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“Beh, la vita è strana...” disse Icarius a Clio “... anche tu, nel ruolo di Syenna, hai lasciato che un improbabile attore ti baciasse, no?” Facendole l'occhiolino. “Magari il Cappellano ed il Capitano sono buoni amici. E poi come si dice? Di chi puoi fidarti se non del tuo confessore?” Ridendo.
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“Ah, si...” disse Elv a Gwen “... vuoi davvero che smetta di guardarti così?” Poi tornò a sfogliare il libro. “Rileggiamo con calma l'arcano... qual'è quella cosa che si fa tra due uomini, tra un uomo ed una donna, ma non fra due donne? Che può essere mai?”
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Sorrisi con tono di sfida e quando lui distolse lo sguardo, per tutta risposta mi alzai e mi sedetti di fronte a lui.
"Come tu vuoi davvero che io non ti stia cosi` vicina" guardandolo e sorridendo con aria di sfida. "Non ho idea di cosa possa essere.... perche` proprio due donne e non due uomini o un uomo e una donna?" dissi, quasi fra me e me "Non so cosa potrebbe essere..." |
"E questo che c'entra? La propria spada è qualcosa di personale..." Alzai le spalle "Ma ad ogni modo non sono affari miei..." Sorrisi.
"Beh, mentre chi di dovere decide cosa farne di me e degli alti, non ti va di mostrarmi questa nave?" Sorrisi, con gli occhi nei suoi "Mi è stato solo vietato di andare sottocoperta...". |
Elv guardò Gwen.
“Attenta, piccola...” disse lui con uno sguardo che sembrava in grado di penetrare quello di lei e raggiungere il profondo del suo animo “... attenta a non sottovalutare la tua bellezza e l'effetto che ha su di me...” poi le parole della ragazza lo indussero a tornare sul libro e sull'arcano “... si vede che due donne non posso fare ciò che indica questo arcano... ma cosa può essere mai?” Pensieroso. “Qualcosa legato ad un posto specifico, stando alle parole dell'enigma... non so perchè, ma questo veto riguardo le donne mi fa pensare a qualcosa di religioso...” |
Mi guardo` di nuovo con quello sguardo, che riusciva ad arrivare fino nella mia anima.
"Me l'hai detto tu di non starti vicino." Cercai comunque di tornare al libro. "Come mai qualcosa di religioso?" |
“Dunque” disse Icarius avvicinandosi a Clio “più personale di un bacio? Delle proprie labbra? E del loro sapore?” In un attimo il suo viso era praticamente a contatto con quello di lei, forse separati solo da un sospiro. “Ma forse per voi attori è così, no?” Sorridendo appena e sfiorando con le dita prima una ciocca bionda di lei e poi l'orlo del suo abito. “Vedere la nave? Oh, ma sarei onorato di farti da Cicerone...” porgendole il braccio “... prego, milady... il vostro strascico.” Con un lieve inchino.
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“Non so...” disse Elv a Gwen “... l'enigma parla di un luogo specifico in città e poi quella rigorosa distinzione che esclude le donne... mi viene in mente la religione perchè in altri ambiti le donne occupano praticamente lo stesso ruolo degli uomini...non so, forse sbaglierò...” fissando il libro.
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"Beh potrebbe essere... dovremmo quindi cercare una chiesa? Non so, un'abbazia o qualcosa di simile."
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Era così vicino.
Quella vicinanza che mi stupiva sempre quanto non mi desse fastidio, anzi. Gli occhi nei miei, il suo respiro, il tocco leggero delle sue mani. "Un bacio si fa in due..." Mormorai soltanto, senza spostarmi "Le proprie labbra sono una cosa preziosa, su questo non c'è dubbio.." Sorrisi "Ma sono anche fatte per essere donate... Non a chicchessia, naturalmente..." Vagamente divertita. Poi lui acconsentì a mostrarmi la nave e io risi, prendendo il braccio che mi porgeva. "Vi ringrazio, milord..." Inchinandomi a mia volta con un sorriso. |
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