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Don Bravo sorrise ad Altea.
“Oh, temo mi sopravvalutiate, ragazza mia.” Disse. “La mia sicurezza, o meglio, la mia tranquillità si basa sul fatto che questo villaggio è isolato, quasi sperduto e venire qui è come finire in gabbia. Non vi sono altri centri abitati in un raggio di diverse miglia e qui come avete visto i militari sono giunti subito a controllare.” |
Annuii e dissi al chierico di rientrare per bere il the.
Ci sedemmo sul tavolo e dissi tranquillamente mentre sorseggiavo il the.."Domani andrò a vedere la biblioteca, o volete ora? Prima finirò il mio lavoro e prima potrò trovare ciò che cerco...pure le mie antenate come dissi a Don Nicola avevano uno spirito avventuriero, ben due sono andate alla ricerca di un Fiore...un fiore..e cosa potrebbe avere un fiore di tanto particolare?". |
“La biblioteca è nella chiesetta” disse Don Bravo ad Altea “e potete visitarla quando vorrete.” Prese delle chiavi da una tasca. “Ecco una copia delle chiavi della biblioteca. Ora siete voi la responsabile.”
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* Lei aveva trovato l'Amore e questo mi faceva ben sperare,mi dava nuova fiducia per compiere la mia fuga.
- Io non sono mai stata innamorata ma vorrei esserlo,per questo sto qui ora in attesa di essere portata a Nuova Camelot. Spero davvero che questo Amore di cui tanto si favoleggia valga la spesa che ho dovuto sostenere per il viaggio- Sospirai appena stringendo la mia borsa, contenente le poche cose che avevo potuto portare con me* |
Finii il the e felice presi le chiavi..."Vado a dare un occhio allora"...e andai a riprendere le armi per precauzione.
La chiesetta era piccola quindi trovai subito la porta ... la stanza era buia ed aprii una finestra e accesi poi una lampada. Rimasi a bocca aperta...era piena di libri..polvere e disordine..un gran bel lavoro...però avevo in mente il ricercato...sei una spericolata Altea..ci penseranno le guardie. E presi un libro storico e lo spolverai per distrarmi. |
Mi bacio` ancora, piano, quasi come se volesse lasciare delle carezze, piu` che baci.
Ad un certo punto la vedetta annuncio` la terra ferma. "Stiamo per arrivare...'' mormorai sulle sue labbra, con pochissima convinzione. Non volevo andare da nessuna parte. Volevo restare in questo letto, tra le sue braccia, ma non si poteva. |
Le carezze di Elv, i suoi baci, i suoi sguardi.
Poi i sospiri di Gwen, i brividi sulla sue pelle liscia, il candore delle lenzuola che avvolgevano il suo giovane corpo. Elv allora si alzò e si rivestì, con i suoi pantaloni di pelle nera, gli alti stivali e la camicia con la giacca blu cobalto. Rimise la spada nel cinturone e prese il suo cappello. “Vado a vedere sul ponte...” disse “... ti porterò poi qualcosa da mangiare... a dopo, piccola...” sorrise ed uscì. |
Altea raggiunse la biblioteca e si accorse del gran numero di libri in essa conservati.
E mentre era là, dall'esterno sentì dei passi. Un uomo a cavallo si fermò davanti alla casa di Don Bravo. La gitana riconobbe subito il sauro: era il suo Cruz. |
Elv si alzo` e si rivesti`. Poi usci` sul ponte per controllare la situazione ed io rimasi sola nella cabina.
Osservavo il posto vuoto accanto a me e ancora caldo del corpo di lui. Non mi sembrava vero tutto cio`. Non avevo mai provato una cosa del genere, un sentimento cosi`... maturo. E totalmente nuovo per me. In balia di quei pensieri, mi alzai e mi vestii, aspettando Elv. |
Iniziai a suddividere i libri e spolverare..era possibile erano senza ordine..medicina e storia assieme..presi quelli sulle erbe mediche e li sistemai assieme a quelli sulla medicina, presi il libro dell' inventario ma udii dei rumori e un nitrito..era un uomo..e vi era Cruz.
Sorrisi e uscii dalla chiesa per ringraziare l' uomo che me lo portò.."Siete passato per la foresta? Non avevate paura dell' evaso?". |
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