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“Da dove volete, madama...” disse il vecchio servitore ad Elisabeth “... la tenuta è vasta e l'aria e fresca per attraversarla senza subire il fastidio della calura.”
Così passeggiarono seguendo uno stretto ed alberato viale, che girando intorno ad una fontana li portò poi verso un pianoro scosceso. “Qui è il luogo più appartato e tranquillo della tenuta...” fece il vecchio “... ed anche il più solitario... qui infatti il nipote di lord Sapien ha il suo ritrovo... egli detesta gli altri...” Ed infatti Elisabeth vide una piccola costruzione nel verde. |
"Si infatti" dissi, sedendomi accanto a lui e riprendendo a leggere il libro del tesoro.
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Restai incuriosita dalle parole del vecchietto, ma evitai di indagare oltre.
Non mi sembrava giusto. Cambiò subito discorso, e parlò del caldo. Io detesto il caldo... "Le angurie?" sorrisi "In verità non molto.. ne mangio un pezzettino e mi stufano subito.. a voi piacciono, invece?". |
Fissai il prete sorridendo.."Davvero? Hanno testi antichi? Questo donatomi da mia mamma è stupendo ma forse quelli...hanno qualcosa in più e prove più giuste e veritiere. Infatti se niente mi ha attratto in questo libro, significa forse non ho trovato ciò che cerco..anzi" dissi guardando avvicininarsi il piccolo paese dietro la foresta "io penso non siamo noi a scegliere cosa cercare...questi oggetti magici, unici al mondo, preziosi e misteriosi sono loro a cercarci e sceglierci".
Rovistai nella sacca riponendo il libro e vedendo la mia valigia la presi, era consunta ma teneva bene e mentre la aprivo sorrisi.."Certo, posso fare la bibliotecaria..primo perchè io non potrei mai avere ospitalità senza dare in cambio il mio aiuto e poi perchè, appunto, potrò trovare qualcosa..magari quel prete mi aiuterà pure. E nel frattempo aspetterò l' arrivo di Cruz, poi quando tutto è pronto partirò e vi sarò davvero grati..sapete questo libro me lo regalò mia mamma, purtroppo è morta colpita da uno dei soldati di Maruania.." mi fermai pensierosa. Potevo dire a un prete, tra l' altro così legato ai dogmi ecclesiastici, che mia madre lasciò suo marito per cercare una vita migliore..e forse lei aveva pensato a darmi tutto questo e altri oggetti perchè sapeva io sarei rimasta per la strada e voleva darmi qualcosa di più di lei.."Eh..io sono nobile..si..me lo ha detto mia mamma in punto di morte...duchessa Altea de Bastian..e ho scoperto mie antenate sono andate alla ricerca di qualcosa di particolare...un Fiore..penso..e si chiamavano come me..eh, queste de Bastian" e mostrai a lui la collana datami da mia madre con lo stemma del Casato.."Siamo di Sygma...ma io preferisco questa vita". Poi aprii la valigetta e mostrai un piccolo computer e poi una bussola elettronica, occhiali a infrarossi e altri oggetti per la ricerca.."Si..la ricerca si è evoluta, infatti in questo computer scriverò tutto quello che scoverò dell' oggetto da trovare..e poi sa elaborare..beh tecnologia...sapete i soldi che guadagnavo in ogni città li ho sempre messi da parte, mai spesi in vestiti o altro..e ora penso spesi in questi oggetti..sono soldi spesi bene". Chiusi la valigetta e rimasi in silenzio...poi si sarebbe visto come guadagnare soldi, bastava ballare..gli uomini pagavano bene. |
Gwen si sedette accanto ad Elv e ripresero insieme a leggere quel libro.
“Dunque, fissiamo i punti possibili...” disse lui “... molto probabilmente dobbiamo cercare in una chiesa o forse in un monastero... si, questo enigma parla di qualcosa legato alla religione... credo si tratti di una serie di indizi e questo è il primo... se riusciamo a trovarlo con ogni probabilità scopriremo il prossimo indizio... è una sorta di catena...” spiegò, guardandola negli occhi. |
"L'ho pensato anche io leggendo la nota all'inizio del libro. In pratica, dobbiamo formare noi la mappa che ci porterebbe all'ipotetico tesoro, risolvendo gli enigmi" annuendo.
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Don Nicola ed Altea giunsero al villaggio.
Si trattava di un abitato antico, ai piedi di un piccolo colle, circondato da un folto bosco. Il carretto entrò attraverso una stradina irregolare, fino a raggiungere la rozza piazza centrale attorno alla quale erano distribuite le casupole. Ed al centro vi era la chiesetta. Il chierico scese dal carro e bussò alla porta della casetta retrostante il Sacro Edificio. E venne ad aprire una donna anziana. “Cercavo Don Bravo.” Disse Don Nicola. “Prego, entrate.” Fece la donna. “E' nel cortile.” E Don Nicola fissò Altea per indurla a seguirlo. |
Rimasi a guardare quel piccolo paese, o forse borgo antico, sopra un colle. L' aria era fresca e arrivammo davanti alla chiesa.
Una donna venne ad aprirci..Don Bravo..così si chiamava il prete. Annuii a Don Nicola e lo seguii e salutai la donna. |
“Si, esatto...” disse Elv a Gwen “... il difficile forse è cominciare, trovare il primo indizio... vedremo una volta giunti a Nuova Camelot...” richiuse il libro “... è tardi, meglio riposare...” si alzò e gettò a terra delle coperte, facendone un comodo giaciglio.
Si tolse poi la camicia, restando a petto nudo e si stese per riposare. “Io dormirò qui, mentre il letto sarà tutto tuo...” fissando la ragazza “... e tranquilla, chiuderò gli occhi mentre ti cambi per la notte.” Sorridendo. |
La perpetua condusse Don Nicola ed Altea nel cortile, dove trovarono Don Bravo.
I due sacerdoti si salutarono cordialmente ed il padrone di casa offrì all'altro chierico e alla gitana un gustoso liquore del posto. Poi Don Nicola parlò a Don Bravo di Altea, chiedendogli di offrirle il posto di bibliotecaria nella piccola ma ben fornita biblioteca della chiesetta. “Ma certamente.” Disse Don Bravo. “Sarà un piacere.” Annuì. “E se vuole, se non ha un luogo in cui stare, può alloggiare qui. Abbiamo una comoda stanza per gli ospiti.” |
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