![]() |
Quel bacio lascivo unì Aegos e Lys, incatenando le loro labbra e le loro lingue, mentre lui la toccava ovunque.
“Sono un po' sporco...” disse baciandola lui “... ma forse madama non troverà il mio odore fastidioso, no?” Leccandole le labbra perverso e ridendo piano. Icarius intanto continuava a leccarle la gamba inumidita. Era una scena perversa, folle, maledetta. “Per quanto ancora” Aegos sussurrò nell'orecchio di Lys “dovrai tormentarci? Non vuoi farti dominare stanotte, sgualdrina?” Stringendole un seno quasi con rabbia. Allora la prese in braccio, senza curarsi di Icarius che restò a terra, inginocchiato, a guardarli andare verso il letto. “L'unico che qui potrebbe aiutarvi è il becchino.” Disse la figura incappucciata. “Lo troverete al vecchio cimitero.” A Gwen, per poi indicare la viuzza che conduceva al Camposanto. “Oh, perdonate, madama...” disse Reddas, fissando Dacey dalla sua maschera “... avete ragione... stanotte si è festeggiato... parecchio... ho udito infatti grida di piacere... immagino sia stata una festa appagante, vero... madama?” Fissandola negli occhi, in modo impudente, irrispettoso. “Lascerò dunque la mia signora riposare dopo una simile notte.” Con un inchino teatrale e beffardo. |
Annuii lentamente e guardai Elv.
"Bene, grazie, buonanotte" e feci segno al vampiro di incamminarci. Speravo davvero che potesse aiutarci, perché proprio non mi andava di girare in tondo e non risolvere nulla. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“ Potrei farvi tagliare la lingua per una simile insolenza!”
Sbottai con tono imperioso mentre nella realtà ero scossa perché se lui aveva sentito allora potevano averlo fatto altri. “ Eravate presente alla festa, avete visto voi stessi che è terminata molto tardi, con la presenza di molti alcolici. Tutti si sono divertiti e stancanti tra canti e danze.” Al sua ultima frase non replicai, restando ferma a osservare che si togliesse di torno. “ Si, andate. Ma badate di non farvi vedere ancora . Non ci servite a nulla al momento.” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
L'uomo incappucciato riprese la pesante lapide sulla schiena ed andò via.
Gwen ed Elv allora seguirono le sue indicazioni e dopo un po' arrivarono nel piccolo cimitero del posto. Vi erano tombe sparse. Di nuovo la campana della chiesetta suonò. Lenti rintocchi nel silenzio di quel luogo. Videro allora qualcuno. Un uomo curvo a scavare con una vanga nel terreno. “Deve essere il becchino...” disse Elv. “E sia...” disse Reddas “... ma non andrò via... vostro fratello mi ha promesso più giorni... ed io ho una vendetta da compiere, madama.” un altro inchino irriverente. Nell'andare via le passò accanto, notando il suo collo. Aveva i segni dei canini, di un morso. “Cosa avete fatto!” Afferrandole il polso. “Sciocca ragazza!” Stringendolo, per poi schiaffeggiarla. |
Quel bacio, così intenso, lussuriosioso, lascivo.
Le nostre labbra che si intrecciavano, il suo viso ancora impregnato dei miei umori. Chissà cosa pensava, chissà cosa provava. Volevo sapere ogni cosa, volevo penetrare ogni sensazione, ogni emozione che gli scuoteva l'anima. Non mi accontentavo di un atto, di movimenti ritmici che provocano piacere, volevo entrargli nell'anima, scrutarla, farla mia, possedere ogni anfratto, ogni angolo di sé, godere di ogni suo pensiero, volevo cancellare il resto del mondo dalla sua mente, dal suo cuore, dalla sua anima e lasciargli solo un'inguaribile voglia di me. A lui così come al piccolino lì sotto che continuava a leccare da bravo, diligente, perdendosi sempre di più in quell'universo perverso e unico che era quella stanza. Aprii gli occhi per cercare quelli azzurri di Aegos. "Oh ma a me piacciono le cose sporche..." con un sorriso perverso, guardandolo negli occhi. Poi quella frase, quella provocazione. Lo guardai con un ghigno, perverso. "Sempre che tu sarai in grado di dominarmi, Aegos..." guardandolo negli occhi con aria di sfida "Credi che sia facile?" mostrandogli la lingua. Poi finalmente mi prese e mi portò verso il letto, lasciando lì Icarius a terra. Schioccai le dita rivolta al giardiniere senza togliere gli occhi da quelli di Aegos. "Su piccolo..." ordinai "Non vuoi godere anche tu?" lo provocai, facendogli cenno di seguirci in quell'avventura sempre più perversa. |
L'uomo riprese la lapide e andò via.
Noi due allora ci incamminammo verso il cimitero ed intravedemmo un uomo intento a scavare una fossa. "Sì, avviciniamoci" ad Elv. Nel frattempo, altri rintocchi dalla chiesa. Molto strano viste le parole dell'uomo sui chierici di questo paese. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“ Se fossi in voi non farei troppo affidamento sulle concessioni di mio fratello, è un uomo irascibile che cambi spesso idea...”
Mormorai alzando leggermente gli occhi al cielo. Se mio fratello si fosse ancora rifiutato di ascoltarmi avrei usato nuovi modi per convincerlo ad ascoltarmi. Dovevo solo capire quali. “ Che state dicendo? Ma come osate?” Avevo chiesto quando, passandomi davanti, Reddas si era bloccato a fissare il mio collo, riprendendo a inveire contro di me. Mi ero scordata di coprire il morso,visto la velocità con cui ero in uscita e tra tutti avrei decisamente preferito che a non accorgersene fosse stato Reddas. Ma invece egli si alterò, mi strinse forte un polso, impedendomi di andar via nonostante i miei tentativi. “ Lasciatemi!” A tono alto, sperando che qualcuno fosse nei paraggi e udisse. Magari qualche guardia pronta poi a punirlo per la sua disgraziata sfacciataggine. E lo schiaffo raggiunse il mio viso con violenza, capace di farmi avvertire distintamente le cinque dita che si erano scagliare sulla mia pelle. “ Voi! Come avete osato!” Ruggii rabbiosa e con uno strattone mi liberai dalla presa, portando una mano a nascondere la guancia malmenata. “ Ve ne farò pentire amaramente.” Quindi chiamai le guardie affinché lo prendessero in custodia. |
Aegos prese Lys in braccio, portandola verso il letto.
Erano nudi, l'una contro l'altro. I seni di lei erano stretti sul petto robusto di lui. Con i suoi poteri la ragazza entrò nella mente di Aegos. Vide la sua eccitazione, la sua lussuria. Fantasie estreme, in cui lui la prendeva in ogni modo, persino contronatura, con un impeto ed una potenza fuori dal comune. Lys vide i modi in cui l'avrebbe posseduta. Ma stupendola, quei pensieri rivelarono altro. Qualcosa di inaspettato. Lo stalliere infatti, incredibilmente, sembrava animato da altro. Come se provasse qualcosa per lei. La fece inginocchiare sul letto, accarezzando poi il suo volto e fissandola negli occhi. Con lo sguardo indicò il suo membro eretto. “Avanti...” disse portandole una mano sulla testa e spingendola verso le sue gambe “... avanti... fa quello che ti viene meglio...” con tono perentorio. Icarius si avvicinò al letto, guardando eccitato. Gwen ed Elv si avvicinarono a quello che sembrava essere il becchino. Stava scavando una fossa. Notò i due e smise. “Il Cimitero è chiuso a quest'ora...” disse “... non avete sentito la campana? Significa che ogni attività Liturgica è terminata.” Subito arrivarono due guardie chiamate da Dacey, mentre Reddas restò fermo davanti a lei, fissandola con disprezzo. “Madama...” disse uno dei due soldati “... avete chiamato?” Ora la sorte di Reddas dipendeva da lei. |
L'uomo si rivolse a noi.
"In realtà ci hanno detto che potete aiutarci. Vorremmo sposarci, ma senza preti in chiesa. Potete aiutarci voi?" Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
L'uomo posò la pala ed annuì a Gwen.
“Si, venite...” disse invitandoli a seguirlo. Raggiunsero un capanno, qui il becchino prese i ferri del mestiere, uno schedario con i nomi dei tanti seppelliti lì, quasi fossero i simboli della sua autorità. “Cominciamo?” Elv annuì. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 02.33.20. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli