Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 21-03-2022 23.40.14

"Beh, mi sembra una persona affidabile, se avesse avuto brutte intenzioni le avrebbe manifestate fin da subito" risposi, ritenendo valida quella spiegazione.

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Altea 21-03-2022 23.45.38

"Allora dovrò ponderare il momento giusto per farlo e sai..ci credo..da noi in Oriente vi sono oggetti simili, ma pure tu devi stare attento".Ero, comunque, leggermente perplessa ma pronta a questa Cerca. "Prima di preparare I bagagli però..e partire..vorrei sapere se provi qualcosa per me". Sospirando "Sai, mentre ti aspettavo ho riposto le tue camicie, I tuoi oggetti..e ho capito che in verità vi è molto di più che amicizia ".

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Guisgard 21-03-2022 23.51.31

"E sia." Disse il nonno dando un bacio sulla fronte a Marin. "Che il Cilo ti assista, ragazza mia." Fissandola. "Ti aspetterò qui, quando vorrai tornare."
"Ora mi commuovo davvero..." la voce dentro Marin "... dai, saluta questo vecchio fallito e partiamo con quell'isolano. Già non sopporto più questo lercio faro, squaldrinella."






Robertstein guardò Blangey negli occhi.
"Sai..." disse prendendo le mani di lei nelle sue, giocando lieve con le dita di lei "... quando ti portai via dall'Oriente dovetti firmare un accordo... con l'eunuco di corte... per 2 anni interi non avrei permesso a nessun uomo di sfiorarti, poichè la legge del sultano prevedeva questo, visto il patto matriomoniale a cui ti avevano obbligato... i 2 anni finiranno tra un mese esatto..." con i suoi occhi in quelli di lei, ricordando quell'accordo, quasi una metafora del loro incontro.

Lady Gwen 21-03-2022 23.54.35

Ignorai la maledetta voce dentro di me, nel momento in cui salutavo il nonno
Decisi dunque di andare da Carlos e di comunicargli entrambe le notizie, prima di preparare i miei bagagli.
In realtà, sebbene col dispiacere, il fatto che il nonno avesse accettato la mia partenza alleviava un po' il pensiero.

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Altea 22-03-2022 00.03.54

"Mi hai protetta fino ora..che accadrà tra un mese" gettandomi istintivamente tra le sue braccia "Proteggimi per sempre, dietro questo muro si cela un animo dolce e solo tu lo sai. Hai messo a repentaglio la tua vita per me".

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Destresya 22-03-2022 00.19.17

I ragazzi se ne andarono e mi lasciarono sola, così potei pensare e ripensare a cosa era successo, a come potevamo riuscire a penetrare nella vita di questo Dominus.
Un modo doveva pur esserci, no?
Ma i miei pensieri furono interrotti da una delle mie ancelle, che si presentò con un pacco.
La guardai incuriosita, dato che non aspettavo nulla.
Sorrisi nel leggere il bigliettino di Fanfan, nel suo stile inconfondibile.
Mi chiedevo se se le studiasse per bene tutte quelle storie, o se fossero vere.
Ma tant'è, era sempre emozionante ricevere un suo messaggio, per quanto non lo dessi mai a vedere.
Specie se era accompagnato da un dono così speciale.
Così, incapace di attendere oltre, aprii il pacchetto, desiderosa di svelare questo splendido vestito, tanto decantato.

Riku966 22-03-2022 01.10.43

Sfogliai il libro e constatai con mia gioia che non ci fosse nulla di strano. Questo fin quando non cadde un biglietto a terra.
Incuriosita decisi di raccoglierlo. Ormai stavo ficcanasando e tanto valeva andare fino in fondo!


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Guisgard 22-03-2022 18.31.46

Carlos era sul molo quando Marin arrivò da lui per dirgli della barca e di come anche lei sarebbe partita con lui.
Il naufrago originario delle isole sorrise, nonostante la sorpresa iniziale.
“Certo, sono doppiamente in debito con voi.” Disse a Marin. “Allora comincio a preparare la barca.”
Cominciò così a lavorare sulla vela e sull'albero, poi oliò i remi e passò vari strati di grasso sulla chiglia.
Strinse le cime a babordo e quelle a tribordo, rafforzò le presse di cambusa con perni nuovi e riparò il timone di poppa che mostrava delle spaccature.
Verso il primo pomeriggio, incoraggiati dalla marea, da un vento favorevole che soffiava verso la costa e una visibilità sufficiente, Marin e Carlos salirono sulla barca e presero il mare.
La figura di suo nonno che la salutava in beve si fece piccola, viso a sparire, mostrando nell'azzurrognola foschia solo la sagoma alta e regolare del faro.
A un certo punto Marin udì un canto, basso e lieve, in una lingua che non conosceva.
Era Carlos seduto con le gambe incrociate e lo sguardo volto a Oriente, intonando un antico canto augurale della sua tribù.
Intanto la costa cominciava ad apparire all'orizzonte.






Blangey si rifugiò fra le braccia del bel Robertstein, cercando un rifugio contro i fantasmi del suo passato.
“Si, io ti conosco meglio di chiunque altro, Blangey...” disse lui alla sua sua assistente “... conosco i tuoi silenzi e ciò che celi dietro i tuoi sorrisi enigmatici...” stringendola a sé e accarezzandole i capelli “... so cosa nascondono i tuoi occhi e non mi sono ignoti i tuoi pensieri... ho imparato a dare un nome ai tuoi fantasmi e per questo so difenderti dai tuoi demoni...”






Sunis aprì il pacco e scoprì il vestito in esso contenuto.
Era nero, di raso, lucidissimo e di pelle, pregevolissima.
Un abito lungo, con ampi spacchi laterali e scosciati, accompagnato da alti stivali di cuoio, fini ed eleganti.
A completare il tutto vi era una maschera, dallo stile di quelle veneziane, ma di fattura eccellente, preziosa e rara maestria.






Britty prese il biglietto e lo lesse:

“Mia caro Venturi, vi aspetto al mio castello a Mezzanotte, certa che porterete notizie richieste dal nostro amico in comune. Badate di esserci, poiché ben sapete che egli non sa attendere.
Marchese Justine”

Destresya 23-03-2022 00.13.27

Era semplicemente l'abito più singolare e al contempo più magnetico che avessi mai visto.
Sorrisi, divertita.
Non credevo proprio a tutta la storia racchiusa nel biglietto, Fanfan era sempre capace di esagerare, o almeno così sembrava.
Ma la cosa ancora più divertente era che lui ci credeva davvero!
Guardai il vestito, facendolo oscillare davanti allo specchio mentre lo tenevo in mano nell'immaginare come mi sarebbe stato indosso.
Ecco, uno come Fanfan mi sarebbe stato utile in quel momento, per riuscire a rubare le ultime copie dei libri di quel Dominus.
Ma fatto stava, che lui sapeva sempre come contattare me, ma io non avevo mai idea di dove lui fosse, sempre preso dai suoi viaggi e dalle sue avventure.
Ma avevo un mio metodo per contattarlo, e in qualche modo, funzionava sempre.
Presi un biglietto dal mio scrittoio, dopo aver posato delicatamente su una sedia il vestito che non vedevo l'ora di indossare, e pensai a cosa scrivere.

I vostri doni sono un vero incanto, milord.
Fremo già nell'attesa di poter indossare quest'abito, così speciale e da una storia così singolare. Ma ditemi... non avrete esagerato un pochino? Guardate che vi conosco eh!
Se dal vostro errare volete prendervi una pausa, potrei avere un incarico per voi.
Uno di quelli che solo un genio dell'ombra come voi siete può risolvere.


Chiusi il biglietto con il mio sigillo e lo consegnai a una delle mie ancelle. Mary, la più fidata, ma anche l'unica che riusciva sempre a fargli arrivare dei messaggi, probabilmente aveva una tresca con uno dei suoi servi.
"Portate questo al palazzo di Lord Fanfan, mia cara!" le sorrisi con aria complice.
"Lui capirà!" le dissi, facendole l'occhiolino.

Lady Gwen 23-03-2022 15.28.47

Comunicai la notizia a Carlos, che la accolse con entusiasmo e vidi che sapeva il fatto suo, mentre sistemava la barca del nonno.
Partimmo, mentre salutavo da lontano il nonno.
Il viaggio trascorse tranquillo e placido e mentre la costa già si intravedeva all'orizzonte, il cuore che mi batteva all'impazzata, sentii una melodia curiosa.
Era Carlos, che intonava un canto delle sue origini.
"Di dove siete originario, di preciso?"

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