![]() |
Lo guardai sbattendo le palpebre e la mia espressione mutò in mille altre, dallo stupore al per poi diventare curiosa.
"Davvero?" pensierosa "Interessante..." iniziando a camminare avanti e indietro. Avevo visto talmente tante cose nelle missioni in giro per la galassia, che il viaggio nel tempo non era poi così assurdo per me. "Quindi significa che quella pietra era un passaggio temporale... interessante..." sempre pensierosa. "Però non spiega come mai mi chiami Altezza galattica..." guardando il robottino. "F22, mostrami il mio regno!" ordinai. A quel punto volevo capire che cosa stesse succedendo. |
"E ci siamo arruolati sulla vostra nave, signore." Disse Elv completando le parole di Gwen.
"Capisco." Fissandoli Dambros, per poi bere un boccale di birra anche lui. "Frasola!" Gridò divertito un altro di quei marinai che i compagni poco prima avevano chiamato Gianulo. "Avanti, recitati qualcuno dei tuoi libri, tu che sei l'intellettualoide della ciurma!" Ridendo. Allora Frasola si fece avanti, finì il suo boccale di birra e tirò fuori dalla borsa un vecchio libro ammuffito e consumato. "Comincio subito con i versi di Asmanov Potekiuvinoc..." fece lui "... presto, montiamo le staffe, stringiamo le redini e leghiamo le selle ai cavalli. Dobbiamo partire ed è già notte ed un demone eretico si sbarra la strada!" Con un cenno del capo. "Il viaggio del bestemmiatore, di Gregorio Netostos... ogni bestemmia e negazione di un Santo di Dio è simile ad un gemito del demonio, che sebbene piange poiché non potrà abbandonare le segrete degli inferi, gioisce comunque per avere l'anima di un nuovo eretico." Annuì. "Anonimo, il Cantare di un eretico... Non credo in Dio e nemmeno nella Sua Santa Chiesa, chi dunque potrà giudicarmi mai?" Fissando tutti loro. "Ius Afragolorum... Pacuvio, amico mio, io sono un dotto ed ancor più un devoto, poiché più studio e più credo. Vi sono infatti leggi in questo nostro mondo e nell'intero universo troppo rigide, precise e perfette per credere che tutto sua nato dal caos." Tutti lo ascoltavano. "Ardeiano il Conquistatore, Gesta Afragolignonesi... non restate a vegliare su questa torre stanotte, mio duca... un demone eretico potrebbe mostrarsi e sottrarvi il senno con il fetore del suo alito che pronuncia eresie contro la Santa Vergine, San Michele, Santa Rita, Santa Caterina e Santa Lucia..." "E così sia!" Esclamò Tesuia e tutti ripresero a bere. |
Mi aspettai che facesse anche lui un commento sul fatto che anche io mi stessi arruolando, invece non gliene fregò nulla.
Meglio così. Ad un certo punto, dissero ad un certo Frasola di leggere dei versi. Quello tirò fuori un libro ammuffito e molto vecchio ed iniziò a leggere. Guardai Elv stranita. "Questi qui sono tanto esaltati verso la chiesa quanto lo erano per la conoscenza ad Uaaropolis..." gli sussurrai piano. "E la cosa non mi fa stare molto tranquilla... Il fanatismo crea sempre problemi..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, assolutamente d'accordo con te..." disse sottovoce Elv a Gwen.
Ma ad un tratto un grosso pappagallo dal piumaggio ampio, esotico e colorato, che fino a quel momento era rimasto appollaiato in silenzio su una mensola, avendo udito le parole dei 2 giovani, essendo vicinissimo ai 2, cominciò a sbraitare ed a tracciare. "Fanatici!" Gracchiava. "Fanatici! Fanatici!" |
Scossi la testa, perché ci trovavamo in una situazione via via peggiore della precedente.
Un vicolo cieco senza uscita. Sobbalzai quando sentii il pappagallo gracchiare. Evidentemente ci aveva sentiti. Lanciai allora ad Elv un'occhiata eloquente, perché finché fossimo stati qui avremmo dovuto fare attenzione a cosa dicevamo... Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Il tuo regno, mia regina, è il lontano pianeta Xvodes." Disse F22 a Destresya.
|
Ci pensai un po', poi scossi la testa.
"Mai sentito nominare!" pensierosa "Come, prima eri così loquace ora mi dici una parolina e basta?" contrariata e sorpresa. "Su, andiamo all'astroporto!" ridacchiando. Tutto quello mi sembrava assurdo, incredibilmente. |
Il pappagallo gracchiò a lungo, fino a quando Dambros riuscì ad ammansirlo.
"Non ho mai visto Becco di Ferro così agitato..." disse Frasola. "Infatti..." perplesso Tesuia. La sera era ormai scesa ed il taverniere servì a tutti loro una zuppa di quaglie in una salsa con orgaggi vari, del formaggio stagionato e pane bianco, il tutto accompagnato con del vino della casa. "Quando arriverà il capitano Gozz?" Chiese Elv a Dambros. "Può giungere in qualunque istante." Rispose l'uomo. "E' come lo scirocco australe, caldo e silenzioso e ti accorgi del suo arrivo solo quando cominci a sudare a causa dell'aria densa e pesante." Fissandolo. "Vi conviene chiedere una stanza per la notte. Prima di domattina comunque non salperemo." Annuì a lui ed a Gwen. |
"Certo, altezza." Disse F22 a Destresya. "Dobbiamo raggiungere lo spazio porto poichè lì giungerà la vostra astronave." Fissandola.
|
Per fortuna quel maledetto uccello stette zitto e ci venne servita la cena, abbondante e gustosa.
Alla fine, Dabros ci rivelò che non saremmo salpati prima della mattina. Alzai gli occhi al cielo e mi rivedo al locandiere. "È possibile prendere una camera per stanotte?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, mi è rimasta una camera." Disse il locandiere a Gwen. "Venite, ve la mostro." A lei e ad Elv.
Li condusse così in una parte laterale del locale, dove c'era una stanza un tempo adoperata come salone e ad oggi utilizzata come camera d'affitto. Non era molto grande, essendo stata divisa in 2, con uno stanzino da letto ed un bagno indipendente. |
Annuii e lo seguimmo fino alla stanza.
Dovevamo passarci una sola notte, alla fine. "Potevano anche dircelo prima, che non saremmo partiti prima di domattina, invece di declamare poesie..." borbottai contrariata, quando restammo solo io ed Elv. "Non riesco nemmeno a togliere questo affare..." mi lamentai sbuffando, nel tentativo di slacciare il corsetto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, sembrano dei sognatori e dei temerari questi uomini volanti." Disse divertito Elv togliendosi la strana giacca del suo abito. "No, non sono il massimo questi abiti..." avvicinandosi a Gwen "... aspetta, ti aiuto io..." aiutandola con il corsetto.
|
"Sì, che simpatici..." con tono svogliato, mentre lui allentava i nastri del corsetto.
Poi sospirai. "Non riesco ancora ad inquadrare ciò che ci è successo..." scuotendo la testa e sbottonando la sua camicia, così, per ricambiare il favore. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ciò che è successo" disse Elv allargando le braccia in modo da facilitare Gwen che gli sbottonava la camicia "sfugge ad ogni logica umana, credo... forse stiamo sognando, magari ci hanno ipnotizzato a Uaaropolis... oppure siamo semplicemente impazziti..." fissandola.
|
"Io dico l'ultima..." commentai, sbottonando tutti i bottoni della camicia.
"Non è possibile tutto questo, non è possibile..." con tono convinto. Sbottonai allora la mia camicia, ottocentesca anche quella, che avevo indossato sotto il corsetto. "Oppure qui ci stanno prendendo tutti in giro, dopotutto sono esaltati fanatici, non mi stupirebbe." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, lo scenario e tutto il resto non mi sembrano un trucco cinematografico..." ridendo piano Elv, quasi per sdrammatizzare, mentre si toglieva la camicia e la piegava poi su un basso comodino "... magari domattina ci sveglieremo ciascuno a casa sua." Poco convinto a Gwen.
|
Mi spogliai e mi misi a letto.
Alle sue parole, fui tentata di chiedergli se ciò avrebbe cancellato anche ciò che c'era stato fra noi, ma preferii evitare. "Sarà meglio riposare, adesso..." dissi solo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò Gwen ed annuì.
Resto a torso nudo, solo con i pantaloni stretti ed anacronistici che era stato costretto ad indossare. Spense la lampada sul comodino e si coricò accanto alla ragazza. "Buonanotte..." disse soltanto, mentre il chiarore della sera, causata da un lampione davanti alla taverna, penetrava dalla finestra lasciata socchiusa per il caldo. |
Anche lui mi raggiunse, spegnendo la luce.
"Buonanotte..." risposi, coricandomi sul suo petto ora scoperto. Ppi rimasi qualche istante a guardarlo. "Però non stai male, vestito così..." con un sorriso divertito e malizioso "Sì, sembri uscito da quei romanzi decadenti dell'800, un po' alla Dorian Gray..." aggiunsi poi, sempre con quel sorriso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv accolse Gwen sul suo petto e avvolse la sua schiena sotto il suo braccio, accarezzandola piano.
"Meno male che non hai detto uscito da un libro Harmony..." disse ridendo piano lui "... quelli in cui ci sono i romanzetti per far sognare le casalinghe." Cercando scorgere i tratti del volto di Gwen nel chiaroscuro della notte "... comunque lieto che ti piacciano i miei pantaloni... ma con questo caldo sono parecchio stretti." Divertito. |
Scoppiai a ridere al suo commento.
"Per fortuna nostra amo la buona letteratura..." dissi divertita, mentre accarezzava la mia schiena ed il mio viso nella penombra. Allora io feci lo stesso, cercando il suo bellissimo viso al buio, quasi scoprendolo per la seconda volta. "Allora toglili" dissi con naturalezza, per poi ridere e baciarlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv rise piano, baciò Gwen e poi la guardò.
"Si, hai ragione, fa caldo..." disse togliendosi gli stretti pantaloni e restando completamente nudo nel letto "... ecco... mmmhhh... ora va molto meglio." Divertito. "Tanto è buio e nessuno può vedermi e scandalizzarsi." Ridendo. |
Rise anche lui, per poi accontentarmi e togliere i pantaloni.
"Eh già, menomale..." commentai io sorniona, poi tornai a baciarlo. E nel buio quasi totale della stanza, cominciai a scoprire il suo corpo, come il viso e al buio mi sembrarono un nuovo corpo, un nuovo volto, ma ancor più belli, più invitanti. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv rispose con le labbra al bacio di Gwen.
Un bacio lento e caldo, come l'aria di quella sera afosa, con il quale i due si assaporavano a vicenda, fino al contatto intimo ed appagante delle loro lingue. E mentre la baciava, Elv lasciò la ragazza libera di cercare e scoprire il suo corpo asciutto e muscoloso nel chiaroscuro della notte, con la sua pelle appena sudaticcia per la calura di quel luogo. |
Fu un bacio lento, appagante, profondo, in quella notte calda, buia e silenziosa.
Continuai a scoprire il suo fisico definito e perfetto col mio corpo e con le mie mani, con un piacere sempre nuovo, assaporando non solo la sua bocca calda ed invitante, ma anche i suoi sospiri. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Si baciarono ancora, senza smettere, assaporando le labbra e la lingua l'uno dell'altra, mentre Gwen continuava a scoprire nella penombra il corpo sempre più teso e sudato di lui.
|
Sentivo il suo corpo sempre più teso e sudato.
Allora mi stesi completamente su di lui. "Professore, per caso hai caldo?" dissi piano, con tono innocente, accarezzando le sue labbra con le dita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen salì sul corpo di Elv, sentendo subito sotto di lei ogni forma e piega di quel fisico perfetto.
"Beh..." disse lui giocando con una ciocca di lei "... anche tu, studentella, dovresti spogliarti, no? Con questo caldo come potresti sostenere l'esame col tuo professore?" Malizioso e divertito. |
Sentivo ogni tratto del suo corpo perfetto sotto il mio.
Sorrisi maliziosa mentre lui giocava con una ciocca dei miei capelli. Allora tolsi l'intimo, l'unica cosa rimasta a coprirmi e tornai ad assaporare la sua bocca, con desiderio ed intimità, sempre stesa ed acquattata su di lui, i miei capelli che creavano una cortina di fuoco attorno al suo viso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era buio e non poteva vederla mentre si spogliava, ma nella penombra Elv allungò una mano, toccando e sfiorando la gamba di Gwen, fino a risalure sul suo gluteo, che accarezzò piano.
Lei si tolse l'intimo e tornò a stendersi, ora completamente nuda come lui, sul corpo del bel professore, avvertendo ogni muscolo ora con ancora più sensibilità. I due allora si baciarono lentamente. |
Sentii le sue carezze su di me, prima di sentire finalmente il suo corpo perfettamente a contatto col mio.
Mi piaceva il ritmo lento con cui ci baciavamo, ci prendevamo tutto il tempo per assaporarci, con calma e pazienza. Un desiderio srotolato poco a poco, senza fretta. Allora feci sollevare la sua schiena, volevo sentirlo mentre mi stringeva e volevo sentire ancor più le sue mani su di me. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv strinse a sè Gwen, avvolgendolacon le sue braccia forti, accarezzandole la schiena, le gambe, i glutei e risalendo con le mani fino al collo ed alle spalle di lei, mentre avvertiva sul suo petto accaldato e sudato i seni di lei.
Continuva a baciarla, piano, con malizia e desiderio, giocando con la lingua di Gwen. |
Ridacchiai a quelle parole del robottino.
"Ah certo la mia astronave!" Scettiva ma incuriosita. Beh se eravamo nel 2130 magari potevo anche essere una regina. Era tutto assurdo ma divertente. "Su, andiamo piccoletto!" A F22 "Fammi strada!". Salutai il vecchio e mi diressi verso l'aeroporto. |
Mi strinse a sè, accarezzandomi ovunque, in maniera più profonda di quella che era stata la nostra prima notte, dove la calma era stata sopraffatta dal desiderio impellente.
Ma adesso ci prendevamo tutto il tempo, per soddisfare quel desiderio più soffuso. Lasciai che mi scoprisse come io avevo fatto con lui e che attraversasse il mio corpo con le sue mani bellissime. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era un purpureo e velato crepuscolo sopra al desolato deserto, caldo e silenzio quello che accolse Destresya ed il suo robottino fuori l'officina del meccanico.
In lontananza si stagliavano le antenne e le torri dello spazioporto e forse in un'oretta i due sarebbero arrivati. Ed infatti a sera ormai inoltrata lei ed il droide arrivarono allo spazioporto. Si vedevano alcuni operai intenti a scaricare delle casse ed a spostare dei silos, mentre le piste di atterraggio lampeggiavano di luci rosse, segno che a breve sarebbe atterrata qualche astronave. |
Elv continuava a baciare Gwen, mentre le sue mani, con le dita soffuse e sicure, sebbene calme e lente, ricoprivano di crezze la pelle liscia e calda di lei, scivolando sulle spalle, sul collo, lungo le spalle e poi la schiena, lambendo infine i sodi clutei della ragazza, con tocchi più sensuali, lungo la piega fra i glutei.
Senza però smettere di baciarla. |
Mi donava mille e più carezze, come guduriosi regali sulla mia pelle.
Ovunque, sul collo, sulle spalle, la schiena, fino ai glutei, forme incredibilmente morbide e tornite sotto le sue mani. Gemetti sottovoce quando le sue mani si fecero più maliziose, desiderose, solcando la piega profonda dei glutei. Le mie mani invece affondavano nei suoi capelli corvini, che si confondevano col buio oscuro e soffice della notte. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Continuava a baciare Gwen, mentre le sue dita affusolate ed esperte indugiarono a lungo sulla piega fra i glutei di lei, scendendo piano verso il basso, disegnando una carezza lenta e calda, fino a raggiungere la sua intimità e cominciando a sfiorarla più e più volte, piano, quasi dolcemente.
|
Mi guardavo attorno sempre più incuriosita, sembrava di stare su Xander con tutto quel Deserto è quella architettura po' datata.
Lo spazio porto era simile a molti altri che avevo visto e le luci rosse sulla pista di atterraggio mi facevano ripensare alle parole di F22, ovvero che di lì a poco sarebbe arrivata la mia astronave. Per quanto la cosa sembrasse assurda volevo ormai andare fino in fondo a quella faccenda. Mi rivolsi Allora al robottino: " Quando arriverà la mia astronave?" Gli chiesi. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 02.47.43. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli