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Quel meccanismo ed un attimo dopo nuove strade, nuovi cunicoli, nuove possibilità o forse trappole si aprirono davanti ad Icarius.
Lui riflettè alcuni istanti e poi decise di non lasciare la strada intrapresa. E continuò ad avanzare. http://science-all.com/images/dungeon/dungeon-03.jpg |
"Se voglio qualcosa?" dissi in tono seccato..mi stavano controllando. ."Che mi lasciate in pace" in tono duro e freddo.."Potete andare, so badare a me stessa" guardando la collana..avvertivo una strana sensazione.
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" Altezza" nascondendo un grande sorriso nel vedere la sua reazione e feci un inchino.
Quindi gli mostrai prima l'orologio e poi gli parlai di Eisa e della sua visione. " Io non so cosa fare ora. Una parte di me vorrebbe correre al villaggio ma... So di avere degli obblighi verso tutta la città, so che dovrei continuare con lo studio e poi...." quindi abbassai di molto la voce, ben attenta che nessuno tranne il principe udisse, " se me ne andassi io sentirei la vostra mancanza". Nel dirlo ero arrossita un pochino. Mi ripresi subito tornando anche ad un normale tono di voce. " Quindi vi chiedo di inviare qualcuno a cercare mio padre al villaggio.... O sarò io ad andare a cercarlo, non posso fare altro." |
"Ma di che pallone parli? E potremmo mai conoscere questo tuo 'padrone'?" dissi guardando il nano fissa.
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Guardai la bambina con inquietudine e subito strinsi la mano di Gillen.
Era davvero quella la minaccia contro cui dovevamo combattere? Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Trattenevo il fiato.
Il meccanismo, i cunicoli che si aprono di fronte a lui mentre il mio cuore batteva in attesa della sua scelta. Che avrebbe fatto? Si sarebbe lasciato tentare da quelle nuove possibilità, da quelle nuove strade, magari più semplici, magari invece insidiose? Ma lui rimase sulla strada che aveva intrapreso e io sospirai, sorridendo appena. La strada sembrava tranquilla dopo quel gigantesco bivio. Tranquilla, ma più buia, sempre più buia. Le torce si facevano più rade, diventando pallide luci calde e lontane. Quella penombra, però, nascondeva un segreto. Infatti quella parte del labirinto era forse la più pericolosa. Il pavimento non era uniforme, e diverse piastrelle azionavano diverse trappole. Alcune facevano alzare delle catene da terra, tirate da una parte all'altra del corridoio, su cui molti inciampavano. Altre invece azionavano degli spuntoni che uscivano dalla parete, su cui molti rimanevano infilzati. Ma non erano i peggiori. La trappola peggiore la azionavano quelle piastrelle che ne facevano scomparire un'altra. Camminando su quella strada, dunque, oltre a rischiare di venire infilzati da affilati spuntoni che arrivavano all'improvviso, si rischiava di inciampare e doversi appoggiare nel vuoto, rischiando così di venire inghiottiti dalla torre stessa. Uno dei momenti più duri, uno dei momenti più insidiosi, uno di quelli che potevano farti dubitare della scelta di essere rimasto, che ti tentavano di correre indietro e andare a prendere uno di quei cunicoli sperando che fossero più semplici. Ancora una volta, trattenni il fiato, mentre il battito del mio cuore rimbombava nell'intera stanza. |
Taddeus guardò Dacey e sorrise nell'udire le sue parole.
“Si, certo...” disse infine, con un tono solenne in modo che tutti udissero “... acconsentirò a questa vostra richiesta. Oggi stesso invierò due soldati al vostro villaggio per cercare il professor Oberon.” Annuì. “Bene...” rivolto ai suoi cortigiani “... per oggi basta così... domani riprenderanno le udienze.” E tutti uscirono dalla sala, tranne il principe, Dacey e due cortigiani. “Posso parlarvi?” Taddeus e Dacey. |
Gillen strinse la mano di Gwen nella sua e guardò poi la bambina.
“Dimmi, piccola...” disse “... di che mostro parli? Forse di un drago udito in qualche favola? Ti ha spaventato molto?” “Non un drago...” scuotendo la testa la bambina “... un mostro... un Kajman...” “Kajman?” Ripetè perplesso Gillen. “Si...” intervenne Selia “... è idioma Retanio arcaico... tradotto letteralmente significa strana bestia, o strano animale... se ricordo bene sono figure mitologiche degli antichi miti Retaniesi...” |
"Altro non volete dirmi, semmai..." risposi alla giovane. "Posso almeno sapere quando incontrerò questa signora? Dopo tutto ciò che ho passato, comincio ad innervosirmi..."
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Kajman...
Che razza di creatura era? Poi Selia iniziò a parlare ed io la ascoltai a bocca aperta. Dopo tanti anni che la conoscevo, ancora mi stupiva. "Dunque tu sai di cosa si tratta?" le chiesi sempre più perplessa Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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