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Cassandra riconobbe Astral e le si avvicinò.
Le due si salutarono, poi quella dai capelli bianchi indicò a Lavaros proprio Ennius accanto a Rodolfo. Il giovane mercenario annuì ad Astral e si avvicinò ad Ennius. “Signore...” disse “... vi ricordate di me? E di lei?” Indicando Astral. “Dovrei?” Indifferente Ennius. “Si, dato che volevate bruciarci vivi.” Ed Ennius scoppiò a ridere. |
Vidi Lavaros avviarsi verso Ennius e mostrare il suo odio nei suoi confronti. Lasciai uno sguardo addolcito alla ragazza rossa, cercando di dirle con lo sguardo che dovevo raggiungerlo. Mi avvicinai a Lavaros e guardai truce quell'uomo.
"Di me ti ricordi, sicuramente..." dissi mostrando i polsi feriti dalle catene. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Seguii la scena e rimasi letteralmente a bocca aperta, guardando poi Elv.
Aveva detto... "Bruciarci vivi"? Poi guardai i polsi feriti di Astral e non potevano essere casuali, ma purtroppo le prove erano ancora deboli, non saremmo riusciti, per ora, ad incastrarlo, infatti lui era lì che se la rideva. "Spero trovino davvero un modo per incastrarlo, è odioso" ad Elv, con rabbia. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ennius rise con disprezzo anche ad Astral.
“Dannato...” disse con rabbia Lavaros “... i suoi polsi sono davvero segnati... è la prova...” “Sono solo fandonie!” Ennius. “Quei segni può esserseli fatti ovunque! Andate via, prima che sia io a farvi incarcerare, cani!” “Senza prove non potete accusare nessuno.” Fece Rodolfo. “La vedo male...” sottovoce Elv a Cassandra. |
Sospirai scuotendo il capo.
Era una brutta situazione davvero, Ennius era inattaccabile in quel modo. Sapevo che era colpa sua, ma se non c'erano prove, Astral avrebbe potuto procurarsi quelle ferite in qualsiasi modo. "Purtroppo Rodolfo ha ragione, non possono fare nulla senza le prove..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Si, hai ragione...” disse piano Elv a Cassandra.
Ennius allora andò via bruscamente, seguito da Rodolfo. “Andiamo...” Elv alla sua giovane moglie “... restare qui è inutile... torniamo alla locanda...” a lei. |
Ennius se ne andò, quasi indignato, seguito da Rodolfo.
Annuii ad Elv e lo seguii, sollevata soprattutto di lasciare quel posto cupo e triste, oltre che per la prospettiva di avere finalmente un po' di tempo per me ed Elv. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv e Cassandra raggiunsero la locanda, salendo poi le scale mano nella mano, fino alla loro camera.
Entrarono piano, immergendosi nella dolce e vaga penombra della stanza per le tendine abbassate. Allora lui accese una candela e poi si avvicinò a lei. E sorrise, le sfiorò il viso e poi la baciò piano. |
“Si...” disse Hiss ad Eeila “... ora vediamo di farlo parlare... altrimenti lo infilzo come uno spiedo...”
“No, parlerò... dirò ciò che so...” fece l'uomo grasso “... si, lei è la bestia... è lei... la bestia... io ne sono solo il custode...” “Dunque” fece Hiss “se tu sei il custode, significa che c'è anche un padrone... vero?” |
Si divisero ed Aegos ed Elyse restarono soli.
“Sto bene...” disse lui sorridendole “... sarà meglio tornare indietro... lontano da questa casa... abbiamo una ricerca da continuare...” E cercarono di fare la strada a ritroso, ma era ormai il crepuscolo e la brughiera diventava sempre più dimora delle ombre. |
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