Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 09-11-2015 00.04.54

“Si, siamo appena fuori da Cherval.” Disse annuendo il vecchio cieco ad Altea. “Ma ciò non ci mette al sicuro da sorprese.”
“Che volete dire?” Chiese Rodian.
“Che le truppe di Canabias” spiegò il vecchio “non si fanno certo problemi di confini o frontiere. Hanno invaso diversi staterelli e città indipendenti, con la scusa di voler portare il loro regime di libertà.” Fissò i due. “Come mai siete in fuga? Così, ad intuito, non mi date l'idea di essere dei criminali.”
“Infatti non lo siamo.” Disse Rodian.
“Allora perchè fuggite?” Domandò il vecchio cieco.

Dacey Starklan 09-11-2015 00.09.03

Ascoltai con un ampio sorriso Guisgard. Trovavo divertente come descriveva il mio mondo, forse in modo un po' offensivo ma c'era qualche persona che mi veniva in mente e corrispondeva esattamente alla descrizione.
<<No, concordo con Leones... Sembrate aver vissuto a palazzo addirittura, siete molto preciso quando parlare di queste cose... E si, imparo in fretta.>>
Finii di mangiare sempre con ordine e grazia.
<<Potrei anche stare in silenzio, a molti uomini non piacciono le donne che parlano e mettono in mostra il loro intelletto>>

Clio 09-11-2015 00.09.09

In breve, il rombo degli aerei invase l'aria circostante, e quegli operai ebbero poco da fare contro i nostri caccia.
Cosa pensavano di fare? Di contrastare da soli l'aviazione della Legione?
Ma la risposta non tardò ad arrivare.
No, non erano soli.
Eccoli lì, i caccia valchiria.
"Affermativo, ragazzi.. facciamogli vedere con chi hanno a che fare.." annuii, ingaggiando battaglia a mia volta.
Saranno anche stati più avanzati, ma non avevo complessi di inferiorità nei confronti dei valchiria.
Non ci saremmo arresi, e non avremmo mollato un metro.
Così, la battaglia continuò, epica, veloce e pericolosa tra manovre acrobatiche e una pioggia di fuoco.
Alla fine arrivò un caccia diverso, con un simbolo che non conoscevo.
Un teschio con una rosa.

Lady Gwen 09-11-2015 00.09.10

In poco tempo il piccolo si addormentó, stringendo la mia mano.
Sorrisi a Fermer.
"Era gaelico, la lingua del mio paese. Mia madre me la cantava sempre" con un sorriso un po' nostalgico, mentre con le dita accarezzavo la manina del piccolo.
Visto che il bimbo si era addormentato lo misi a letto e mi allontanai col dottore per lasciarlo dormire tranquillo.
"Voi di dove siete originario?"

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Marwel 09-11-2015 00.22.23

Avevano lasciato entrare Marwel nel forte e mentre un soldato l'accompagnava dal capitano Goz, si rese conto d'indossare la veste da notte sotto il mantello.
Si strinse di più la stoffa attorno al corpo e cercò di mantenere un'aria seria e fredda, senza farsi scappare una risata.
Dovette di nuovo attendere che il capitano la ricevesse, ma per fortuna nessun militare molesto si trovava nei paraggi e questo non poteva che farle piacere. Avrebbe portato il bambino al sicuro ed era l'unica cosa che contava. Fino a quel momento.
Si era ripromessa di non pensarci, di non cadere nella trappola e invece eccolo li, l'aguzzino dei suoi occhi e delle sue gote arrossate era apparso insieme al soldato che aveva dovuto sottoporsi ad una dura punizione a causa sua e lei, presa com'era dalla situazione, non l'aveva ancora ringraziato.
Sarebbe anche andata loro incontro, ma aveva paura di sciogliersi come il ghiaccio al sole davanti ad Icarius.

Lady Gaynor 09-11-2015 10.23.47

Park e Armand stavano battibeccando come solo due vecchi amici sanno fare, ed io stavo davvero godendo della loro compagnia, quando il fotografo della base fece la sua comparsa e in qualche modo ruppe l'atmosfera.
"Madama è una comune mortale, sapete? E le ciambelle di Armand sono irresistibili, proprio come lui" risposi sorridendo e facendo l'occhiolino al simpatico gestore del saloon.
Zac Heon... me lo ritrovo sempre fra i piedi...

Altea 09-11-2015 14.42.57

Eravamo fuori Cherval..la mia Amata Terra...ma non eravamo nemmeno al sicuro.
Ascoltai con attenzione l' anziano uomo cieco, era una persona che sapeva ciò che accadeva nel mondo sebbene sembrava quasi un eremita in quella casa e mi diede l' impressione di un uomo che sapeva il fatto suo.
A sentirlo parlare non sembrava dalla parte di Canabias ma a bruciapelo ci fece quella domanda...aveva un forte intuito..o si fingeva cieco.
Guardai Rodian, dalla risposta sembrava avere pure lui delle titubanze, ma perchè mentire a quell' uomo...forse si poteva dire una bugia a metà per ora.
"Si, ha ragione mio fratello..non siamo criminali e non stiamo fuggendo. Ovvero, noi siamo appena usciti da Cherval, laggiù vi era l' Inferno e abbiamo corso il rischio ci volessero uccidere come la povera gente.." mi bloccai per deglutire e riprendere un tono di voce normale "..stiamo andando ad Afralignone, a Capomazda..eh...si laggiù si trova il mio promesso sposo e ho rischiato il tutto per raggiungerlo".
Diedi una leggera occhiata a Rodian, come scusa poteva reggere e forse era meglio pure allontanarsi da li, presi la tazzina del the e sorseggiando feci roteare gli occhi lungo la stanza, per trovare qualche indizio per farmi capire chi fosse o fosse stato quell' uomo.

Guisgard 09-11-2015 17.17.15

I cinque terminarono la loro colazione.
“Si...” disse Guisgard a Dacey “... in effetti nel mondo della nobiltà il più delle volte le donne sono apprezzate più per l'aspetto, che per il loro intelletto. Diciamo che spesso fanno parte della tappezzeria.” Annuì. “E comunque una cosa importante sarà per voi saper interpretare una caratteristica delle dame aristocratiche.”
“Ossia?” Chiese Leones.
“Essere civettuole.” Rivelò il militare. “Le dame, quelle vere, hanno tutte l'aspetto e l'indole di donne da salvare.”
“Salvare da cosa?” Incuriosito Fines.
“Da qualunque pericolo incombente” spiegò Guisgard “che impedisca loro di essere felici. Per questo ogni dama aristocratica trascorre la vita ad attendere il cavaliere in grado di salvarla e renderla felice.” Si alzò. “Sciocchezze da romanzo, insomma.” Con fare distaccato.
“Come siete cinico.” Fissandolo Leones.
“Dite pure realista.” Replicò il militare. “Ed ora esco a fare due passi. Ho bisogno d'aria.” Ed uscì.
“Che uomo complesso.” Osservò Poeh.
"Già..." disse Fines "... vi è qualcosa di misterioso e romantico in lui... mah..."

Guisgard 09-11-2015 17.22.11

La battaglia fu aspra.
I Valchiria erano veloci e letali, assemblati per distruggere e non fu semplice tener testa al loro arsenale.
Ma la squadriglia di Clio era composta da piloti in gamba.
Due Valchiria alla fine furono abbattuti.
Ma ad un tratto apparve un altro caccia.
Un Valchiria con un emblema particolare: un teschio con una rosa in bocca.
“Lasciatelo a me.” Disse Geris via radio agli altri.
“Attento, è un caccia sconosciuto.” A lui Kostor.
Ma il giovane pilota aveva già ingaggiato battaglia col misterioso Valchiria.
“Accidenti, è in gamba...” tentando invano di colpirlo Geris.
Seguirono varie manovre, senza però che lui riuscisse ad inquadrare nel mirino il Valchiria sconosciuto.
Gli altri caccia nemici intanto tenevano impegnati Clio ed i suoi, impedendo loro di raggiungere Geris ed aiutarlo.
“Attento, è dietro di te!” Urlò Pintos all'improvviso.
“Maledizione...” sudando Geris.
“Vira o ti aggancerà col suo mirino!” Via radio Kostor.
Una scarica di mitraglia rapida perforò la fiancata dell'aereo di Geris, che subito prese a fumare e poi a precipitare.
Il ragazzo cercò di riprendere il controllo ma all'improvviso vide il vetro dell'abitacolo sporco di sangue.
E capì.
“Mi...” ansimando via radio “... mi ha... colpito...”
Il suo caccia scendeva ormai in picchiata.
Pochi secondi dopo si sfracellò, esplodendo, su parte della fabbrica.
“No!” Urlò Kostor. “No! Geris, no!”
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Guisgard 09-11-2015 17.25.15

Fermer sorrise a Gwen.
“Di Città di Capomazda...”disse “... vengo da lì...” guardò la ragazza “... vi manca il vostro paese, si vede... forse avevate anche qualcuno laggiù... una persona speciale intendo...”

Dacey Starklan 09-11-2015 17.27.15

Guisgard odiava i nobili, per me questo era un dato di fatto piuttosto evidente. Non un odio violento ma quello disseminato di disprezzo. Bastava sentirlo descrivere quel mondo e i modi di fare delle persone che lo abitavano. Eppure non era tutto come lui lo dipingeva. Non tutti gli uomini ignoravano le donne. Mio padre, per esempio, aveva sempre del tempo durante le sue lunghe giornate per ascoltare me o le mie sorelle e teneva sempre di conto le opinioni di sua moglie.
Non tutte le donne erano civettuole. Mia madre non lo era, e non lo era mia nonna, non lo ero nemmeno io. Forse un pochino mia sorella più grande, ma perché lei amava leggere quei romanzi pieni di assurde storie d'amore e poi era stata promessa in sposa, durante l'ultimo ballo tenutosi nel nostro castello. Prima che ci fosse la rivoluzione, prima che ci venisse negato il futuro.
Tuttavia non avevo intenzione di contraddire Guisgard, ovviamente Diana, la povera cameriera non poteva conoscere tutte quelle cose.
<< Di certo porta con se un bagaglio di misteri derivanti dal suo passato...>> mi aggiunsi alla conversazione dei tre borghesi una volta che il militare uscì.

Guisgard 09-11-2015 17.30.09

Marwel vide Icarius e Palos che avanzavano nel cortile, parlottando fra loro.
“Dammi retta, amico mio...” disse Palos “... fattene una ragione... e poi tre anni passano presto.”
“Non ho intenzione di restare qui per tre anni.” Replicò il cadetto dagli occhi azzurri. “Voglio guadagnare il più possibile e pagare la penale il prima possibile. Voglio tornare a casa mia.”
“Cos'hai che ti attira tanto laggiù?” Sorridendo Palos. “La tua ragazza, vero?”
“Macchè...” scuotendo il capo Icarius “... ma il mio sogno è volare nei cieli della mia terra. Sovrastare le guglie romaniche ed i palazzi rinascimentali. Attraversare il corso del fiume che taglia in due la città e sorvolare le dolci colline in cui sono cresciuto. Hai mai visto le mie colline in Autunno? Tutte fatte di colori tenui, appena accennati, quasi assopiti, come le immagini di un libro di fiabe? I cipressi incantati su poggi screziati, accanto a casali addormentati, mentre un mare di girasoli segue il corso del Sole...”
“Dovevi fare il poeta, non il pilota.” Ridendo Palos.
“Si, sfotti sfotti...” mormorò Icarius.

Guisgard 09-11-2015 17.31.57

“Mi viene un'idea...” disse Zac a quelle parole di Gaynor “... un bel servizio fotografico con voi in atteggiamenti comuni, normali, come qualunque altra ragazza... vi va? Magari cominciare ora, se volete. Direi di fare le foto accanto agli aerei, o fuori al saloon. Cosa ne dite?”
“Ma voi non riposate mai?” Park al fotografo.
“Sono qui per lavorare.” Sorridendo questi.

Lady Gwen 09-11-2015 17.32.32

"Sapete, dovevo andarci, ero sul treno per Cittá di Capomazda prima di vedere il vostro annuncio" ridendo piano.
Alla sua domanda lo guardai per qualche istante, poi sorrisi.
"Nessuno di "particolare" oltre la mia famiglia. Quattro anni fa partii per Nuova Camelot, non la vedo da allora e capite bene che ho un po' di nostalgia."

Guisgard 09-11-2015 17.33.10

Altea guardò la stanza.
Era arredata in modo semplice, con pochi mobili, per permettere ad un cieco di muoversi con discreta facilità.
“Si, mia sorella ha detto la verità...” disse Rodian.
“Città di Capomazda...” fece il vecchio cieco “... da qui vi è un solo modo per raggiungerla...”
“Quale?” Chiese Rodian.
“Salire sul Meridian Express...” rispose il vecchio.

Altea 09-11-2015 17.41.49

Tutto era normale..nessuna stranezza.
Però la mia frase sortì l' effetto desiderato, l' uomo voleva aiutarci ad andare a Città di Capomazda, guardai Rodian e dopo molto sorrisi.."Il Meridian Express..ne ho sentito parlare..a dire il vero mio nonno mi voleva impedire di prenderlo. E come facciamo a raggiungerlo per poter andare a Capomazda?".

Marwel 09-11-2015 17.44.11

Non riusciva a udire le parole dei due militari, ma riusciva a vedere entrambi con chiarezza, tanto che cominciò a soppesarli entrambi e colse la loro diversità pure nel modo di camminare.
Le verdi iridi di Marwel scorrevano sulle loro divise e nei loro sguardi amichevoli l'uno con l'altro. L'unione fa la forza pensò la ragazza.
Si ritrovò a sorridere sentendo Palos che diceva a Icarius che avrebbe dovuto fare il poeta, poi si fece coraggio e si avvicinò a loro, poichè sentiva un gran bisogno di chiedere scusa e ringraziarli per aver preso le sue difese.
Con passo incerto si diresse verso i due soldati, mentre le brezza del mattino le accarezzava la lunga chioma sciolta e le guance leggermente arrossate dal freddo.
"Buongiorno..." disse loro, fermandogli il passo "io volevo solo chiedervi scusa per ieri. Non era mia intenzione farvi punire, anzi, in verità volevo distrarre l'ufficiale in modo da darvi tregua e invece...".
Si portò una ciocca ribelle dietro l'orecchio e alzò lo sguardo scontrandosi con quello di Icarius. Inutile dire che il petto di Marwel sobbalzò.
"Ad ogni modo, voglio ringraziare entrambi per avermi difesa"

Lady Gaynor 09-11-2015 17.45.30

"D'accordo signor Heon, suppongo che da qualche parte bisogni pur cominciare... che ne dice del primo scatto qui, in vestaglia e senza trucco? La gente non è abituata a vedermi acqua e sapone, appena sveglia. Poi però mi darete il tempo di vestirmi, di certo non posso andare così conciata fra i piloti..."

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Guisgard 09-11-2015 18.10.12

“Si, davvero un uomo misterioso...” disse Leones a Dacey e agli altri due.
“Chissà chi è davvero...” fece Fines.
“Beh, di sicuro un militare.” Poeh. “Ha l'uniforme.”
“E perchè non è in qualche caserma o missione?” Mormorò Fines. “Invece è qui.”
“Forse è in congedo.” Disse Poeh. “O magari è in licenza.”
“In congedo pur essendo così giovane?” Fines “Magari è un disertore...”
“Che sciocchezza.” Scuotendo il capo Leones. “Potrà avere dei segreti, ma mi sembra di poter dire che si tratta di una persona onesta.”

Guisgard 09-11-2015 18.15.00

Fermer sorrise a Gwen.
“Beh, magari appena avrete una licenza potrete tornarci.” Disse. “Così riabbraccerete la vostra famiglia. Purtroppo siete capitata in un luogo poco tranquillo. Qui è la frontiera e c'è la guerra. Comunque spero che la nostalgia per la vostra terra non sia poi così forte da impedirvi di sorridere.” Facendole l'occhiolino.

Dacey Starklan 09-11-2015 18.17.46

Persona onesta. Anche io pensavo che gli uomini e le donne che si erano rivoltati contro di me e la mia famiglia fossero persone oneste.
<<Onesto... Oppure potrebbe ucciderci dopo aver preso i soldi... La gente non è mai ciò che sembra... Potrebbe anche aver rubato quell'uniforme no?>> osservai i tre borghesi, << oppure... potrebbe essere esattamente ciò che è... Non possiamo fare altro che fidarci di lui per ora. Inutile stare troppo a pensare>>

Lady Gwen 09-11-2015 18.19.22

"Giá, magari. Ci siamo comunque sentiti spesso per via epistolare, in questi anni" annuii sorridendo leggermente.
Risi poi, scuotendo la testa alla sua frase, guardandolo.

Guisgard 09-11-2015 18.20.08

“Poco distante da qui, a circa tre o quattro miglia, vi è uno scalo ferroviario.” Disse il vecchio ad Altea. “Lì talvolta il treno si ferma in vista di coincidenze. Se siete fortunati dunque farà tappa laggiù.”
“Altrimenti?” Chiese Rodian.
“Altrimenti il treno non si fermerà e voi non ci salirete sù.” Rispose il vecchio.

Guisgard 09-11-2015 18.31.36

Marwel raggiunse i due cadetti.
“Ma vi pare.” Disse sorridendo Palos. “Io ed il mio amico qui siamo cavalieri sempre in cerca di fanciulle da difendere.”
“Non preoccupatevi...” Icarius alla ragazza “... ci avrebbe puniti lo stesso quel caporale. Si vedeva dal suo modo di fare.”
“Già e credo ci punirà ancora e molte altre volte.” Divertito Palos. “Si vede che gli stiamo antipatici.”
“Ma voi perchè siete in questo forte?” Domandò Icarius a Marwel. “Non indossate abiti militari. Forse siete addetta a qualche compito per civili?”

Guisgard 09-11-2015 18.35.52

Zac annuì entusiasta.
E cominciò a fotografare Gaynor, in pose comuni, da ragazza normale.
Immagini queste che il pubblico non era abituato a vedere, visto che la diva appariva sempre col suo fascino di donna inarrivabile e fatale.
“In verità” disse Park “io non ci vedo alcuna differenza ora e quando invece è truccata.”
“Attento, che ti fa male alla pressione.” Ridendo Armand.
“Che il diavolo ti porti!” Esclamò l'anziano ex pilota.

Altea 09-11-2015 18.38.42

"Elementare, risposta esatta" dissi ridendo "un pò come nella vita..perdi un treno e non ne trovi un altro" e mi ammutolii a quelle parole.

"Non torni più a Capomazda...non mi vuoi? Bene..ricorda il treno passa una volta sola..".

Istintivamente portai le mani al ciondolo e mi alzai fingendo di sorridere..."Non vi è nessuno che possa accompagnarci per prendere quel treno?".

Marwel 09-11-2015 18.40.39

Le parole dei soldati la fecero sorridere, a quanto pareva incassavano molto bene i colpi e non ce l'avevano con lei. Poi Icarius le chiese cosa ci facesse in quel forte e Marwel tornò seria.
"Nessun compito che mi è stato comandato, no. Sono qui perchè so che hanno trovato un bambino e credo che questo sia il luogo meno sicuro per un'anima innocente. Ho messo su un orfanotrofio qualche anno fa e cerco di salvare qualche bambino da questa guerra..." disse pensando a tutti i piccoli che accudiva. Non ne avrebbe abbandonato nemmeno uno ed era disposta a nasconderli tutti e a proteggerli dai nemici, con la speranza che un giorno avessero trovato una famiglia.
Sorrise di nuovo per spezzare l'atmosfera triste e continuò a parlare "sapete, sono sicura che ai miei bambini piacerebbe molto ascoltare le storie di due piloti, in special modo ai maschietti. Potreste venire a farci visita una volta o due, mi farebbe molto piacere accogliervi." Poi porse la mano ad Icarius e a Palos dicendo "io sono Marwel".

Lady Gaynor 09-11-2015 19.04.56

Gli scatti erano finiti. "Credetemi, Park, il miglior amico di una donna è il mascara... Comunque resto dell'idea che da giovane avrete lasciato dietro di voi una scia di cuori infranti..."
Mi rivolsi a Zac. "Mi dia dieci minuti e sarò di ritorno."
Andai in camera mia e mi cambiai velocemente, dopo essermi data una rinfrescata. Indossai un paio di pantaloni ed una camicia, arrotolai le maniche e mi infilai delle scarpe basse. Mi accesi una sigaretta e ritornai nel saloon.
"Ecco a voi la vera Gaynor, molto lontana da ciò che mostra lo schermo... sono pronta per andare. Venite con noi, Park?"

Clio 09-11-2015 19.08.40

Quel caccia sconosciuto, quel simbolo che avevo già visto in tutt'altre circostanze.
Mi ricordava la mia adolescenza, e quella maglietta che tanto amavo.
Che Canabias mi rovinasse quel simbolo che aveva racchiuso il mio sogno di entrare nella legione non mi piaceva affatto.
E fui sul punto di andare da lui, chiunque fosse.
Ma Geris mi precedette.
"Sta attento, fratellino..." Lo ammonii, mentre i miei avversari non mi davano tregua.
Continuai a combattere, a colpire, a compiere manovre al limite per evitare i loro colpi.
Geris era sotto attacco di quel caccia.
"Attento.." Riuscii solo a dire, mentre non potevo andare da lui, ma sapeva cavarsela.
Poi quel boato, la sua voce via radio mi gelò il sangue nelle vene.
"Geris!" Urlai, mentre osservavo con la coda dell'occhio il suo aereo precipitare.
Non era la prima volta che perdevo un amico, un soldato, un fratello.
E sapevo che ci sarebbe stato posto per la rabbia, ma anche che non era quello.
Stavamo ancora combattendo, e dovevamo puntare ad arrivare in più possibili a casa.
"Quel bastardo non la passerà liscia.." Mormorai, via radio, cercando di svincolarmi dal duello aereo che avevo ingaggiato per cercare di raggiungere il caccia sconosciuto.
"Pagherà per questo.." Tra i denti.

Guisgard 09-11-2015 19.19.50

A quelle parole di Dacey i tre borghesi si scambiarono lunghe occhiate.
“A questo non avevo pensato...” disse Poeh “... se è davvero un militare può ucciderci senza difficoltà e prendersi tutti i soldi...”
“Andiamo...” scettico Leones, ma forse neanche troppo convinto.
“Dite che può aver rubato la divisa?” Fines.
“E sarebbe anche peggio...” mormorò Poeh “... invece di un militare ci troveremmo alla mercé di un criminale...”
“Smettetela ora.” Disse Leones. “Basta con questi discorsi. Lui ha bisogno di noi e non può avere il denaro senza il nostro aiuto.”
“Si, ma dopo?” Con sguardo preoccupato Fines.

Guisgard 09-11-2015 19.20.22

“Ecco, così mi sento più sicuro.” Disse Fermer a Gwen. “Un'infermiera sorridente è un toccasana per i pazienti. Una bella ragazza che ti dona un sorriso può fare miracoli, credetemi.” Sorrise. “Ah, ma naturalmente lo dico nell'interesse dei pazienti, eh.” Fissandola. “Non sono certo quel tipo di dottore che... si, insomma... che ci prova con le sue infermiere.” E rise di gusto.

Guisgard 09-11-2015 19.21.41

“Io purtroppo vivo solo e non conosco nessuno.” Disse il vecchio cieco ad Altea, che stringeva il suo ciondolo come ad aggrapparsi agli antichi ricordi.
“Allora dobbiamo arrivarci da soli.” Fece Rodian. “Quel treno è la nostra unica possibilità di raggiungere Città di Capomazda.”
“Quattro miglia a piedi nella boscaglia non sono una passeggiata...” mormorò il vecchio.
“Lo so.” Annuì pensieroso Rodian.

Guisgard 09-11-2015 19.22.12

“Ehi...” disse Palos “... sentito, amico mio?” Ad Icarius. “Questo è un invito bello e buono!” Guardò Marwel. “Certo che verremo! E racconteremo tutte le storie che vorrete ai bambini! Io mi chiamo Palos!”
“Il mio nome è Icarius.” L'altro cadetto alla ragazza. “Piacere, Marwel.” Sorridendo.
“Il mio amico qui” Palos indicando Icarius “è un poeta, sapete?” Rivolto a Marwel. “Ma di quelli bravi? Magari un tantino malinconico ed inquieto, ma parla davvero bene. Piacerà ai vostri piccoli.” Annuendo.
“Smettila, non sono un poeta...” mormorò Icarius “... non dategli retta, Marwel... lui scherza su tutto...”

Guisgard 09-11-2015 19.23.40

“Che io sia impiccato” disse Park vedendo Gaynor pronta per i nuovi scatti “ed appeso alla più alta antenna della base... siete uno schianto, miss...”
“Attento, vecchio gufo.” Armand all'ex pilota. “Poi ti affatichi.” Ridendo.
“Che l'Inferno ti inghiotta!” Sbottò Park.
“Andiamo, le foto ci aspettano.” Disse Zac, prendendo per mano Gaynor.
“Altro che foto...” Park “... se avessi io la vostra età...” a Zac.
Ed il fotografo rise.
I tre uscirono così nel cortile e videro, poco distanti, due cadetti che parlavano con Marwel.

Guisgard 09-11-2015 19.24.09

Il sibilo, poi lo schianto.
Il fuco, il fumo.
L'aereo di Geris era in fiamme.
“Geris...” disse piano Kostor.
“Dannazione...” mormorò Pintos.
Ma la battaglia non era finita.
O almeno questo credevano Clio ed i suoi.
Poi, ad un tratto, lo stormo dei Valchiria, capitanato dal misterioso caccia col teschio con la rosa, si ritirò.
“Inseguiamoli!” Ringhiò via radio Dimos.
“Escluso.” Fece Pintos. “Ci ritroveremmo un'intera squadriglia pronta a freddarci. Tenente...” via radio a Clio “... come facciamo con i resti dell'aereo di Geris? Mandiamo un aerorimorchiatore per prelevarli?”
“Nessuno lo toccherà...” Kostor “... lo riporterò io alla base... nessuno lo toccherà...” ripetè.

Dacey Starklan 09-11-2015 19.25.35

Mi alzai, era giusto che quei tre non si fidassero ciecamente di Guisgard, io avevo imparato che non ci si poteva fidare di nessuno.
<<E dopo... Io sarò la principessa Dacey, di certo ci saranno dei soldati fedeli alla causa che vi proteggeranno... Basta che stiamo con gli occhi aperti, che teniamo d'occhio le mosse del nostro soldato. Forse è un uomo che ama il denaro ma non un assassino>>
Guardai i tre con uno sguardo eloquente.
<< Avete detto bene, noi abbiamo bisogno di lui e lui di noi, di me... Quindi ora rilassatevi e facciamo in modo che il nostro piano funzioni, non voglio essere una cameriera per sempre!>>

Marwel 09-11-2015 19.30.23

Palos era davvero simpatico e riuscì a far sorridere Marwel più volte. Disse che accettavano il suo invito e aggiunse che Icarius era un bravo poeta, ma quest'ultimo non era d'accordo.
"Beh, ci sarà pur un fondo di verità, no? Non dovete vergognarvi di avere un tale dono, Icarius" disse guardando il soldato. Non poteva far a meno di guardarlo e questo la spaventava, poichè era certa che nessuno si sarebbe mai innamorato di una ragazza con una tale responsabilità e il suo cuore sarebbe rimasto scottato da uno come Icarius. O forse no. Cercò di distrarsi da quei pensieri cambiando argomento "il Capitano ci sta mettendo un'eternità a ricevermi. Sono sicura che se fossi bella e affascinante come Miss Gaynor non mi farebbe attendere nemmeno un secondo!"

Lady Gwen 09-11-2015 19.31.30

Risi piano alle sue parole.
Poi, la sua frase.
Mi appoggiai al muro, facendomi un po' piú seria, sempre mantenendo un leggero sorriso.
"Dunque perché vi siete posto il problema se stessi o meno "tentando" il mio superiore medico? Dopotutto non credo di aver detto nulla di cosí equivoco, se non qualcosa che assecondasse le vostre parole..." con un'alzata di spalle, abbassando lo sguardo, per poi guardarlo di nuovo negli occhi, curiosa di sapere cosa avrebbe risposto.
Non so dove avevo preso quest'audacia, ma era esattamente ció che volevo chiedergli.

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Altea 09-11-2015 19.52.02

Ascoltai le parole dell' anziano delusa mentre, nervosamente, le mie dita muovevano quel ciondolo pregiato di lapislazzuli...la mia testa era un vortice..sentivo stavo per crollare..mi resi conto di tutto quello successo fino ora..ma non dovevo crollare, mio nonno aveva detto di ricordare sempre chi fossi.

"Dopo quel bacio e lo schiaffo e le mie parole ci fu un attimo di silenzio
e poi arrivò la Governante a chiamarmi poichè gli invitati erano arrivati per il mio quattordicesimo compleanno e mi stava aspettando il baronetto Ariele soprattutto.
"Si sto uscendo, Augusta, puoi andare" e mi alzai dal letto ma non staccando gli occhi verdi dai suoi azzurri.
Aprii la porta e mi incamminai con indifferenza quando ad un tratto sentii una morsa leggera al braccio, voltandomi, come immaginavo, lo vidi..il volto rosso di rabbia.."Ariele? Quel damerino...oh, certo so che sarà il tuo ballerino stasera, il tuo accompagnatore".
Mi guardai attorno, sistemando la scollatura ma in giù con fare civettuolo "Non ti ho letto tra la lista di coloro che si erano offerti..".
"Offerti...Sua Signoria la duchessina voleva mi offrissi..pensavo me lo avresti chiesto". Lo guardai pure io con rabbia e ci mettemmo a litigare nel corridoio, mentre Augusta tentava di fermare qualsiasi persona scuotendo la testa.."Per contro speravo tu mi dicessi a voce lo saresti stato..e come la mettiamo ora? E comunque..il tuo bacio..è stato il primo io abbia ricevuto..e mi ha fatto..battere il cuore...te lo dico con sincerità".
Lui mi allontanò.."Non essere bugiarda, la scorsa notte stavo guardando dalla parte del tuo balcone e ho visto Ariele che vi saliva..a fare cosa?Raccontarvi fiabe?" e rise con la solita irriverenza..
"Come ti permetti di mettere in dubbio la mia onestà di ragazza e le mie parole appena confessate sul bacio..non potevo uscire a quella ora, a dire il vero lui mira a Costanza, la mia sorella maggiore, e questo è un pretesto per farli incontrare poi in segreto..ti giuro..ma poi perchè ti dovrei delle spiegazioni, non sei nulla per me. E invece sei tu che ti sei divertito con quel bacio".
Si scostò i capelli scuri ribelli dal volto e sorrise ironicamente.."Ariele è il classico bravo ragazzo e nobile, perfetto in tutto..lui non da problemi come me vero? E' perfetto per te no..una de Bastian..il classico principe azzurro che le ragazze da romanzo come te prediligono. Saprà darti la felicità e difenderti come gli antichi cavalieri..non uno come me".
Se ne andò e non mi parlò per molti giorni...le parole dette ingiustamente facevano male ma pure quelle non dette logoravano dentro.

Mi destai e udii le ultime parole di Rodian..pensai un attimo.."Forse dei cavalli? Un carretto? Ho dei soldi posso pagare un cavallo, fratello..possiamo andarci in due...oppure cosa hai in mente tu?".
Dovevamo prendere quel treno...altrimenti dovevamo correre a piedi, un piccolo biplano sarebbe stato pericoloso ovviamente.

Lady Gaynor 09-11-2015 21.17.19

Zac mi prese per mano e mi condusse fuori. Fui molto contenta che Park avesse accettato il mio invito, la sua comoagnia era delle più piacevoli. Inoltre, i suoi continui complimenti senza malizia mi gratificavano non poco. Uscimmo nel cortile e vedemmo a qualche passo da noi la giovane bionda e i due cadetti della notte precedente. Stavamo camminando nella loro direzione, quando sentii la bella bionda fare il mio nome. Ci avvicinammo ed io le rivolsi la parola. "Buongiorno, signorina... vi ho sentita pronunciare il mio nome... posso esservi utile?"
Mi girai poi verso il cadetto dagli occhi azzurri. "Buongiorno anche a voi... mi fa piacere sentirvi parlare, la notte scorsa avevo temuto che quel pugno in faccia vi avesse fatto ingoiare la lingua, dal momento che nemmeno un 'grazie' siete stato in grado di dire..."


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