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Era tutto così bello, così dolce e rassicurante.
Ero quasi indecisa se il bello fosse stata la passione travolgente o quel momento così intimo e nostro. Quei baci lievi, dolci, quelle carezze leggere e quell'abbraccio rassicurante mi riempirono il cuore di serenità. I suoi occhi incontrarono i miei, e sorrisi. Poi quella domanda. Che razza di domanda era? "E me lo chiedi pure?" Con un sorriso incredibilmente sereno, che poi divenne impertinente. "Mah, sì.." con finta noncuranza "Così così.." con un sorrisetto irriverente, e divertito insieme. |
Il suo sesso, che un attimo prima era nella mia mano, scivolò di nuovo in me, muovendosi con virilità e vigore. E ad ogni spinta, io sprofondavo sempre più nel vortice della passione, aggrappandomi alla sua schiena e inarcandomi sotto i suoi colpi.
"Si... dimmelo... dimmelo e lo griderò all'infinito..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Ah, bene...” disse Guisgard guardando Clio “... davvero? Così così?” Stringendola di nuovo contro il vetro bagnato. “Ma se hai le gote in fiamme?” Divertito. “E poi da come gemevi, beh, sono un gentiluomo e mi fermo qui...” facendole l'occhiolino, per poi baciarla.
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“Un mese fa circa” disse Holb a Gwen e ad Elv “ci è stato rubato un prototipo... ovviamente abbiamo subito denunciato l'accaduto alla polizia.”
“Ora capisco...” mormorò Elv, fissando poi Gwen. |
Il furto di un prototipo.
Beh, sicuramente l'ipotesi era plausibile, ma non ci avrei creduto senza la conferma lampante. Guardai poi Elv con aria interrogativa; aveva l'informazione che cercava, ora potevamo anche andarcene, anche perché, di nuovo, non avrebbe potuto cercare la moto, visto che Holb ci avrebbe sicuramente tenuto d'occhio. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Risi, spensierata a quelle parole di Guisgard, anche se cercai di tenere l'aria fintamente imbronciata per un istante.
Poi quel bacio, così dolce e intenso. Quel bacio che suggellò tutto quello, la nostra unione, la passione, l'Amore. "Sono felice.." sussurrai infine, con gli occhi che brillavano "Una felicità che non credevo nemmeno esistesse al mondo..." baciandolo dolcemente "Sono in paradiso.." buttando la testa all'indietro per un momento. Il mio corpo non aveva ancora smesso di bruciare. "È troppo ardito dire che ti voglio solo per me?" Con lo sguardo intenso e sensuale fisso nell'azzurro dei suoi occhi. |
Ren si voltò di scatto.
“Un biglietto...” disse lui fissando Nyoko “... perchè mai? Ma certo... non lo capisci? Ci sta provando con te! Perchè non l'hai gettato via? Anzi, perchè l'hai preso? Così facendo lui crederà di piacerti...” |
Palos annuì a Dacey, che poi uscì e si diresse in cerca del dottore.
La ragazza lo vide allora insieme ad alcuni infermieri. |
Quell'uomo sembrava infaticabile, instancabile, ossessionato da Gaynor e dal suo corpo.
Con ardore aveva ripreso ad amarla, a possederla, a farla sussultare su quel letto che scricchiolava sotto la foga della sua passione. Lei, fino a pochi giorni prima, una normale casalinga e madre, oggi era diventata una dea ed una schiava per quell'uomo. Musa ed ancella, regina e serva di quell'infinito gioco d'Amore e di romanticismo. E mentre la possedeva, la dominava stando col viso che affondava tra i suoi bianchi seni, assaporandoli con le labbra e la lingua, alzò i suoi occhi azzurri che fissandola erano divenuti rossi per l'eccitazione. |
“Bene...” disse Holb ai due ragazzi “... altri dubbi?”
“No, certo che no...” rispose Elv, per poi guardare Gwen “... beh, direi di andare ora, no?” Alla ragazza. “Ah, dimenticavo...” ancora il teppista “... mi hanno rubato la moto... proprio qui in questo quartiere...” “Davvero?” Fissandolo Holb. “Che cosa spiacevole...” |
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