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"Dal Sud..." disse pensieroso Pisone a Clio "... ehi, locandiere!" Chiamò. "Hai forse servito da mangiare e da bere a qualche scudiero con l'accento del Sud?"
"Del sud?" Ripeté il locandiere. "No, nessuno con un simile accento è giunto nella mia locanda. È un bel po' che non si sentono accenti meridionali da queste parti. Da quando forse gli ultimi Capomazdesi sono stati cacciati da Monsperon." "Io invece ho udito qualcuno con un accento del Sud..." ad un tratto uno dei cavalieri seduti a mangiare "... e sono certo fosse di Capomazda..." |
Sorrisi a quella frase e lo guardai uscire dalla stanza quindi mi coricai
Sarebbe stato un viaggio impegnativo |
Adespos sorrise a Gaynor, per poi lanciare un'occhiata agli altri che erano qualche passo più indietro rispetto a loro.
Il bandito allora prese Gaynor per mano e la condusse attraverso uno stretto sentiero, fino a raggiungere una capanna isolata che sorgeva accanto ad una vecchia quercia. Ed entrarono. |
"È proprio per questo che ci ha incuriosito... Non capita spesso..." Sorridendo.
Poi il locandiere. "Ah sì?" Voltandomi verso il cavaliere "Come fate ad esserne così sicuro?". |
Adespos non se lo fece ripetere due volte. Mi prese per mano e mi condusse nella sua capanna, più isolata rispetto alle altre, la capanna del Capo...
Appena ci trovammo all'interno, lo abbracciai stretto offrendogli la mia bocca... Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
"Si, siamo dei contadini che vivono appena comincia la boscaglia." Disse l'uomo a Gwen. "Questo era un posto tranquillo, sebbene isolato, ma da quando è comparsa quella misteriosa belva tutto è cambiato qui." Scuotendo il capo. "Ma voi non potete restare qui. È pericoloso. Stiamo disseminando tagliole ovunque. Prima o poi la prenderemo."
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Jean uscì e Dacey si corico'.
Un irreale silenzio scese allora sul castello, lasciando una strana inquietudine, una vaga angoscia sulla principessa. Poi, ad un tratto, tutto ciò fu dissolto. Delle grida che arrivavano dal corridoio ruppero quella fittizia ed opaca tranquillità. |
"E ditemi, conoscete per caso una persona che vive anch'essa nel bosco? È un ragazzo" fornendogli poi nome e descrizione di Emon.
Potevano averlo visto e dirmi dove si trovava, così che potessi darmi pace. |
Mi pareva di aver giusto chiuso gli occhi quando li rispalancai per colpa di un urlo aggiacciante che proveniva dai corridoi.
Mi alzai di scatto, in una mano il coltello nell'altra un lume e scalza, in veste da notte, con i capelli sciolti e arruffati lasciai la mia stanza per capire che stava succedendo |
"So riconoscere un Capomazdese quando ne vedo uno." Disse il cavaliere a Clio.
"Com'era?" Chiese Pisone. "Sapreste descriverlo?" "Era uno scudiero." Fece il cavaliere. "Abbigliato come tale. Uno scudiero sfornito però del suo padrone. Non c'era infatti nessun cavaliere con lui." |
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