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Erien annuì a Nyoko ed i tre andarono via, lasciando il vecchio contadino a brontolare.
“Che cafone...” disse Oltram “... un carro sporco di letame per una magnifica spada elfica... roba da matti...” “Non pensiamoci più...” fece Erien “... piuttosto, cerchiamo un altro modo per raggiungere Retania...” “E come?” Chiese Oltram. “Non lo so...” Erien. Ad un tratto sentirono qualcuno lamentarsi e frignare. |
Ero ancora infuriata e non dissi una parola. Avrei voluto squarciarlo in due con la mia spada, altro che dargliela. In testa gliela davo. Poi, quei pensieri furono interrotti da dei lamenti lungo la strada. "Che succede?" dissi attenta guardandomi intorno.
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Il mare si gonfiava sempre più ed il cielo si oscurava.
Lampi fiammeggiavano tra nuvole scure come pece e sordi boati tuonavano spaventosamente intorno alla Seagull in balia delle acque. Alcuni marinai caddero in mare e scomparvero, mentre la nave imbarcava sempre più acqua. Hiss trovò il modo di aggrapparsi a delle bombole di ossigeno bloccate alla parete, tenendo Gaynor stretta a lui. Ma tutto sussultava, gettando mobili a terra e lanciando ogni tipo di oggetto qui e là. Lion raggiunse un oblò e restò bloccato dallo spavento. “Non è una tempesta...” disse fuori di sé “... è il mostro che genera onde giganti... che sputa fiamme simili a tuoni e col fumo poi oscura il cielo...” Un altro urto ancora, stavolta decisivo. La Seagull si spezzò in due e un'onda gigante travolse lo scafo lacerato. La furia dell'acqua avvolse Gaynor, ma Hiss la prese per un braccio. Ma la potenza dell'onda era troppo per un uomo ed alla fine strappò la ragazza dalla sua mano. E l'ultima cosa che la diva vide furono gli occhi azzurri di Hiss arrossati dall'impeto dell'acqua salata. Poi tutto si fece buio e silenzioso. |
Clio guardò lo specchio dopo aver invocato il potere del Cuore.
Ed allora sulla superficie di vetro tutto mutò. Immagini e forme presero a muoversi. Allora lo vide. Era insieme al piccolo droide Pipita, in una città o villaggio forse vicino. “Un nuovo sfidante sta per giungere...” disse lo specchio “... ne avverto due sentimenti contrastanti ed assoluti... Amore ed odio...”http://pm1.narvii.com/6176/f82210f57...a437bf4_hq.jpg |
“Aspetta...” disse Gillen a Gwen, visibilmente seccato da ciò che la locandiera aveva detto “... signora...” alla donna “... vostro marito, solo poco fa, ci ha indicato tutt'altra strada per raggiungere la dimora di quella donna...”
“Si sarà confuso.” Candidamente quella. |
Non sapevo se essere felice o meno di quello che vidi.
Felice perché stava venendo lì, e perché anche il Cuore aveva percepito il suo Amore. Ma quello significava anche che sarebbe stata la fine per noi. A meno che... "Smettila!" comandai alla mia mente, senza parlare. Non era il momento di pensarci. "Gli servirà una spada per affrontare le prove e il Lupo Bianco.." dissi, rivolta allo specchio. |
“Proviene da lì...” disse Erien indicando un angolo di foresta a Nyoko e ad Oltram.
Seguirono la voce che frignava e trovarono tra i cespugli un nano afflitto. “Che succede?” Chiese Oltram. “Sono nei guai...” il nano “... e nessuno mi aiuterà mai!” |
La Seagull era oramai in totale balìa della tempesta. Diversi marinai caddero in acqua, inghiottiti dalle onde, mentre a bordo regnava il caos più totale. Hiss aveva trovato un appiglio e mi teneva stretta per evitare che finissi in mare o schiacciata da qualche pesante mobile.
D'un tratto, sentii Lion urlare che la tempesta non era una vera tempesta e che era il mostro a provocare quelle onde giganti, che il cielo si era oscurato per il fumo che lui generava... in quel momento, ci fu un ultimo urto e la nave si spezzò in due, lasciando che la potenza dell'acqua invadesse ogni cosa. Fino a quel momento Hiss mi aveva tenuta saldamente, ma contro la furia delle onde non poteva lottare e fu così che la sua mano lasciò la presa. L'ultima cosa che vidi fu il suo sguardo azzurro che mi guardava disperato ed impotente. "Hiss!" Fu ciò che riuscii a gridare prima di perdere i sensi. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Presi il braccio di Gillen.
"Quando ho sentito parlare i due uomini, uno ha detto che la donna non viveva più sul colle, ma vicino al fiume, magari la signora ha ragione" dissi piano. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Corremmo verso il lamento e scovammo uno gnomo afflitto.
"Che genere di guai?" dissi stando a lerta. Non c'era molto da fidarsi degli gnomi: piccoli e furbi bricconi. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
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