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“Si, potrebbe essere...” disse annuendo Elv a Gwen “... vedi che sai essere molto perspicace, oltre che testarda?” Facendole l'occhiolino.
Ma in quel momento si udì il fischio della nave. “Cosa accade ora?” Mormorò Elv. |
Sorrisi alle sue parole. Ad un certo punto si udi` un fischio della nave.
Sbuffai, passando una mano fra i capelli castani. Che c'era, ancora? |
Icarius sorrise a quelle parole di Clio.
Prese allora il suo braccio e cominciarono a passeggiare sul ponte. “Questa, cara Syenna...” disse lui indicando la maestosa nave “... è la più grande nave del mondo... l'astroveliero più potente che sia mai stato costruito... il suo nome è un Inno al più grande Attributo di Cristo, ossia la sua Divina Misericordia... quella stessa Misericordia che i Taddei, committenti di questa meraviglia, invocano ormai da secoli per essere liberati...” un velo di malinconia attraversò i suoi occhi azzurri, restando per un lungo istante in silenzio. Il vento intanto soffiava deciso sul ponte, gonfiando le vele e lambendo gli alti pennoni. “Vieni...” Icarius a Clio “... ti mostrerò la sala dei comandi...” |
“Andiamo a vedere...” disse Elv a Gwen.
Lasciarono la cabina e salirono sul ponte, dove assieme a Gurenbarba c'era la ciurma al completo. “Cosa succede?” Chiese Elv ad uno dei pirati. “Laggiù...” indicando questi l'orizzonte “... una grossa nave nascosta tra le nuvole...” |
Ascoltai attentamente le parole di Icarius su quella nave, guardandomi attorno, rapita.
Era effettivamente la nave più bella e maestosa che avessi mai visto. Poi sussultai quando nominò i committenti. "I Taddei?" esclamai, sorpresa, portando una mano a Damasgrada quasi senza accorgermene "Oh, interessante..." sorrisi appena. Non mi sfuggì la malinconia che attraversò il suo sguardo, quasi che quella maledizione fosse un peso anche per lui. Tuttavia evitai di dire alcunché per non turbarlo ulteriormente, mi limitai a cercare il suo sguardo e sorridergli dolcemente. Poi disse che mi avrebbe mostrato la sala dei comandi. "Oh, quale onore..." gli sorrisi, entusiasta. |
Icarius e Clio scesero sottocoperta, fino a raggiungere una grande porta di ferro che al loro arrivo si aprì in due.
I due si ritrovarono così in un'incredibile sala colma di strumenti e macchinari per il controllo ed il comando della nave. Migliaia di luci lampeggiavano, tra strumentazioni di ogni tipo che la ribelle mai aveva visto prima d'ora. E ad un tratto sulla plancia centrale di un grande astrolabio digitale apparve il volto virtuale di una donna. “Salute a te, Maria.” Disse Icarius. “Tutto sotto controllo?” “Tutto stazionario, capo.” Con voce metallica quell'immagine femminile. “Ti presento” lui a Clio “Maria, il cervello elettronico che controlla la Divina Misericordia.” http://www.wallpaperfly.com/thumbnai...may.net_80.jpg |
Restai allibita a quella vista, sorpresa, emozionata e stupita.
Era davvero incredibile. Mi guardavo intorno con gli occhi colmi di stupore e meraviglia. "Accidenti.." sussurrai appena "Che meraviglia...". Poi un volto virtuale di donna comparve,e io restai ancora più sorpresa e affascinata. Poi mi voltai verso Icarius, sorridendo divertita "Capo?". L'aveva chiamato capo? La cosa si faceva sempre più interessante. Icarius mi presentò Maria e io sorrisi alla donna virtuale come fosse una persona vera e propria "Piacere di conoscervi, Maria..". |
“Ah...” disse stupito Icarius “... mi ha chiamato davvero così? Capo?” Sorrise. “Si vede che i cervelli elettronici non fanno molta differenza tra gli uomini. O magari è la forza dell'abitudine.” Rise. “Vieni, ti mostro come si governa la nave...” raggiunsero alcuni strumenti illuminati “... questi sono vari restitutori fotogrammetrici... ossia sono strumentazioni in grado di calcolare le isoipse, in modo da conoscere altimetria e planimetria della zona che stiamo attraversando, per poi trarre dati numerici da convertire in proiezioni ortogonali, in modo da ottenere carte e mappe per la navigazione...” sbuffò “... non chiedermi altro però... detesto questo genere di cose... fortuna c'è Maria...” divertito “... lo so, ti stai annoiando...” fissando Clio.
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Lo ascoltai, dapprima divertita, poi rapita e affascinata.
Capivo una parola su tre, ma avevo sempre amato scoprire cose nuove, anche così diverse da tutto quello che conoscevo. "No, affatto.." sorrisi, scuotendo la testa "È affascinante tutto questo, davvero affascinante... e adesso? Dove stiamo andando?" osservando tutta quella sofisticata strumentazione, per poi tornare ad osservare Icarius con un sorriso "Sempre che tu possa rivelarmelo.." facendogli l'occhiolino. |
“Beh, in verità non si potrebbe...” disse Icarius a Clio “... tu dopotutto sei un ospite qui, quasi un ostaggio...” sorridendo ironico “... ma se poi te lo dico... cosa ci guadagno?” Facendole l'occhiolino.
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