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Annuii e Baduk andò via.
Ma dopo pochissimo, una grossa auto arrivò nel cortile e mi preparai all'ingresso per accogliere chiunque ci fosse in quella macchina, forse un po' stizzita per tutta quella situazione strana e misteriosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il dottor Masper era un uomo molto carismatico e di alto fascino.. "Dottor Masper, è un onore per noi poter soddisfare le sue esigenze. Accomodatevi, gradisce qualcosa. Con i clienti particolari tratto personalmente, immagino desideri dei vestiti su misura o ha visto la nostra collezione?" osservando quell'uomo venuto da chissà quale posto. https://plumaslibres.com.mx/wp-conte...hace-viral.png
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Dall'auto scese qualcuno che poi subito entrò in casa.
Gwen dal salone sentiva i passi e poi qualcuno che parlava con Baduk. Poi, dopo qualche istante, la porta del salone si aprì e la ragazza vide entrare qualcuno. "Ciao, Gwen..." disse Cappuccio Nero "... spero tu abbia trovato ospitale la mia casa." Fissandola dalla sua maschera rossa. |
Sentii Baduk parlare con qualcuno, ma subito non riconobbi la voce.
Tuttavia, non mancò molto prima che lo riconoscessi. Assunsi un sorriso beffardo alla sua frase. "Pare che, nonostante la segretezza, il mio sesto senso spionistico non abbia fallito neanche stavolta..." Commentai, sempre con tono beffardo. Iniziai a camminare per il salone, assumendo una beffarda aria critica. "Non male, forse troppo campestre per i miei standard, non impazzisco particolarmente per l'arte venatoria, ma godibile." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Masper fece un passo in avanti verso Altea, raggiungendo il chiarore che attraverso la finestra invadeva il salottino.
Qui la donna si accorse che gli occhi di quell'uomo, ora sotto la luce apparivano molto più chiari. Lui la guardò negli occhi intensamente, poi il suo sguardo chiaro la percorse tutta, quasi incurante di poter apparire indiscreto o fuoriluogo. Come se quell'uomo fosse indifferente alle regole o ai compromessi della società. Lei si sentì osservata, anzi ammirata, come in un romanzo ottocentesco, dove il ricco e bellissimo padrone guardava e giudicava la propria schiava. "Lieto, signora, di essere considerato un cliente particolare." Sorridendole con un cenno del capo. |
Lui rise piano, fissando Gwen attraverso quella maschera rossa.
"Per questo mi piaci..." disse lui sedendosi "... perchè sei un'istintiva, capisci al volo..." sempre guardandola "... davvero non apprezzi la campagna? ma allora non ami i vecchi romanzi... quelli romantici di una volta... in ogni storia di Scott, di Dumas o di Sabatini c'è sempre una campagna, mia cara..." Entrò Baduk e servì da bere al suo padrone. |
"Lieta di essere di tuo gusto" commentai, con sorriso beffardo e tono provocatorio.
"Amo i romanzi, ma preferisco il mio attico in centro. Sai, quell'eleganza lussuosa alla James Bond" con tono pensieroso "Ma ancor più del mio attico, amerei sapere perché non mi ci hai fatto tornare, oggi" fissando ora con determinazione la sua maschera, mentre Baduk gli serviva da bere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Per salvarti." Disse lui a Gwen. "Il tuo amico Yldama è braccato dalla polizia e non impiegheranno molto ad arrivare a te." Bevendo. "Però se vuoi tornare nel tuo attico centro non sarò certo io ad impedirtelo, mia cara..." quasi divertito.
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Era chiaro ad entrambi che il problema di tutta la questione non fosse il mio attico.
Rimasi in silenzio a riflettere. "Mi hai salvata perché ancora ti servo come spia o perché lasciare Yldama alle grinfie della polizia faceva parte del tuo piano fin dall'inizio?" chiesi in modo schietto, sedendomi davanti a lui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Mi deludi, mia cara..." disse lui finendo il suo bicchiere "... se anche lasciare il povero Yldama nelle grinfie della polizia fosse stato il mio piano sin dall'inizio, non so cosa sarebbe cambiato se avessi fatto lo stesso anche con te, no?" Fissando Gwen.
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"Mi hai cercata, mi hai assunta, quindi ti servo. Non lo avresti fatto, a meno che non avessi avuto ancora bisogno di me. Come penso che effettivamente sia, no? Dal momento che sono qui" inarcando un sopracciglio.
"Salvo piani sconosciuti e misteriosi che non comprendo e dunque illuminami, se è così" allargando le braccia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, hai ragione..." disse lui a Gwen "... in effetti ho bisogno di te... c'è qualcosa che tu hai... e che io voglio... me la darai, mia cara?" Con tono ambiguo alla ragazza.
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Sbattei le palpebre un paio di volte, a quella sua frase, tuttavia non mi scomposi.
Insomma, ne avevo viste di ogni da quando avevo iniziato a lavorare nello spionaggio e di certo non mi impressionavo per una frase ambigua. "Sei sempre volutamente così enigmatico ed ambiguo, o riservi solo a me questo trattamento di favore?" commentai con tono apparentemente candido, ma senza mostrare alcuna emozione.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...931ea4f70b.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ovviamente solo a te, mia cara..." disse lui alzandosi ed avvicinandosi alla finestra, guardando fuori e dando le spalle a Gwen "... benchè sono certo tu abbia, diciamo così, qualità nascoste... ma neanche tanto nascoste... in questo momento mi riferisco alla tua capacità recitativa... quella voglio tu mi dia... lo farai?"
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Capacità recitativa?
"E per cosa ti servirebbero le mie mirabili doti attoriali?" chiesi allora "Non mi risulta che tu sia un tipo da drammaturgia o da compagnia teatrale..." commentai poi, con un sorriso candido e sarcastico al contempo. Questa era davvero curiosa. Tuttavia, non avevo torto riguardo al fatto che voleva propormi ancora un incarico e forse tanti altri ed ero curiosa di sapere e di cosa si trattasse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Anche io ho qualità nascoste, mia cara." Disse lui a Gwen. "Come dicevo... mi occorre la tua capacità recitativa e di trasformista... mi affiancherai in una visitina che faremo domani ad un importante personaggio di Afragolopolis..."
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A quel punto, mi feci tutta orecchie.
"Interessante... E chi sarebbe questo importante personaggio? Lo conosco?" chiesi quasi a raffica, improvvisamente curiosa. Non mi sarei stupita se avessi già lavorato in merito a questa persona e in tal caso una mia esperienza precedente poteva sicuramente tornarmi utile. "Sono anche curiosa del modo in cui dovrò... "Trasformarmi". È così che hai detto?" con aria vagamente divertita.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...0ff9fa27d6.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Mi piace vederti così motivata ed entusiasta, mia cara." Disse Cappuccio Nero voltandosi verso Gwen. "Non credo tu conosca il personaggio in questione e ciò ci sarà di vantaggio. Sto parlando a Monsignor Tommaso, uno dei prelati più influenti della città, nonchè responsabile del Museo Cattedrale di Afragolopolis. Per la riuscita del mio piano occorre che il potente chierico ci apra le porte del museo." Si avvicinò guardandola tutta, in un modo inequivocabile che Gwen percepì in pieno. "E se ciò che si dice su di lui è vero almeno la metà allora non dubito che tu, mia cara, entrarai presto nelle sue grazie..."
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Monsignor Tommaso...
No, al momento non mi diceva nulla... Inarcai vistosamente un sopracciglio al suo sguardo e le sue parole, anche la mia espressione inequivocabile come la sua occhiata e la sua frase. Poi accennai un risolino sarcastico. "Vatti a fidare di questi preti... Che gentaglia..." scuotendo il capo. "E qual è il tuo obiettivo, là dentro?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Molto semplice..." disse Cappuccio Nero a Gwen "... far saltare in aria l'intero Museo Cattedrale. Dentro vi sono opere d'arte inestimibabili e reperti Paleocristiani dal valore incalcolabile. Far saltare il museo e ciò che contiene sarà il mio regalo ad Afragolopolis ed alla Chiesa... ed io sono un uomo che ama fare regali del genere." Divertito. "Mi aiuterai, mia cara?" Fissandola.
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Tacqui un istante.
"Beh" iniziai "Non mi esalta l'idea di distruggere un pezzo di patrimonio artistico e culturale, ma vengo assunta per lavorare, non per commentare. Quindi..." con un'alzata di spalle. "Ma non mi hai ancora detto quale gioco di prestigio e trasformismo dovrò attuare... Per caso si ecciterebbe vedendomi vestita da suora?" ridacchiai divertita, a mo' di sfottò. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, niente tonache..." disse lui a Gwen "... dalle mie informazioni il nostro monsignore non ama le proprie colleghe..." divertito "... pare che lui ami le ragazze giovani e apparentemente acqua e sapone... quindi ci presenteremo in abiti comuni... da decidere se come giovane coppia di sposini... oppure nei panni di padre e figlia..."
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"È molto deciso, vedo..." con sarcasmo.
"Beh, che sposina devota sarei, se cedessi alle avances del primo monsignore arrivato?" commentai, sempre con sarcasmo. Però, mi tornò alla mente un dettaglio e lo guardai. "Ma tu... Tu non indosserai la maschera... Giusto?" chiesi, con tono cauto e incerto. Ora, la questione si faceva spinosa, ma non ci avevo pensato prima. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ovvio che non potrò indossarla." Disse lui a Gwen. "Non questa maschera almeno." Fissandola.
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Aggrottai la fronte.
"E dunque... Che maschera indosserai?" chiesi a quel punto, anche se non ero esattamente sicura che mi avrebbe risposto ora, ma la curiosità era stata troppo forte e avevo dovuto chiederglielo. Davvero non riuscivo a capire cosa avrebbe combinato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Osservai il dottor Masper per un istante. Alla luce del sole i suoi occhi diventarono chiari, quasi azzurri. Forse la stanchezza mi aveva presa in inganno prima. Notai il suo sguardo su di me, era indubbiamente un uomo affascinante e molto sicuro di sé. Sorrisi in modo malizioso "Oh qui tutti i nostri clienti sono importanti. Come mai si trova qui ad Afragopolis? Affari?" facendo segno di accomodarsi.
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Avevo passato tutta la notte negli studi televisivi, e quella telefonata con Zulian sembrava non finire mai.
"Sì, per la terza volta, ti ho detto che ho convocato i migliori cacciatori che ho per questo caso!" sbottai, esasperata. "Credi che non sappia quanto è importante? In che cosa questo ateo è diverso dagli altri, sentiamo?" curiosa. Ormai era mattina e i cacciatori dovevano essere quasi arrivati. |
"Dipende da cosa decideremo... da cosa sceglieremo diessere..." disse lui a Gwen cominciando a passeggiare per la sala "... se esssere tuo padre o tuo marito..." guardandola.
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Mi feci pensierosa.
"Dipende... Secondo me lo attizza l'idea della mogliettina fedifraga che accetta le avances" risposi, per poi scoppiare a ridere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non lo so..." disse Zulian a Destresya "...ma è diverso... forse perchè una maschera e perchè sembra un fantasma... non ci sono schede o tabulati che parlano di lui... non abbiamo un'identità, nè sospetti... forse è un ex paziente dell'Atheos Asylum poi evaso... non sappiamo nulla di quell'uomo... l0unica cosa certa è che è diverso da tutti gli altri anticlericali..."
Nello stesso istante, alla casa di moda dei De Bastian, Altea aveva conosciuto l'affascinante Masper. "Sono qui ad Afragolopolis per un convegno scientifico." Lui a lei. "Ho preso una camera al Gran Hotel del Giglio ed ora ho bisogno di un guardaroba per il tempo che passerò qui nella vostra città." Fissandola. La guardava nei gli occhi e non solo, con una certa insistenza, senza però mai apparire fuoriluogo o fastidioso. La fissava come quando si ha davanti qualcosa di bello, che colpisce, ammalia ed affascina. |
"Come tutti preti" disse lui con disprezzo "amano le cose ambigue, lascive, lussuriose e proibite..." fissando Gwen dalla sua impenetrabile maschera rossa "... e noi sfrutteremo le sue debolezze!" Deciso.
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"Mi sembri parecchio carico, stavolta..." commentai, sarcasticamente.
Sì, decisamente era parecchio motivato e mi chiedevo quale significato avesse questo atto per lui, ma dubitavo me ne avrebbe mai parlato. "Come mai hai scelto me, fra tutte le mie colleghe?" chiesi, con curiosità mista ad ironia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Seguo sempre il mio istinto, il mio cuore." Disse lui a Gwen. "Come gli eroi di Puskin, passionali fino alla morte..." guardandola "... e mi sei piaciuta subito. C'è qualcosa in te che ti rende adatta al mio scopo."
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Lo ascoltai attentamente e mi resi di nuovo conto di quanto fosse un tipo strano, molto molto strano.
Un ladro terrorista che parlava come un poeta. Davvero non capivo. "Ah sì? E cosa? Dimmelo, così magari lo metto in curriculum..." dissi sarcasticamente, guardandolo con divertita furbizia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Molto semplice..." disse lui quasi candidamente "... come me sei convinta che tutto ciò sia giusto... non lo fai perchè è una missione o perchè ti pagheranno... ma proprio come me sei convinta di essere dalla parte del giusto..." fissando Gwen.
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Assunsi un'espressione fintamente pensierosa.
"Beh, certamente la paga è importante" commentai schietta, ridendo subito dopo. "Ma sì, diciamo che mi divertirei a ribaltare questo governo..." con un sorriso candido "È il mio lavoro, dopotutto." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ci chiamano terroristi, ma sono loro che affossano la libertà." Disse lui a Gwen. "Che impongono regole e dettami innaturali, che giudicano e che condannano. Parlano di Amore Universale, Amore Divino e poi perseguitano i propri simili per i loro gusti sessuali. Mi causano solo ribrezzo." Con disprezzo ed odio.
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Annuii lentamente alle sue parole.
"Sì, direi di sì..." convenni con lui. "È solo una libertà ghettizzata e categorizzata, limitata..." commentai "Ma ce la faremo, dico bene?" con aria convinta, alzandomi in piedi e dirigendomi verso la sala, sperando che la cena fosse pronta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Certo che ce la faremo." Disse lui porgendo la mano a Gwen, accompagnandola poi nell'altra sala, dove il maggordomo di colore aveva servito una sontuosa cena, con frutti di mare prelibati, varie salse per condirli, poi crostacei, diversi contarni e caviale, il tutto accompagnato da ottimo Champagne.
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Presi la sua mano e ci dirigemmo in sala, dove Baduk aveva servito una meravigliosa cena.
"Accidenti, non vi risparmiate qui" dissi compiaciuta "Solo nei migliori hotel a cinque stelle ho visto questo ben di Dio" divertita. Presi posto a tavola, ma di tanto in tanto guardavo il cellulare accanto a me, sperando che Yldama mi chiamasse. Era giusto che avesse i suoi spazi, che metabolizzasse la cosa da solo e sì, era sicuro anche per me, ma ero preoccupata, poteva fare del male anche a se stesso e stavo in pensiero. Cercai comunque di godermi quella fantastica cena. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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