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Mi rattristo` la frase che pronuncio` dopo.
"Mi importa chi sei tu per me, non per loro" guardandolo "Eroe greco a prescindere" ridendo piano per smorzare un po' la tensione che si era creata. |
Quella notte così strana e limpida era intorno a me, e passeggiai in silenzio sul ponte.
Ma a quanto pare non ero l'unica sveglia. Ascoltai incuriosita quella conversazione, ma restai in disparte per non sembrare invadente. Mi appoggiai al parapetto, guardando l'orizzonte, sufficientemente lontana perché non badassero a me, ma sufficientemente vicina per sentire i loro discorsi. |
Clio si appostò poco distante dai due ed ascoltò ancora i loro discorsi.
“Per questo è cominciato il viaggio...” disse Palos “... quel sogno... o visione... non saprei spiegarla, ma qualunque cosa fosse il capo ha visto o udito il senso di questo viaggio...” “Forse giunti a Nolhia ne sapremo di più...” mormorò Rancesco. |
Dentro era buio, rovistai nella sacca e presi la torcia elettrica per vedere meglio, ci sarebbe servita pure al ritorno e tenni la pistola ferma.
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Anche Elv rise con Gwen.
“Su, appena avrai finito usciremo sul ponte.” Disse. “Ormai Nuova Camelot sarà visibile.” |
Dopo poco finii di mangiare, presi la borsa col necessario e il libro e uscimmo dalla cabina.
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Elv e Gwen lasciarono la cabina e salirono sul ponte, dove tutti erano presi dalle manovre di atterraggio.
E Gwen dal parapetto intravide le guglie, le torri ed i palazzi di Nuova Camelot. |
Chissà di cosa parlavano.
Ma soprattutto chissà di chi parlavano. Non mi era sfuggito il dettaglio che non solo non avevo mai visto il capitano, ma neanche il cappellano e Icarius contemporaneamente. Chissà, forse interpretava dei ruoli anche lui, anche se mi sembrava abbastanza assurdo. Ma non mi era nemmeno sfuggito il colore degli occhi. Quel colore che spesso visitava i miei pensieri. Sorrisi piano, rendendomi conto che troppo spesso i miei pensieri portavano a lui. Sospirai, osservando quel bellissimo cielo. Ma forse non era neanche il caso di esagerare, non sapevo quanto sarebbe stata pensante la mattina dopo. Così mi voltai verso il ponte, diretta alla mia cabina. |
Quando uscimmo, mi affacciai dal parapetto. Il profilo di Nuova Camelot era gia` visibile. Riuscivo a vedere le torri medievali e le preziose guglie. Dovevo essere sincera: mi mancava un po' la cittadina. Non avrei mai, mai rinunciato ad Elv, ma mi ero trovata bene li` ed ero felice di ritornarci.
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Clio si diresse verso la sua cabina.
Ma quando scese negli alloggi sottocoperta, attraversando il corridoio e passando davanti ad una porta, udì il suono dell'ocarina che proveniva dall'interno. |
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