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Guardai Ardeas furiosa.. "Ho detto ho visto io che la Afromateria scioglie le cose e non mi sembra il dottore Iasefol sia un pazzo o ultimo arrivato in fatto di scienza. Il suo volto era coperto perché delle particelle di Afromateria lo hanno colpito e ho visto io il mento e metà faccia erano inesistenti.. Ma mi tengo fuori" e mi avviai verso il corridoio "Vado a dormire, se gentilmente mi puoi accompagnare alla mostra domani.. Poi vedi tu che fare visto pensi il tuo maestro sia un pazzo alchimista".Entrai in camera e mi tolsi i vestiti.. Indossai una lingerie nera e mi ficcai nelle lenzuola per dormire.. Appunto non erano affari miei.
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Eccoli lì, i miei tre infaticabili assistenti.
A volte mi rendevo conto che senza di loro non sarei stata capace di fare alcunché, che erano i loro sguardi azzurri, le loro mani abili, le loro parole suadenti, la loro devozione infinita ad ispirarmi, a farmi entrare in contatto con quel mondo magico e mistico che tanto bramavo. Perché l'illusionismo ormai non mi bastava più, erano anni che bramavo altro, che volevo dare ai miei trucchi qualcosa di più.. vero! La ricerca aveva portato alcuni frutti ma ero ben lontana dall'arrivare dove volevo. O forse, dopo oggi, ci ero molto più vicina di quanto non pensassi. Il mio piano procedeva a meraviglia, e le strane vicissitudini che accadevano nel castello non facevano altro che darmi più opportunità di manovra, che io avrei sfruttato, ovviamente. Ma ora non volevo pensare a quello, ora volevo unicamente pensare a quelle mani che fremevano per accarezzarmi, al profumo dell'olio che avrebbero tirato fuori dal mio beauty, ai loro occhi incollati su di me. C'era sempre stato qualcosa di magnetico in quegli occhi, qualcosa come un orizzonte che mi faceva perdere la rotta. I loro sguardi, le loro mani, la loro vicinanza mi rendevano sempre più calda, sempre più desiderosa, e poi quella competizione tra loro tre sapeva accendermi come nessuna cosa al mondo. "Facciamo un gioco.." voltandomi a guardarli con aria divertita. "Io adesso chiudo gli occhi, voi vi date il cambio da bravi bambini, e io devo indovinare chi mi sta massaggiando in quel momento... vi piace?" maliziosa. "A me sì.." e così dicendo mi voltai nuovamente, stesa, e slacciai il reggiseno, in modo da lasciare la schiena completamente scoperta. |
Gwen indossò la vestaglia ed aprì la porta.
Quei passi li sentì fino a quando uscì nel corridoio. Ma quando guardò da entrambi i lati non vide nessuno. Eppure dalle finestre filtrare il pallore lunare che avrebbe illuminato chiunque attraversasse il corridoio. Eppure lei non vide nessuno. Era notte e la sola luce lunare non bastava ad illuminare il volto di quella figura. "Anche io sto lavorando..." disse lui a Dacey "... lavoro di notte perché c'è silenzio, perché tutto è magico ed appare possibile... e mi piace farlo con la musica, poiché le sue note mi ispirano... che lavoro faccio a quest'ora? Aspetto...aspetto di incontrare qualcuno..." Altea furiosa si chiuse in camera, si spogliò e si infilò sotto le coperte. Poco dopo qualcuno bussò alla sua porta. "Altea, sono io..." disse Ardeas da fuori "... posso entrare?" Con tono dimesso, da coniglio bagnato. Quel gioco cominciò e con esso il massaggio. Destresya si stesa, sganciandosi il reggiseno e lasciando la schiena scoperta. Un attimo dopo sentì l'olio freddo e denso colare piano sulla sua pelle, lasciandole intensi brividi. Poi due mani virili iniziarono a spalmare quell'olio su tutta la schiena, dalle spalle, scendendo piano con movimenti ampi, disegnando cerchi umidi, fino a lambire il piccolo perizoma alla base del bacino. Quella mani andavano su e giù, da destre a sinistra, intanto la tutta la pelle liscia e calda, in un massaggio virile, inebriante ed intimo. |
Non c'era speranza di convincerlo.
Sospirai, infastidita ma soprattutto stanca. " Senta, come le pare ma almeno suoni piano... O si messa in una sala di registrazione insonorizzata. Che ne so io, a me basta non essere ancora svegliata." Inviato dal mio AGS-L09 utilizzando Tapatalk |
Non vidi nessuno.
Guardai da tutte le parti, ma non c'era segno di nessuno. Probabilmente era un inserviente. Chiusi la porta e mi misi a letto, sperando stavolta di dormire, ora che ero un po' più rilassata e tranquilla. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ad un tratto sentii bussare alla porta...oh, la mia vendetta sarebbe stata ancora più tremenda.
"Oh Ardeas, hai la voce da coniglietto, dai entra caro...cosa c'è, la porta è aperta" sorridendo con aria di sfida e lo avrei annientato. https://www.thewallpapers.org/get/4792/800x600 |
Gwen tornò a letto ma un attimo dopo le squillò il cellulare.
Ardeas sentendo la voce calma ed invitante di Altea, pensando così che lei non fosse poi tanto irritata come a lui era sembrato, aprì la porta ed entrò. Ciò che vide lo lasciò di sasso, incredulo, ammutolito. Una visione che forse neanche nelle sue fantasie più rosee gli apparve davanti, togliendogli il fiato. Altea, con quella sensuale lingerie che a stento riusciva a coprirle le forme, se ne stava sul letto, sorridendo maliziosa e provocante, con aria di sfida di chi è conscia della propria bellezza e dei pensieri infuocati che poteva suscitare in quel giovane studente. Lui per un lungo istante non seppe dove guardare, scivolando con il suo sguardo pulito lungo le gambe nude di lei, risalendo fino ai glutei lasciati appena scoperti dalla generosa lingerie, all'audace scollatura, ai lunghi capelli che incorniciavano quel viso da dama capricciosa e provocante. La guardò tutta ancora, per un altro lunghissimo momento, arrossendo subito per l'imbarazzo, ma anche per l'eccitazione. |
Stavo cercando di prendere sonno, quando squillò il cellulare.
Ma allora era una congiura. Lo presi e risposi. "Pronto?" con tono svogliato. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Mi osservava, mi squadrava e vedevo il suo volto di fuoco, ardente di passione ma anche di timidezza..in quel momento sapevo di averlo in pugno e rimasi assorta a guardarlo ma la mia vendetta non era finita ancora.."Chiudi la porta, o mi vede la servitù o qualche collega di mio padre in lingerie...avanti entra e siediti sul letto, se sei venuto qui sicuramente devi dirmi qualcosa" con aria indifferente.
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Lui rise piano, quasi in modo impercettibile, accarezzando con le dita le corde del violino, liberando così due note appena fatte vibrare nell'aria della notte.
“Nessuno disturberà più il suo sonno...” disse lui in sussurro. Poi solo silenzio. La galleria era vuota, deserta, silenziosa e quasi del tutto al buio, con la sola luce lunare che filtrando dalle ampie finestre ad illuminarne le arcate. L'alone notturno accarezzava le forme classicheggianti delle statue in marmo bianco, scivolava sulle colonne tortili di alabastro e porfido, lambiva gli arazzi arabescati e sfiorava i tratti austeri dei volti nei ritratti di papi e Santi. Ad un tratto Dacey sentì dei passi giungere dalla penombra. https://media-cdn.tripadvisor.com/me...ery-louvre.jpg |
“Ehi, sono io...” disse Elv al cellulare “... speravo di trovarti sveglia, visto i casini successi stanotte...” a Gwen “... come ho avuto il numero? Ma sono un giornalista e la stampa può tutto.” Divertito.
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“Ehm... si...” disse quasi balbettando Ardeas, ancora imbambolato davanti a quella scena così provocante “... si, subito...” chiudendo la porta con fare impacciato.
Allora si avvicinò al letto, cercando di resistere alla forte tentazione di tornare a guardare quel corpo di Altea così slanciato e provocante. “Si...” farfugliò “... ecco... io...” cercando di tornare ad essere lucido, ma era difficile davanti a quella sensuale visione. |
“ Si beh, la ringrazio... Spero di non esserle apparsa sgarbata ma ho davvero molto sonno e—-“
La mia voce fu inghiottita dalle ultime note di violino e poi a impressionarmi fu il profondo silenzio che si profuse nell’aria. Mi avvicinai a dove stava il musicista e nel farlo , la luce della luna mi lasciò ammirare i decori che componevano quel piccolo angolo di castello. Alzai lo sguardo verso il soffitto, estasiata da tanta bellezza e tornai a vagare nel buio della galleria quando udii dei passi, provenire da lontano e di certo non del musicista che, sembrava assurdo ma pareva essere scomparso nel nulla insieme alla sua musica. |
Era Elv.
Roteai gli occhi. "Beh, chiamarmi era minimo che tu potessi fare, dopo che non ti sei neanche disturbato a salutare o avvisare che andavi via. O magari sono io che pretendo, dopotutto non siamo certo una coppia sposata da quarant'anni e non abbiamo obblighi reciproci" dissi allora io. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Non ti preoccupare Ardeas, puoi guardarmi, tanto so le donne non ti fanno nessun effetto o anzi non mi attaccaresti mai, quindi sto tranquilla, d' altronde le cose belle si ammirano no?" osservandomi allo specchio compiaciuta della mia bellezza "Avanti, sputa il rospo!" in tono duro.
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La galleria aveva un che di magico a causa della Luna, di meraviglioso per le immense opere d'arte in essa conservate, ma anche di inquietante per quel silenzio quasi ultraterreno.
Quei passi sembravano echeggiare sinistri, lontani, eppure Dacey li sentiva avvicinarsi sempre più. Ad un tratto nel chiaroscuro vide qualcosa. Una piccola sagoma che camminando si avvicinò ad uno dei dipinti, restando a fissarlo. Sembrava una bambina, vestita con un lungo abito chiaro ed i capelli racchiusi in due trecce di boccoli. https://i.pinimg.com/736x/f1/fc/f6/f...hotography.jpg |
Elv rise al cellulare.
"Addirittura una coppia sposata da quarant'anni." Disse ridendo. "Beh, non volevo certo sparire come il presunto fantasma, ma essendo tu impegnata nella galleria ho pensato di fare un salto al giornale e recuperare tempo, visto le notizie volano." |
A quelle parole di Altea, Ardeas ne approfittò per tornare a guardarle, guardare quel corpo mezzo spogliato, così provocante.
"Ecco, io..." disse sentendo il volto andargli a fuoco "... io..." impacciato "... volevo... si, ecco... Altea, volevo solo darti la buona..." fissandola ancora "... la buonanotte, ecco..." stringendo le mani nervosamente. |
Sospirai silenziosamente alzando gli occhi al cielo.
Confermavo che fosse veramente incredibile... "Sì, d'accordo, d'accordo..." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Sei molto gentile, nessuno mi da la buonanotte solitamente, però visto Iasefol è sparito così ho paura a dormire sola" guardandolo negli occhi azzurri e poi nelle mani che si contorcevano dall' emozione "Quindi stanotte dormirai con me, qui vicino...tanto per te sono come una cuginetta vero?" con voce suadente "E domani mattina andremo alla famosa mostra".
E mi stesi sul letto "Spogliati e vieni qui" rilassandomi poggiando il volto sul cuscino "Ricordati di quando prima ascoltavi la voce della natura, un po' è come sentire la voce del proprio cuore e anima...e non dobbiamo averne paura". |
“Eh, noto sei seccata...” disse Elv “... però credo sia un buon segno, no? Significa che sei rimasta male del fatto che io sia sparito, vero?” A Gwen con tono divertito.
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A quelle parole di Altea, Ardeas credette di sognare.
Per un lungo istante tutto gli sembrò fantasia, immaginazione. Lei pronunciò quell'invito a dormire e lui istintivamente la guardò, tutta. Dalla testa ai piedi. Si sentì il volto ancora più infervorato, le mani gli sudavano per il nervosismo ed avvertì un'eccitazione che saliva forte. “Ma...” disse ancora incredulo “... tuo padre? Non... non si infastidirà?” |
Quella precisazione inevitabilmente mi fece sorridere, senza che potessi oppormi.
"Hai sempre un'angolazione diversa e particolare da cui guardare le cose, tu?" chiesi "Cos'è, pensiero laterale?" sarcastica. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Mio padre dorme nell' altra ala della casa e solitamente mi lascia indipendente, poi non sei mica un suo collaboratore no?" ridendo e nascondendo la risata affondando il viso nel cuscino.."Dai, mica ti salto addosso...vieni su" con tono deciso...fosse stato un altro avrebbe approfittato eccome.
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"Diciamo sono un tipo pratico, ma dall'animo romantico." Disse divertito Elv al cellulare. "Per questo ti piaccio, no?" A Gwen.
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Quelle mani, quelle mani su di me.
Avevo gli occhi chiusi e mi lasciavo trasportare, mi lasciavo guidare da quelle mani salde e virili, forti e abili che percorrevano il mio corpo in lungo e in largo. Era una sensazione bellissima, appagante. Ascoltavo il movimento di quelle mani come fosse una melodia. "Best..." sussurrai, quasi un gemito. Sapevo di non poter indugiare molto, ma quel momento era così bello che dimenticai tutto il resto, dimenticai quello che dovevo fare e il motivo che mi aveva portato a riunirli tutti lì quella sera. E no, putroppo non era quello il motivo, anche se non sarebbe affatto male come idea! |
Era ancora incredulo.
Tanto incredulo quanto eccitato. "Si..." disse annuendo ad Altea con voce imbarazzata ed un sorriso un pò ebete appena accennato "... ok..." sbottonando in modo impacciato i bottoni della camicia. Si tolse poi le scarpe ed infine i pantaloni, restando in maglietta e boxer davanti ad Altea. "Quale..." con voce incerta "... quale lato del letto vuoi che dorma?" Col viso paonazzo. |
"Oh, brava..." disse Best senza smettere di massaggiare la pelle liscia ed unta di Destresya "... come hai fatto ad indovinare?" Continuando a toccarla.
"Beh, è una maga..." ridendo Yanox. "Magari una fata..." fece Swan. |
"Interessante..." dissi alla sua definizione.
Poi sorrisi ancora. "Mmm... Già. Si direbbe di sì..." convenni. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Su quello sinistro, hai un bel fisico, fai sport?" ammirando le spalle ben fatte dalla maglietta.
E mi girai di lato dalla parte in cui lui si stese.."Ma la buonanotte" a voce bassissima "Solitamente si da con un bacio, no?" |
"Sono una.." non feci in tempo a dire "maga" che Yanox completò la frase, facendomi sorridere.
"mmmhhh.." mugugnai, godendomi le carezze di Best. Era stato facile indovinare le sue mani, più forti e salde di quelle degli altri due. Sì, devo andare, è vero, ma è troppo bello e mi concederò un altro momento. Un altro momento di quest'estasi paradisiaca. "Beh, ora viene il difficile.." con gli occhi chiusi e la bocca piegata in un sorriso sognante "Vediamo se indovino anche il prossimo!". |
"Ah, bene..." disse in un sussurro provocante Elv a Gwen "... dai, vieni in mio aiuto... sono tutto solo in una squallida redazione di un giornale, da solo, con la macchinetta per le bibite che mi ha già fregato tre monite senza darmi nulla... fammi fantasticare... come sei vestita? Lingerie? Vestaglia sexy? Solo con una goccia di profumo come le dive del Cinema?" Divertito.
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Ardeas si stese sul lato indicato da Altea, restando tutto teso ed imbacciato, con la tentazione di mangiarsela con gli occhi.
"Si..." disse annuendo "... gioco a calcio..." fissandola "... il bacio della buonanotte?" Arrossendo ancora. "Si... si..." avvicinandosi goffo e lasciando un bacio sulla guancia di lei, avvertendone il buon profumo, sexy ed ammaliante. |
Indaffarata come ero stata finora, ancora non avevo avuto il tempo di godere delle magnificenze del castello ma ora, già che ero sveglia, potevo ammirarle indisturbata, notare i dettagli e scoprire aspetti particolari.
Era uno spettacolo , sotto l’influenza della luna, che però mi dispiaceva condividere da sola. I passi lasciavano presagire che presto avrei condiviso la sala con qualcuno, magari qualcuno che già avevo conosciuto, magari sarebbe stato anche divertente. “ Cosa fai da sola a quest’ora?” I passi mi avevano ingannata perché si trattava di una bambina. Mi accorsi di lei che mi dava di spalle, attenta a osservare un quadro, i suoi lungi capelli boccolosi che cadevano oltre le spalle e le davano un’aria quasi da bambolina. “ Come ti chiami? Ti posso riaccompagnare o chiamare la mamma che venga a prenderti?” Avvicinandomi, piano per non spaventarla e con voce calma e gentile. |
"Calcio...e per che squadra giochi? E per quale tifi" mentre sentii le sue labbra sulla mia guancia, rimasi un attimo basita. Si, era la prima volta lasciavo un uomo toccarmi, appoggiare le sue labbra sulla mia guancia, ma ancora di più rimasi stupita dal fatto andasse oltre, io che non permettevo nessuno mi amasse tranne me.
Poggiai istintivamente le mie labbra sulle sue, il suo profumo era fresco ma imponente. Ardeas non immaginava nemmeno che lui stesse compiendo un miracolo, ovvero distogliermi solo dal pensiero di me stessa. |
Ridacchiai, mentre un brivido saliva al suo sussurro oltre il telefono.
Maledissi la distanza in quel momento. "Già ti immagino, tutto solo, sulla tua sedia girevole e le gambe pigramente appoggiate sulla scrivania, una mano regge il telefono mentre l'altra tenta di fare canestro nel cestino con qualche bozza appallottolata ma con scarsi risultati e tu che maledici l'intero edificio per non avere la possibilità di fare una doccia fredda mentre pensi a me a letto, nella mia camicia da notte corta sopra il ginocchio..." dissi abbassando un po' il tono, terminando con una calda risata. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Best si allontanò, con le mani unte ed altre mani Destresya avvertì sulla sua schiena.
Ancora colò olio sulla sua pelle, che scivolò sui fianchi ed in parte ungendo anche il suo perizoma. Ed un nuovo massaggio cominciò, con meno pressione delle mani, ma comunque virile, sapiente, avvolgente. L'olio era abbondante e Destresya lo sentiva colare lungo i fianchi, lambendo i seni che premevano sotto di lei, persino sui glutei coperti in parte dal perizoma. |
“Gioco con gli amici...” disse imbarazzato Ardeas “... per quale squadra tifo? Beh, per quella di Capomazda City, la più forte e prestigiosa del paese...”
Poi Altea sfiorò le labbra di lui con un bacio. “Oh... Altea...” imbarazzato e stupito lo studentello. |
La bambina non rispose subito a Dacey, restando di spalle a fissare il ritratto.
Poi ad un tratto scosse il capo, sempre senza voltarsi. “Chiunque canterà o si esibirà in questo castello morirà.” Disse all'improvviso. |
“Wow...” disse Elv in un gemito “... ora non penserò ad altro... a meno che non sarai così buona da farti una foto ed inviarmela...” divertito a Gwen.
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