Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 12-02-2016 23.35.51

"Venite, vi accompagnero' alla carrozza, milady." Disse Jean a Dacey.
E la condusse alla carrozza che attendeva in cortile pronta per partire.
Il cielo era grigio e le nuvole minacciose attraversavano basse l'aria già intrisa di pioggia.

Guisgard 12-02-2016 23.42.05

"Tranquilla, hai reso l'idea." Disse Estea sorridendo a Clio.
Le due tornarono al castello per prendere i cavalli, trovandosi giusto in tempo per vedere nel cortile la carrozza già pronta per Fertaldos.

Clio 12-02-2016 23.46.03

Non si poteva dire che fosse una bella giornata, pensai guardando il cielo.
Ma non potevo aspettare un altro giorno, avevo già oziato abbastanza.
Tornate al castello vedemmo nel cortile una carrozza che stava per partire, e lì accanto il barone, Fagas e Dacey col ragazzo biondo di cui non ricordavo il nome, se mai l'avevo saputo.
"Chissà dove vanno..." dissi piano ad Estea, con una punta di curiosità.
Ma alla fin fine non erano affari nostri.
"Vabbè, dai, prendiamo i cavalli e andiamo prima che si metta a piovere.." sorridendo, per poi entrare nelle scuderie, dove mi avrebbe aspettato il fido Ercole.
"Immagino avranno voglia di sgranchirsi le gambe anche loro..." sorridendo.
L'idea di una passeggiata a cavallo non era per niente male, dopotutto. Se si poteva scoprire qualcosa, poi, meglio ancora.

Guisgard 12-02-2016 23.48.33

Il vapore appannava i vetri della stanza e poi lo specchio ovale, impedendo a Gwen di potersi riflettere ancora col suo abito ormai così umido da saper disegnare con ogni precisione le forme della giovane.
"È casa mia..." disse il padrone fissando lo specchio ormai appannato "... non posso certo andarmene..." richiudendo gli occhi e rilassandosi al tocco di Gwen sui suoi muscoli "... pulisci lo specchio dal vapore, per favore..."

Lady Gwen 12-02-2016 23.56.50

"Ma se dite che scappereste via, forse non ci state così bene... no?"
Mi disse poi di pulire lo specchio, e disse anche 'per favore', poichè si era appannato , così tolsi quelle impercettibili goccioline dallo specchio.
Ad ogni movimento sentivo il vestito sempre più umido e aderente.
Mi sentivo così a disagio...
Quando finii, tornai da lui, riprendendo ciò che stavo facendo.

Dacey Starklan 13-02-2016 00.01.01

<< Credo che sentirò la vostra mancanza >> ammisi mentre arrivavamo alla carrozza.

<< Ho però un grande peso>> gli narrai di ciò che avevo visto la notte, << cercate di intercedere per loro mentre non ci sono.>>

Guisgard 13-02-2016 00.03.01

Clio ed Estea presero i cavalli e lasciarono prima il castello baronale, poi Monsperon.
Galopparono così attraverso la campagna, fino al limitare della boscaglia.
Il cielo era sempre più minaccioso, con un insistente vento che sferzava le cime dei cipressi.
Quella vasta macchia verde, screziata di colori pastello che tinteggiavano quel variegato mondo campestre, sembra aprirsi intorno a loro, pronta ad accoglierle.
Le due mercenarie avanzavano decise, avendo imboccato uno zigzagante sentiero che giungeva fino al corso del fiume Helsa.
E qui le due donne intravidero due figure che camminavano poco lontane.

Clio 13-02-2016 00.07.54

Ercole era davvero felice di galoppare libero, potevo quasi sentirlo.
Dopotutto quel cavallo non era fatto per restare a riposo, e il suo manto nero si confondeva quasi con il colore plumbeo del cielo in contrasto con la lussureggiante vegetazione che ci circondava.
E anche quell'aria umida, quell'atmosfera surreale mi donò per un momento una grande pace.
Respirai a pieni polmoni l'aria del bosco intorno a noi.
Dopo un po' intravedemmo due figure che si incamminavano.
Lanciai un'occhiata d'intesa ad Estea, e gliele indicai con lo sguardo.
Eravamo in incognito, dunque non dovevamo temere che ci vedessero, eravamo solo due fanciulle uscite per una passeggiata.
Così, come se nulla fosse, ci avvicinammo.

Guisgard 13-02-2016 00.08.17

Il padrone resto' in silenzio a fissare Gwen che puliva lo specchio dal vapore.
Guardava in modo insistente ogni movimento della ragazza, che sentiva il suo vestito sempre più aderente addosso e sempre più trasparente.
Nel pulire lo specchio la giovane poteva specchiarsi e vedere i suoi seni ben descritti ormai dal suo abito inumidito.
Poi tornò da lui, riprendendo a lavargli la schiena.
"L'uomo è insoddisfatto di natura" disse lui con voce bassa, guardando Gwen attraverso lo specchio "e dunque anche una reggia il più delle volte può diventare una prigione... sei in imbarazzo?" Chiese ad un tratto.

Guisgard 13-02-2016 00.11.24

"Non pensate più a quella gente." Disse Jean a Dacey. "Il loro Destino è ormai segnato. Piuttosto, siate accorta. In ballo c'è il nostro futuro."
Aiutò la principessa a salire, poi salì anche Betta.
Pochi istanti dopo la carrozza parti'.
"Devo dire..." eccitata Betta "... che sono ansiosa di vedere Fertaldos! E voi, milady?" Chiese a Dacey.


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