Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 08-10-2015 19.04.53

Mentre ragionavo sul da farsi, vedemmo qualcuno: erano Hansiner e Clio.
"Clio! Icarius e` stato ferito, Amlin lo ha portato qui e una donna lo ha curato, ma non ci sono piu`... Piuttosto voi due siete in situazioni tragiche, devo medicarvi."
Mi occupai cosi` della gamba di Clio e del piede di Hansiner, doprattutto con l'aiuto della magia e anche con cio` che trovai in casa.

Guisgard 08-10-2015 19.08.31

“Noi invece cerchiamo proprio te.” Disse uno di quei soldati a Dacey. “Ora verrai con noi dal capitano. E non temere, ti cercava proprio per condurti a casa. Ma prima vuole vederti.” Annuì. “Su, andiamo.” Impugnando un fucile.

Guisgard 08-10-2015 19.10.25

Gwen si occupò delle ferite di Clio e di Hansiner.
Ma subito Jean, incuriosito, si avvicinò alla giovane pagana.
“Una donna” disse “ha curato il vostro amico? Chi era, lo sapete? Anche noi cerchiamo una giovane donna... siamo giunti dalla Francia per ritrovarla...”

Guisgard 08-10-2015 19.12.23

Guisgard ad un tratto aprì gli occhi, che sotto la luce della lampada brillavano di un azzurro inquieto e tormentato.
Vide Marwel e le sorrise.
“Credo di essermi addormentato appena...” disse in un sussurro “... e vi ho sognata... mi parlavate in francese... io non comprendevo, eppure mi sembravano le parole più belle del mondo...” sospirò, per poi sgranchirsi il collo “... anche Tristano ed Isotta si rifugiarono in un luogo segreto...” guardando il rifugio “... una grotta che è divenuta il simbolo dell'Amore che rifugge ed annienta ogni altra cosa al mondo...” tornò a posare i suoi occhi su di lei “... e voi? Avete riposato bene?” Rise appena. “Prima di addormentarvi avete sussurrato qualcosa... in francese... cosa significava?”

Lady Gwen 08-10-2015 19.14.20

Finii di medicare le ferite, facendo in modo che non si riaprissero di nuovo.
Poi un uomo si rivolse a me.
"No, non l'ho mai vista e ho gia` detto che la casa era vuota quando siamo arrivati."
Appunto. Era una ricercata, molto bene...

Dacey Starklan 08-10-2015 19.16.55

Strinsi i pugni cercando un modo per perdere tempo e sperare che nel frattempo Dension facesse ritorno. Purtroppo la vista del fucile mi aveva fatto realizzare che non avrei potuto ribellarmi con un semplice pugnale.

Era una specie di incubo sembrava che per quanto cercassi di allontanarmi da Maruania questa continuava a volermi riportare indietro.

- Va bene, d'accordo... Verrò con voi, non c'è bisogno di quel fucile...-

Forse senza la minaccia di quell'arma prendendoli rapidamente alle spalle sarei riuscita a colpirli e stordirli tanto da poter fuggire. Ma restava comunque un problema. Come avrebbe fatto Dension a ritrovarmi?

Fingendo di spostarmi una ciocca di capelli lasciai cadere un orecchino a terra, sperando che il mio uomo lo ritrovasse e capisse quindi mi arresi all'evidenza e seguii i soldati.

Marwel 08-10-2015 19.23.37

Finalmente Guisgard aveva riaperto gli occhi e nuovamente Marwel avrebbe potuto torturare un po' il suo cuore, guardando ciò che le era stato negato per tutta la vita.
Io ormai sono persa... pensò facendo scivolare la mano dal suo viso al petto, dove non aveva lacerazioni E Tristano e Isotta, a questo punto, erano completamente presi l'uno dell'altra e si erano uniti nel corpo, come nell'anima. Le chiese come avesse dormito e lei non seppe cosa rispondere, se raccontargli il sogno che aveva fatto o se tenerlo per se e non inquietarlo con cose forse inesistenti.
"Ho dormito bene..." rispose incerta, poi le chiese cosa volessero dire le parole che aveva pronunciato prima di addormentarsi ed ella pensò a Tristano e Isotta e fu colpita da pura fragilità. Poteva mentire e dirgli che aveva detto qualcosa sulla paura di essere scoperti da quei soldati, invece non lo fece.
"Significa che non credo di potervi lasciarvi andare via da me" per la prima volta da quando aveva conosciuto l'uomo, la ragazza non sfuggì al suo sguardo, anzi rimase ferma ad osservarlo, ma si morse il labbro inferiore come se stesse combattendo con se stessa.
"Mi è difficile pensarvi lontano, ma credo che sia questo il mio destino."

Guisgard 08-10-2015 19.40.55

Gwen terminò di occuparsi delle ferite di Clio e di Hansiner, per poi rispondere a Jean.
“Ditemi...” disse Hansiner all'uomo “... chi è la donna che cercate? E perchè credete sia la stessa che abitava qui e che ha curato le ferite di Icarius?”
“Cerchiamo la figlia del barone di Carcassonne...” svelò Jean “... ella è fuggita ed ha fatto perdere le sue tracce... è promessa sposa ad un nobile e compito nostro è riportarla a casa sua. Ella poi ha dimestichezza con unguenti ed erbe mediche. Sin da piccola ha mostrato queste sue capacità. Per questo sospetto possa essere lei la donna che ha curato il vostro compagno ferito.”
“E forse” mormorò Udino “qualcuno li ha indotti poi a fuggire. Qualcuno che ha pensato bene in seguito di mettere sottosopra questa casa. Ma chi?”
“Forse il vostro compagno è inseguito da qualcuno?” Jean a Clio, a Gwen e a Hansiner.

Guisgard 08-10-2015 19.44.57

Dacey alla fine si arrese e seguì i due soldati.
Ma nell'andare via lasciò scivolare a terra un orecchino, come segno per Dension.
I due militari allora la condussero poco lontano, all'interno della gola di pietra, dove la ragazza vide ormeggiata la gigantesca nave nera che braccava la Divina Misericordia.
Attorno al vascello vi erano alcune tende e proprio in una di queste i due soldati portarono Dacey.
E la giovane vi trovò un uomo in alta uniforme.
“Prego...” disse lui “... accomodatevi...” guardò poi i suoi uomini e con un cenno del capo li congedò.
Si avvicinò allora alla ragazza e la guardò con attenzione.
“Ma io vi ho veduta già...” fissandola Capitan Nero “... voi non siete la proprietaria di questo ciondolo...” impugnando il monile ritrovato nell'abitazione da cui erano fuggiti Guisgard e Marwel “... voi siete la donna di quell'idiota di Dension...” scosse il capo “... maledizione, dove sarà allora Guisgard?” Con un moto di rabbia. “E sia...” riflettendo “... cercherò di sfruttare gli eventi...” tornando con lo sguardo su Dacey.
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Guisgard 08-10-2015 19.47.05

Guisgard restò a guardare il viso di Marwel per un tempo indefinito.
Le sfiorò le guance con le dita, finendo poi ad intrecciarsi in una sua ciocca bionda.
“Allora il sogno non mi aveva mentito...” disse piano “... davvero erano le parole più belle del mondo...” quella carezza divenne infinita “... mi avete salvato la vita e state rischiando la vostra per me... ed io vi racconterò tutto...” chiuse per un istante gli occhi azzurri, per poi riaprirli e tornare a fissarla “... su di me, come sui miei avi da secoli, pende una maledizione... essa prende il nome da ciò che mi nega ed è conosciuta come Gioia... Gioia dei Taddei... sfuggo da sempre a quest'oscuro incantamento, braccato fin dentro i miei sogni... la maledizione mi impedisce di amare, Sophie... forse anche di guardare una donna come adesso guardo voi... e ciò che mi spaventa non è tanto la morte... poiché chi ha paura della morte ha anche paura di vivere... no, ciò che mi tormenta è il potervi mettere in pericolo... tutte queste morti innocenti... tutte quelle povere ragazze uccise, sono solo state pretesti, trappole per attirarmi qui... e se vi accadesse qualcosa io non me lo perdonerei mai...” e la sua mano scese lungo il collo di lei, fin quasi a sfiorare il suo petto, per poi cercare ancora la sua bianca e morbida mano.

Lady Gwen 08-10-2015 19.49.17

L'uomo ci parlo` della donna.
"Inseguito? Oh no, voglio dire, ci troviamo qui per caso" sorridendo con tono melenso "Siamo arrivati qui per caso e la bestia ha attaccato lui ed i nostri amici..."
Non potevo parlare di tutto cio` che c'era dietro, soprattutto se non sapevo per chi dei due fossero venuti.

Dacey Starklan 08-10-2015 19.50.26

Nel camminare con quei soldati fino alla Divina Misericordia lasciai l'altro orecchino a terra. Era la mia unica speranza.

Lanciai uno sguardo gelido quando, una volta nella tenda, mi ritrovai davanti a Capitan Nero. L'uomo che aveva cercato di ucciderci.

- Non so nulla di quel ciondolo e neanche di Guisgard. Non so niente, voglio solamente andarmene con Dension, proprio come avevate pattuito con lui. Questo è tutto-


Non lo degnai di uno sguardo, ne lui ne al ciondolo, incrociai le braccia, restando in piedi, avevo alcuna intenzione di aiutare quell'uomo. Tanto più che una parte di me era anche contenta di sapere che Guisgard era ancora libero.

Marwel 08-10-2015 20.03.01

Di nuovo Marwel si ritrovò con gli occhi colmi di lacrime. Non era possibile che l'unico uomo che le aveva fatto provare quelle meravigliose sensazioni non avesse la possibilità di provarle a sua volta.
Era dunque un sogno premonitore quello che aveva fatto? Guisgard sarebbe davvero morto se l'avesse amata? Il destino della giovane fanciulla non era già stato abbastanza crudele con lei?.
Sentì la mano dell'uomo sfiorarle il collo, il petto e poi cercare la sua mano, ma fu lei ad andare incontro alla sua e ad incrociare le dita con le sue.
"Voi mi avete raccontato il vostro segreto e io vi racconterò il mio, poichè ormai, Guisgard, il mio cuore sembra appartenervi e io non posso farci nulla" disse per poi chiudere gli occhi e cominciare a raccontare "sono la figlia del Barone di Carcassonne, il mio nome completo è Sophie Elisabeth Leroix e sono fuggita all'età di diciassette anni perchè i miei genitori volevano darmi in sposa ad un uomo che non amavo, che non conoscevo neanche, solo perchè era un ricco nobile vicino alla corte di Francia. Mi nascondo da cinque anni Guisgard, con la costante paura di essere trovata e di essere riportata da mio padre, in quella gabbia che sarebbe un matrimonio privo di sentimento."
Strinse la mano di Guisgard e un sordo singhiozzo le uscì dalla gola, seguito da copiose lacrime che bagnarono il petto di lui su cui Marwel aveva appoggiato il capo.
"L'unica cosa di cui ho paura ora è di perdere voi e so per certo che succederà in un modo o nell'altro"

Clio 08-10-2015 21.29.39

Fui lieta di vedere Gwen, e la benedissi quando si occupò della mia ferita.
"Grazie cara..." Le sorrisi "Gli Dei ti benedicano..".
Poi trasalii a quelle parole.
Icarius ferito.
Sentii il cuore perdere un battito.
E poi sbiancai: ... e curato da una sconosciuta.
Chiusi gli occhi e strinsi i pugni per nascondere la rabbia.
Di nuovo!
Esattamente come a Vacolis io impazzivo a cercarlo e lui se ne stava bello tranquillo in dolce compagnia, a farsi medicare da una sconosciuta.
Mai una volta che si imbattesse in un dottore maschio, figurarsi!
Adesso piantala, Clio... Non è il momento di essere gelosa, su..
Ma ora era cambiato da Vacolis, ora aveva detto di amarmi, si era legato a me, sfidando la terribile maledizione.
Lo aveva detto lui stesso che aveva stretto un patto con Amore in quel momento.
Chi meglio di lui conosceva il valore di quel gesto?
Eternità, Assolutezza ed Esclusività.
Ora non avrei più dovuto essere gelosa del suo modo di comportarsi con le donne.
Quel modo galante che mi faceva andare in bestia.
Perché ero fermamente convinta andasse riservato ad una donna soltanto.
Certo, lui era fatto così...
Ma ora era tutto diverso, mi dicevo.
È me che ama, dopotutto.
Non può avermi mentito, lo so che non mi ha mentito.
Non si può mentire davanti ad Amore.
Quindi basta con queste paranoie e stai tranquilla...
Lasciai che il dolce ricordo di quella mattina scacciasse la paura e la gelosia, liberando la speranza e l'Amore.
Eppure l'idea che una sconosciuta fosse sola col mio uomo mi irritava e infastidiva terribilmente, era più forte di me.
In realtà avrei dovuto essere grata a quella sconosciuta dato che lo aveva medicato.
E sicuramente lui si era comportato in maniera diversa, mi dicevo, prendendo un profondo respiro.
Sì, dovevo stare tranquilla e fidami di lui.
Ora tutto era diverso, mi ripetei.
Non avrebbe sfidato la maledizione se non mi amasse davvero.
Dunque dovevo stare tranquilla e pensare piuttosto come trovarlo.
Concentrati sul presente, Clio.. concentrati!
Le parole dell'uomo furono una benedizione che mi strappò da quei pensieri che pensavo di aver ormai archiviato dopo quella mattina, e che invece erano tornati implacabili e crudeli.
Gwen sviò il discorso, ma dato che erano uomini di chiesa, probabilmente eravamo dalla stessa parte.
O meglio, avevamo lo stesso nemico.
"Sì, ci inseguono.." guardai Gwen, per poi annuire "L'ho scoperto poco fa anch'io..." con un sorriso amaro.
"Gente di Maruania.." dissi agli uomini del vescovo "Gente pericolosa e senza Dio..".
Poi sospirai, un sospiro stanco e doloroso.
"Dobbiamo trovarli.." dissi agli uomini "Vi prego, rimettiamoci in cammino... dobbiamo trovarli prima che lo facciano loro...".

Lady Gwen 08-10-2015 21.59.01

Sorrisi a Clio. Immaginavo il sollievo, visto lo squarcio tremendo sulla sua coscia.
Poi, scoprii che in effetti ci inseguivano. Presi in disparte Clio.
"La donna, la madre di Amlin, mi ha detto che le morti delle giovani nin erano casuali.
La bestia le ha uccise perche` sapeva che in quel modo avrebbe attirato Icarius.
Il problema e` che noi non dovevamo venire qui, giusto? Infatti quel Munain disse che grazie a Dension lo aveva trovato e qui entra in gioco il sabotaggio della nave. Non credi anche tu?"
lanciandole una lunga occhista eloquente "Il problema e` che non so come abbia fatto a mettersi in contatto con la nave nera...'' con aria pensierosa.

Clio 08-10-2015 22.14.05

Sorrisi a Gwen, e con la scusa della medicazione ebbi il tempo di parlarle in privato.
"Icarius mi ha detto che voleva fermare questa bestia perchè gli ricordava la Gioia, viene raffigurata come una bestia che vaga nella brughiera alla ricerca dei Taddei.." sospirai "Ora tu mi dici che la morte di quelle povere ragazze serviva unicamente ad attirarlo qui?" scossi la testa sospirando "Credi sia possibile? Che davvero quella bestia fosse la Gioia che l'ha trovato? Perché adesso?".
Poi sbiancai e chinai il capo.
"È colpa mia.." sussurrai pianissimo, per poi prendere un profondo respiro.
"No, noi non eravamo diretti qui, noi dovevamo solo sorvolare queste terre.. è come se ci fosse un disegno.. credo che Denison sia solo una pedina in tutto questo, ma sicuramente c'è qualcosa di più grande all'opera, Gwen.. qualcosa di terribile..".
Poi mi concentrai sulla domanda della ragazza.
"Già... come ha fatto a mettersi in contatto con la nave nera.." mormorai, pensierosa, poi trasalii.
"Ma certo! Scafris.." guardai Gwen e sorrisi appena, tristemente.
"Ricordi quando ci dissero che avevano visto un uomo che poteva essere Elv salire sulla nave con qualcuno che sembrava conoscerlo?" chiesi, alzando lo sguardo su di lei.
"Ho pensato subito fosse Denison, Icarius non era convinto e mi ha detto di sorvegliarlo... per questo non sono scesa con voi all'abbazia... e ho scoperto che tramava qualcosa, anche se non ho capito cosa, diceva di farlo per lui e sua moglie.." sospirai.
"Quello che non ho mai capito è cosa ci facesse Elv su quella nave, magari aveva solo bisogno di un passaggio e non sapeva chi erano, anche se mi sembra strano, o magari credeva che loro avessero la cura per la maledizione..." scossi la testa "Non lo so amica mia, ma quando questa storia sarà finita e Icarius sarà di nuovo con noi sani e salvi, potremo organizzare una spedizione per sbirciare sulla nave nera e cercare Elv.." sorridendo.
"Ma prima dobbiamo sopravvivere in queste lande e trovare Icarius.. che a quanto pare è in buona compagnia.." mi lasciai sfuggire, con una punta di amarezza.

Lady Gwen 08-10-2015 22.49.27

"Non so darti una risposta, purtroppo..." riguardo la Gioia.
"Si, giusto, hai ragione" spalancando gli occhi "Lui e` sceso xalla nave, anche se non abbiamo idea di cosa abbia fatto, ma potremmo avere ragione."
Poi, la sentii. La fitta al cuore.
"Si, lo so, l'ho pensato anche io..." mormorai annuendo piano.
Poi sorrisi a Clio.
"Si, ce la faremo. Ne` tu con la tua abilita` con la spada e il combattimento, ne` io con la mia magia ci faremo bloccare" facendole l'occhio "Perche` si, io sono una pagana e so utilizzare la magia. A te posso dirlo, mi fido di te" sorridendole "Oltre a Elv, naturalmente" ridendo piano "E` stata la prima persona a cui l'ho detto..." con un sorriso amaro.
"Non e` colpa tua, Clio. Chi ama non ha colpa e sono sicura che Icarius, a causa della maledizione soprattutto, consideri l'Amore come la cosa piu` preziosa al mondo, in particolare con te al suo fianco" sorridendole e accarezzandole il viso come per rassicurarla.

Clio 08-10-2015 23.14.09

Vidi il volto della ragazza cambiare, e mi dispiacque di averle ricordato il suo destino.
Poi sorrisi a quelle parole colme di speranza.
Si fidava di me, sapevo che non era una confessione facile da fare.
"Oh, ecco perché la mia gamba è quasi guarita del tutto..." le sorrisi, gaiamente, e poi sospirai "Ti capisco, io non amo usare il nome con cui i cristiani bollarono gli antichi culti ma sì.. conosco gli Dei e li onoro come posso..." lanciando un'occhiata all'anello con la Civetta e la luna che aveva racchiuso il mio voto tanto a lungo.
Lo stesso anello che possedeva la precedente proprietaria di Damasgrade e che, secondo la mia visione, aveva donato al suo amato, prima di lasciarlo andare incontro al suo destino.
A volte mi chiedevo se lui poi l'avesse fermata, se l'avesse presa tra le braccia e tenuta con sé.
Ma non era poi così importante ora.
Quella carezza gentile e delicata sciolse la tensione di quella notte, e sentii una lacrima accarezzarmi la guancia, asciugandola in fretta.
Sapevo sopportare e nascondere il dolore fisico, certo.
Ma i dolori del cuore, quelli erano troppo.
Erano parole sincere quelle della ragazza, parole delicate e gentili, adatte ad un animo puro come quello di Gwen.
E gliene fui grata, perché in quel momento ne avevo bisogno.
Annuii piano, ricacciando indietro le lacrime, con un debole sorriso.
Un sorriso misto ancora al dolore di quella notte, ma immensamente grato per la vicinanza di Gwen, per il suo conforto.
"Lo spero Gwen.." mormorai, mentre altre lacrime mi rigavano il viso, e il dolore nel petto si rifaceva sentire "Lo spero tanto.." sussurrai, ancora più piano.
Poi sorrisi.
"Sai una cosa?" asciugandomi le lacrime "Hai ragione, insieme ce la faremo!" sorridendo alla ragazza.

Lady Gwen 08-10-2015 23.25.33

Risi di gusto quando parlo` della sua gamba.
"In effetti ho anche ricevuto la proposta di diventare infermiera a bordo" con un sorriso ammiccante.
"Tranquilla comunque, per me va bene il termine "pagana" " sorridendo e alzando le spalle.
Poi sorrisi alle sue parole.
"Si anch'io, anche se non come facevo nel mio paesino, ma questo mi da` molto conforto" sorridendo e mostrando il mio tatuaggio quando la vidi osservare quel particolare anello che portava.
Poi la vidi piangere e capii perfettamente come si sentiva...
"Si, ne sono sicura" con un ampio sorriso.

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Clio 08-10-2015 23.35.49

Sorrisi alla ragazza e annuii.
A giudicare dal tatuaggio che portava, doveva essere una seguace della Dea.
"Dai.." asciugandomi le lacrime "Il sole ormai è sorto, riprendiamo la nostra ricerca, e chissà che non ci porti dai nostri uomini..." sorrisi, e usai volutamente il plurale, perché sapevo bene quanto Gwen bramasse di tornare da Elv, e di quanto fosse ingiusta e assurda questa separazione.
Volevo infonderle speranza, come lei aveva fatto con me.
E la speranza era quella: che lui tornasse da me, che lui stesse pensando a me.

Lady Gwen 08-10-2015 23.40.42

Risi piano e annuii.
"Gia`, adesso dovrebbe essere piu` facile, poiche` la bestia non vaga di giorno" annuendo.
Non vedevo l'ora che questa situazione si concludesse e che io fossi di nuovo con Elv.
Lo desideravo con tutta me stessa. Mi chiedevo cosa stesse facendo, cosa stesse pensando e se stesse pensando a me...
Tutte quelle dimande a cui avrei voluto dare al piu` presto una risposta...

Guisgard 09-10-2015 00.22.20

A quell'atteggiamento di Dacey, Capitan Nero rise di gusto.
Riempì allora due bicchieri e ne porse uno alla ragazza.
“Suvvia, non siate così drastica...” disse lui sorseggiando dal suo bicchiere “... non capirò mai voi donne... siete bellissima e potreste avere qualsiasi uomo al modo... ed invece vi invaghite di quel Dension... uno che non ha esitato a manomettere la nave su cui viaggiava con voi e a tradire i suoi compagni di viaggio... uno che non ha avuto scrupoli a vendere l'anima a me...” divertito “... perchè non vi decidete a darmi una mano? Ho idea che col vostro aiuto riuscirò presto a mettere le mani su Guisgard...”

Dacey Starklan 09-10-2015 00.32.43

Non mi mossi di un centimetro, rifiutando il vino.

- Tutto quello che lui ha fatto, lo ha fatto per entrambi... Per renderci liberi e darci la possibilità di creare la nostra vita insieme... Quando vi innamorerete anche voi capirete il significato delle mie parole.-

Feci una piccola pausa.

- E ho già detto che non so dove si trovi Guisgard -

Guisgard 09-10-2015 00.40.02

“Mi spiace interrompervi” disse Jean a Clio e a Gwen “ma dobbiamo rimetterci in cammino. Queste lande sono sterminate e selvagge e potrebbero servire giorni e giorni di ricerche.”
“Sua Grazia vuole che il dramma di questa terra infelice si concluda quanto prima.” Fece Udino.
“Allora andiamo.” Annuendo Jean.
Il gruppo si rimise in marcia.
“Maruania...” mormorò durante il tragitto Jean “... ho udito vagamente di questa città e delle sue assurde leggi... perchè braccano voi ed il vostro compagno?” A Gwen e a Clio. “E poi parlatemi di lui... chi è davvero? La figlia del barone di Carcassonne è molto restia a fidarsi degli sconosciuti, sebbene sia comunque di indole gentile e cortese verso tutti. Mi chiedo come mai invece si sia fidata di lui.”
“E se invece l'avesse portata via con la forza?” Fissandoli Udino.
“Non è un vigliacco e nemmeno un violento.” Disse Hansiner.
“E comunque” Jean “è ferito e difficilmente potrebbe spostarsi avendo con sé una ragazza costretta con la forza.”

Guisgard 09-10-2015 00.46.23

“Guisgard era il capitano del vascello...” disse Nero sorseggiando dal suo bicchiere “... giusto? Era dunque il comandante di tutti voi...” sorrise malizioso a Dacey “... possibile che non vi abbia mai lanciato uno sguardo appassionato? Rivolto parole romantiche? Voglio dire... una bellissima ragazza come voi... non vi ha mai proposto di raggiungerlo di notte nella sua cabina? Forse per questo vostro marito lo detesta tanto...” la guardò in un modo che fece sentire a disagio la ragazza “... e chissà che non sia per questo che ora lo difendete tanto, rifiutandovi di dirmi dove sia ora Guisgard...” riempì ancora il suo bicchiere “... non mi avete ancora rivelato il vostro nome...”

Clio 09-10-2015 00.46.48

Gli uomini ci riportarono alla realtà.
Annuii.
"Certo, andiamo..." dissi, risalendo a cavallo.
"Perché ci cercano? Perché siamo nemici di Maruania e delle sue assurde leggi dissolute.." con disprezzo.
Poi quelle parole su Icarius e quella ragazza.
"Oh, no... non l'avrà costretta, state tranquilli.. non lo farebbe mai... l'avrà affascinata piuttosto.." con un sorriso amaro e una fitta al cuore "Lo fa sempre..".
Era doloroso immaginare come si sarebbe comportato Icarius con lei.
Come l'avrebbe guardata, come le avrebbe parlato.
Faceva male solo a pensarci.
Se era riuscito a far sì che una donna così schiva si fidasse di lui, probabilmente si era comportato con lei nel modo che io non sopportavo.
Non puoi saperlo, Clio, su...
Sicuramente non è andata così.
Non ti farebbe mai del male, lo sai..
Cercavo di tranquillizzarmi, di pensare alla missione.
A quelle faccende dolorose ci avrei pensato una volta ritrovato Icarius.
Perché sapevo che i suoi occhi non potevano mentirmi.

Lady Gwen 09-10-2015 00.47.17

"Dubito seriamente che sia andata come dite" ai due uomini "Comunque egli e` contrario alle leggi di Maruania e poiche` egli le combatte attivamente, la citta` lo cerca."
Poi mi venne in mente una cosa e mi avvicinai a Clio.
"E se chi comanda la bestia sapesse dell'ipotetica fprma della Gioia e l'avesse fatto apposta per fargli credere che sia lla maledizione?"

Clio 09-10-2015 00.49.05

Quelle parole sussurrate di Gwen mi destarono dai miei pensieri cupi e dolorosi.
Benedetta ragazza, se non ci fossi tu sarei già impazzita stasera!
Le sorrisi.
"Sì, può anche essere.." pensierosa "Far leva sulla maledizione per braccarlo, non è affatto una brutta idea.. ma chi?" dissi piano a mia volta alla ragazza.

Lady Gwen 09-10-2015 00.56.40

"Ovviamente chi guida la nave nera e ha ingaggiato Dension, ma appunto, chi...." pensierosa.

Clio 09-10-2015 00.57.28

Annuii a Gwen.
"Già, chissà cosa si cela dietro quella nave.." sospirai, pensierosa.

Guisgard 09-10-2015 01.12.48

Mentre Clio e Gwen ragionavano su un'infinità di possibilità per dare un senso a quella storia, Jean diede ordine al gruppo di fermarsi.
“E' inutile allontanarci troppo...” disse guardandosi intorno “... un uomo ferito ed una ragazza, oltretutto senza un cavallo, non possono essere andati molto lontani dall'abitazione... dobbiamo dunque cercare qui in giro...”
“E se fossero stati attaccati dalla bestia, signore?” Mormorò uno dei soldati.
“La bestia lascia in giro corpi sventrati...” intervenne Amlin “... se li avesse attaccati, ora in giro troveremmo dei cadaveri martoriati.”
“Si, giusto.” Annuì Jean.
“Allora dove possono essere andati?” Pensieroso Udino. “Forse i soldati di Maruania li hanno trovati prima di noi.”
“Il Cielo non voglia...” preoccupato Jean “... ma è inutile stare qui a fare supposizioni... cerchiamo... battiamo palmo dopo palmo questa zona!” Ordinò ai suoi.
Cominciarono le ricerche, ma senza dare frutto.
Trascorse così Mezzogiorno, poi giunse il pomeriggio.
Ed il Sole cominciò piano ad abbassarsi sulle alte cime di quelle lande.
E proprio mentre le ombre cominciavano ad allungarsi, il gruppo sentì qualcosa.
Un grido di terrore.
“Cos'è stato?” Gridò Jean.
“Sembra la voce di una ragazza!” Fece Hansiner.
“Deve essere a diverse decine di metri da qui...” uno dei soldati “... ma cosa le può essere accaduto?”
“E' così difficile capirlo?” Spronando il suo cavallo Jean. “Presto, nella direzione da cui è giunto quel grido!”
Nello stesso istante, non lontano da loro, una pastorella correva terrorizzata nella boscaglia, mentre qualcosa di mostruoso la inseguiva.
La giovane correva senza più fiato, incapace anche di gridare ora, fino a quando inciampò, rotolando sulla sponda del Triterno.
In acqua, spinta dalla disperazione, trovò il modo di allontanarsi ancora, quasi sperando che il corso del fiume la mettesse al riparo.
Ma un innaturale latrato alle sue spalle la fece voltare e vide il volto dell'orrore più puro e profondo.
Poi le acque del Triterno si tinsero di rosso.
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Lady Gwen 09-10-2015 01.13.22

Gia`, me lo chiedevo anche io, ma non osavo immaginarlo... Continuammo comunque a camminare.
Intanto ragionnammo su dove potessero essere Icarius e la donna, cercando li in zona.
Poi, delle urla.
Un'altra scena infernale che si ripeteva e un'altra donna che moriva.

Clio 09-10-2015 01.16.07

Quella ricerca era frustrante oltre che infinita.
Dove potevano essere andati?
Lui era ferito, non potevano essere lontani.
Dovevamo trovarli prima dei soldati di Maruania.
Poi quel grido, terrorizzato.
Annuii a Jean.
"Andiamo, presto.." esclamai, seguendo gli altri all'inseguimento di quel grido.

Guisgard 09-10-2015 01.27.32

Il gruppo galoppò rapido nella direzione in cui si era udito quel grido.
E mentre galoppavano altre grida, stavolta di disumano dolore, echeggiarono nella cupa boscaglia.
Poco dopo giunsero dove la morte aveva di nuovo colpito.
Il cadavere sventrato di una giovane era bloccato tra la fitta vegetazione che nasceva sulla sponda del Triterno.
I due chierici recitarono alcune preghiere e poi benedissero quel corpo.
Jean ed i suoi invece subito si calarono in acqua per recuperare il cadavere.
“Che Dio mi perdoni...” disse il militare francese “... per un attimo ho temuto fosse la figlia del barone... è una pastorella invece...”
“Se la bestia vuole davvero solo Icarius” con rabbia Hansiner “perchè continua allora a mietere vittime? Perchè?”
“La furia dei Taddei...” mormorò la vecchia “... la furia che li cerca, che li bracca... sta giocando con tutti noi... ci sta facendo terreno bruciato intorno... attende che saremo a trovarlo...”
“E' solo un animale!” Gridò Jean. “Una dannata e maledetta bestia!”
“No... è molto di più...” la vecchia.

Clio 09-10-2015 01.31.15

Arrivammo troppo tardi, la bestia aveva colpito ancora, e alla luce del giorno per giunta.
Sospirai alla vista di quell'ennesimo corpo smembrato.
Guardai Jean e scossi la testa.
"No, non lo è purtroppo... qualunque cosa sia non è solo un animale ma molto di più.." dissi, sfiorando istintivamente la coscia dove c'era la ferita della bestia prima delle cure di Gwen.
"Lo troveremo e lo proteggeremo, se restiamo uniti la bestia non avrà scampo..." assentii con fermezza.
"Continuiamo a cercarli.." guardandomi attorno, chiedendomi dove diavolo potesse essere Icarius.

Guisgard 09-10-2015 01.45.44

Jean annuì a quelle parole di Clio, per poi dare ordine ai suoi di riprendere il cammino.
Lasciarono così il cadavere coperto da alcuni rami, ma ben visibile per chi giungeva presso la sponda del Triterno, in modo da poterlo raccogliere e portarlo nella cittadina per una degna sepoltura.
Tornarono verso l'abitazione, perchè convinti che i due fuggitivi non fossero andati troppo lontani da lì, anche se dopo la nuova apparizione della belva lo sconforto e la paura si erano impossessati dei loro animi.
Tuttavia non cessarono le loro ricerche.
E quando il crepuscolo cominciò ad annunciarsi, uno dei soldati di Jean si accorse di una luce lontana che brillava tra alcuni castagni.
“Raggiungiamola!” Ordinò l'uomo al gruppo.

Lady Gwen 09-10-2015 01.46.00

Il corpo giaceva straziato nell'acqua.
Non era solo un animale, la veccia aveva ragione e avrebbe mietuto ancora vittime finche` Icarius non fosse uscito ad affrontarla.
Tornando indietro, poi, notammo una luce fra la boscaglia e la seguimmo.

Clio 09-10-2015 01.49.32

La ricerca riprese, anche se eravamo sempre più stanchi e frustrati.
Ma non ci saremmo arresi.
Io di certo non mi sarei arresi.
Ero testarda e ostinata, e Icarius questo lo sapeva bene.
Mi mancava, terribilmente, e l'idea di non trovarlo era insopportabile.
Non pensarci neanche, Clio!
Chissà se io mancavo a lui.
Non hai davvero nient'altro a cui pensare?
No, infatti, dovevo pensare alla ricerca, dovevo trovarlo.
E finalmente, quando pensavo che la speranza ci avesse salutato e stesse prendendo un altro sentiero, vedemmo una luce.
Magari non era niente, ma almeno era un indizio, finalmente!
Annuii a Jean e spronai il cavallo, seguendo quella luce.

Guisgard 09-10-2015 02.12.01

Il gruppo galoppò rapido verso la luce tra i castagni, ridestato dalla speranza di aver trovato qualcosa.
La raggiunsero e si accorsero che proveniva da una vecchia struttura fatiscente.
In realtà di trattava di un'antica cappellina, forse risalente al periodo longobardo e da una delle sue finestre giungeva la luce che il gruppo aveva visto da lontano.

Clio 09-10-2015 02.16.47

Galoppammo verso quella luce, e nell'avvicinarci comprendemmo che si trattava di una cappellina.
La luce proveniva da lì.
Chissà, forse vi avevano trovato riparo.
I chierici sono ospitali di solito.
E lo sperai davvero perché stavo perdendo la pazienza oltre che la speranza.
Ma dovevo tenere duro, mi ripetevo.
Non potevo, né volevo arrendermi.
Smontai da cavallo e guardai Jean.
"Diamo un'occhiata in giro?" chiesi, guardandomi attorno "Magari hanno chiesto ospitalità..".


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