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Andaloaldo e Liaperga
Il cavaliere longobardo Andaloaldo si invaghì perdutamente della bella castellana Liaperga. Era questa una donna, oltre che di delicata e tenera bellezza, molto colta, vivace ed intelligente. Una sera, presso la corte del principe, Andaloaldo si dichiarò alla bella Liaperga. “Perdonatemi, cavaliere, ma temo perdiate il vostro prezioso tempo con me.” Rispose ella alla sua dichiarazione. “Ci sono tante dame stasera a corte e sono certa che tutte loro bramano la vostra compagnia.” “E sia, come chiedete, milady…” sospirò il cavaliere “… ma ditemi solamente… cosa vedete che non vi piace? Cosa mi manca per affascinarvi?” “Mentirei se dicessi di non essere attratta da ciò che vedo, milord…” sorridendo lei “… siete di bell’aspetto e i vostri modi sono nobili e gentili. Ovunque, nel regno, si parla di voi e delle vostre gesta… tuttavia, cavaliere, io non bramo in un uomo bellezza e abilità guerriera… amo la prontezza di spirito e la cultura, gli animi poetici e sognanti… il mio uomo non deve far vibrare la spada, ma scivolare la penna… non gli chiedo di conquistare regni con la forza, ma di descriverne di bellissimi con la sua fantasia e di rendermi la regina di quei mondi… non deve salvarmi da draghi e infedeli, ma solo trarmi via dal grigiore di questo mondo e condurmi in una vita fatta d’amore e sogni… non giudicatemi male, milord, se vi dico che preferisco accompagnarmi ad un lesto giullare, invece che da un bello ma rozzo cavaliere.” “Siete saggia come dicono, milady.” Fece Andaloaldo. “E ciò che dite è vero e giusto. Ma davvero credete che tutti i cavalieri ignorino le arti? Che non sappiano sognare regni per farne poi dono a colei che amano più di qualsiasi cosa al mondo? E sia, vi dimostrerò che sbagliate… Argamello!” Chiamò allora il cavaliere. Era Argamello un dotto giullare, abilissimo a recitare enigmi ed indovinelli di difficile comprensione. “Recita uno dei tuoi indovinelli, amico mio…” ordinò Andaloaldo davanti ad una incuriosita Liaperga “… e che sia difficile… se lo indovinerò, bada, ti farò mozzare la testa!” E il giullare, destato da quella minaccia, cominciò a recitare: “Badate a ogni parola e nessuna sarà vana! Eccola, si, la vedete… è una coperta di lana!” Il cavaliere allora restò a riflettere su quelle parole, mentre Liaperga lo fissava. Alla fine, Andaloaldo risolse l’arcano e come premio ebbe un bacio da Liaperga, come preludio per una notte di passione ed una vita di felicità, che si confusero e unirono in un amore senza fine, il cui eco giunge a noi, ancora oggi, dal canto di qualche menestrello. E voi, dame e cavalieri di Camelot, riuscite a risolvere l’arcano di Argamello (la cui testa, è bene dirlo, fu risparmiata dal bel cavaliere)? https://www.reproarte.com/files/imag...und_armida.jpg |
una coltre di neve?? :confused_nervous_sh
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Una pecora? XD
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lady SakiJune..lieta di sentirvi di nuovo a svelare..i misteriosi enigmi di Sir Guisgard, sappiate lo faccio come passatempo, tanto so che non indovinerò mai :smile:
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Lady Altea: eh, sono spiacente, ma non è "la neve" la risposta esatta.
Lady Sakijune: i miei complimenti, milady! "La pecora" è la risposta giusta all’indovinello :smile_clap: |
una pecora??ma perchè la mia mente labirintica va a cercare tutte le risposte più strane..complimenti lady SakiJune :smile_clap:
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Enigma in Cadetteria
Quella mattina, alla Cadetteria di Camelot, sir Guisgard si apprestava ad una nuova lezione. “Bene, miei cadetti.” Cominciò a dire il Primo fra tutti i cavalieri. “Dopo aver svolto le esercitazioni del mattino, simulazione di giostra, di singolar tenzone e di scalata della torre, passiamo allo studio delle lettere. Siete pronti, miei devoti apprendisti?” “Si, sir Guisgard!” Risposero con entusiasmo gli aspiranti cavalieri della Tavola Rotonda. “Bene, cominceremo con vari esercizi sulle prime tre discipline delle Arti Liberali…” fece l’eroe di Camelot “… ascoltatemi bene… ora vi elencherò alcune parole… esse possono essere messe in relazione con una singola parola, capace di dare ad ognuna di esse un senso compiuto. Trovate quella parola da abbinare a quelle che vi elencherò.” I cadetti annuirono e Guisgard cominciò ad elencare le parole: AMORE DOLORE PRIMO FEDE DOVUTO “Avanti, procedete pure.” Concluse l’eroe di grandi e piccini. “Consegnerete poi il foglio prima di andare a mensa.” E voi, dame e cavalieri di questo fiabesco reame, riuscite a risolvere il compito che Guisgard ha assegnato ai suoi cadetti? http://farm2.staticflickr.com/1353/4...187b5eef_z.jpg |
ehm..orbene.."Atto" :confused_nervous_sh
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Proviamo, milady...
ATTO D'AMORE ATTO DI DOLORE ATTO PRIMO ATTO DI FEDE ATTO DOVUTO Sembra sia corretto :smile_lol: I miei complimenti, lady Altea :smile_clap: |
Finalmenteeeeee!!!
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Complimenti:smile::smile::smile:
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grazie milady...ahhh queste sono soddisfazioni :smile: |
Nooooooo! :sad_wall:
Non solo mi sono sfuggiti due - dicasi due!!! - enigmi, ma ho anche perso il giorno della grande vittoria di Lady Altea! Ovviamente, solo la prima di una lunghissima serie... Complimenti, milady! :smile_clap::smile_clap::smile_clap::smile_clap: E complimenti anche a Lady SakiJune per aver risolto il precedente enigma. Bene!... dov'è la Rupe della Disperazione, ché sento un gran bisogno di fare un salto? |
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Anea De'Taddei
I nobili Taddei vantano epiteti e prerogative quasi divine, come quelle di essere sterminatori di demoni e uccisori di mostri. Un giorno una bestiale creatura giunse nelle terre di Capomazda, celeste dimora della stirpe taddeide. La strega cominciò allora a tormentare il popolo e a rendere sterile la terra con i suoi malefici. L’arciduca Anea de’Taddei, come il suo leggendario antenato Ardea, decise di affrontare l’immonda fattucchiera. Scese così nella tana della strega attraverso un canale maleodorante e dalle acque velenose. Raggiunta la tana della megera, questa si presentò con sembianze mostruose: testa di donna e corpo di faina. “Ti attendevo, eroe…” mormorò. “Sono qui per scacciarti dalle mie terre.” Disse Anea. “Sai che dovrai superare una dura prova…” L’Arciduca annuì. La strega allora cominciò a recitare il suo terribile enigma: “Sta al diavolo come sta al cavaliere e il firmamento diviene uno scacchiere. Corre prima di Elios in volta a illuminare e per quella scelta il pastore fece innamorare.” Anea dopo aver riflettuto, risolse quell’arcano e per la disperazione la strega si lasciò annegare nella sua stessa acqua fetida. Capomazda fu così liberata grazie al suo signore. E voi, dame e cavalieri di Camelot, avete compreso cosa si celava nelle misteriose parole della malvagia strega? http://web.tiscali.it/mitologia/Ingr...the_Sphinx.jpg |
questa è difficile..mi viene da pensare anzi dico "Aurora"
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Eh, no, milady... ahimè, non è la risposta esatta :naughty:
Fortuna che non c'è più la strega, altrimenti... :silenced: Riprovate :smile_lol: |
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Allora a voi uno dei prossimi enigmi, milady :laughing_lol1: |
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Scherzavo sulla vostra battuta, milady :smile_lol:
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Grazie per l'invito, mia signora! Devo dire che l'arcano mi confonde assai... l'unica luce che vedo è quella del più bello tra gli astri... o meglio la più bella... rispondo: VENERE! |
Ma siete un portento, amico mio!
Avete risolto subito l’arcano della strega del pozzo! Infatti, la risposta esatta, è proprio “Venere”: “Sta al diavolo come sta al cavaliere (si riferisce all’epiteto di Lucifero visto come La Prima Stella del Mattino e all’arma utilizzata dai cavalieri, detta appunto Stella del Mattino) e il firmamento diviene uno scacchiere. (Venere è visibile nel cielo) Corre prima di Elios in volta a illuminare (è luminosa all'alba) e per quella scelta il pastore fece innamorare.” (Venere, in cambio della Mela d’Oro, fece nascere l’amore tra il pastore Paride e Elena di Troia) I miei complimenti, mio buon bardo :smile_clap: |
:o Grazie, mio signore ed amico!
E dire che ero un po' incerto: avevo dimnericato l'arma di qualche enigma fa e lo scacchiere mi confondeva, ma gli altri indizi erano piuttosto chiari; soprattutto quel Paride, pastore ancora ignaro delle sue origini! E purtroppo rovina della grandissima Ilion (alias Troia). |
complimenti sir Emrys :smile_clap:
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:eek: oh, Cielo... mi sono distratta un attimo e... e... mi sono persa tre, e dico ben TRE, indovinelli!!!
Sono sconvolta!! :sad_wall: Eh, ma la colpa è anche un po' vostra, amici miei... si, proprio vostra, giacché date le risposte con una tale rapidità da fare invidia ad Edipo in persona! ;) Bene, dunque... Complimenti a lady Saki... rapidissima e precisa, come spesso accade! :smile_clap: Complimenti a lady Altea... che ha dato una risposta assolutamente ingegnosa e alla quale io, onestamente, non sarei mai arrivata, neanche in una settimana! :smile_clap: E complimenti ad Emrys... che, vedo con gioia, mai ci delude! :smile_clap: Infine... sir Guisgard... eh, sir... sono sempre tutti molto belli, i vostri indovinelli... ingegnosi, intriganti... ma l'ultimo che ci avete proposto... oh, sir, l'ultimo... spero vi rendiate bene conto di ciò che quell'indovinello, con tutta quella cornice di storie sogni e leggende cui chiaramente allude, ha causato in questa povera piccola dama... :smile_wub: :smile_wub: |
Lady Talia..su non disperatevi..rapidità...è stato un colpo di fortuna secondo me il mio :smile_lol:
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Citazione:
Per quanto riguarda il vostro "colpo di fortuna", non siate ingiusta nei vostri confronti siete stata brava e rapida. E in quest'ultimo, la chiave astronomica, e mitica insieme, della soluzione non vi era sfuggita... Citazione:
Ne ho persi un paio anch'io, che tra l'altro rapido non sono per molteplici ragioni... :pensif_29: E confesso che io non sarei riuscito a risolvere prontamente quello della pecora!!! Nonostante l'implicito suggerimento: "Badate a ogni parola e nessuna sarà vana!" E che dire? Se non che sono lieto di non deludervi mai... Beh, diciamo: di non deludervi mai troppo! :D |
Citazione:
Solitamente per svelare un arcano basta una sensazione seguita poi da un’intuizione. Una parola, un verso, una rima e scatta poi qualcosa! E voi, mio brillante e arguto bardo, siete maestro in questo :smile_lol: PS: la vostra affermazione sulla rovina della mitica Troia mi ha fatto riflettere, amico mio… non credete che per Amore valga la pena anche rischiare la propria città ed il proprio mondo, come fece poi Paride? Un giorno chissà, a Dio piacendo, che io e voi non si riuscirà a discutere di questa cosa, magari passeggiando fra lo splendore di queste nobili mura :smile: Citazione:
Eh, milady, vorrei vantarmi di aver suscitato in voi così belle sensazioni col mio ingegno, ma ciò di cui narro non è mai frutto d’invenzione o fantasticherie e nemmeno di immagini rubate ai sogni: ciò che scrivo è figlio di un mondo tanto reale, quanto meraviglioso... E sono lieto che ne apprezziate la bellezza ;) |
Citazione:
Ci rifletterò un po', perché, così su due piedi, direi che sono d'accordo, se vi fosse modo di comprendere che si tratta, come voi sottolineate, di un amore con la A maiuscola. Tuttavia, è anche vero che, soprattutto in giovane età, il potere dell'amore (con o senza maiuscole) è così forte da "bruciare" ogni ragione. Nel mito, il mio compagno di studi, Omero - eccoci qui ritratti in una recente occasione (:pensif_29::rpg031:) -, esalta il potere di Afrodite; e contemporaneamente non lascia spazio per un lusinghiero giudizio a favore di Paride, che non si comporta come il principe che dovrebbe essere (chissà, forse un'inconscia vendetta contro chi l'abbandonò alla nascita), mentre ci presenta la bellissima Elena sempre responsabile e coerente. Quindi, lui innamorato in modo folle; lei innamorata, sì, ma conscia della realtà circostante e in grado di accettare le conseguenze delle loro azioni: in fin dei conti, dalla mela in poi, tutta la vicenda è nelle sue mani (o nel suo cuore, come sottolineerebbe qualcuno!). |
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ancora ben vivido è, nella mia memoria, il ricordo di quel giorno in cui per la prima volta mi accennaste a questa circostanza. Ed io già quella volta (chissà se rammentate) vi mossi un’obiezione... un’obiezione più che altro al tono delle vostre parole che, allora come oggi, mi parvero quasi voler esprimere un demerito... Un demerito che, perdonate, non c’è... almeno a mio umile parere! Già, perché se è vero che l’ispirazione per quelle storie (ma forse sarebbe più corretto se dicessi ‘per quel mondo’...) non è di vostra invenzione bensì tratta da vicende “tanto reali quanto meravigliose” (per dirlo con voi), è altrettanto vero che a voi dobbiamo (ed io in particolare) l’averle portate alla nostra conoscenza... e ancor di più, forse, l’averle narrate con una tale passione e con tanta minuziosa cura da renderle care al nostro cuore. |
Citazione:
Emrys, mio lodevole bardo ed amico, resterei ore a leggere di voi e delle vostre considerazioni su questo e su svariati altri temi :smile: Leggendo ciò che avete scritto (troppo spassoso il vostro ritrarvi col caro Omero :laughing_lol1:… ma come sempre amate dipingervi molto più vecchio di quanto non siate in realtà!!!) mi viene alla mente la trama per un racconto… Vedo due pastori, uno saggio e riflessivo (Emrys), l’altro impulsivo e sognatore (Guisgard). Si incontrano ogni mattino presso verdi e rigogliosi pascoli, lasciando poi ciascuno il proprio gregge in quell’idilliaco scenario. I due sono così liberi di discutere ogni giorno di un determinato argomento. Stavolta è l’Amore il tema delle loro discussioni, dove ciascuno porta a prova delle proprie tesi le vicende di celebri coppie di amanti... Chissà che questo non diventi lo scenario di un futuro racconto per animare la corte di Camelot ;) Citazione:
E se io avessi il dono della poesia saprei di certo ricompensarvi con parole degne della vostra grazia e cortesia. Ricamerei versi in questa fredda notte, seguendo i sussulti del vento che avvolge l’incantato silenzio di Camelot, cercando qualche sogno ancora vergine, che nessuno ha avuto il coraggio di inseguire e tentare di realizzare. Ma sono un cavaliere e farò di necessità virtù. Seguirò allora il vento di questa notte che sembra confondersi con l’etereo velo di madonna Avventura, alla ricerca di un nuovo enigma da vincere e da narrare poi qui a Camelot come pegno per le vostre belle parole sui miei scritti. |
L'enigma di Nyero
Codesto di Montesarrio è stato uno degli eroi che hanno partecipato alla presa di Belsidya. Gli Annali del Ducato Taddeide riportano il suo nome tra i grandi aristocratici che guidarono la mitica spedizione contro quella leggendaria città. Attorno al suo nome, come per tutti gli altri grandi conquistatori di Belsidya, è poi sorta una fiorente letteratura. Un giorno, dopo essersi addormentato sotto una quercia, Codesto svegliandosi non trovò più Villania, la sua leggendaria spada. Udì allora una voce grottesca. “Salute a te, nobile eroe!” Era un folletto. “Sono Nyero e voglio mettere alla prova la tua proverbiale saggezza!” Codesto era infatti noto per essere il più saggio degli eroi che combatterono sotto le mura di Belsidya. Il folletto allora sottopose ques’enigma all’eroe: “Ascoltami, eroe... un tempo erano affetti! Oh, che gioie! E sono questi oggi gli effetti!” Codesto ragionò su quei versi e riuscì infine a risolvere l’indovinello del folletto. “E’ dunque vero che sei saggio oltremodo, eroe!” Esclamò Nyero. “I miei complimenti! Eccoti la spada! L’avevo nascosta e tu hai meritato di riaverla! Ora, su… chiedimi ciò che vuoi! La mia infinita conoscenza è a tua disposizione!” “Dimmi, folletto…” sorridendo Codesto “… sei puro spirito, o corpo materiale?” “Per essere visti da voi mortali” spiegò il folletto “dobbiamo mostrarci col nostro corpo, eroe. Perché mi domandi questo?” “Per prenderti a calci!” Colpendolo più volte lo spazientito eroe. E riavuta la spada, dopo essersi tolto quella soddisfazione, Codesto montò a cavallo e andò via. E voi, cavalieri e dame di Camelot, sapreste risolvere l’enigma di Nyero? http://www.aceros-de-hispania.com/im...id-valiant.gif |
Oh dimenticavo...altrimenti stasera non riesco a cenare..."Gioielli"
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Eh, milady, spero la vostra cena non dipenda dal buon esito di questa risposta… :neutral_think:
Ahimé, “gioielli” non è la soluzione all’enigma :naughty: |
Lady Talia brancola nel buio! :rolleyes:
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E' la prima volta che mi affaccio a questo mondo per me incantato e misterioso.
Mentre passeggiavo per Camelot,un musico ha preso a suonare una melodia con uno strano strumento,da esso venivano fuori lettere che danzavano a comporre parole,allora ho domandato:"Che prodigio è mai questo?" "Mia signora,"mi ha risposto,"di certo non conoscete il mio padrone,poichè se l'aveste incontrato non vi destereste di meraviglia alcuna dei prodigi di cui non io,ma la sua audacia è capace.Questo strumento,infatti,gli appartiene.." E mentre diceva questo mi ha invitata a seguirlo in queste stanze. Ebbene..di prodigi ne ho veduti,incanto e poetiche immagini si mescalano e si fondono in qualcosa che confonde i sensi.. E tanto ne sono rimasta ammaliata che anche io,così avversa alla materia e totalmente priva di perspicacia,ho voluto provare.. Sarà il cuore,sarà un dolce sapore che essi lasciano alla bocca che dico,come soluzione.."baci"(anche se,non so perchè,"ricordi" mi piacerebbe di più). Ad ogni modo,so d'essere totalmante incapace in questa disciplina,era solo per complimentarmi e ringraziare il cavaliere d'esser tanto generoso. |
Lady Chantal, il prodigio, scriveva Alano da Lilla, sta nell’ingegno che utilizziamo.
E voi di certo ne avete d’ingegno, milady, come ben raccontano i vostri scritti su questo forum :smile: Tuttavia, ahimé, devo rivelarvi che la vostra risposta a questo enigma non è quella esatta. Non sono i “baci”, infatti, a celarsi nelle enigmatiche parole del folletto Nyero! |
Citazione:
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