Camelot, la patria della cavalleria

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Marwel 07-12-2015 17.51.26

C'era quasi. Il pilota stava per mostrarle il fianco, ma ad un tratto si sentì un grosso boato.
"Non lo so" rispose Marwel al ferito. Arrivò l'infermiera a dir loro che dovevano evacuare l'area.
"Va bene, aiutatemi a farlo alzare" disse Marwel avvicinandosi al pilota.
"Se dobbiamo andare via dal forte ci conviene raggiungere l'ospedale" disse guardando Gwen.

Guisgard 07-12-2015 17.53.49

Furono attimi di caos e di paura.
In breve tempo l'incendio si sviluppò in gran parte dell'infermeria.
Gwen raggiunse la stanza dove c'erano Marwel ed il misterioso pilota, subito dopo arrivò anche Fermer.
Il medico prese il paziente e lo fece sedere sulla sedia a rotelle.
“Presto...” disse alle due ragazze “... raggiungiamo l'uscita secondaria... le bombole di ossigeno potrebbero esplodere da un momento all'altro...”
I quattro, così, corsero verso l'uscita secondaria, mentre l'incendio era sempre più esteso.

Lady Gwen 07-12-2015 17.58.02

"Va bene, lo dirò al dottore" annuendo a Marwel, mentre Fermer faceva sedere il pilota sulla sedia a rotelle e uscivamo in fretta dall'infermeria in fiamme.

Lady Gaynor 07-12-2015 17.59.38

Mi accorsi in tempo del contrattacco del Gufo, e con una virata secca riuscii a scansare la sua raffica di colpi. Ma il Valchiria nero era troppo veloce per me e di sicuro prima o poi ero destinata a soccombere, probabilmente prima che poi... Ma non c'era altra soluzione, dovevo tenerlo a bada anche solo qualche minuto. Non potevo agganciarlo da dietro, nemmeno con una virata strettissima, perché la sua velocità era impressionante. Se mi ci fossi trovata davanti, sarei stata troppo vulnerabile. Continuando a scaricare colpi, più che altro per mantenere la sua attenzione, cercai di scendere di quota quel tanto da potermici affiancare senza essere crivellata di colpi. Era una situazione estrema, ma non potevo fare altro. Il borgo andava difeso.

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Guisgard 07-12-2015 19.11.39

L'atmosfera della cantina era quasi surreale.
Dentro vi dominavano la paura, l'incertezza, la tensione e l'angoscia.
“Quasi quasi vi invidio...” disse Leones ad Altea “... vorrei anche io salire sul Meridian Express e lasciare questo luogo dove la guerra è nel pieno...”
“Il mondo sta andando a rotoli...” mormorò amaramente Poeh “... non mi stupirei se un giorno non troppo lontano vietassero persino di esporre il Crocifisso, quale simbolo della nostra civiltà...”
“Assurdo.” Commentò Fines. “Non basta togliere un Crocifisso da un muro per negare la Cristianità della nostra civiltà. Dovrebbero vietare allora anche la Divina Commedia, le opere di Pietro Abelardo e quelle di Gian Battista Vico. Senza dimenticare poi capolavori dell'arte, quali la Cappella Sistina, la Pietà o il Mosè. In ogni opera degli artisti occidentali vi è vivo il fuoco della Cristianità, quale cuore pulsante della nostra civiltà.”
“Chissà quali sono le sorti della battaglia...” guardando il soffitto il taverniere, mentre i boati erano sempre più vicini.
“Ah, benedetto capitano...” Leones “... quanto vorrei fosse qui... speriamo non gli accada nulla...” fissando poi i due borghesi e Dacey.
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Guisgard 07-12-2015 19.14.41

Fermer, Gwen, Marwel ed il misterioso pilota, seduto sulla sedia a rotelle spinta dal medico, raggiunsero l'uscita secondaria ed uscirono finalmente dall'infermeria.
Arrivarono allora alcuni legionari per spegnere l'incendio.
“Dottore...” disse arrivando Park, seguito da Rodian “... state tutti bene? Cos'è successo?”
“Si, stiamo bene...” annuì Fermer “... è scoppiato un incendio improvviso e per poco non saltavamo in aria con tutta l'infermeria...”
“E' terribile!” Esclamò Rodian, per poi guardare le fiamme.

Dacey Starklan 07-12-2015 19.17.02

Non potevo pronunciarmi in quei discorsi poiché non ero altro che una cameriera agli occhi di tutti ma ascoltai con interesse e preoccupazione. Non ero mai stata una ragazza religiosa. Quella era mia sorella, insieme a mia madre. Io ero più simile a mio padre. Partecipavo alle messe più per rappresentanza e dovere. Non mi piaceva dover sempre dimostrare la mia fede agli altri, preferivo rivolgermi a Dio nel mio privato, nella mia stanza, prima di andare a dormire.

<< Sono preoccupata per lui >> ammisi mentre mi chiedevo cosa stesse facendo l'uomo in quel momento. Forse era andato a prendere l'aereo incriminato, la Freccia D'Argento.

<< Spero stia bene, é un ottimo combattente... Sono certa che quando sarà tutto finito tornerà >>

Tornerà da me, pensai.

Chiusi gli occhi e mi ritrovai a pregare

Guisgard 07-12-2015 19.19.54

“E sia...” disse via radio Reddas a Clio “... voi però cercate di non farvi ammazzare che gli aerei costano.” Con disprezzo, per poi volare verso il borgo.
Intanto Dimos, Kurt ed Elas continuavano la loro battaglia contro il Valchiria di Boduke.
“Ormai è nostro, ragazzi!” Via radio Kurt. “Finiamolo!”
Ma all'improvviso un altro Valchiria apparve nel cielo.
Un caccia che come simbolo aveva una testa dai lunghi capelli biondi.
“Tenente, un nuovo Valchiria è apparso!” Allarmato via radio Sbrizz. “E sembra un altro asso nemico!”

Guisgard 07-12-2015 19.20.52

Gaynor aveva ingaggiato battaglia col temibile Gufo Nero, asso dell'aviazione di Canabias. Una sorta di Achille invincibile che da solo sembrava in grado di decidere le sorti dell'intera guerra.
Evitare per lui quei colpi non fu difficile.
Il suo Valchiria era modificato e per questo ancor più micidiale dei normali caccia di Canabias.
Il famigerato Gufo agganciò nel suo mirino il caccia di Gaynor.
“Addio...” disse fra se e se, con un ghigno, mentre si apprestava a fare fuoco.
Partì una scarica di mitraglia, ma nessuno di quei colpi raggiunsi l'aereo di Gaynor.
“Icarius, no!” Gridò via radio Palos.
Infatti il cadetto dagli occhi azzurri, nel disperato tentativo di salvare la bella pilotessa, aveva frapposto il suo caccia fra quello di lei e quello del Gufo.
Ed una raffica di colpi perforò la fiancata del suo aereo.
Subito il velivolo cominciò a cacciare fumo, per poi incendiarsi, mentre rapidamente perdeva quota.
“Icarius!” Urlò Palos.
Ma il caccia del suo amico scendeva in picchiata verso il terreno, avvolto da poderose fiamme.
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Altea 07-12-2015 19.22.22

Guardai Leones stupita.."Se mai prenderò quel treno, non è detto..se ne usciamo vivi, magari potreste essere fortunato pure voi".
Osservai i borghesi parlare ma scossi il capo.."No, Cherval era un ducato cattolico, questo ci legava un pò a Capomazda..anche se io per certi motivi detesto Capomazda..vecchi ricordi. Non è solo un Croce che ci rende cattolici...essere Cattolici è dentro di noi, è qualcosa di spirituale e se rimane dentro..nemmeno le bombe e le angherie di Canabias potranno sconfiggere la Fede".
Poi sentii quelle parole sul Capitano...deglutii..cosa era successo.
Guardai a terra e mi voltai verso Leones.."Sta bene Guisgard..ho notato non è qui ma pensavo non fosse nulla di grave..ovunque lui sia sarà sotto la Ala protettrice di Nostro Signore appunto".


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