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Quasi non mi accorsi che si era conclusa, ripetendomi ancora quelle note nella mente.
Sembrava non dover finire mai, ma era infine giunta ad una conclusione. Mi riscossi come da un sogno, o dal torpore del dormiveglia e decisi che fosse meglio tornare in camera. Così feci, lasciando il rametto di lavanda sul comodino e mettendomi a letto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La notte trascorse silenziosa, con sogni vaghi, misteriosi, che poi al mattino Gwen non ricordò più.
La colazione, come sempre, fu servita dal suo maggiordomo nella veranda che dava sul giardino. "Matt" disse l'uomo mentre apparecchiava "è andato stamattina presto a Suession per ritirare quelle stoffe dalla bottega del signor Sartr, madama. Il ragazzo ha portato novità dalla città. Pare infatti che durante il temporale di ieri, uno dei più eccezionali degli ultimi tempi, un altro condannato al patibolo sia riuscito a scappare." |
Il mio sonno fu costellato di sogni vaghi, effimeri, misteriosi, come fumi di spezie, ma non ne ricordai nessuno, al mio risveglio.
Raggiunsi la veranda dove veniva servita la colazione, da mia specifica direttiva e fui aggiornata da Stevar sulle ultime novità. "Ultimamente pare che questi furfanti non facciano altro" commentai, versando un po' di latte nel tè. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Immagino di si, madama." Disse Stevar a Gwen. "Pare che gli uomini dello sceriffo non riescano a contrastare queste improvvise evasioni." Fissandola. "Madama, come volete che proceda col suo ospite? Gli servirò la colazione in camera?"
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"Bah... Mi chiedo se sia poco incisivo lo sceriffo o troppo furbi i criminali" dissi sarcasticamente.
Chiese poi dell'ospite e per un attimo dovevo ammettere di averlo dimenticato. "Solo se non vorrà unirsi a me in veranda, ma chiedeteglielo prima" risposi, bevendo un sorso di tè. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Stevar annuì a Gwen e si recò presso l'alloggio dell'ospite, tornando pochi istanti dopo.
"Madamigella, il vostro ospite non è in camera." Disse il maggiordomo. "Credo sia uscito molto presto, forse all'alba." |
Stevar tornò comunicandomi che Lucidor era uscito all'alba.
"Oh" dissi solo. "Beh, immagino potremo servirgli comunque da mangiare quando ritornerà, se sarà di suo gradimento" liquidai poi, continuando la mia colazione. Mi aveva stupita un po' che fosse uscito senza avvisare, anche se non era prigioniero qui. Avrei comunque avuto modo e tempo per riprendermi, dopo lo shock della sera prima. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen terminò la colazione e la mattinata trascorse tranquilla, quasi noiosa, mentre il Sole si ergeva fra le nuvole sulla brughiera sottostante, intrigando i suoi raggi nei rami intrecciati di quelle lande.
Un profumo di muschio selvatico si liberava nell'aria ancora densa di umidità dopo il temporale. Un silenzio quieto avvolgeva ora il palazzo, rotto solo dalla voce di Matt che canticchiava, mentre si occupava dei cavalli nelle scuderie. |
La giornata si preannunciava stranamente immobile, lenta, col Sole che si mescolava alle nuvole e Matt solo che rompeva quel silenzio atavico, che oggi chissà come mi turbava.
Decisi allora di uscire a cavalcare per spezzare quella monotonia che rischiava di schiacciare tutto me compresa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen scese nel cortile e poi raggiunse le scuderie, dove Matt si stava occupando dei cavalli.
"Buongiorno, padrona." Disse lui accogliendo con un sorriso la ragazza. "Stamattina desiderate uscire a cavallo? Sello il vostro preferito?" |
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