Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 19-05-2017 02.50.13

Quelle parole, così dolci e intense, riuscirono ad arrivare al cuore.
Amore mio..
Nessuno mi aveva mai chiamato così, nessuno mi avrebbe mai chiamato così.
Lui era il mio amore, e io ero il suo.
Lui era il mio cavaliere e io la sua regina.
Nulla esisteva al mondo di più forte del nostro amore.
Quella consapevolezza era sconvolgente, come se in quel momento avessi trovato il mio posto.
Era quello, il mio posto, il mio trono, il posto della regina, mentre il posto della donna era sotto quel corpo meraviglioso che mi possedeva con impeto e passione.
Mi lasciai andare, completamente questa volta.
Mi lasciai andare in quella folle corsa in cui spingeva e affondava ancora e ancora.
Mi lasciai andare, liberando il mio corpo dalle restrizioni della provocazione e della sfida.
Il mio corpo era già allo stremo, e quell'instancabile danza ebbe il potere di sconvolgermi, di portarmi al limite, e anche di più.
Sentii il mio corpo sconvolto dal fuoco più intenso, dal piacere più forte.
Lo sentivo scalpitare in me, crescere, bramare il controllo completo sul mio corpo per poi esplodere.
Allora dovetti aggrapparmi ai braccioli, e gridai.
Gridai libera il mio godimento, il mio piacere, il mio amore.
Gridai senza preoccuparmi di nulla che non fosse vivere fino in fondo quel momento.
E quando lui, vinto da quella passione senza pari, gridò con me, il mondo per un momento si fermò.
Nulla avevo mai conosciuto di più forte e intenso di quel momento, in cui le nostre voci, i nostri corpi, le nostre anime, i nostri cuori.. battevano all'unisono.

Lady Gwen 19-05-2017 02.53.31

Iniziammo subito a mangiare, mentre io gustavo il latte dolce ed una pesca profumata e matura.
Poi lo guardai e tentennai un attimo.
"Oh, va bene. Perché no..." con un timido sorriso.
Perché avrebbe dovuto pensare ai miei abiti?
E perché voleva comprarmene di nuovi?
Oh, dovevo smetterla di farmi domande.
Era un semplice pensuero da parte sua.
Sì, come la cena, la colazione. E magari anche come il fatto che abbia spezzato l'incantesimo?
Già...
Comunque, se da una parte tutto ciò mi lasciava perplessa, dall'altra mi lusingava, mi rendeva felice ed esaltata, perché in qualche modo era come se lui pensasse sempre a me, attraverso quei piccoli gesti, e la cosa mi piaceva.

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Guisgard 19-05-2017 03.00.56

Ripresero con ancora più impeto.
Ripresero forte.
Lei sul suo trono, aggrappata ai braccioli e lui dietro a farla sua.
Fu forte.
Tanto, troppo.
E finalmente si lasciarono andare.
Elyse poté liberare il suo godimento e raggiungere il momento più alto, più bello, più folle con grida di puro piacere.
E sentirla gridare spinse anche Aegos ad abbandonarsi in gemiti profondi.
Ed alla fine, raggiungendo insieme l'apice di quella lunga notte, gridarono di folle piacere.
Grida che echeggiarono nella sala e non solo.
Alla fine, stravolti, i due amanti si lasciarono in un lungo momento di appagamento e dolcezza.
Lei appoggiata su quel trono, vinta dall'eccitazione e soddisfatta, mentre lui, steso sulla schiena della regina, cingendole i fianchi con una mano e tenendola per i seni con l'altra, svuotato ormai di quella straordinaria eccitazione.

Clio 19-05-2017 03.12.25

Fu qualcosa di incredibile, di indescrivibile e potente, qualcosa che ci unì oltre ogni dire, molto più di quanto non avesse fatto la prima volta.
Allora, quando cominciai a riprendermi da tutto quello, mi chiesi se non sarebbe stato un crescendo continuo, se ogni giorno non ci avrebbe unito di più, fino ad arrivare ad essere una cosa sola.
Quel pensiero era meraviglioso, quel sentimento che era sbocciato in me era così forte e potente da farmi capire che era davvero riuscito a raggiungere il mio cuore.
Quel cuore che non credevo avrebbe avuto una fortuna tanto grande.
"Ti amo.." sussurrai piano, mentre tornavo a respirare, a percepire l'aria intorno a me, come se avessi vissuto in apnea nelle ultime ore, nutrendomi solo del suo di respiro.
Quell'abbraccio era meraviglioso, dolce e tenero, così in contrasto con la passione incontrollata che ci aveva avvolto fino a quel momento.
Mi voltai allora indietro a cercare il suo viso, per godermi la sua espressione appagata e intrappolare le sue labbra in un tenero bacio.

Guisgard 19-05-2017 03.13.11

Elv sorrise a Cassandra e continuarono la loro colazione.
“Dopotutto ogni ragazza sogna un degno guardaroba.” Disse annuendo.
Finirono di mangiare e si prepararono per uscire.
Ormai era giorno.
Salirono sulla carrozza e si recarono al paese, giungendovi dopo un po'.
La brughiera col Sole era molto meno sinistra.
Arrivati in paese furono colpiti dalla presenza di molti stranieri armati.

Lady Gwen 19-05-2017 03.15.43

Risi intenerita dalle sue parole e annuii.
Come dargli torto?
Infatti, appena finita la colazione, ci recammo in paese.
Lì però, vedemmo parecchia gente armata.
"Cosa sarà successo?" mormorai.

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Guisgard 19-05-2017 03.19.03

“Anche io...” disse Aegos ad Elyse, per poi unirsi insieme in un tenero e dolce bacio, dopo la travolgente danza d'Amore.
E si baciarono a lungo, su quel trono intriso del loro profumo, tinto dei loro sospiri, screziato dai loro sussulti.
Poco dopo di nuovo qualcuno bussò alla porta della sala.

Guisgard 19-05-2017 03.25.17

Elv scosse il capo a quella domanda di Cassandra, per poi chiedere notizie ad un passante.
Questi gli spiegò come il barone avesse messo una taglia sulla misteriosa bestie, attirando così cacciatori e soldati di ventura nella contrada.
I due giovani poi si diressero in una sartoria, quasi per distrarsi dall'atmosfera cupa in paese.
“Salve...” disse Elv al padrone della bottega “... avete qualcosa bello quanto lei?” Indicando Cassandra. “Che possa ben figurare indosso a lei?”
“Certo, signore...” annuì l'uomo “... voglio dire... abbiamo abiti degni e bellissimi, ma nulla dubito possa gareggiare con la bellezza di questa giovane.” Sorridendo.

Clio 19-05-2017 03.28.11

Quel bacio tenero, dolce, capace di dare una nuova prospettiva a tutto quello.
Più profonda e intensa, solo nostra.
Restammo lì per un istante indefinito, a goderci quella felicità senza pari.
Poi, qualcuno bussò alla porta e io sospirai.
Avevo un regno da governare, effettivamente.
"Mmmm.." mugugnai "Non voglio staccarmi da te.." sussurrai pianissimo.
Ma non potevo far aspettare ancora, così dopo essermi voltata una volta ancora, mi alzai completamente, e iniziai a rivestirmi, facendo cenno a lui di fare altrettanto.
"Vediamo che vuole sto senatore di un ambasciatore.." sbuffai, infastidita da tutto quello, ma comunque felice che il suo arrivo non ci avesse privato della notte infuocata che avevamo appena passato.
Ora albeggiava, e mi sembrava un'ora più consona per ricevere l'ambasciatore.
Così mi rivestii.
"Se il mio cavaliere è pronto.." contemplandolo per un lungo istante "Andiamo in guerra..." con un sorriso serio e divertito insieme.
"Eccomi.." alzando la voce in modo che chiunque fosse dall'altra parte mi sentisse.

Lady Gwen 19-05-2017 03.30.42

Se avevo capito bene, la bestia di cui parlavamo doveva essere quella che aveva compiuto quegli orribili scempi e trovavo giusto che così tanta gente fosse accorsa per trovarla, oltre al compenso pecuniario che avrebbero ricevuto se fossero riusciti nell'impresa.
Tuttavia, ci dirigemmo in una sartoria, allontandoci da quell'atmosfera cupa.
Sorrisi alla domanda di Elv al padrone e ancor più alla risposta dell'uomo.
"Vi ringrazio" dissi al padrone, con un sorriso cortese, mentre non vedevo l'ora di immergermi in quel mondo di pizzi e chiffon che mi circondava "Cosa mi consigliate?" gli chiesi, eccitata ed impaziente, mentre mi guardavo attorno.

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Guisgard 19-05-2017 03.40.47

Elyse si alzò a malincuore e si rivestì.
Poi fece cenno al suo cavaliere di fare lo stesso.
I ruoli, ora che era giorno, dovevano di nuovo capovolgersi.
I due poi uscirono dalla sala e la soldatessa sulla soglia guardò la regina e poi Aegos, immaginando cosa avessero fatto tutta la notte.
“Prego, altezza...” disse, per poi condurre i due nella sala delle udienze.

Guisgard 19-05-2017 03.42.49

Il padrone della bottega annuì e mostrò a Cassandra varie stoffe per confezionare nuovi abiti, di vari colori, tutti molto intriganti ed alla moda della capitale.
E poi abiti già pronti con tinte di Primavera.

Lady Gwen 19-05-2017 03.52.35

Quel negozio era un trionfo di stoffe, il cui fruscio e i colori erano semplicemente meravigliosi ed intriganti.
Trovai un bellissimo abito di un lilla molto chiaro che ben si abbinava ai miei capelli rossi, la cui gonna era composta da infiniti strati di morbidissimo tulle di seta e ornato con piccole pietre e fini applicazioni di cristalli.
Lo provai, per poi tornare da Elv.
"Allora? Ti piace?" chiesi sorridente, guardando ora lui, ora la mia immagine riflessa in uno specchio.
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Clio 19-05-2017 03.53.50

Uscimmo dalla sala, e trovammo la soldatessa ad aspettarci.
Non le badai, come ero solita fare, ma mi avviai a passo solenne e cadenzato verso la sala delle udienze.
Feci il mio ingresso come di consueto, senza badare ai convenevoli o tantomeno scusandomi del ritardo, io ero la regina di Beltàs, e non chiedevo certo scusa a nessuno, tantomeno a un ambasciatore.
Così mi sedetti su un divanetto, e lo guardai, senza lasciar trasparire alcuna emozione.
La mia espressione era la solita di sempre, imperscrutabile, glaciale, lontana, decisa.
"Ebbene, c'è un motivo valido per cui mi avete svegliato nel cuore della notte?" con aria scocciata.

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Guisgard 19-05-2017 03.58.10

Elv si avvicinò a Cassandra che si guardava riflessa nello specchio con quell'abito meraviglioso.
“Temo” disse lui “di dovermi ripetere... per l'ennesima volta... ma sei davvero bella... quest'abito è magnifico... ma sei tu a renderlo così...”
Ad un tratto entrarono alcuni uomini nella bottega.
Uno fra loro vestito in modo molto distinto.

Lady Gwen 19-05-2017 04.05.28

Allo specchio vidi che si avvicinava alle mie spalle e accennai una leggera risata, ma poi schioccai un bacio sulla guancia di Elv.
"Grazie" trillai, con finta altezzosità, guardandomi un'ultima volta allo specchio.
Tornai poi ad indossare il mo abito ed indicai al sarto alcune stoffe che avevo scelto.
Nel frattempo, degli uomini erano entrati nel negozio.

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Guisgard 19-05-2017 04.15.04

Entrarono quegli uomini ed Elv li guardò con attenzione, scrutandoli.
Cassandra invece era davanti allo specchio col suo abito.
“Signor Ennius...” disse l'uomo della bottega a colui che appariva più distinto degli altri “... in cosa posso servirvi?”
“I miei abiti nuovi?” Ennius.
“Li prendo subito, signore.” L'uomo.
Ennius allora, nell'attesa, si voltò a fissare Cassandra.
“Che bellezza particolare...” sorridendole “... di certo siete straniera, giusto?”

Guisgard 19-05-2017 04.16.38

La regina fece il suo ingresso solenne nella sala delle udienze, dove l'ambasciatore della città nemica stava aspettando insieme ai suoi militari.
Guardarono la bella Elyse, per poi scambiarsi lunghi sguardi espliciti.
Avevano infatti sentito la bella sovrana gridare di piacere dalla sala del trono.
Ed i loro sguardi andarono anche sul suo cavaliere.
“Salute a voi, altezza...” disse l'ambasciatore con un sorriso sornione “... siamo qui perchè il nostro re ritiene che occorrano condizione tra le nostre due città...”

Lady Gwen 19-05-2017 04.19.56

Ad un certo punto, sentii uno di quegli uomini, il più distinto, rivolgersi a me ed io arrossii appena.
"Oh no, signore..." scuotendo la testa e sorridendo timidamente, mentre sfioravo la mano di Elv e gli rivolgevo uno sguardo interrogativo, tutto senza farmi notare dagli altri.
Avevo notato infatti che aveva una strana espressione.
Possibile che li conoscesse?
E magari non gli andavano molto a genio.

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Guisgard 19-05-2017 04.29.34

“Dunque sei di queste terre, bene.” Disse sorridendo Ennius a Cassandra.
“Esattamente, signore.” Intervenne Elv.
“Siete con lei, voi?” Chiese Ennius, annusando il suo tabacco.
“Si, signore.” Fissandolo Elv.
“Parenti forse?” Chiudendo l'elegante tabacchiera Ennius. “Non vedo molta somiglianza... forse fidanzati? O magari amanti?” Con un sorriso perfido.
Elv esitò, guardò Cassandra e poi di nuovo l'uomo distinto.
“No... lei è...” mormorò Elv “... è la mia cameriera, signore... ho preso possesso da poco della magione nella brughiera e lei è da ieri al mio servizio.”
“Capisco.” Annuì Ennius. “La vecchia magione? Si, la conosco...” enigmatico.

Lady Gwen 19-05-2017 04.36.18

I modi di quell'uomo non mi piacevano.
Erano quasi... "Viscidi", in un certo senso.
E poi quella precisazione.
Come osava?
Per tutto il tempo lasciai parlare Elv.
Vidi l'esitazione nel suo sguardo, prima di rispondere, ma anche l'incertezza nella sua voce quando parlò.
Già, cos'eravamo, noi?
Nemmeno noi lo sapevamo...
Comunque l'uomo sembrava essersi convinto.
"Vado a cambiarmi" dissi piano ad Elv, abbozzando un sorriso.
Così tolsi quell'abito, indossai di nuovo quello chiaro e tornai da lui, consegnando l'abito al sarto.

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Guisgard 19-05-2017 04.40.06

“Dunque” disse il padrone della bottega a Cassandra “l'abito è di vostro gradimento?”
“Ti piace?” Elv a lei.
“Un abito così bello” intervenne Ennius “per una cameriera? Siete eccentrico, amico mio.” Sorridendo.
“Mi piace” Elv “che la mia cameriera vesta bene. Dopotutto ricevo ospiti e voglio fare bella figura.”
“Giusto.” Annuì Ennius.

Guisgard 19-05-2017 04.45.45

Hiss rise ad Eeila.
“Guarda che non sono certo così brontolone.” Disse divertito. “A me sembra un ottima idea. Si, così mi darà un ottimo alloggio, mi farà risparmiare denaro e non ultimo” guardandola tutta compiaciuto “mi permetterà di essere al tuo servizio.” Con un vistoso inchino, un po' teatrale forse. “Non c'è che dire... tu mi porti decisamente fortuna... comincio a credere tu sia davvero una dea.” Fissandola con i suoi luminosi occhi chiari.

Lady Gwen 19-05-2017 04.46.06

Annuii ad Elv e al sarto, per poi segnalare all'uomo delle stoffe che mi erano piaciute per confezionare alcuni abiti.
Poi, ancora quel tale Ennius all'attacco.
Ma Elv per fortuna non si faceva prestare le parole e ancora una volta rispose egregiamente.
Tuttavia, una volta fuori, gli avrei chiesto se davvero lo conosceva.

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Guisgard 19-05-2017 04.50.53

Elv pagò le stoffe e con Cassandra lasciarono poi la sartoria, seguiti dallo sguardo enigmatico di Ennius.
Un volta fuori Elv sbuffò.
“Mi sentivo soffocare là dentro...” disse “... quell'uomo mi ha seccato parecchio... ma cosa voleva mai? Magari aveva messo gli occhi su di te, chissà...” alla ragazza.

Lady Gwen 19-05-2017 04.54.00

Andammo via dal negozio ed Elv sbuffò.
Accennai un sorriso.
"Hai fatto da subito una faccia strana, appena è entrato. Per caso lo conoscevi già?" chiesi "Oppure sei semplicemente geloso?" con tono divertito.

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Guisgard 19-05-2017 04.57.52

“Geloso...” disse Elv voltandosi di scatto verso Cassandra “... ti un tipo simile? Io? E perchè poi? Non sei certo la mia ragazza, no? Non sono affari miei i tuoi interessi di cuore...” seccato “... comunque no, non lo conosco... mi è stato subito antipatico...”

Lady Gwen 19-05-2017 05.03.42

Un po' mi sorprese la sua reazione.
Anzi, mi sorprese tanto.
Prima tutte quelle attenzioni, oltre gli abiti, e poi reagiva così per una frase ironica?
Alzai appena le spalle.
"Beh stavo solo scherzando, non c'era bisogno di reagire così..." risposi, amareggiata "E comunque, se proprio vuoi saperlo, i miei interessi di cuore non sono nemmeno un mio affare, visto che l'ultimo anno l'ho passato bloccata in un letto" aggiunsi, per poi dirigermi verso la carrozza.

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Guisgard 19-05-2017 05.06.09

Elv guardò Cassandra dirigersi silenziosa verso la carrozza.
“Ehi, aspetta...” disse lui raggiungendola “... scusa, non volevo essere brusco... quel tipo mi ha fatto innervosire, ma non dovevo essere scortese con te... scusami, ho reagito da idiota...” fissandola negli occhi verdi.

Lady Gwen 19-05-2017 05.10.14

Mi voltai, guardandolo coi miei occhi grandi e ascoltai le sue scuse.
Non ce la facevo a portargli rancore, si era anche reso conto dello sbaglio fatto, così annuii, abbassando un po' lo sguardo e sorridendo appena.

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Guisgard 19-05-2017 05.15.23

"Si, sono stato un idiota, scusami davvero..." disse Elv, per poi sfiorare una ciocca rosa di lei "... vieni, ti porto a fare un giretto qui intorno... la brughiera è molto più bella di giorno... alcuni luoghi poi sono straordinari... vuoi?" Sorridendole.

Lady Gwen 19-05-2017 05.18.31

Sorrisi seguendo con lo sguardo la sua mano, che sfiorava una ciocca rossa.
Poi annuii entusiasta alla sua proposta e lo presi per mano, curiosa di dove mi avrebbe portata.

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Nyoko 19-05-2017 09.08.10

"Lavaros" ripetei nella mia mente ascoltando quegli uomini. Notai la sicurezza di quell'uomo e il mio cuore si emozionó. Era proprio quello che serviva alla gente di quel paese, ora dovevo trovare il modo di unirmi a loro. Come avrei potuto fare? In fondo, non ho mai cacciato, ho sempre e solo recitato. Quindi, in che modo mi sarei potuta rendere utile ad un esercito di cacciatori a cui non mancava nulla?

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Altea 19-05-2017 22.10.38

I suoi occhi si illuminarono con il colore del Cielo rischiarato dal Sole.
Risi alle sue parole.."Bene, ti ho convinto...allora ho vinto io se mi servirai..come Lancillotto?" ridendo.
Guardai Hiss.."Allora non occorre andiamo in un negozio di vestiti, ma sarò io a provvedere e ciò che vedrai ti sconvolgerà forse ma ormai fai parte della mia vita e vedresti comunque.." sospirando lo fissai pensando se Hiss si nascondesse dietro ad una maschera, come se avesse qualcosa di misterioso da nascondere.
"Dunque...io sono qui con la mia ancella Jaime e la informerò io..dovremmo presentarti al Barone come una carica importante per la tua missione...Capitano delle Milizie di Serenica e mia guardia personale"sorridendo maliziosamente "Ovviamente, la decisione sta a te..sei libero se tenere i vestiti e questa carica pure fuori da castello o vestire la tua uniforme per cacciare la bestia quando sei libero, sempre sia una bestia visto il Male ha varie forme. Diremo che il mio Regno si rende disponibile a cacciare la bestia e puoi avere le tue armi ma ti doterò di una spada robusta con il simbolo di Serenica e poi il mio simbolo che è una corona di alloro con un sole stilizzato al centro. Se tu fossi a Serenica sarebbe magica, invincibile ma qui..nella Terra degli uomini non ha poteri ma è robusta e unica, e poi vi sono le forze del Male che mi impediscono di usare i miei poteri...questo è tutto..le domande a dopo".
Lo presi per mano e lo portai in una radura e gli sorrisi infondendogli serenità e guardai nel Cielo mio padre, il Sole, che stava nascendo e mia madre, la Luce, che stava iniziando a rischiarare le Cinque Vie.

Iniziai ad invocare delle formule e i miei elementi naturali
e dalle mie mani iniziarono a uscire scintille di Fuoco,
io ed Hiss eravamo in una atmosfera quasi tridimensionale e potevo
immaginare Hiss fosse turbato. Ad un tratto ci vidi nella visione e vi era un uomo che mi stava impedendo di agire e mi lanciò un getto buio addosso tanto che i miei capelli divennero neri come la notte e la tenebra, presi coraggio e toccai la Collana Sacerdotale Solare e vidi il Fuoco di Petria nel Sacro Braciere del mio Tempio..e gettai dalle mani a terra una vampata forte di Fuoco per scacciarlo.
Vidi Serenica e mi si strinse il Cuore e iniziai ad invocare le Forze del Fuoco e della Luce: "Dotate Hiss di un' armatura importante e speciale, che rappresenti Serenica in modo degno e ci aiuti a far preservare il Bene sul Male, a sconfiggerlo e riprendere quello che tutti chiamano scrigno..dategli una spada degna di un eroe che combatte per il nostro Regno...a lui la decisione" voltandomi verso Hiss in quella surreale atmosfera, immaginando il suo turbamento, e lasciando decidesse se prendere ciò che gli stavamo donando, la scelta era sua.

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Clio 20-05-2017 23.44.19

Il mistero delle Cinque Vie
 
Mi sistemai con noncuranza mentre l'ambasciatore parlava.
C'era un ampio seggio, simile al trono che aveva accolto i nostri gemiti e le nostre grida.
Lasciai che quel meraviglioso ricordo mi attraversasse mentre mi sistemavo su quel prezioso scranno.
Controllai che i militari fossero stati debitamente disarmati come prevedevano le nostre leggi, e che vi fossero sufficienti soldatesse per contrastare una possibile trappola.
Beh sarebbe stata interessante una bella baruffa, pensai divertita.
Sospirai pensantemente a quelle parole dell'ambasciatore.
"Tutto qui?" Alzando le spalle "Fortuna che nel mio regno non conta niente l'opinione del vostro re..." con un sorriso noncuranza.
"Perciò potete andare, se non avete niente di interessante da dire..." con un gesto insofferente della mano.
Intanto chiamai un servo e ordinai di portare la colazione lì.

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Guisgard 21-05-2017 00.29.39

Elv sorrise ed annuì a Cassandra.
Salirono sulla carrozza e si diressero verso la fine del paese, dove cominciava la campagna.
“In verità” disse “non sono del posto e dunque difficilmente potrei farti da Cicerone... quindi vorrà dire che andremo all'avventura, tra i prati in fiori e seguendo la fresca ombra degli alberi.” Divertito.
Raggiunsero così il limitare della brughiera che brillava di un verde folto e rigoglioso.

Guisgard 21-05-2017 00.32.26

Tutto accade velocemente ed in modo quasi incredibile, magico, tanto che Hiss restò stupito, esterrefatto e turbato.
Si guardava quell'armatura che ora rivestiva il suo corpo.
“Come...” disse fissando Eeila “... come ci sei riuscita? Sei... sei un'incantatrice? Una prestigiatrice? Mi hai forse ipnotizzato?” Incredulo.

Lady Gwen 21-05-2017 00.33.58

Salimmo sulla carrozza e risi divertita alla sua frase.
"Beh, a dirla tutta, nemmeno io mi sono mai avventurata lì, pur essendo nata qui, ma c'è sempre una prima volta, no?" dissi, divertita.
Nel frattempo eravamo arrivati, così scesi ed iniziai a camminare, in attesa che lui mi raggiungesse.
La brughiera di giorno era molto diversa, luminosa, rigogliosa, lussureggiante ed io non vedevo l'ora di inoltrarmici.
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Guisgard 21-05-2017 00.38.34

Elyse con noncuranza si rivolgeva agli uomini venuti dalla città rivale, mentre quelli la fissavano e qualcuno a bassa voce commentava in modo ambiguo.
“Si è fatta sbattere dal suo cavaliere” disse sottovoce uno di quelli agli altri “ed ancora di cattivo umore...”
“Si vede perchè l'abbiamo interrotta...” divertito un altro.
“Altezza...” l'ambasciatore alla regina, soffocando una risata dettata dalle parole dei suoi uomini “... l'opinione del nostro re credo debba interessarvi... visto che egli ha forse scoperto dove si trova la vostra famosa gemma... e di sicuro non qui a Beltas...”
Aegos lo guardò con sospetto.

Altea 21-05-2017 00.40.10

Risi a quelle parole, immaginando la reazione di Hiss.."Nulla di ciò che hai menzionato...hai visto il mio Regno ovvero Serenica. Nel nostro Regno vi abitano solo sacre sacerdotesse, ancelle e apprendiste sacerdotesse, alcune di loro come la sottoscritta è figlia di alcune divinità ma sono rare, io sono Figlia del Dio Sole e la Dea della Luce...quindi ciò che hai avuto discerne dalle divinità che mi aiutano e io governo ovvero la Luce ed il Fuoco..vedo hai l' armatura addosso quindi hai accettato. Vi sarà un prescelto, dicono le Scritture, che un giorno aiuterà il Mondo..non so se sarai tu ma sconfiggerà assieme a una Sacerdotessa il Male..e forse saremo io e te. Io sono venuta qui perchè è scomparso qualcosa di prezioso che noi custodiamo..uno scrigno o qualcosa del genere e custodisce qualcosa che preserva il Bene dal Male. Penso questa storia che sta avvenendo qui sia legata a questo fatto..per questo devi aiutarmi e io aiuterò te. Dunque ora sei a mio servizio" porgendogli la spada.."Ora è Tempo..dobbiamo raggiungere il castello baronale o intendi fare altro?" sorridendogli compiaciuta dal suo stupore.


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