Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   La leggenda della Pieve di Monsperone (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2537)

Altea 21-04-2018 22.20.36

Successe un parapiglia, lui continuava la sua foga da uomo bestiale contro di me ma ad un tratto sentii finalmente le sue mani togliersi dalle mie braccia, dal mio corpo in quella violenza inaudita.
La sorpresa fu tanta nel vedere Furio, impazzito ed accecato forse dalla gelosia, picchiare mio marito.
Mi misi contro il muro..li guardavo entrambi..no..non volevo Furio lo ammazzasse pure...l' assassinio no..
Paura, freddo...scappai verso le scuderie e presi Cruz e subito mi diressi verso la foresta, volevo scappare, fuggire anche per un solo attimo..non volevo vedere la sorte di entrambi davanti ai miei occhi..Furio era stato sventato e il suo comportamento pure mi faceva paura.
Sentivo il vento nel bosco di Chanty..qualcuno appunto diceva era il Canto della Rosa Nera, la mia antenata..qualcuno mi avrebbe salvata da tutto questo.
Ad un tratto mi sentii vacillare, Cruz nella sua corsa battè lo zoccolo contro la radice di una secolare quercia e caddi..."Cruz...mi tradisci pure tu...sei fuori allenamento, torna qua" a terra battendo le mani sulla terra, mentre il fido cavallo nero tornava indietro nitrendo scocciato per la figura meschina.

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Guisgard 21-04-2018 23.27.46

“Secondo me non guarirà più...” disse Nikolaj a Gwen riferendosi a Roze “... il suo corpo forse sta meglio, ma la sua mente non tornerà più quella di prima...”
“Cosa vuoi dire?” Tatiana.
“Dobbiamo ucciderla noi.” Rispose freddo Nikolaj.

“Non c'è molto da dire, madama...” disse Aegos a Clio “... sono uno stalliere, forse perchè i cavalli sono l'unica cosa in cui sono riuscito in vita mia... all'inizio erano una passione, un passatempo... mi piaceva esibirmi in sella a cavalli da domare per far colpo sulle ragazze... poi ho capito che ci potevo vivere, ossia che potevo farlo come mestiere.” Sorridendo.
L'oste portò le fettunte.
“Bene, diamoci sotto, madama.” Ridendo lo stalliere.

Altea si ritrovò per terra, tra l'erba ed il terreno.
Era circondata da alti e frondosi alberi, col suo cavallo fermo pochi passi più avanti.
Il crepuscolo aveva ormai ceduto il passo ad una sera silenziosa e misteriosa.
Ad un tratto la dama sentì un calpestio e dei cavalli che si avvicinavano.

Lady Gwen 21-04-2018 23.30.32

Mi raggelarono quelle parole.
No Roze no.
Non poteva essere l'unica soluzione.
"Nikolaj, no" mormorai in un soffio, con espressione cerea.

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Altea 21-04-2018 23.33.55

Mi alzai e mi spolverai il vestito sontuoso dalla polvere, ad un tratto sentii dei rumori, era un calpestio e dei cavalli che si stavano avvicinando.
Presi Cruz per le briglie e lo guardai.."Hai visto cosa hai combinato...da dove provengono..mettiamoci dietro quegli alberi e fai il bravo" e mi nascosi tra degli alberi e vegetazione facendo accovacciare il cavallo e mi guardai attorno.

Guisgard 21-04-2018 23.39.17

“Come vuoi...” disse Nikolaj fissando Gwen.
In quel momento tornò Ivan.
“La tomba...” mormorò.
“Cosa?” Elv.
“E' vuota.” Rispose Ivan. “Era ancora incatenata e chiusa con un pesante lucchetto... l'ho forzato, ho poi aperto la bara ma era vuota...”
“Dunque il cocchiere trasportava una tomba vuota?” Sorpreso Elv.

Altea si nascose e poco dopo vide arrivare alcuni uomini a cavallo.
Erano dei soldati.
“Al Maresciallo tutto questo non piacerà...” disse uno dei soldati agli altri “... quel medico, il dottor Vanbelv, portando il cadavere del cocchiere affermava che ad ucciderlo non fosse stato un uomo... forse un grosso e misterioso animale...”
“La cosa importante ora è recuperare quel bastardo.” Un altro dei militari.
“Calmati...” un altro ancora “... lo hanno chiuso in una bara ben chiusa, dunque al massimo sarà morto soffocato.”
“Il Maresciallo vuole vedere il cadavere.” Il primo che aveva parlato.

Clio 21-04-2018 23.40.37

Lo ascoltai sorridendo, cercando di immaginarmelo ragazzo, mentre giocava con i cavalli, mentre li domava, mentre si pavoneggiava con le ragazze.
Oh, non mi era poi così difficile immaginare quella parte, effettivamente.
"Chissà quanti cuori hai spezzato eh?" guardandolo divertita.
Mi piacevano quei momenti di spensieratezza, mi piaceva dimenticare tutti i miei problemi e godermi un buon pranzetto con Aegos.
Poi arrivarono le fettunte e mi illuminai.
"Subito!" sorridendo, felice.
Allora assaggiai quella specialità, rendendomi conto che erano davvero buonissime.
"Sono squisite..." bofonchiai, con il boccone in bocca, rendendomi conto un attimo dopo di non essere stata esattamente educata e arrossendo immediatamente.

Lady Gwen 21-04-2018 23.43.15

Sospirai non sapendo cosa dire.
Non volevo che Roze soffrisse, ma il pensiero di lasciarla andare mi uccideva.
Tornò Ivan e non mi sorpresi molto.
"È come ho detto io. Ciò che lo ha ucciso era dentro la bara. E ora resta da capire di quale vampiro si tratti" pensierosa.

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Altea 21-04-2018 23.46.35

Ascoltai tutto...parlavano di un certo dottor Vanbelv e un cadavere, un cocchiere...o cosa...messo in una bara..ma di cosa mai si trattava. Sembrava una cosa importante visto il Maresciallo vi stava dando tanta importanza.

Guisgard 21-04-2018 23.56.47

Aegos rise di gusto nel vedere Clio mangiare in quel modo.
“Un bicchiere di vino e tutto passa.” Disse lui riempiendo i loro bicchieri. “Anche il cibo va giù in modo più bello.” Per poi brindare con lei.
La magia della sera, le dolci colline tutt'intorno, le prime stelle della sera ed il rosso di vivo di quel vino, con i bagliori degli occhi chiari di lei rendevano quell'angolo di Monsperone sognante ed incantato.

“Nessun vampiro” disse Nikolaj a Gwen “ha il potere di uscire da una bara incatenata senza rompere le catene. Neanche i maestri possono attraversare la materia.”
“Allora credi che la tomba fosse vuota?” Ivan.
“Certo.” Annuì Nikolaj.
“Che senso ha incatenare una tomba vuota?” Perplesso Elv.

I soldati a cavallo discutevano fra loro alquanto preoccupati, come se quella faccenda avesse un'importanza capitale.
Altea ascoltava tutto.
“Avrebbero dovuto ucciderlo tempo fa.” Disse uno dei militari.
“Non si può uccidere senza processo un nobile Afragolignonese.” Rispose un altro di quelli. “Si rischierebbe solo agli Afragolignonesi il pretesto per invaderci.”

Altea 22-04-2018 00.02.00

Ascoltavo attentamente...parlavano di un nobile Afragolignonese...ecco la loro preoccupazione e pure del Maresciallo, ma cosa c' entrava con la storia del cocchiere morto, della bara e di quel dottore Vanbelv.
E se fosse stato il prigioniero nobile imprigionato? Magari lo avevano già ucciso ma uno di loro asseriva non si poteva uccidere un Afragolignonese per non scatenare una nuova guerra tra Sygma e Afragolignone...e toccai il mio ciondolo e mi guardavo attorno ma le orecchie ben attente a sentire.

Lady Gwen 22-04-2018 00.02.16

"Beh, un Mutaforma può trasformarsi in qualsiasi cosa voglia. Quando secoli fa usufruii dell'archivio della Congrega lessi che molti Antichi erano capaci di tramutarsi in fumo o nebbia. Se ti trasformi in fumo, puoi uscire tranquillamente da una bara chiusa e incatenata" risposi subito.

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Clio 22-04-2018 00.04.05

Mi fermai di scatto quando lo vidi ridere del mio modo di mangiare.
Dapprima i miei occhioni si spalancarono, fissando i suoi con un'espressione mortificata e vergognosa ma poi, la sua risata fu contagiosa e cominciai a ridere a mia volta del mio essere maldestra.
Annuii a quelle parole, lasciando che mi versasse il vino nel bicchiere, per poi finire la mia bruschetta e portare il bicchiere alla bocca, per poi bere quasi l'intero contenuto in un lungo sorso.
I miei occhi si velarono di stupore nel momento in cui sentii il sapore di quel vino scendermi in gola.
"Accidenti, è davvero squisito!" restando per un attimo a guardare il bicchiere tra le mie mani "Beh, qui ci sono vitigni ovunque, dovevo aspettarmelo!" sorridendo.
Guardai Aegos con gli occhi brillanti, chiari, limpidi, felici.
Tutto in quel momento mi appariva magico e sognante, la luna che faceva capolino dalla finestra, le dolci colline fuori, quell'atmosfera spensierata che si respirava con Aegos, quella felicità e serenità che quasi credevo perdute.
Lo guardai negli occhi, intensamente, incapace di riuscire a mettere in ordine i miei pensieri per riuscire a trasmettere quello che provavo in quel momento.
"È bellissimo qui..." sussurrai solo, alla fine, con gli occhi che dicevano tutto il resto ai suoi occhi, se solo fosse riuscito a comprendere.

Guisgard 22-04-2018 00.21.00

“Andiamo, il Maresciallo ci attende.” Disse uno dei soldati.
Altea era ben nascosta fra gli alberi, quando ad un tratto il suo cavallo lanciò un nitrito.
“Chi è là!” Uno dei soldati tirando fuori la spada.

“Si, ma è un concetto teorico.” Disse Nikolaj a Gwen. “I maestri forse possono diventare nebbia... ma davvero credi che un maestro vampiro si sia fatto chiudere in una bara e portato a spasso da un cocchiere?” Sarcastico.

Lady Gwen 22-04-2018 00.25.34

"Beh non sappiamo dove sarebbe potuto andare, se fosse andata come ho detto. Comunque, fatto sta che ora quella bara è vuota e c'è qualcosa che ci sfugge..." sospirando.
Poi guardai Elv.
"Per caso hai fame? Dovresti anche riposare... Non è più mia abitudine pensarci, scusami..." con un risolino imbarazzato.

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Altea 22-04-2018 00.26.08

Sospirai quando udii che i soldati se ne stavano andando quando Cruz nitrì...cavallo disobbediente".
Presi la mia spada "Volpe Ambrata" che era nascosta da un fodero sotto la sella di Cruz per non farla vedere a quello che chiamavano mio marito e la legai ai fianchi, salii sul cavallo e mi misi a correre per la foresta di Chanty...dovevo superarli...guardavo i vari castelli e i palazzi, vidi un palazzo disabito ed entrai e nascosi il cavallo.
Mi guardavo attorno nel giardino e cercai la porta di entrata, lì non mi avrebbero trovata...capii di essere una testimone scomoda da eliminare.

Guisgard 22-04-2018 00.37.04

“Sono lieto, madama...” disse Aegos a Clio, riempiendo ancora i loro bicchieri “... vorrà dire che avrò un extra sul salario di questo mese.” Ridendo sarcastico. “Brindiamo dunque a questa bella serata, all'incanto del paesaggio intorno a noi ed al bellissimo sorriso della mia padrona.” Alzando il bicchiere. “Alla salute.” Bevendo poi il vino.

Altea galoppò via, inseguita subito dai soldati a cavallo.
Con l'aiuto del buio però la dama riuscì a prendere un po' di vantaggio, arrivando presso un vecchio palazzo decadente e disabitato.
I rampicanti avevano coperto buona parte delle murature, con le porte e le finestre ormai marce.
Quel luogo era un po' spettrale, cupo ed inquietante.
Tuttavia era il solo posto in cui lei ora poteva rifugiarsi.

“Non ho molta fame ora...” disse Elv a Gwen “... tutta questa storia mi ha chiuso lo stomaco... quanto a riposare, beh, non credo sia questo il momento... io direi di liberarci di quella bara vuota... bruciamola.”
“Sono d'accordo.” Annuì Ivan.
Dalla sua stanza di nuovo Roze lanciò una delle sue risate deliranti, disperate e folli.
“Mi farà impazzire...” tappandosi le orecchie Tatiana.

Lady Gwen 22-04-2018 00.40.49

Annuii ad Elv accarezzandogli affettuosamente il braccio.
Poi di nuovo Roze.
Rischiava di mandarci tutti in manicomio se continuava così.
"Voi uscite a bruciare la bara, io vado un attimo da Roze."

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Altea 22-04-2018 00.41.30

La notte era stata mia amica, anche se quel luogo era decadente e spettrale ma almeno mi sarei salvata e i soldati non mi avevano nemmeno vista.
Entrai lentamente da una porticina laterale e guardai quel palazzo decadente, ombroso e rischiarato solo dalla luce della Luna.
Potevo sentire solo il leggero mio respiro, ma le orecchie erano pronte ad ascoltare...aiutami tu, mia Dama Nera e tu mio Amore eterno e invisibile.

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Guisgard 22-04-2018 00.56.39

Elv ed Ivan uscirono per andare a bruciare la bara, mentre Tatiana si sedette sconsolata sul divano.
Nikolaj si mise a suonare il violino, come spesso faceva disinteressandosi degli altri e dei loro problemi, mentre Gwen si diresse in camera di Roze.
La trovò seduta in mezzo al letto.
Era una scena agghiacciante.
Si era letteralmente strappata lembi di pelle, insozzando tutte le lenzuola.
Rideva e piangeva allo stesso tempo, provando un dolore folle.
“Gwen...” disse “... Gwen... amico mia...” ridendo fra le lacrime.
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Era tutto buio, decadente, inquietante.
La falce della Luna brillava spettrale come un bagliore d'argento in un pozzo di pece senza fondo, gettando il suo alone sinistro sulla terra.
Ad un tratto Altea udì dei rumori.
Forse scricchiolii visto era molto vecchio il palazzo.
Ma poi udì dei passi dal piano superiore.

Lady Gwen 22-04-2018 01.01.05

Tatiana sconsolata sul divano e Nikolaj a suonare il violino non miglioravano l'atmosfera della serata.
Salii da Roze ed un urlo strozzato seguì il mio ingresso.
Si era letteralmente strappata la pelle di dosso, era pieno di sangue ovunque, una scena raccapricciante.
Cercai di sorridere e di avvicinarmi un poco, ma non era facile vederla in quel modo.
"Roze, come stai?" dissi, non sapendo cos'altro dire e cercando di tenere in tono dolce di voce.

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Altea 22-04-2018 01.07.39

Tutto sembrava tranquillo in quel Palazzo abbastanza inquietante e ad un tratto udii scricchiolii.. Forse erano topi o animali ma sentii dei passi al piano superiore.
Sfoderai Volpe Ambrata e un fascio di Luce Arcobaleno mi pervase dalla sua lama.
Salii la scala a chiocciola.. Scricchiolava gradino dopo gradino e guardinga mi guardavo attorno con la spada ben tesa.

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Guisgard 22-04-2018 01.12.55

“Moriremo tutti...” disse a Gwen ridacchiando, per poi piangere.
Doveva sentire un dolore lacerante, la carne viva pulsava ancora e si strofinava sulle lenzuola.
“Tutti moriremo...” annuendo i lacrime, ridendo forte un attimo dopo.

Altea, con in pugno la sua fidata spada, cominciò a salire una traballante scala malmessa, fino a raggiungere la cima di una delle torri diroccate di quelposto spettrale.
Allora la falce lunare illuminò per un attimo qualcosa.
Sembrava una figura, sinistra ed aristicratica, solitaria e maledetta che la fissava con i suoi occhi resi enigmatici dalla notte.
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Clio 22-04-2018 01.16.24

Abbassai lo sguardo a quelle parole di Aegos.
"Oh è per questo?" quando nominò il salario. Certo, perchè mai uno come lui avrebbe dovuto essere carino con me, se non per il fatto che pagavo io il suo stipendio e che il suo compito era servirmi.
Era un servo, diamine, perchè continuavo a dimenticarmene?
Sospirai.
Poi lo rialzai timidamente quando propose quel brindisi, illuminandomi sempre di più alle sue parole.
"Lo dici solo perchè sono la padrona, non è vero?" con un sorriso malinconico.
Non l'avrebbe mai ammesso, era vero, ma quel pensiero non faceva che tormentarmi e tormentarmi.
Allora restai lì, con gli occhi fissi nei suoi, per lunghissimi istanti trattenendo il fiato.

Lady Gwen 22-04-2018 01.16.57

Non riuscivo a guardarla, ad ascoltarla.
La carne viva pulsava e sgorgava sangue sulle lenzuola, non fossi stata così sarei svenuta o avrei dato di stomaco.
Non resistetti e uscii, chiudendomi la porta alle spalle.
Poi scesi giù.
"È meglio che saliate..." con un filo di voce a Tatiana e Nikolaj.
Sapevo che ormai non avevamo più scelta e non c'era più nulla da fare.

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Altea 22-04-2018 01.18.47

Avanzavo lentamente e guardinga in quel corridoio decadente che mi portò fino la torre e rimasi immobile.
Davanti a me vi era una figura.. Enigmatica e misteriosa ed aristocratica.
"Chi siete mai voi?" con la spada puntata "Un fantasma che vaga nella notte?" senza tradire emozioni.

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Guisgard 22-04-2018 01.27.54

Nikolaj smise di suonare il suo violino e si alzò.
“Io...” disse Tatiana a Gwen “... io preferisco restare qui...”
“E sia.” Nikolaj. “Vuol dire farò io il lavoro sporco.” Prendendo poi da un baule un paletto ed un martello col manico d'argento.
Allora salì sopra, mentre la risata di Roze echeggiava folle nella casa.
Tatiana scoppiò a piangere.

Aegos finì il suo bicchiere e poi guardò Clio.
“No, madama...” disse “... lo dico perchè siete una bellissima donna...” fissandola “... e direi molto di più se non foste la mia padrona... con rispetto parlando...” senza temere conseguenze.

Quella figura indefinita fissò per un lungo istante Altea.
Sembrava stagliarsi contro la notte infinita e misteriosa, anzi pareva farne parte.
“Si, sono un fantasma...” disse con la sua voce bassa e profonda “... questo luogo è maledetto ed i vivi non possono venire...”

Lady Gwen 22-04-2018 01.37.47

Nikolaj smise di suonare e si preparò prendendo il paletto ed il martello dal baule.
Gli rivolsi un'occhiata comprensiva ed eloquente mentre saliva.
Poi raggiunsi Tatiana, che singhiozzava, non potendo sfogare in lacrime il suo dolore a causa della nostra natura maledetta, e la strinsi forte.
"La stiamo aiutando, Tanyus'ka..." le dissi piano, dolcemente, usando quel vezzeggiativo che le piaceva tanto "Non soffrirà più adesso... Starà meglio..." accarezzandole lentamente la schiena per farla calmare.
"Mancherà tanto anche a me... Mancherà a tutti..." tenendole la mano.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...8171029f8f.jpg

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Clio 22-04-2018 01.41.54

Lo guardavo con gli occhi ricolmi di mille emozioni diverse.
Era così strano, lui era così irriverente, irrispettoso, mi faceva arrabbiare, mi imbarazzava.... eppure era piacevole.
"Davvero?" risuscii a dire, timidamente, guardandolo dritto negli occhi.
"Allora facciamo un gioco.." allungando piano la mia mano a cercare la sua "Per questa sera facciamo finta che non lo sia.." azzardai con il cuore che accelerava "Che sia solo una ragazza normale..." con un sorriso timido "Ti va?".

Guisgard 22-04-2018 01.56.24

Tatiana annuì a Gwen, poi, dopo qualche istante, si udì un rumore sordo giungere da sopra.
Un colpo secco, poi più nulla.
Scese allora Nikolaj, con solo il martello in mano.
“L'ho uccisa.” Disse senza emozioni nello sguardo.
“Ha sofferto molto?” Tatiana.
“Era completamente folle, non poteva più intendere, né volere.” Rispose Nikolaj.
Intanto dal cortile se vedevano dei bagliori sui vetri delle finestre e si sentiva il rumore del legno che si consumava bruciando.
Era la bare che ardeva.

Aegos guardò Clio divertito.
“Sperando non ci sia un trucco.” Facendo l'occhiolino alla bella padrona. “Beh, la cosa ovviamente mi piace. Perchè no?” Riempiendo ancora i loro bicchieri. “Allora a questa insolita ed originale serata, no?” Alzando il bicchiere.

Lady Gwen 22-04-2018 02.06.29

Un colpo.
Uno solo e secco.
Poi Nikolaj scese.
"Di sicuro, se prima soffriva, ora non soffrirà più..." era una magra consolazione, ma era anche la realtà dei fatti.
Intanto da fuori si scorgevano i bagliori del fuoco della bara.
"Bevi un po' e cerca di riprenderti... Abbiamo tutti bisogno di andare oltre questa brutta cosa..." dissi a Tatiana con un bacio sulla sua fronte.
Mi alzai e affiancai Nikolaj.
Non sapevo bene cosa dire, io e lui non eravamo mai stati particolarmente espansivi reciprocamente, nemmeno per quel breve periodo in cui eravamo stati insieme.
"È meglio se ti dai una pulita..." dissi solo, vedendolo sporco di sangue.
Ma nella stretta della mia mano sulla sua spalla e nel mio sguardo c'era tanta gratitudine per quel gesto.
Per aver liberato Roze una volta per tutte.
Uscii poi fuori per prendere un po' d'aria, il fresco della notte mi avvolse, mentre venivo raggiunta dal crepitio del fuoco e dall'odore pungente di legna bruciata.
Mi avvicinai a loro e cercai conforto nelle braccia di Elv.

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Clio 22-04-2018 02.09.00

Spalancai gli occhi, fissandolo intensamente, colpita da quelle parole.
Un trucco?
Perché mai avrebbe dovuto essere un trucco?
Per un momento temetti non accettasse, ma invece lo vidi sorridere, alzare il calice per brindare, e io feci altrettanto, illuminandomi.
"A stasera, Aegos..." sorrisi, sognante, mentre facevo tintinnare il mio bicchiere con il suo.
Il mio cuore batteva forte, la mia mente era scevra di ogni preoccupazione e tutta me stessa fremeva per quella situazione così nuova.

Altea 22-04-2018 11.59.49

Quella figura immobile e sicura si stagliava nel buio di quella notte e la falce della Luna sembrava accompagnarla.
Alle sue parole seguii il silenzio che si interruppe da un mio sospiro e parlai pure io a bassa voce.. "Ho sentito passi.. I fantasmi non fanno rumore almeno. Non ho paura di voi in quanto io convivo dalla nascita con due entità.. La Dama Nera è il suo amante afragoglinonese." Mi avvicinai di più davanti a lui.. "Fate una eccezione.. Sono braccato dai soldati del Maresciallo per aver sentito di un fatto strano.. Lasciatemi qui".

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Guisgard 23-04-2018 16.18.37

La bara bruciava consumandosi in una vampata irregolare ed avvolgente, con schioppettii ovunque.
Elv strinse a sé Gwen, in un abbraccio consolatorio e rassicurante.
Ad un tratto Gwen vide dal fumo nero elevarsi strani giochi di fuoco ed infine come un volto, per poi confondersi tutto nel caldo alone delle fiamme.
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I due brindarono ancora ed i loro bicchieri si svuotarono preso di altro vino.
La sera era gradevole, limpida e la stradina della città, dove sorgeva l'osteria, si animò presto di vari passanti.
C'era allegria intorno ad Aegos e a Clio e le prime stelle cominciarono ad accendersi nel cielo.

La misteriosa figura guardò Altea per un lungo istante con i suoi occhi indefiniti.
“Le tenebre sono sempre un buon rifugio per i fuggiaschi...” disse “... e sia, ma all'alba ripartirete. Questo non è un posto per i vivi...”

Altea 23-04-2018 16.21.49

Lo guardavo, lo scrutavo..."Grazie....ma chi siete..e questa casa a chi apparteneva?" sospirando.."Questo posto non è fatto per i vivi..io vivo tra la vita e la morte...e tornare a casa per me sarà una galera".

Lady Gwen 23-04-2018 16.23.17

Guardavo le fiamme ardere e consumare tutto, stretta ad Elv.
Mi lasciavo ipnotizzare dai movimenti del fuoco che bruciava.
Credetti di vedere un volto poi, nel fumo, ma probabilmente avevo soltanto visto male.
"Nikolaj ha dovuto uccidere Roze..." dissi piano.

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Guisgard 23-04-2018 16.32.30

La figura misteriosa continuava a fissare Altea, quasi celata tra il buio di quel luogo diroccato e l'alone spettrale della Luna.
“Questo luogo un tempo apparteneva ad un gran signore...” disse lo spettro “... ora vi è solo buio e mistero... una maledizione ha sconsacrato ogni sua muratura e l'ha reso una prigione invalicabile persino per gli spiriti...”

Elv guardò Gwen sconcertato per quella notizia, mentre le fiamme facevano brillare i suoi occhi neri come la pece.
“Roze...” disse “... non si poteva fare nulla per lei? Per salvarla?”
Intanto la legna si era quasi consumata ed il fuoco cominciava a spegnersi.

Lady Gwen 23-04-2018 16.37.47

Scossi la testa, mentre gli occhi di Elv erano pece ardente davanti a quel fuoco.
"Era arrivata al limite, delirava, si era anche... Sì, si era strappata la pelle di dosso, era in un lago di sangue... Se non fossimo intervenuti le avremmo solo fatto del male. Nikolaj ha fatto solo ciò che era giusto" ogni tanto ero d'accordo con lui e col suo operato.
Mi sarebbe mancata tanto la bionda Roze, così civettuola ma anche così cara.
Tuttavia, ero felice che avesse finito di soffrire.

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Altea 23-04-2018 16.38.53

Mi avvicinavo sempre di più e con calma, non provavo paura...ero abituata a tutto questo, a sentire il tocco di lui sulla mia pelle e poi quell' amplesso nella biblioteca...la luce della Luna rischiarava sia quella misteriosa figura che il mio bianco volto.."Come si chiamava quel Signore? Narratemi della maledizione..non ne farò parola, ho tanti segreti dentro di me" sedendomi sul bordo della finestra della torre da dove dominava la foresta che sembrava incantata.

Clio 23-04-2018 16.43.21

L'atmosfera sognante, il vino, la sera, le chiacchere che si rincorrevano mentre il tempo passava e tutto mi sembrava magico.
Mi piaceva quel gioco, mi piaceva pensare che lui non fosse lì perchè ero la sua padrona ma perchè voleva esserci.
Mi piaceva immaginare quel sogno in cui sarei riuscita a rubare uno sguardo a Lys.
Fuori la sera si faceva più scura, misteriosa e sognante.
"Vogliamo andare a passeggiare verso casa?" sorridendo "Sembra una sera bellissima!" arrossendo appena.
Poi chiamai il cameriere e pagai il conto.

Guisgard 23-04-2018 17.05.42

“La notte è prossima a morire ed io come tutte le anime maledette presto dovrò dissolvermi nell'aurora nascente...” disse lo spettro ad Altea “... preparatevi, a breve sorgerà il Sole e qui non potrete stare... se in una prossima notte tornerete forse allora rivedrete il mio spirito vagare fra queste mura...”
E detto ciò svanì nelle ombre e nel silenzio della notte.

“Che riposi in pace...” disse Elv “... speriamo che ora possa trovare pace...” fissando poi Gwen.
La prese allora per mano, portandola via da lì, mentre Ivan si apprestava a togliere la cenere fumante.
I due camminarono per il giardino, in quella notte senza nome e senza pace.
“Dobbiamo andarcene da qui...” Elv a Gwen “... non so, ma ho strani presentimenti... forse siete tutti in pericolo... chi ha ucciso il cocchiere potrebbe tornare... e non è detto sia solo un animale...”

Clio pagò il conto e poi con Aegos lasciarono l'osteria.
Passeggiarono un po' lungo la stradina in pietra, attorniata da piante davanti agli usci e le canzoni di un mendicante in un angolo.
Montarono poi in sella ai loro destrieri e tornarono verso casa.
“Ho sempre amato questi luoghi...” disse lui guardando il firmamento sopra Chanty “... fra queste colline, in un vecchio casale da ristrutturare, magari davanti ad una vecchia vigna da rimettere in sesto... qui ho sempre sognato di vivere... chissà, davvero un giorno comprerò una vecchia vigna infruttuosa che col mio lavoro renderò fertile e produrrò un vino speciale...” sorridendo come suo solito, per poi fare l'occhiolino a Clio.
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