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Arrivammo da quel ragazzo e appena mi vide mi sorrise. Strinsi allora la mano di Ren e mi avvicinai insieme a lui.
"Mi hai lasciato questa" dissi mostrandogli la carta. "Ora puoi tornare a lavorare" dissi accennando un sorriso. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi.."Bene...ma tu starai con me ovviamente..ormai ti ingaggerò come guardia del corpo..mi preparo, poi ti prepari tu..ok? Non preoccuparti non ho risposto a nessuno e non lo farò, aspetto la nuova sim...a dopo allora".
Chiusi la telefonata e andai a farmi una doccia rigenerante, l' acqua scorreva nella pelle, nei muscoli e nelle ossa e sentii il fisico rilassarsi finalmente...mi ci voleva un pò di serenità e libertà. Mi asciugai veloce e allacciai l' accappatoio, misi in una borsa le cose mi sarebbero servite di più Poi indossai un abito nero, un pò scollato ma presi il mio inseparabile giubbotto di pelle rossa per poi indossarlo e tornai in soggiorno, posai la valigia e mi sedetti ad aspettare Guisgard, il libro sul tavolo e un bel caffè forte per tenermi scattante...e il cellulare ovviamente. E iniziai a finire la storia del libro aspettando...lei sarebbe tornata nel quadro dove lui l' aveva ritratta quando sarebbe stato in grado di riconquistarla..un po' come tornare nel quadro della vita. Certo si poteva cambiare..ma il tradimento io non lo perdonavo..ma il protagonista non l' aveva tradita solo doveva imparare ad amarla. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...4b7acd12d5.jpg |
Ero confusa a guardare quelle diverse proposte. Mi sembravano davvero troppo elegante e raffinate, uno spreco per la semplice fuga che avevamo in mente.
Poi il mio sguardo cadde quello celeste, così simile agli occhi di Tardes e decisi quindi di provarlo. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Holb annuì ai due operai ed andò via, lasciandoli a sistemare il garage.
“Questa storia è sempre più dannatamente intricata...” disse sottovoce Elv a Gwen che stava nascosta con lui dietro il pilastro “... tu cosa ne pensi?” Alla ragazza. |
Guisgard staccò la telefonata e guardò Clio con un sorriso malizioso.
“Già...” disse annuendo “... mi occorrerà qualche ora per...” guardandola, tutta nuda com'era davanti a lui “... lavarti tutta, no?” Riaprendo di nuovo l'acqua della doccia e prendendo ancora la mano della bellissima androide. Nel frattempo Altea, a casa di Guisgard, si era lavata e poi aveva indossato un abito nero molto seducente, leggendo ancora il suo libro. Pochi istanti dopo arrivò un sms sul suo cellulare che così diceva: “Ehi, ma che fine hai fatto? Sono preoccupata... non voglio entrare nel tuo privato, ma almeno inviami un sms dicendomi che stai bene... su, non farmi stare in pena o dovrò chiamare la polizia... baciotti...” Era di Jakie. |
Holb se ne andò, mentre i due restarono nel garage.
Guardai Elv e sospirai. "Non lo so... Cerco di capire che interessi possa avere l'azienda. Perché mandare una macchina ad uccidere gente in giro? Erano tutte persone che non avevano nulla a che fare le une con le altre, quindi perché farlo?" guardandolo nei suoi occhi neri, come se potessi leggervi dentro la risposta alle mie domande. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Ottima scelta.” Disse il negoziante a Dacey.
Le fece poi provare l'abito celeste in uno dei camerini. Si trattava di un abito semplice, eppure di una certa eleganza, quasi ispirato ad alcuni film degli anni'40 del Novecento. “Perfetto.” Commentò l'uomo nel vederla con quel vestito. “Perfetto.” Intanto, sull'Asse Mediano, Tardes aveva fermato la misteriosa auto nera. I colpi della sua pistola però sembravano incapaci di scalfirla. Allora il poliziotto cominciò ad avvicinarsi alla macchina, sempre con la pistola ben puntata su di essa. |
Sorrisi.
Un sorriso malizioso e intenso, un sorriso complice. L'acqua scendeva copiosa, riempiendo tutto intorno a noi di vapore. Allora presi la sua mano e lo seguii finalmente sotto l'acqua. Il mondo si fece improvvisamente più piccolo, ma infinitamente più grande. Lì, mentre l'acqua accarezzava i nostri corpi. Lì, dove nessuno poteva disturbarci. Eravamo soli. Solo io e lui, insieme. E mi sembrava la cosa più bella del mondo. |
Il Falco della strada
Perfetto, continuava a ripetere il commesso e la stessa cosa pensavo anche io.
In fondo quel abito era come me, semplice ma elegante. Senza fronzoli o pretes ma comunque bello e fresco. http://www.missmalini.com/wp-content...-birthday4.jpg Tornai nel camerino per indossare i miei soliti vestiti, lasciando al negoziante il compito di incartare ciò che avevo scelto. Dopo di che andai alla cassa per pagare. Avevo ancora una ultima tappa. Comprare un nuovo anello. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
“Non lo so...” disse sottovoce Elv “... e poi non abbiamo prove che si tratti della stessa macchina... e se anche fosse, a questo punto sono curioso di sapere chi diavolo la guida... di certo si tratta di un pilota straordinariamente bravo...” fissando il volto di Gwen incorniciato dai suoi bellissimi capelli rossi.
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