle nostre spalle.
"Spero non sia davvero così pericoloso come dici, Erien." stringendo la sua mano preoccupata per lui e gli altri.

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Guisgard 30-08-2016 02.50.55

Ghirò, Prince e gli altri si ritrovarono in quella strana capanna.
Davvero colui o coloro che vi abitavano sembravano averla abbandonata all'improvviso, con la tavola imbandita e tutto il resto.
“Sembra siano fuggiti tutti all'improvviso...” disse Prince guardandosi intorno “... e la cosa non mi convince...”
“Se ci fossero i fantasmi, capo?” Uno dei suoi.
“Non dire sciocchezze.” Lo fulminò Prince.

Guisgard 30-08-2016 02.56.05

Clio aiutò Icarius ad alzarsi facendolo appoggiare a lei.
I due così furono vicinissimi, con lui addossato a alla ragazza.
I loro volti erano così vicini che i capelli biondi di Clio accarezzavano il viso di Icarius.
E lui, nel guardarla, aveva lo sguardo sul volto di lei.
“Dimmi...” disse “... ce la fai? Sono troppo pesante?” Guardandola. “Che strano abito indossi... è molto particolare... perchè dicevi che devo andarmene per aver salva la vita? Che significa?”

Ghirò 30-08-2016 02.56.05

"Fantasmi? Cos'è una specie di forma di vita?" Dissi."Ne dovremmo avere paura?"

Guisgard 30-08-2016 02.57.38

“Chiama i tuoi amici...” disse lui a Gwen “... io sello i cavalli... massimo fra cinque minuti dobbiamo partire per il borgo o li troveremo tutti morti...”

Lady Gwen 30-08-2016 03.01.34

Annuii e poi corsi da loro.
Li svegliai e gli spiegai in breve cosa stava succedendo.
Poi mi cambiai e subito scendemmo di sotto.
Dovevamo fare in fretta e mettercela tutta.

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Clio 30-08-2016 03.09.13

Mi avvicinai a lui, aiutandolo ad alzarsi.
Lì per lì non ci badai a quanto saremmo stati vicini, così vicini da poter sentire il suo respiro sul mio viso, sulla mia pelle.
La mia pelle che mi provocò una sensazione strana a quel contatto, una sensazione nuova, di cui non conoscevo il nome.
Sentivo però il battito del cuore accelerare, e non ne capivo il motivo.
Che fosse quella vicinanza a farmi sentire così strana?
Che fosse il suo sguardo nel mio, il modo in cui mi guardava?
O quello strano sorriso che non potevo smettere di avere dipinto sul volto?
Non lo sapevo.
Sapevo solo che era molto piacevole, quasi segreto e prezioso.
Come un'emozione nascosta, solo per me.
"No, non sei affatto pesante.." sorrisi, poi.
Il mio corpo allenato non sentiva affatto la fatica, fortunatamente.
O forse ero solo distratta da quelle nuove sensazioni.
Poi quelle parole sul mio abito, e chinai lo sguardo per osservarlo.
"Particolare?" ripetei, per poi alzare gli occhi su di lui "Non saprei..." mormorai "È... bello o brutto?" mormorai, arrossendo appena.
Che vuoi che gli interessi del tuo vestito, su non essere ridicola....
Poi parlò della torre, e di perché dovesse lasciarla.
Sapevo che avrebbe fatto quella domanda, prima o poi, lo sapevo.
Ormai avevo inventato questo padre, dovevo continuare così.
"Perché se mio padre scoprisse che hai alloggiato nella torre senza il suo permesso.." dissi, con aria grave "Ti sfiderebbe a duello, e ti ucciderebbe..." sospirai, restando a guardarlo negli occhi per un lungo istante.
Era una verità...
Già, peccato che sarei io stessa a doverti uccidere..
Quel pensiero era insopportabile.
"A quel punto ti avrei salvato invano..." sussurrai, sfiorando appena il suo viso con la mano "E io voglio che tu sia salvo.." sorrisi.
Era vero, non sapevo perché ma era così.

Guisgard 30-08-2016 03.10.14

Il carro partì con tutti loro a bordo, lasciandosi alle spalle il villaggio che infine scomparì nella folta foresta.
Attraversarono quelle lande primordiali, fino a giungere presso delle basse alture, percorrendo i loro brulli pendii, fino a ritrovarsi su uno stretto sentiero.
“Non ti nego che sarà un duro viaggio...” disse Erien a Nyoko “... e una volta arrivati a Retania cominceranno i veri pericoli... spero di sbagliarmi, ma temo sia così...”
“Pessima idea dunque venire qui...” mormorò Oltram.
“Sarebbe toccata comunque a tutti il villaggio questa sorte se nessuno cercherà di intervenire...” Erien.

Guisgard 30-08-2016 03.13.29

“I fantasmi con ogni probabilità neanche esistono...” disse Prince a Ghirò “... avanti...” ai suoi “... cercate in giro qualcosa che possa aiutarci nella ricerca.”
Gli uomini cercarono.
“Capo...” uno di quelli “... tutto è strano qui... i letti sono sfatti, la tinozza con l'acqua è già insaponata e nelle pentole il cibo è ancora caldo...”
“Non mi piace questo luogo, capo...” un altro dei suoi.
“Neanche a me...” Prince.

Nyoko 30-08-2016 03.16.35

"Ha ragione Erien" dissi mettendomi in piedi sul carro.
"E chi meglio di noi? Una spadaccina, un colto elfo padrone di poteri legati alle stelle, un fantastico elfo la cui dote con l'arco è diventata pura,una fata dai poteri divini..." mi fermai per guardare Oltram "...e... Un amico di compagnia" tornando a sedermi.
Guardai il cielo schiarirsi all'orizzonte. L'alba era un momento meraviglioso. Il momento più bello della giornata.
'La rinascita' lo chiamava mio padre. Chissà di cosa... E mentre mi perdevo nei miei pensieri, non mi resi conto di stare osservando Erien con sguardo intenso.

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Guisgard 30-08-2016 03.24.45

Gwen, Selia e Daniel raggiunsero il carro preparato dal giovane castellano, per poi partire verso il borgo.
Attraversarono veloci la foresta per un bel tratto, fino ad intravedere un bagliore lontano.
“Ehi, guardate...” disse Daniel “... che sarà?”
“Fuoco...” mormorò il giovane castellano.
Poco dopo raggiunsero la parte di foresta incendiata.
Era un Averno di fuoco.
"Non riusciremo mai a passare!" Gridò Daniel.
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Ghirò 30-08-2016 03.25.11

"Ma tutto ciò non ha senso. Per chi è stato preparato questo pranzo?" Dissi." Mmh, ho un brutto presentimento" Borbottai, guardandomi intorno nell'intento di trovare qualcuno o...Qualcosa.

Lady Gwen 30-08-2016 03.29.44

Salimmo sul carro e partimmo alla volta del borgo.
Nella foresta, però, vedemmo un'enorme barriera di fuoco.
Guardai Selia.
"I tuoi poteri sono legati agli elementi in particolare, giusto? Non puoi agire in qualche modo, ad esempio con l'acqua, per spegnere l'incendio? " le chiesi "Lo faremo insieme" annuendo.

Guisgard 30-08-2016 03.37.44

Quella vicinanza, quello sguardo di lui in quello di lei, l'essere stretti l'uno all'altra.
“Beh, è un abito molto bello...” disse Icarius indicando l'abito rituale di Clio “... è ben fatto, elegante ma semplice, leggero, corto...” guardandola “... un po' comprendo tuo padre... anche io sarei geloso di te... ma tranquilla, non mi accadrà nulla...” scostandole con le dita una ciocca che pendeva sul viso della ragazza “... perchè mi hai nascosto qui tenendolo segreto a tuo padre, Clio?” Chiese all'improvviso.

Guisgard 30-08-2016 03.42.44

Erien era assorto mentre guidava il carro e Nyoko si fermò a fissarlo con intensità.
I suoi occhi violacei avevano preso strani riflessi dall'aurora e sembravano guardare lontano, oltre l'orizzonte e le ultime stelle del cielo.
Poi si voltò di scatto e la sorprese a fissarlo.
“Ehi...” disse sorridendo “... che sguardo serio... va tutto bene?”

Guisgard 30-08-2016 03.44.12

“Dunque...” disse Prince a Ghirò “... che brutto presentimento hai? Forse hai colto qualche strana sensazione? Su, dimmi...” fissandola pensieroso.

Guisgard 30-08-2016 03.46.23

“Si, dammi una mano, Gwen...” disse Selia “... da solo non riuscirei e prosciugherei ogni mia energia...”
Infatti le fate, fuori dal loro mondo, non potevano abusare della magia, altrimenti avrebbero visto la loro energia diminuire sensibilmente.

Clio 30-08-2016 03.48.32

Sorrisi a quelle parole sul mio abito.
Non mi ero mai soffermata a pensare a come potesse sembrare quel leggero abito bianco, non mi ero mai chiesto se era bello o raffinato.
Sapevo solo che era comodo, che non mi intralciava nel combattimento, nulla di più.
Però mi piaceva l'idea che gli piacesse, anche se non sapevo dire perché.
Arrossii appena, sorridendo a quelle parole sul mio finto padre.
"Geloso di me?" ripetei, con uno strano sorriso, come se volessi afferrare il significato di quelle parole.
Ripensai ai libri, e ai padri che tenevano le figlie segregate per paura, per proteggerle, ma anche agli innamorati che erano gelosi delle loro amate.
Arrossii a quel pensiero.
Su, Clio, non esageriamo..
Quel lieve contatto mi fece sospirare, senza che potessi fermarmi, poi sorrisi.
Già, bella domanda...
"Perché morire per un incidente mi sembrava davvero stupido..." sospirai "E se l'avessi detto a mio padre saresti morto lo stesso, così ho pensato che portandoti qui di nascosto avresti avuto una possibilità..." sorrisi "Dopotutto nulla accade..." mi bloccai, prima di completare la formula rituale "Per caso.." dissi solo "Non credi?" sorridendo.
"Dunque chissà, magari c'è un motivo per il quale sei piombato giù dal cielo a pochi passi da questa torre..." sorridendo "Non potevo credere che il tuo destino fosse sopravvivere all'incidente e morire poi per mano di mio padre..." sorridendo divertita "Sarebbe un destino infame, non credi?".

Lady Gwen 30-08-2016 03.54.00

Annuii a Selia ed iniziammo.
I nostri incantesimi provocarono delle spire d'acqua cristallina che in breve raggiunsero ed agirono sulle fiamme, riducendole sensibilmente.
Speravo solo che saremmo state abbastanza in forze per aiutare al borgo.

Guisgard 30-08-2016 03.59.01

Icarius sorrise.
“Quasi quasi mi viene voglia di sfidarlo tuo padre...” disse fissando Clio e ridendo appena “... morire comunque è sempre stupido, ma ti assicuro io non ne ho alcuna voglia.” Facendole l'occhiolino. “Si, è vero...” facendo serio e sfiorandole di nuovo una ciocca di capelli ribelli simili a pendagli sul suo viso “... nulla accade per caso... nulla...” giocando con quella ciocca “... arrossisci spesso...” sorrise “... forse ti imbarazza stare qui?” Facendole segno di aiutarlo a sedersi sul letto. “Non dovresti...” mormorò.

Guisgard 30-08-2016 04.00.54

Gwen e Selia unirono i loro poteri per contrastare il fuoco che come una barriera invalicabile impediva di proseguire.
Alla fine le due fate, sotto lo sguardo del giovane castellano, riuscirono a domare quelle fiamme.
Ma poi, sfinite, persero entrambe i sensi.

Lady Gwen 30-08-2016 04.04.57

Ci mettemmo un po', ma alla fine riuscimmo a dominare le fiamme.
Poi successe ciò che non avrei voluto.
Sentii le forze venire meno, cercai allora di aggrapparmi al giovane, quasi volessi aggrapparmi anche a quel briciolo di veglia e lucidità, ma il suo volto fu l'ultima cosa che vidi.

Guisgard 30-08-2016 04.08.01

Il fuoco...
Tanto fuoco...
Immense colonne di fuoco e le grida di dolore di tanta gente...

Gwen riprese i sensi.
Era giorno ormai.
Sentiva il carro cigolare e capii di essere stesa su della paglia, proprio su un carro.
Vide Selia accanto a lei ed ancora svenuta, mentre Daniel era seduto davanti col giovane castellano che guidava il carro.

Lady Gwen 30-08-2016 04.13.52

Vedevo il fuoco.
Solo fuoco.
Avvolgeva e inghiottiva tutto.
Poi le urla.
E mi svegliai.
Ero stesa sul carro, era giorno e Selia accanto a me era ancora svenuta, così la lasciai riposare.
Poi mi sporsi in avanti e poggiai le mani sulle spalle del giovane, facendolo sobbalzare appena.
"Il borgo... Stanno tutti bene? Cos'è successo?" chiesi, preoccupata "Io... Io non avrei dovuto... Non avrei dovuto consumare le mie energie... Sono stata troppo incauta..." abbassando lo sguardo.

Clio 30-08-2016 04.26.46

"No!" urlai, cambiando completamente espressione, quando parlò di sfidare mio padre.
Sfidare me...
Sentii il cuore accelerare, come se una paura viscerale mi avesse attraversato.
Poi vidi il suo sguardo, sospirai.
Non diceva sul serio, per fortuna.
"Tu dici?" alzando le spalle "A volte la morte è un rischio calcolato, un prezzo che siamo disposti a pagare..." dissi, con lo sguardo lontano, mentre rivedevo rapidamente i colpi fatali che avevano tolto la luce dagli occhi di briganti, cavalieri, ladri e re.
Colpi inferti per mano mia.
Restai sorpresa alle sue parole, sorridendo appena.
"Arrossisco?" arrossendo di rimando "Davvero?" esclamai "Ecco io, non ci faccio caso.." vagamente divertita.
Mi piaceva vedere come giocava con quella ciocca di capelli.
E dire che quando le ancelle insistevano per pettinami era una tortura.
Lo aiutai a sedersi sul letto, e mi sedetti al suo fianco.
Ecco, in quel momento il mio vestito rituale non era proprio il massimo della comodità.
Era fatto di un leggero tessuto impalpabile, che si racconta giunga una volta ogni cento anni da un'isola lontanissima e remota.
La gonna era corta, sufficientemente larga per accompagnare i movimenti, ma anche abbastanza stretta da permettere di accarezzare ogni forma con dolcezza.
Era stretto in vita da una cintura rituale, intessuta di incantesimi, preghiere e pietre sacre.
Due strisce di tessuto coprivano i seni, celandoli e sostenendoli, andando poi ad intrecciarsi dietro il collo, lasciando la schiena totalmente scoperta.
Vi erano poi i gioielli rituali, bracciali di cuoio, ferro e pietre preziose, oltre ad un'ulteriore striscia che accarezzava piano le spalle, restando a volte svolazzante.
Ecco, un abito pensato per combattere, l'abito del Lupo Bianco.
Non certo per stare seduta.
Tuttavia non ci badai e sorrisi ad Icarius.
"Imbarazzata?" chiesi, stupita "E perché mai dovrei esserlo?" con gli occhi spalancati.
"No, è solo che..." sorrisi "Non faccio spesso conversazione, ecco... cioè.. mai.." risi appena "È solo tutto molto strano..." con gli occhi nei suoi, occhi che divennero improvvisamente intensi "Tutto così nuovo..." sussurrai, mentre mi accorsi di tremare appena, cullata da una strana emozione senza nome.

Guisgard 30-08-2016 04.28.09

“Smettila, hai salvato la foresta...” disse il giovane riprendendo Gwen “... i contadini ed i pastori possono solo ringraziarti... quanto al borgo...” indicando il paesaggio circostante “... ecco cosa ne è rimasto...”
Tutto attorno a loro era desolazione e morte.
L'odore del fumo e dei corpi carbonizzati era ancora nell'aria.
Nessuno edificio, capanna, casa o torre che sia era rimasto in piedi.
Qualcosa i terribile e feroce si era abbattuto su quel borgo, annientando ogni sua forma di vita.
E non solo.
“Chi o cosa ha potuto fare tutto ciò?” Incredulo e spaventato Daniel.

Guisgard 30-08-2016 04.37.07

Icarius sorrise e si stese all'indietro sul letto, facendo segno a Clio di fare lo stesso e sdraiarsi accanto a lui.
“Beh, non lo so...” disse lui guardandola negli occhi “... forse perchè sei qui da sola con un uomo, all'oscuro di tuo padre... io però non voglio tu sia imbarazzata...” la mano scese sulla sua gonna che per quel movimento era salita un po' troppo su, facendola abbassare e nel farlo, con le dita, le sfiorò la pelle della gamba.
E nel farlo la guardò fissa.

Guisgard 30-08-2016 04.45.54

In breve la tempesta raggiunse l'Anarchia, che subito prese a sussultare.
A bordo ci fu il caos.
Voci allarmate, grida e rumori vari.
Altea, nella sua cabina, vide tutto andare su e giù.
Onde alte decine di metri, venti impetuosi, pioggia a raffica e tuoni.
E mentre Altea stava chiusa nella sua cabina, uno scossone alla nave dovuta alle grosse onde, la fece cadere a terra e battere la testa.
Perse i sensi e tutto si fece buio.

Clio 30-08-2016 04.54.32

Lo aiutai a sedersi sul letto, e poi si lasciò cadere all'indietro.
Dapprima non capii che cosa mi stava chiedendo, ma poi compresi.
Così mi lasciai cadere su quel letto morbido, accanto a lui.
"Beh, non può capitarti niente qui..." sorrisi, con gli occhi nei suoi "Non preoccuparti per mio padre, qui non può farti del male.. ti ucciderà solo se lo sfiderai.." con lo sguardo cupo "Perciò ti prego, non farlo..." sussurrai.
"Promettimi che quando starai meglio te ne andrai, ti lascerai questa torre alle spalle e vivrai..." sorrisi, sfiorando una ciocca dei suoi capelli che gli copriva gli occhi, come lui aveva fatto con me "Altrimenti sarà tutto vano..." sussurrai, cupa.
Poi quel gesto, quella mano sulla mia pelle, così delicata e dolce.
Eppure mi parve come se la mia pelle si infuocasse al suo passaggio, come se quel contatto fosse capace di generare emozioni.
I suoi occhi non lasciarono i miei, ed io mi chiesi se riuscisse a leggervi quella sensazione strana eppure inebriante che mi provocava.
Restai così, in silenzio, con lo sguardo perso nel suo, per un lungo istante.
Forse l'istante più intenso di tutta la mia vita.

Guisgard 30-08-2016 05.00.51

Restarono a guardarsi negli occhi.
Per un lungo, intenso, istante.
Poi lui con le dita le sfiorò il viso, in una carezza leggera ed inebriate.
“Allora” disse Icarius a Clio “vuoi che me ne vada, giusto? Che guarisca presto e sparisca? Dimmelo... dimmi di si ed io lo farò... andrò via presto... ritornerò da dove sono giunto, fingendo di non averti mai incontrata, ma solo sognata...”

Clio 30-08-2016 05.12.58

Quell'istante sembrava infinito, bellissimo.
Un istante così forse valeva una vita intera.
Sentivo il cuore gonfiarsi, e una strana gioia pervadermi.
Come poteva essere possibile?
Non ebbi il tempo di chiedermelo, che la sua mano sfiorò il mio viso in una carezza leggera.
Una carezza dolce, che però mi fece vibrare come mai prima d'ora.
Poi quelle parole.
Sentii una morsa stringermi, come se qualcosa di primordiale si smuovesse dentro di me.
Non volevo che andasse via, volevo che restasse con me, ogni giorno.
Ma potevo volere per lui quella vita in cattività?
"Sì.." dissi, con gli occhi tristi che dicevano ben altro "Voglio che tu te ne vada presto..." sussurrai, con la voce poco ferma "Voglio che tu viva, che possa avere una vita piena, che tu possa essere felice ogni giorno.." sorrisi, un sorriso triste "Se dovessi morire per causa mia.." sussurrai poi "Non riuscirei a sopportarlo.." sfiorando a mia volta il suo viso, come se quel contatto fosse in grado di trasmettergli i miei veri pensieri.
"Ma io.. io non dimenticherò..." sussurrai, mentre sentivo delle lacrime che premevano agli angoli degli occhi, e una tristezza che non avevo mai conosciuto avvolgermi "Magari ti sognerò.." con un filo di voce "Ogni notte.." con gli occhi tristi e spalancati nei suoi.
La cattività non mi era mai pesata come in quel momento.
E non avevo mai sentito tanto freddo attorno a me, un freddo atavico e primordiale, un freddo fatto di malinconia e tristezza.

Guisgard 30-08-2016 05.19.11

Quelle lacrime.
Icarius non disse nulla, ma le si avvicinò, asciugandole con un dito, quasi le raccogliesse per farle sue.
E nel farlo guardò Clio negli occhi.
“Voglio sfidare tuo padre...” disse con un tono deciso “... sfidarlo... si, lo farò... lo sfiderò per liberare te... per renderti libera... lo farò...”http://media.tumblr.com/tumblr_llucwwdZVt1qclvq3.gif

Clio 30-08-2016 05.30.28

Quella carezza, così dolce, così intima.
Mi abbandonai a quella sensazione così bella.
Poi quelle parole, quel tono deciso.
Sbiancai.
"No!" Esclamai "Ti prego, ti prego non farlo..." Prendendo le sue mani tra le mie.
"Ma non capisci? Morirai... Sono morti tutti... Tutti gli uomini che sono passati di qui... Per questo ti ho nascosto..." Con un'espressione terrorizzata.
Ucciderlo sarebbe stata davvero troppo.
Ma il Lupo non fa sconti, il Lupo non ha sentimenti.
Il Lupo uccide, e basta.
"Non posso essere libera, non sarò mai libera..." Continuai, terrorizzata.
Non avevo mai avuto tanta paura in vita mia.
"Ti prego, va via.." Supplicai "Vai e dimentica questa torre e i suoi misteri.. Vivi e sii felice, ti prego.." Sussurrai, spaventata "Non chiedo altro, te lo giuro.." Con voce poco ferma "Sii felice e libero anche per me.. Ma vivi, vivi ti scongiuro... Lui ti ucciderà.." Scuotendo la testa.

Guisgard 30-08-2016 05.39.23

Icarius portò una mano sulla bocca di Clio, premendo dolcemente sulle sue labbra.
“Sai...” disse “... da piccolo amavo vedere i vecchi film in bianco e nero...” sorrise “... magari tu non sai neanche cosa sono... ebbene, immagina di leggere un libro solo che puoi vedere ogni pagina attraverso le immagini e non più con le parole... e in uno di quei vecchi film scoprì per la prima volta la più bella storia d'Amore mai raccontata... Lancillotto e Ginevra...” le fece l'occhiolino “... a casa mia ho un'intera collezione di quei film, sai? Te la farò vedere un giorno, se Dio vorrà...” e prese la sua mano nella sua.

Clio 30-08-2016 05.44.54

La sua mano sulla mia bocca, un tocco leggero eppure deciso.
Mi restavano solo gli occhi per esprimere le mie emozioni.
Lo ascoltai, rapita, e il mio respiro si calmò a poco a poco.
Sgranai gli occhi a quelle parole.
Non sapevo di cosa stava parlando, ma sembrava affascinate, provavo ad immaginarlo, dei libri con immagini al posto di parole.
Che cosa strana.
Quando prese la sua mano nella mia, il mio respiro era tornato regolare.
Mi piaceva sognare che l'avrei vista davvero la sua collezione, qualunque cosa volesse dire.
Me la immaginai un po' come una biblioteca.
"Me la racconterai?" Gli chiesi, sorridendo "La più bella storia d'Amore mai raccontata?" Mormorai piano, con lo sguardo sognante che cercava il suo.


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