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"Esatto, è poco più di un ragazzino.. Ma questo ritratto è di due anni fa.. Non si può cambiare tanto in due anni.. E comunque, non vi chiedo di credermi.." Scocciata "se volete fidarvi di quell'uomo fate pure.. Vi ho solo riferito quanto ho scoperto.. Io ho conosciuto Imone Marsin, e vi dico che non è lui... Ma ripeto, credete ciò che volete.. Certo, se fosse una recita, la sua, come quella di Lady Clio avrebbe senso, e sarebbe una bella pensata, anzi.. È stata lei stessa a presentarlo come un liberale per evitargli problemi.. Il problema è che non è affatto così, purtroppo.." Guardai negli occhi Lord Sartios e gli altri "Perdonate ma.. Da quando non vi fidate di Lady Clio? Sapete benissimo che è una posa la sua.. Lo sapete da sempre.. Se non vi fidate di lei per che cosa stiamo combattendo?" Scossi la testa "Non, non penserete che voglia il potere per me? Io combatto per i Marisn, quelli veri però..".
Ero sconvolta, ci mancava solo avere i Lupi contro di me. Però erano pronti a credere all'impostore. Anche questo ci voleva, fantastico. "Vi porterò la prova che quell'uomo non è Imone Marsin, se il ritratto non vi basta... Vi chiedo solo di stare attenti, tenere gli occhi aperti, e come sempre, non fidarvi di nessuno! C'è altro?". Il mio tempo stava scadendo. |
“Temere per lei...” disse Elv ad Elisabeth “... e perchè mai? Ormai è andata via... per chissà dove...” i suoi occhi non si posavano mai più di un istante su di lei.
Era come se sfuggissero all'immagine di lei. “Comunque ho piacere che il signor barone non vi abbia costretta a nulla...” aggiunse “... ma se anche fosse il contrario, non dovete certo darmi spiegazioni... io sono solo lo stalliere ed il mio compito è quello di accudire al vostro cavallo e di accompagnarvi nelle vostre cavalcate qualora lo desideriate, milady...” |
“Siete stata molto sciocca a non dirmi subito la verità.” Disse Musain ad Altea.
Si voltò allora verso uno dei soldati. “Presto, fate venire qui un servitore.” Ordinò. “Si, signore!” Obbedendo il militare. Poco dopo si presentò uno dei servi. “Lady Altea e la sua servitrice” a lui Musain, indicando le due donne “sono mie ospiti per la festa. Conducile in una stanza e da loro due abiti degni della cerimonia.” “Si, messere.” Con un inchino il servo. “Andate con lui” rivolgendosi Musain ad Altea “e vi sarà data una stanza in cui indossare gli abiti per partecipare alla festa. Quando sarete pronte il servo vi accompagnerà nella sala dei festeggiamenti, dove mi troverete ad attendervi.” Mostrò un lieve inchino ed andò via. |
Se solo per un attimo avesse fermato i suoi occhi sul mio viso...avrei potuto leggere.....l'angoscia che gli stava attanagliando lo stomaco.......era solo lo stalliere........" Se voi foste solo lo stalliere....non vi sareste precipitato qui affamato.......solo per quell'attimo.....che avrebbe fatto riprendere a battere il vostro cuore..........Avete ragione...non vi devo alcuna spiegazione....quello che avviene tra me e il barone e' affar mio.......ma non perchè siete lo stalliere...no...non classifico una persona asseconda della sua discendenza......vi rendete conto....che quando si parla ad una Dama...sarebbe il caso di guardarla negli occhi ?...........io non so..per quale motivo lei sia fuggita via....vorrei solo sapere cosa lega lei a me......e lo sto chiedendo all'uomo...anche se stalliere......"......
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Nel diario c'erano due ritratti, di cui uno più vecchio e l'altro invece recente di due anni prima.
Fu Roland a comprendere subito che per sbaglio, complice anche l'ambiente angusto e la poca luce, ai ribelli era stato mostrato quello sbagliato. “Qui effettivamente non è più un adolescente...” disse Roland agli altri “... guardate...” passandolo ai suoi compagni “... anche io sospetto possa essere una spia...” “In effetti è vero...” guardando il ritratto Sartios “... ma qui nessuno di noi ha visto quel tipo... dunque solo voi e Roland potete notare la differenza col ritratto...” rivolgendosi poi a Lupo Nero. Tutti annuirono. “Quanto a lady Clio” aggiunse poi il nobile ribelle “la sua recita dura da troppo tempo e molti di noi temono che possa giungere allo scadere del mese stabilito e dunque sposare poi Froster. Ed il popolo non accetterebbe mai ciò.” “E' vero!” Fecero tutti gli altri. “Dobbiamo aver fiducia in lei!” Con vigore Roland. “Dopotutto grazie a lei la nostra lotta ha un senso!” |
Rimasi senza parole...guardai Korshid..ero convinta mi avrebbe cacciata..ma lui stesso mi disse battendosi per darmi la spada..l'unico modo per avere qualcosa a cui tenevamo molto era proprio..combatterla per averla.
Ma mi chiedevo perchè..se egli comandava un esercito di quella importanza sempre mi venne in aiuto..era un mistero..ah, il caro vecchio Ahmed disse..non era lui il problema ma per chi egli combatteva...la Via della Spada racchiudeva forse quel segreto. Fummo accomodate in una sala sontuosa e lasciate sole..io e Korshid ci abbracciammo..."Peccato non vi sia Ismael..e Carjan..e gli altri purtroppo...ora guardiamo questa festa,voglio vedere chi è mai questo Imone Marsin, e stai vicina a me". Korshid mi fece cenno di accomodarmi e mi vestì in modo sontuoso..volli il bianco e mi mise un piccolo diadema orientale di diamanti e perle in testa..quello lo tenevo pure con me che tolsi da un sacchetto di seta appeso alla cintola..poichè era la corona della Dea che rappresentavo. Poi si preparò pure Korshid, le suggerii un vestito sobrio ed elegante di un bell' arancio. Eravamo pronte e uscimmo dalla sala, chiesi al servo che ci aspettava di accompagnarci. Mi sentivo tesa...oh avanti, hai fatto tanto per arrivare qui. http://i59.tinypic.com/zygfg2.jpg |
"Al minimo passo falso di Lady Clio, Musain la ucciderà, o peggio, e noi non avremo più un Marsin da difendere.." Sorrisi, beffarda "Se credete che Lady Clio permetterà mai un simile abominio, non avete mai passato cinque minuti con lei...".
Presi un profondo respiro. "Ci occorre un piano per sconfiggere Imperion, per allontanarlo da Lortena... Possiamo resistere, certo.. Ma solo contrattaccando potremo avere una possibilità.. Ma non abbiamo i mezzi per batterli con la forza, dobbiamo usare l'astuzia.. Dobbiamo essere più furbi di loro.. Dovranno pur avere un punto debole.. Se restiamo fermi ci schiacceranno... Ma so che non è facile, mi occorre l'appoggio di tutti voi, solo uniti possiamo farcela.." Sospirai "Io devo tornare alla Rocca, a sorvegliare la festa.. Ci ritroveremo domani... Mi spiace di non poter restare...". |
Elv finalmente alzò agli occhi su Elisabeth e restò a guardarla a lungo.
Per un attimo che parve interminabile. “Avete ragione...” disse infine “... siete una dama e soprattutto siete la mia padrona... io... io vedo... vedo lei... se guardo voi ora, io vedo lei... solo i capelli sono differenti... ma il resto è incredibilmente simile... siete... siete lei... si, per me siete lei...” |
Altea e Korshid furono accompagnate dal servo nella sala in cui si stava tenendo la festa.
Il suono dei valzer ingentiliva quell'atmosfera fatta di sfarzo, bellezza e nobiltà. E poi la luce di centinaia di candele, i loro riflessi sugli specchi e i mille e più bagliori che si diffondevano ovunque. Subito Musain le raggiunse. “Siete molto belle, mie signore.” Disse lo spadaccino. “E sicuramente questo abito vi dona molto più di quegli stracci.” Ad Altea. Indicò allora la sala gremita. “Prego...” con garbo “... la festa attendeva solo voi...” |
“Cercheremo di trovare una soluzione, un piano che ci permetta di cacciare quei cavalieri di Imperion...” disse Sartios “... nel frattempo meglio prendere informazioni su quell'ambasciatore...”
I Lupi allora si salutarono e Clio, tolta la maschera di lupo, rimise quella della dama di corte. Attraverso i lunghi passaggi segreti tornò così alla rocca, dove la festa procedeva fra mondanità e sfarzo. “Davvero bella la vostra poesiola, messere.” Disse una dama a Guisgard. “E' solo una sciocchezzuola che ho composto una mattina mentre mi accomodavo la camicia, milady.” Sorridendo l'impostore. “Sembra sciocca forse” all'improvviso una voce alle loro spalle “ma credo abbia un significato preciso.” Aggiunse Oxuid. “Signori, signore...” Froster ai presenti “... permettete vi presenti messer Oxuid, ambasciatore di Imperion qui a Lortena.” “Per Diana!” Esclamò Guisgard. “Allora non è vero che ad Imperion odiate l'arte e la cultura! Me ne compiaccio! Visto che avete saputo riconoscere il valore dei miei versi!” “Vi stupireste, messere, dell'amore per l'arte e per la cultura che abbiamo ad Imperion.” Sorridendo falsamente Oxuid. “E comunque apprezzo davvero la vostra composizione. Soprattutto quel verso... Capomazda tutta si strugge e dov'è non sa...” “Ah, si.” Annuì Guisgard. “Piace molto anche a me.” http://i.simplecd.me/yojTdTxd.jpg |
Entrammo nella sala...era gremita di gente, io e Korshid eravamo leggermente spaesate...le luci facevamo mille giochi e bagliori negli specchi e cristalli..."E' un posto sontuoso Korshid, si nota i signori sono...o erano...molto ricchi".
Musain arrivò subito, gentile come sempre..lo guardavo...era sincero o stava fingendo? Ma ci facemmo guidare da lui..."Siete stato gentile..come sempre..venite sempre in mio soccorso...lo trovo strano sapete? Ma conservo bene la vostra spada ricordate"...certo la avevo tra le gonne ben nascosta assieme al pugnale. "Ho sentito dall'araldo nel centro della capitale si festeggia il ritorno di Imone Marsin, che non conosco..penso dovrei fare gli onori al festeggiato" e sorrisi guardando Korshid.."Dove si trova?". Qualcuno mi guardava in modo strano..Musain forse aveva ragione..i miei tratti orientali non ingannavano, ma finsi indifferenza. |
Vidi i suoi occhi...scorrere su di me..come se fossero impazziti.........mi sentii guardata......ma mai giudicata........mi avvicinai a lui e presi le briglie del mio cavallo dalle sue mani......." Elv....io non so piu' chi sono...o almeno..lo sapevo sino a qualche giorno fa.....ma...la mia vita era troppo distante da questi luoghi.....perchè io..possa essere lei........ci sarà qualcosa che spiegherà questa nostra grande assomiglianza........e comunque........sono sola...e voi potreste...essermi amico.....ho bisogno di una persona che mi stai vicino......ora devo andare........ci vedremo al maniero...".......salii sul cavallo e senza voltarmi indietro...tornai al maniero....sapevo che Elv era dietro di me.....arrivata alla scuderia...scesi da cavallo........" Elv....siete la mia ombra oggi....ecco il mio destriero e' tutto vostro"....e mi accorsi solo allora della presenza di De Gur....
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Lasciai il castello a malincuore, e salutai Roland al tempio.
Corsi verso la sala, e tornai da Azyle. "Ce l'ho fatta.." le sussurrai all'orecchio "Qui tutto bene, ti hanno chiesto di me?". Lanciai un'occhiata alla sala, le dame che chiacchieravano e ridevano, i gentiluomini che le guardavano più o meno esplicitamente, e ancora luci soffuse, sfarzo, raffinatezza. In un'altra circostanza sarei stata felice di vedere la Rocca sfavillare in quel modo. Musain parlava con una bellissima dama che non avevo mai visto, il finto Imone, invece, aveva trovato il mio obbiettivo: l'ambasciatore. Ma certo, Oxiud! Chi meglio di lui? |
“Si, sarò la vostra ombra, milady...” disse Elv ad Elisabeth, per poi prendere le redini del cavallo e condurre l'animale nelle scuderie.
E nell'andare via lo stalliere più di una volta si voltò verso di lei per guardarla. In quel momento apparve de Gur. “Sono lieto siate uscita a cavallo...” avvicinandosi a lei il barone “... oggi è una giornata adatta per cavalcare... e poi il nostro bosco rappresenta uno scenario idilliaco... ma ditemi, piuttosto... avete visto qualche bel posto? Siete arrivata al laghetto? Ci sono i resti di un vecchio castello laggiù, una torre con una casupola adiacente più che altro... ebbene l'avete visto? E' molto suggestivo. Il buon Elv conosce bene questi luoghi e vi avrà fatto senz'altro da guida.” |
“Ehi...” disse Azyle vedendo Clio “... finalmente! Ma dove eri finita? Pensavo fossi scappata!” Rise. “Comunque qui tutto tranquillo. Il tuo futuro marito a quanto pare è impegnato con un pezzo grosso appena arrivato... quello laggiù...” indicando Oxuid tra Froster e Guisgard “... credo sia un ambasciatore...” tornò a guardarla “... ebbene? Tu cosa hai fatto? Hai trovato il ritratto di tuo cugino?”
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"Già.. lo conosco quello.. temo di dover andare da loro.." borbottai.
Inutile dire che non ne avevo alcuna voglia. Sorrisi a Azyle "Sì che l'ho trovato.." prendendola dolcemente per un braccio, per portarla in un angolino appartato. "Guarda tu stessa" Aprendo il diario come fosse un tesoro. |
Azyle guardò il ritratto mostratole da Clio con molta attenzione.
Lo guardò per alcuni istanti, alzando poi lo sguardo e cercando nella sala il presunto cugino di Clio. Più volte i suoi occhi allora passarono da lui al ritratto e viceversa, fino a quando lo rimise nel diario, per poi chiuderlo ben bene. “Ti conviene conservarlo bene...” disse poi a Clio “... almeno fino a quando non avrai scoperto perchè quel tipo si sta spacciando per tuo cugino...” |
Sorrisi, sapevo che lei avrebbe capito.
"E' esattamente quello che ho intenzione di fare.." mormorai, nascondendo di nuovo il diario "Ormai non posso più guadagnarmi la sua fiducia o roba del genere perché non mi crederebbe mai.. lo pensavo Imone, sono stata sincera con lui.. e non sono molto simpatica quando dico quello che penso.." risi appena "Ma posso osservarlo attentamente, e cercare di scoprire il più possibile senza espormi..". Presi un profondo respiro. "Devo andare da loro, fare gli onori di casa.." sbuffai "Non è che hai voglia di accompagnarmi, eh?" alzando lo sguardo su di lei "No, no.. goditi la festa, c'è qualche invitato interessante?" con aria maliziosa. Ma poi tornai a guardare Oxiud, e continuare a sorridere divenne un peso terribile, ma dovevo farlo "Al massimo vienimi a salvare, se vedi che sto annaspando.." strizzando l'occhio alla mia amica. Così, mi avvicinai ai tre uomini. "Messer Oxiud, che piacere rivedervi.." mentii col mio bel sorriso finto, ma che doveva essere molto credibile, visto che ingannava anche i Lupi "Benvenuto a Lortena..". |
“Ah, mia cara...” disse Froster a Clio “... finalmente... lasciate che vi presenti messer Oxuid, ambasciatore di Imperion.”
“E' un vero onore, milady.” Con un leggero cenno del capo Oxuid. “Permettete che vi esterni il mio entusiasmo sulla bellezza di questa vostra terra.” “Già, Lortena è unica al mondo.” Annuendo Froster. “Verissimo, signor ambasciatore.” Sorridendo Lhar. “E così” sorridendo l'ambasciatore “qui abbiamo gli ultimi due esponenti dei Marsin... sono lieto di averli conosciuti... il governo di Imperion nutre molta fiducia che Lortena possa superare la grave crisi in cui è piombata. E sono certo che voi due” fissando la ragazza ed il suo falso cugino “saprete di certo spronare questa terra. Naturalmente con l'aiuto di lord Froster.” Mostrò una leggera risata di circostanza. “O forse vostro cugino ama solo le poesie ed i fiori?” Sarcastico. Froster rise forte. “A proposito...” aggiunse Oxuid “... mi piacerebbe parlare con voi del vostro soggiorno di studi a Capomazda... mi incuriosisce il fatto che la Religione laggiù sia ritenuta così importante... non hanno cercato di convertire anche voi, spero...” “Vi dirò...” con noncuranza Guisgard “... non potrei mai essere Cattolico... un Cattolico infatti ama il suo prossimo come se stesso... mentre io, nutrendo pochissima stima nei miei simili, avrei difficoltà ad obbedire a questo loro Precetto...” |
Zitta, zitta... non dire niente, niente...
"Vero, Lortena è unica al mondo.." cinguettai raggiante "Ad Amoros ci avete offerto vino di Solpacus, quindi so che apprezzate il buon bere.." facendo cenno a un cameriere di portare un bicchiere a chi non lo aveva "Dunque so che apprezzerete ciò che questa terra ha da offrire..." sorseggiando il vino "Beh, è completamente diverso da ciò che siete abituato, naturalmente.. ma è questo il bello della nostra terra, riesce sempre a sorprenderti.." sorrisi. "Convertire Imone?" risi appena "Non immagino impresa più ardua, mia madre ci metteva in punizione perché ci rifiutavamo di recitare il rosario.." scossi la testa ridendo. Era vero, in realtà, anche se questo non ci rendeva atei, semplicemente, avevamo preso strade diverse dalla sua, per quanto potesse sembrarle abominevole. La verità è che mia madre non aveva mai compreso profondamente il pluralismo religioso di Lortena. Ma non importava più ormai. Perché se tutto fosse stato perduto, avremmo avuto tutti un unica religione: il Nulla! "Beh, con Imperion al nostro fianco, i Ribelli non avranno scampo.. come potrebbero?" sorrisi. |
“Oh...” disse divertito Froster a quelle parole di Guisgard “... lui non vi ama, amici miei!” Ridendo forte.
“Fate bene a non nutrire fiducia verso il prossimo, messere...” Oxuid all'impostore “... fate bene, ottima regola di vita...” prese del vino e poi guardò Clio “... ma voi non occupatevi dei ribelli, milady... a questo penserà il nostro ser Musain con i suoi cavalieri... piuttosto... come procedono i preparativi alle imminenti nozze?” “Signori...” arrivando all'improvviso Azyle “... non trovate che la festa sia un tantino... come dire? Statica? Invece vedo la mia amica lady Clio sorride ad ognuna delle vostre battute. E così mi son decisa a venire fra voi.” “Lady Azyle, signori...” presentandola Froster “... questi è sua eccellenza messer Oxuid, ambasciatore di Imperion.” “Incantato.” Oxuid alla ragazza. In quel momento l'orchestra cominciò a suonare ed un nuovo giro di valzer cominciò. “Posso avere l'onore, milady?” Guisgard a Azyle. “Temo che darete precedenza a vostra cugina, ragazzo mio...” sorridendo Froster “... lady Clio ama ballare ed io invece no... dunque mi farete il piacere e l'onore di condurla in questo giro di valzer. E' la padrona di casa e voglio che inauguri questo ballo.” Guisgard restò un attimo perplesso. “Sarà un piacere, milord...” mostrando poi un lieve inchino “... cugina, mi fate l'onore di questo ballo?” Voltandosi poi freddamente verso Clio. |
Benedetta Azyle! Sei venuta a salvarmi..
Seguii lo sguardo dell'impostore su Azyle e sorrisi dentro di me. L'aveva invitata a ballare, splendido! Oh, non sai in che guaio ti stai cacciando.. un valzer con lei e non le staccherai più gli occhi di dosso... ti farà morire... Ma naturalmente Froster doveva rovinare tutto, come potevo stupirmi ancora, era la sua specialità dopotutto! Sorrisi all'impostore, esattamente come avevo sorriso a Froster. "Naturalmente.." porgendogli educatamente la mano. Ma se io detesto ballare! |
Guisgard condusse Clio al centro della sala, dove le altre coppie diedero loro la precedenza e subito il ballo cominciò.
“Non temete...” disse l'impostore alla ragazza “... questo ballo terminerà presto per la fortuna di entrambi... su, facciamo il sacrificio per il vostro futuro consorte...” conducendola sulle note del valzer “... siete brava con in vostri sorrisi di circostanza, no? Ecco, fatene uno bello grande e tutto andrà bene...” Tutte le coppie volteggiavano seguendo la musica e ogni dama si faceva condurre dolcemente dal proprio cavaliere. “Magari per far passare il tempo” mormorò Guisgard “si potrebbe parlare del più e del meno...” i suoi occhi caddero sulla collana “... molto bella... si vede che è il dono di un innamorato... è stato il vostro futuro sposo o avete qualche ammiratore segreto, cara cugina?” Sarcastico. |
Mi lasciai condurre su quelle note, recitando perfettamente la parte della fanciulla felice.
La collana. Ormai è tardi per tradirti in questo modo.. Ormai non ho più alcun dubbio... "Oh, sì.." esclamai, distrattamente "E' la mia preferita.. avete ragione è un regalo.." mi si strinse il cuore "...il regalo di qualcuno che mi amava davvero.. anche se non come pensate voi.." sorrisi. E l'avrei barattata più che volentieri, pensai, pur di averlo con me alla festa per i miei diciotto anni. Soprattutto ora che sapevo che sarebbe stata l'ultima volta. Per un breve istante, la tristezza, impertinente mi velò gli occhi, ma fu un istante, un battito di ciglia quasi impercettibile. Probabilmente lui non se n'era neanche accorto. Sorridevo spensierata, e pregavo che quella nenia finisse presto. |
Il ballo continuò.
Continuò tra il chiarore delle lampade e l'incanto delle infinite candele. E poi tra i bagliori dei gioielli al collo delle ricche dame, sui bottoni delle eleganti giacche dei cavalieri, persino tra i piumati ventagli che i paggi agitavano per rinfrescare la sala. Da lontano i due falsi cugini sembravano lo specchio della felicità. Lei giovane e bellissima, lui affascinante ed elegante in quel suo abito alla moda di Parigi. Froster ed i suoi li guardavano compiaciuti. “Eh, fortunata lady Clio.” Disse Lhar al tiranno. “E' felice, si vede. E siete stato voi a renderla tale, milord.” Ma gli occhi della ragazza, così abili ed esperti ad ingannare i nemici, non sortirono su tutti il medesimo effetto. Le note proseguivano dolci e inebrianti, guidando le belle coppie in quel valzer. E approfittando di ciò, danzando tra i tanti cavalieri con le loro dame, Clio ed il suo falso cugino quasi scivolarono fuori da quel mondo ovattato e fittizio. Lui infatti la condusse quasi via, fino ad uscire sulla terrazza deserta, senza che nessuno se ne accorgesse. “Ecco...” fece lui, arrivando presso il parapetto marmoreo della terrazza “... vi ho liberato dal ballo, dalla musica e dalla mia presenza come cavaliere...” voltandosi poi a guardare il cielo stellato “... non sopportavo più di vedervi in quello stato... dovete esercitarvi anche con lo sguardo, sapete? Il sorriso non basta più. Almeno con me.” Scosse il capo. “Mi detestate così tanto? Perchè?” Tornando a guardarla. “Cosa vi ho fatto? Più vi guardo e più leggo il disprezzo nei vostri occhi! Perchè?” E nel dire ciò si era avvicinato tanto a lei, quasi arrivando a sfiorarla. |
“Milady...” disse Musain ad Altea “... la spada è donna ed ogni vero spadaccino gli è servitore... come è servitore di ogni dama...” la prese sottobraccio e la condusse al centro della sala “... quello che vedete laggiù, con la parrucca incipriata, lo sguardo spento e le movenze goffe è lord Froster, signore di questa contea... l'uomo che gli sta accanto invece, con i capelli rasati e la barbetta, è messer Oxuid, ambasciatore di Imperion qui a Lortena... l'altro individuo, alla sua sinistra, con l'espressione curiosa, è messer Lhar, governatore di questa rocca... quanto all'ospite d'onore della festa, Imone Marsin... fino a poco fa era fra loro... ora invece sembra sparito... forse sarà impegnato col ballo... venite, vi presenterò a lord Froster ed all'ambasciatore...”
E condusse la principessa da Froster e da Oxuid. “Signori...” avvicinandosi a loro Musain “... permettetemi di presentarvi la principessa Altea... è da poco giunta dall'Oriente ed era incuriosita di partecipare a questa nostra festa.” |
Sorrisi al mio finto cugino.
"Grazie.." Mormorai, lanciando un'occhiata alla sala "Detesto ballare.. Beh, voi sapete che mento, quindi che senso ha? Non avete idea di quanto sia pesante...". Alzai gli occhi su di lui. "E comunque non sapete leggere poi così bene i miei occhi, non era disprezzo il mio, solo malinconia..." Alzai le spalle "Non ce l'ho con voi.. Certo, le spie non piacciono a nessuno, ma so anch'io che sono necessarie... Ma voi facevate solo il vostro lavoro, e anche molto bene.." Risi appena "Ci sono cascata in pieno, come un'idiota.. Ottimo piano, sfruttare le mie debolezze..." Scossi la testa, guardando lontano "Non credevo di poter soffrire ancora così tanto.. Pensavo di aver raggiunto il limite.. Andiamo.. Ho visto morite tutti quelli che amavo, assoggettare il mio popolo... Cosa può esserci di peggio? Beh, mi sbagliavo.. Pensare che Imone avesse tradito se stesso, la sua famiglia, la sua terra, che fosse diventato tutto ciò che detestava è stato terribile.. Ho sentito quel poco di cuore che mi restava dilaniarsi, come se mi fosse stato strappato dal petto e gettato in pasto ai cani.. E non perché non ed in grado di tirare di spada.. Che c'entra.. Musain e Dension sono ottimi spadaccino, immagino, ma non valgono nulla per me.. Ma pensare che non gli importasse della aua terra, non fosse pronto a sacrificarsi per lei, era insopportabile.. " Sorrisi "Da una parte è un sollievo sapere che non è così.. Che no ha mai visto le miserie di questa terra... Che non ha dimenticato Martina, e non è rimasto impassibile mentre gli raccontavo come sono morti i suoi.." Sorrisi "Mi piace immaginare che siano insieme ora, uniti in quell'amore per cui li ho sempre invidiati.." Sospirai "Ma dall'altra ogni volta che ti guardo penso: lui dov'è, che fine ha fatto? É in fondo al mare, in mezzo alla strada, in un cimitero di provincia? Com'è morto, chi l'ha ucciso?" Scossi la testa "Nom riesco a darmi pace..". Poi, alzai lo sguardo su di lui, a cercare i suoi occhi. "Non ti chiederò chi sei e chi ti ha mandato.. Perché so che non me lo diresti.." Sorrisi "Io non lo farei.." Sostenni lo sguardo "Dimmi solo che fine ha fatto Imone, ti prego... E piantala di raggirarmi.." Sfiorando la collana "Imone mi ha regalato questa collana, per il mio diciottesimo compleanno... L'ho messo apposta perché potessi tradirti... Ma poi mi sono ricordata di avere un ritratto recente di Imone... E non ti somiglia.." Non lasciai mai i suoi occhi "Voglio la verità su Imone.. Altrimenti, avviserò Froster che sei un impostore, tanto lui sicuramente non ti ha mandato, ma chiunque ci sia dietro non sarà molto contento di sapere che ti sei fatto scoprire... Dimmi la verità, e farò finta di non aver scoperto niente.." Sorrisi. |
Mi avvicinai con Musain e Korshid verso Froster ed Oxuid.."Quindi Musain davanti a una donna abbassa la spada?" sorrisi pensando tra me e me "..Imone Marsin non è in sala ha detto, ma a dire il vero sarebbe morto..a meno che..non sia stato un piano tra il fuggitivo..e se il fuggitivo fosse stato il vero Imone Marsin invece?E' strano..narrai ieri sera a quel Dension della morte di Imone e Musain ancora non ne è a conoscenza? Ma nessuno sembra..se questa festa è in onore di lui...vorrei solo vederlo, per capire..ma stavolta non dirò nulla, per me sarà un perfetto sconosciuto. Eppure ho il sospetto l'incendio abbia a che fare con ciò che ho narrato..ma sarebbe assurdo...dare fuoco a una intera locanda se volevano uccidere solo me..e perchè uccidermi?" per un momento rabbrivvidii al pensiero.."Perchè quella notte l' impostore era cercato da uomini di Imperion che stavano andando proprio a Lortena..e...allora..l'assassino di Imone Marsin può essere Dension?".
Feci un respiro grande e cercai di sfoggiare il mio migliore sorriso "Lord Froster, è un piacere fare la vostra conoscenza. Dunque è con voi che debbo complimentarmi per questa bella festa e, soprattutto, per come sia magnifica Lortena..anche se il mio soggiorno qui non è stato molto fortunato. Alloggiavo in una locanda, visto sono in viaggio, e un incendio l'ha distrutta e sono morti alcuni del mio seguito" il mio sguardo poi si voltò verso Oxuid con sfida "Devo poi ringraziare messer Oxuid che mi ha accompagnato in centro della capitale con la sua carrozza, ma appena ha udito della festa e, nonostante gli chiesi di accompagnarmici, è scappato..coi miei preziosi bagagli con gioielli e vestiti e altro, ma sono certa avrà la compiacenza di restituirmeli". Sorrisi ironicamente poggiando il bicchiere vuoto in un vassoio mentre passava un servitore. Mi guardai attorno fingendo.."Comunque nella capitale alcune ragazze del popolo mi hanno descritto il festeggiato in modo superbo dicendo sia tanto bello quanto coraggioso..e deve essere cosi visto sir Musain ha detto non è nel salone..sarà ambito da delle belle dame...sono certa mio padre, il re Ibrahim III, se fosse vero ciò che si narrà di Imone mi avrebbe subito dato in sposa a lui sancendo un patto tra Lortena e Setareh..sapete da noi è normale ci si sposi per sancire patti preziosi tra regni e gli sposi si conoscono addirittura la sera dopo le nozze..eh, diventerebbe più che miliardario visto i Tesori vi sono nel mio regno"...che brava attrice e quante scemaggini dicevo pur di scoprire il Segreto di Imone Marsin...eppure un fondo di verità vi era in ciò che avevo detto..ovvero davvero mio padre mi avrebbe dato in sposa a un uomo come Imone, quello conosciuto al porto mentre scendeva dalla nave. |
Gli occhi di Elv erano di un nocciola che tendeva a dare i riflessi dell'oro......mi ricordava il mio scudiero.....Diego...aveva quattordici anni quando mi fu affidato, era sempre pronto e attento...........non mi aveva mai lasciata sola...neanche un momento...neanche quando pensando di rivolgersi ad un uomo mi poneva domande imbarazzanti ed io con uno scappellotto lo mandavo a dormire.......ma Elv era adulto e non avrebbe intrapreso con me discorsi da uomini.....sorrisi " Vi ringrazio.....ombra....si, vi chiamerò così...".......entrambi ci rendemmo conto di De Gur.........mi venne incontro e io mossi alcuni passi verso di lui......quante domande....quanti luoghi celava quel bosco........quanta ansia......quasi si ripetesse per lui una scena........" Non pensavo che questi ...come li avete chiamati voi idilliaci boschi.....avessero così tante meraviglie nascoste al proprio interno.........Lo stalliere mi ha preparato il cavallo, questo e' il suo compito....."..mi avvicinai di più a lui...." Mentre facevo il bagno stamane...dopo una notte diciamo agitata........il nano...mi ha proposto una cavalcata.........forse se foste venuto voi avremmo parlato di altro.....magari....della mia ferita alla mano........non ho baciato molti uomini in vita mia...anzi per essere sincera....voi siete il secondo....ma per quanto mi ricordi...non lo vidi fuggire via in preda al panico.......evidentemente.......vi ho delusa......"........lo superai di qualche passo......." Devo attendere lo stalliere per farmi vedere le bellezze del luogo...oppure siete dell'umore adatto perchè facciate gli onori di casa......?..."..........era il secondo giorno.....che stavo in quel maniero...e non riuscivo ancora ad escogitare un piano che potesse portare De Gur dalla parte di Imperion...........Oxuid dovevo farlo incontrare con lui......già ma guardando le alte mura...mi resi conto che ero tagliata fuori dal mondo.......mi ricordai dell'uomo delle stelle........mi aveva dato la carta della dama di picche e mi disse che ci saremmo incontrati........se non finivo prima nella fossa...forse...ma se continuava così.....
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Gli occhi di Guisgard divennero freddi all'improvviso.
Una luce glaciale attraversò il loro azzurro scintillio, come un lampo, un fuoco divampato per quelle parole di Clio. L'impostore allora afferrò di colpo le braccia della ragazza, stringendole forte, in una morsa che scoraggiava ogni tentativo di divincolarsi. “Potrei strangolarvi in questo stesso momento” disse con lo sguardo in quello di lei “e poi gettarvi giù da questa terrazza... vi troverebbero solo domattina ed io avrei tutta la notte per fuggire indisturbato...” la sua mano sfiorò la collana di lei “... o anche farvi molto di peggio e poi uccidervi...” la lasciò per poi voltarsi e appoggiare le mani sul parapetto “... ma non sono un assassino... e neanche una spia...” si lasciò andare ad un profondo respiro “... e sono stanco di tutte queste bugie... ero al porto delle Flegee quel giorno... lo incontrai in una locanda... cominciò a litigare con un cavaliere... all'inizio non diedi molto peso alla cosa ma poi il tutto generò... e quando capii la trappola in cui era finito allora era già troppo tardi... discutevano sulla politica, che assurdità... poi Imone perse le staffe e provocato da quel cavaliere lo colpì... il duello fu inevitabile... cercai di scongiurare la cosa, anche offrendomi al posto di vostro cugino, ma per tutta risposta quel cavaliere mi disse che dopo, se avessi voluto, sarebbe toccato anche a me affrontarlo... il duello cominciò... Imone era abile, ma quel cavaliere lo era molto di più... la sfida non durò che pochi minuti e lasciò vostro cugino morente nella polvere... sul punto di morte mi chiese di portare qui i suoi diari e la sua spada, che lui fino all'ultimo non aveva voluto disonorare... io allora giurai vendetta contro quel dannato ma non ebbi tuttavia il coraggio di affrontarlo... presi la roba di Imone e scappai via... decisi però di sfruttare la situazione per avere un posto sicuro in cui nascondermi, visto che avevo quel cavaliere ed i suoi compagni alle calcagna... e così mi feci passare per Imone Marsin... il resto lo conoscete...” si voltò a guardarla “... e non vi ho raccontato tutto per paura dei vostri ricatti... neanche mi interessano... se sono venuto qui è solo per sfuggire alla morte, non certo per arricchirmi o sfruttare il nome di vostro cugino... e se ho appena svelato la verità è perchè non sopporto di vedere ogni volta che mi guardate il confronto che fate tra me e lui... ecco tutto... e per quanto mi riguarda potete anche correre dal vostro futuro sposo a raccontare tutto...” In quel momento li raggiunse sulla terrazza Azyle. “Oh, spero di non aver interrotto una riunione di famiglia.” Sorridendo la ragazza. “Non temete...” andando via Guisgard “... non avete interrotto nulla...” e tornò nella sala, lasciandole sole. |
“Perdonate, Altezza, ma la città da cui provengo ha ormai superato questi anacronistici ed un po' grotteschi privilegi nobiliari. Spero di non offendervi ma la mia intelligenza, la mia cultura e la mia sensibilità di libero e laico intellettuale non riconosce alcun vantaggio, né alcun merito nel lasciarsi accompagnare da qualcuno che si eleva sui suoi simili solamente grazie ad un presunto e favoleggiante diritto divino.”
“Eh, il nostro ambasciatore dimentica di essere a Lortena ora e non ad Imperion.” Ridendo Froster. “Affatto, milord...” fissandolo Oxuid “... non potrei dimenticarlo neanche se volessi, visto la bella mostra di parrucche incipriate e i grandi edifici sacri così colmi di affreschi e monili preziosi, mentre invece la gente muore di fame o a causa della guerra civile.” Froster incassò senza rispondere nulla. “Ebbene, milady...” rivolgendosi poi il tiranno ad Altea nel tentativo di cambiare discorso “... forse siete capitata qui nel momento giusto, sapete? Il nostro messer Imone infatti è intenzionato a prendere moglie e voi, a quanto dite, oltre che bellissima, siete un ottimo partito.” Sorridendo. |
Ascoltai Oxuid..ormai sapevo i suoi ideali, sarebbe stato difficile entrare ad Imperion, ma forse li avremmo potuto fingerci persone del popolo.
Ma mi sembrava non corresse buon sangue tra lui e Froster, e questo ultimo fu spiazzato dalle parole dell' ambasciatore di Lortena..ma non erano fatti miei...giusto..a me non interessava nulla della loro politica e lotte interne. "Oh davvero...cerca moglie? Cosi affascinante come lo descrivono, non dovrebbe essere un problema per lui" e osservai Froster "sono curiosa di vederlo..chissà..magari l' Amore tra noi scatterà a prima vista" dissi sorridendo...facile solo a dirsi...esisteva l' Amore a prima vista? Non saprei..io mi innamorai di Abrham subito, ma lui non era innamorato di me..quindi no, non esisteva, ma almeno avrei visto questo Imone. |
“Si...” disse de Gur ad Elisabeth “... questi boschi custodiscono molti segreti e diversi misteri... ma scoprirli, soprattutto la prima volta, è sempre affascinante... naturalmente voglio io l'onore ed il privilegio di potervi condurre là a scoprirli, tuttavia oggi devo incontrare alcuni miei funzionari circa l'amministrazione delle mie terre... naturalmente avete sempre la possibilità di farvi condurre dal nostro stalliere nel bosco, ma dubito che una dama come voi preferisca la compagnia di quel miserabile alla mia...” sorrise “... quanto alla scorsa notte, vi chiedo perdono... forse ho bevuto troppo e talvolta accade che per questo io cominci a rammentare sugli antichi spettri di questo castello...”
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Certo lo stalliere e' sempre lo stalliere............." perdonatemi...dimenticavo che siete un uomo terribilmente impegnato......non vi ho parlato di Un mio parente ero con lui quando ho deciso...di rimanere al maniero........si trova a Lortena.....magari se i vostri affari li dovrete andare a discutere in città potrei venire con voi......e poi magari...potremmo cenare insieme...e questa volta senza esagerare col vino......"...gli poggiai la mano sul braccio....." E per quanto riguarda il giro nel bosco...preferisco farlo con voi ovviamente...."...
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E mentre Altea conversava lietamente con quegli uomini, dalla terrazza qualcuno giunse nella sala.
“Ecco il nostro messer Imone.” Disse Yolanda, indicando Guisgard appena tornato. “Ma dove eravate? Forse vostra cugina voleva tenervi per se?” Sorridendo. “Affatto, damigella.” Con un inchino l'impostore alla ragazza. “E sapete bene che sono sempre il vostro umile servitore.” “Che galante.” Fece la ragazza. “Ma preferisco avervi come cavaliere, messere. Ditemi, a quale dama mi paragonereste? Dei romanzi intendo...” “Di certo alla bella Enide, damigella.” Rispose Guisgard. “Perchè in voi dolcezza e candore vanno di pari passo con la cortesia e l'eleganza.” “Che adulatore.” Ridendo appena lei. “Ma farò finta di credervi.” |
“In verità” disse de Gur ad Elisabeth “i miei affari devo discuterli nella dimora di un mio funzionario poco prima della capitale... se volete allora mi accompagnerete. Andatevi a cambiare, mentre io farò preparare la carrozza.”
E dalle scuderie, attento a non farsi vedere, Elv osservava quella scena. |
Lo ascoltavo, lo ascoltavo attentamente.
Ogni parola, ogni sguardo. Il cuore batteva forte, mentre immaginavo Imone duellare col cavaliere, cadere nella polvere. Era morto com'era vissuto, onorevolmente. Era la verità, era un sollievo. Stavo per ribattere quando arrivo Azyle. Le sorrisi. "Avevo ragione, ma non ha cattive intenzioni, devo andare da lui.. Scusa..". Tornai nella sala, e lo cercai con lo sguardo. "Avresti dovuto dirmi la verità fin dal principio.." Sussurrai, alle sue spalle, per poi arrivare davanti a lui è guardarlo negli occhi. "Non è te che disprezzo, avrei disprezzato mio cugino se fosse cambiato tanto.. Ma tu non sei lui.." Sorrisi "Lui si è fidato di te, ti ha dato la spada perché la portassi a Lortena, perché sapessi che non l'ha disonorata.. Sarebbe stato molto carino da parte tua fare quanto ti aveva chiesto, invece dell'esatto contrario, farmi credere che l'avesse disonorata.." Sospirai "ma ormai è passato.. Ti ringrazio di avermi raccontato tutto questo.." Sorrisi "Lo so che hai visto la parte peggiore di me.. Ma, cerca di capire, siamo in guerra.. Non posso fidarmi di nessuno.. Non ce l'ho con te.. Hai avuto una pessima idea a non dirmi la verità, è vero, ma mi hai riportato la spada di mio padre, il diario di mio cugino, non hai idea di quanto siano importanti per me.. Grazie.. Potevi tenerti la spada, fuggire lontano, ma non l'hai fatto... Grazie.." Sorrisi. Il mio tono era diverso, dolce e gentile, ma non finto. "Lui si fidava di te a quanto pare.." Sorrisi "Resta finché vuoi, questa è casa tua ora... Immagino che mi consideri una terribile megera.." Risi appena "E non ti biasimerò se non vorrai più parlarmi.. Ma se invece avessi voglia di ricominciare da capo, come te stesso, intendo, beh.. Sai dove trovarmi..". Mi inchinai leggermente, in segno di saluto "Ti lascio alla festa ora, sei l'ospite d'onore.." Sorrisi "Non temere, non sono tutte antipatiche e intrattabili come me le dame di Lortena..". |
Ad un tratto sentii una voce gaia e allegra di una bella ragazza..aveva detto Imone era tornato in sala.
I miei occhi guardavano tra gli invitati e rimasi immobile...lo guardavo, lo fissavo...guardai Korshid, tra sacerdotesse ci si capiva, era qualcosa che al mondo esterno era impossibile capire..pure lei lo aveva visto il vero Imone morto davanti alla locanda. Ritornai sul ragazzo...no...era certo...non era l' Imone Marsin con cui avevo parlato ma non era questo a sconvolgermi...mi avevano insegnato molte cose ma una cosa ci differiva da tutti..Imone e quel ragazzo avevano gli stessi occhi azzurri ma era solo il colore a renderli uguali..quegli occhi enigmatici e con un velo di inquietudine li conoscevo, mi avevano osservato dopo avermi tolto un pugnale, dopo essersi nascosto nella mia camera..quella notte era solo la Luna a rischiarare il suo volto ma ora lo vedevo alla luce delle candele...il nostro..Ulisse. Cosa succedeva...avevo ragione prima a pensare forse il fuggitivo era il vero Imone? O..Ismael disse un ragazzo era vicino a Imone mentre stava morendo e mi raccontò tutto..e come si era celato nella mia camera, forse cercava di nascondersi..ma perchè stare nella tana del Lupo? "Oh" esclamai con un sorriso finto, ma il mio animo era inquieto.."Avevano ragione quelle ragazze alla capitale, è davvero affascinante..ma mi sembra già impegnato..con quella dama, forse si sono innamorati e ha scelto la sua sposa..sono arrivata troppo tardi" ...mi mancava pure di essermi tesa la trappola da sola e sposare una persona non conoscevo affatto. Eppure continuavo a guardarlo..perplessa..non so cosa mi stava succedendo, il mio impeto era di uscire dal balcone a prendere dell' aria fresca ma dovevo reggere il gioco. |
......" Sarò felice di accompagnarvi allora.....".......fu così che presi il viottolo che mi portava al corpo centrale del maniero......camminai lungo il lucido corridoio e mi fermai a fissare un quadro....c'era Symoin.....in mezzo ad una radura........c'era il rudere di un castello alle sue spalle.....ed un uomo il cui volto non si percepiva...negli occhi di lei.....la paura.........mi voltai e cominciai a correre...sino alla stanza..presi la chiave ed aprii la porta...richiudendola alle mie spalle.........mi spoglia gettando il vestito su una sedia......ed aprii l'armadio..una ventata...di profumo...d'istinto guardai lo specchio e la vidi.....gli occhi le brillavano e le sue gote erano rosse......era perfetta........impeccabile......e io ero nuda...indecisa su cosa mettere....su quale abito avrei messo per compiacere al Barone...." Dimmi.....Symoin......cosa metteresti per quest'occasione.........mi hai portata qui......tra le tue cose.....dimmi ora......cosa farebbe risaltare la mia bellezza...."...non rispose....verbalmente...ma incominciai a rovistare nell'armadio e tra i tanti vestiti......scelsi......l'azzurro.....misi del profumo sul collo e sulle braccia......ed indossai il vestito.........sciolsi i capelli e li lasciai scivolare lisci ...pesanti e lucidi come la seta........soddisfatta...scesi le scale e andai in giardino ....dinanzi al portone una lussuosa carrozza attendeva......." Spero di non avervi fatto aspettare piu' del dovuto......"...
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“Non importa, posso capire ciò che pensavate...” disse Guisgard voltandosi verso Clio.
I due avevano fatto qualche passo indietro, estraniandosi per un momento dagli altri invitati. “Non pensavo che Imone per tornare qui e farsi accettare dovesse apparire come lo si ricordava.” Con uno sguardo cupo. “Gli uomini possono cambiare e anche se non hanno un animo ribelle non vuol dire che accettino poi ogni sorta di ingiustizia. Ma abbiamo sbagliato entrambi... e pensare che volevo... si, che volevo imparare a tirare di spada per... per farmi accettare da voi... che sciocco, vero?” Rise beffardo. “Ma non parliamone più... sono felice di avervi restituito il vostro Imone... forse non mi crederete, ma davvero avrei voluto morire al suo posto... ma tranquilla, ancora per poco resterò ad occupare il suo posto qui...” “La mia amica Clio” avvicinandosi ai due Yolanda “vi vuole tutto per se stasera.” Sorrise. “Se non fosse vostra cugina ne sarei gelosa.” “Non temete, damigella...” con un inchino l'impostore “... come detto sarò il vostro cavaliere per tutto il tempo che mi è concesso di restare qui.” Sorridendo tiepidamente. |
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