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Non c'era nulla al mondo più perfetto di quel momento, nulla.
Era un bacio diverso, diverso da tutti gli altri, anche dal primo. C'era qualcosa in più, qualcosa di nuovo e volevo godermelo fino alla fine, mentre lo stringevo forte a me. Sospirai appena quando si allontanò da me per l'arrivo di qualcuno. Per poco non scoppiai a ridere quando lui cercò di ricomporsi mentre rispondeva al capitano Goz. "Capitano" salutandolo con un sorriso e un cenno del capo quando entrò e vidi con lui il tipo borioso atterrato qualche giorno fa. http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:A...SHDcrVcDZAP5tg |
Sentì la mano del pilota muoversi tra le sue dita e temette che potesse riprendere a delirare nel sonno. Invece, con suo stupore, il pilota cominciò ad aprire gli occhi e Marwel si alzò, stringendo con entrambe le mani la sua.
"Non spaventarti, nessuno ti farà del male qui, te lo prometto" disse la ragazza sorridendogli dolcemente. "Sei al sicuro qui con me" sussurrò posandogli piano una mano sulla spalla. |
Gaynor e Hodog si nascosero nella loro auto, ben al sicuro dal fuoco dietro ad un muretto.
Con loro, legato, vi era anche Orko. E mentre assistevano al fuoco che avvolgeva e consumava sempre più il capannone, ad un tratto videro giungere qualcuno. Erano due figure che ben presto furono visibili grazie alla luminosità sprigionata dal fuoco. “Diana, state indietro...” disse Guisgard a Dacey, mentre lui si avvicinava al capannone “... Orko!” Chiamò. “Orko!” Ancora. Prese allora un secchio e lo riempì con l'acqua di una pompa lì vicino. Se lo versò poi addosso e così bagnato entrò nel capannone in fiamme. |
Anty rise.
“Ah, un cadetto che ha cercato di baciarti...” disse a Clio “... eh, adesso devi raccontarci tutto.” Divertita. “Assolutamente.” Annuì Estea. Giunsero finalmente nel borgo. Ma per le strade notarono un'insolita agitazione per un luogo così tranquillo. “Ma che succede qui?” Guardando la gente in strada Anty. “Qualcosa di certo è accaduto...” mormorò Estea. “Al fuoco!” Gridò qualcuno. “Il vecchio mercato va a fuoco!” |
"Ah sì, un cadetto che si è arruolato inspiegabilmente contro la sua volontà, non vede l'ora di andarsene e continua a lamentarsi.." scuotendo la testa "Proprio l'uomo dei miei sogni, insomma.." sarcastica.
Giungemmo al borgo. Ma c'era qualcosa di strano, come una strana agitazione. Alzai gli occhi al cielo. Niente, non riuscivo ad avere una serata tranquilla. "Andiamo a vedere che succede..." mormorai, dopo un profondo sospiro. |
Eravamo nascosti in auto, quando d'un tratto vidi due figure avanzare correndo verso il capannone. Erano Guisgard e Diana. Guisgard... Capitano... pilota... Il mio piano aveva funzionato, ma ebbi solo una piccolissima frazione di tempo per rallegrarmene. Guisgard si avventò dentro il capannone cercando di salvare Orko. "Dannazione! Hodog, metti la ragazza in condizione di non poterci ostacolare... evita di farle del male, però..." In un lampo uscii dall'auto, corsi verso il capannone, mi bagnai come aveva fatto Guisgard ed entrai anch'io nel capannone. "Capitano! Esci di qui, per l'amor di Dio!" Tra le fiamme lo vidi, mi avvicinai e lo tirai per un braccio "Vieni fuori! Orko non è qui, presto! Potrebbe saltare tutto in aria se ci sono residui di carburante..." Parlavo e lo tiravo, cercando di uscire tutti e due vivi da quell'inferno...
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I tre borghesi erano visibilmente preoccupati.
Anzi, allarmati era la parola giusta. Leones camminava nervosamente avanti e indietro per la stanza, scuotendo il capo e mormorando qualcosa di incomprensibile. Poeh invece continuava a passarsi la mano fra i capelli, come chi cerca di spremersi le meningi in cerca di una soluzione per qualche faccenda disperata. Fines, infine, se ne stava immobile, come inchiodato sulla sedia, con lo sguardo fisso nel vuoto. “Signori...” disse il taverniere “... vi servo da bere?” “Si...” annuì Leones “... qualcosa di forte, liscio e doppio per favore.” Si voltò verso Altea. “Come dite? Il capitano e Diana? Oh, no... nulla di più errato, madama.” “Ma perchè ci impiegano tanto a tornare il capitano e Diana?” Agitato Poeh. “Meglio...” inespressivo Fines, come chi non sa che pesci prendere “... più tardi arriverà, più tardi mi ucciderà... perchè stavolta lo farà davvero...” “E farebbe bene!” Esclamò Poeh. |
Il capannone di Orko. Lo riconobbi nonostante le fiamme.
<< Che fate! É pericoloso... Non sapete neanche se Orko sia all'interno, aspettate cerchiamo aiuto!>> ma Guisgard non mi dava retta, lo vidi attraversare le fiamme fino al capannone. Ero impietrita. Con la coda dell'occhio vidi tutta via una figura avvicinarsi, una figura femminile, che seguì Guisgard. Fui sorpresa anche perché illuminata dal fuoco riconobbi l'attrice. Non aveva senso. Perché si trovava lì e perché si gettava nel pericolo? Non me lo aspettavo. Qualcosa non mi tornava. Sentivo la mente ragionare veloce, cercando di capire, di trovare una soluzione. <<Guisgard! Capitano! Tornate indietro, c'è qualcosa che non va... É una...>> e quando stavo per manifestare i miei sospetti, urlando a gran voce, notai una seconda figura. |
Sospirai, non avevano ascoltato molto preoccupati di ciò che stava avvenendo, a me sconosciuto.
Leones mi rispose e sorrisi leggermente.."Pensavo fossero assieme, visto che prima quando eravate in camera erano fuori e parlavano tra loro a bassa voce..come fanno gli innamorati, e poi se ne sono andati soli, allora nessun problema..può accompagnarmi, non sono solita prendermi gli uomini delle altre ovvio". I tre borghesi si disperavano e il taverniere servì loro qualcosa di forte e guardandoli scossi il capo.."Se continuate a bere cosi, vi ubriacherete. Due sono le cose o aspettate e trovate una soluzione o prendete la situazione subito di petto senza temporeggiare, d' altronde il Capitano mi sembra un uomo arguto e furbo, una soluzione la troverà anche se prima vi dovrete sorbire la sua ira funesta, avanti usciamo..andiamo a cercarlo, se deve arrabbiarsi meglio fuori che qui, o il taverniere ci sbatterà fuori davvero". Ormai, involontariamente, mi ero invischiata in questa storia, non per mia volontà ma loro parlavano a ruota libera dandomi tutte le informazioni, come fece proprio Guisgard prendendomi la ricevuta del telegramma. Presi il cappotto di angora rosso.."Avanti andiamo, cosi con l' aria fredda vi calmerete un pò..ma a questo punto vorrei sapere pure il motivo della vostra paura, io non trovo nulla di male in quello che dovrebbe accadere, ovviamente non vi costringo ma io mi fido di voi, e penso voi pure di me". Aprii la porta della locanda e sorridendo esclamai.."Prego Signori...anche perchè se non sono fuori per una passeggiata romantica è passato troppo tempo, non vorrei sia accaduto loro qualcosa". |
Goz subito sorrise a Gwen.
“Eh, un giorno o l'altro credo che avrò bisogno delle vostre amorevoli cure, mia cara.” Disse all'infermiera, per poi farle l'occhiolino. “Cosa vi occorre, signore?” Chiese Fermer al capitano. “Vogliamo sapere del pilota.” Rispose Goz. “Come sta? Ha ripreso conoscenza?” “Ora sta riposando.” Disse Fermer. “Qui è un paziente come gli altri.” “Potrebbe essere un nemico.” Fissandolo Reddas. Intanto, nella stanza accanto, il misterioso pilota aveva riaperto gli occhi proprio davanti a Marwel. “Dove...” debolmente lui “.. dove sono?” La fissò. “E... voi... chi siete?” http://2.bp.blogspot.com/-wPv7OP0Za4...k%2BPasage.PNG |
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