Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Terre lontane (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=26)
-   -   Lo Sparviero Nero e il Tesoro Maledetto dell'Isola Perduta (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2046)

Guisgard 07-01-2013 15.36.58

A quelle parole di Altea calò il silenzio fra tutti i presenti.
“La verità” disse Lin “è che lasciare questo porto senza essere visti dagli spagnoli è impossibile. Guardate.” Indicando il mare. “Ormai controllano i bastioni di avvistamento e qualsiasi imbarcazione che tenti di uscire o entrare dal porto verrebbe vista. Non abbiamo scelta. L'unica possibilità che ci resta è combattere.”
“Ma non abbiamo possibilità di vittoria!” Fece Philip.
“Si, lo so.” Annuì Lin. “Ma possiamo resistere. Abbiamo scorte e viveri. Fortificheremo il porto e respingeremo i loro assalti.”
“Ma fino a quando?” Chiese il padre di Altea.
“Fino all'arrivo di navi olandesi.” Rispose Lin.
“Arriveranno mai?” Turbato il padre di Altea.
“Speriamo.”
“Sperare?” Fissandolo Philip. “Solo sperare?”
“Non possiamo fare altro.” Sentenziò Lin.

Altea 07-01-2013 16.25.52

"Insomma" urlai spazientita "mie cari signori, è possibile non abbiate un piano d'attacco? Maestro Lin, i viveri fino a quando dureranno? E i rinforzi sul molo...è una follia..perderemo ma la cosa peggiore è che perderemo degli innocenti in questa battaglia che, messa così, sappiamo già persa. Dite siamo assediati...allora non abbiamo via di scampo..a meno che non tentiamo. Stare qui senza fare nulla è inutile, con le parole non si ottiene nulla."
Il mio sguardo si fissò su quell'anziano milord che arrivò in carrozza e parlò col capitano Alvaro scrivendogli qualcosa in un pezzo di carta, stava composto e mi osservava, sembrava quasi sentisse e capisse ciò che stavo dicendo ma non riuscisse a parlare e mi avvicinai a lui.."Voi..cosa consigliate milord?".

Cheyenne 07-01-2013 16.31.15

Tornati così alla festa finimmo la serata in compagnia degli altri invitati.
Quando fu l'ora di andare a dormire, salutato il colonnello, mi resi conto che mancava Fhael.
Fu un sonno agitato quello da cui destata il mattino seguente. Una cameriera mi portò la colazione. Accanto alla tazza di caffé era posta una lettera.
Era da parte di Fhael, che nella notte era partito.
Esitai. Non ero sicura di volerla leggere.
Congedai la donna e cercai di mangiare mantenendo la calma.
Posai poi la lettera, ancora chiusa, sul comodino ed iniziai a prepararmi....Aprendo l'armadio il mio occhio cadde sull'abito che Fhael mi aveva fatfo confezionare a Las Baias...Mi tornarono quindi in mente quei giorni...il nostro primo incontro....le nostre passeggiate nella città...
Una lacrima stava per cadere dal mio occhio ma mi feci forza e la ricacciai indietro.
Terminai di acconciarci i capelli e i miei occhi ricadevano puntualmente sulla lettera.
Ero in qualche modo arrabbiata con Fhael, era andato via senza dire una parola...dopo quello che era successo tra noi....
Ma avevo anche paura di aprire la busta che mi aveva lasciato...temevo di leggere qualcosa che mi avrebbe turbata o ferita...
Presi la lettera ed uscii. Salutai frettolosamente il colonnello e andai dritta verso le stalle.
Gulltoppr nitrì felice di vedermi...."Cia bello" dissi accarezzandogli il muso bianco" tu si che sei sempre fedele...Dai andiamo a farci una corsetta!"
Lanciai lo stallone al galoppo, smisi di pensare e mi concentrai unicamente sul cavallo, il suo respiro, i battiti del suo cuore, il rumore dei suoi zoccoli, il fruscio della sua criniera dorata.
Finalmente mi sentii calma.
Scesi da Gulltoppr e lo lasciai libero di brucare.
Mi sedetti con la schiena appoggiata ad un salice e aprii la busta.

Talia 07-01-2013 17.13.40

L’ordine del capitano spagnolo non fu discusso.
I miei occhi incrociarono quelli di Guisgard... sapevo che in essi avrebbe letto turbamento e paura, avrei voluto spiegargli tante cose ma non c’era tempo.
Subito dopo, infatti, si udirono dei passi imperiosi sul ponticello che saliva sulla Santa Rita ed il capello, poi il volto e l’intera figura di Musan apparvero oltre il parapetto, che scavalcò e scese tra noi.
Io, quasi involontariamente, allora, mi feci indietro... un piccolo passo dopo l’altro mi trassi più indietro, dietro Guisgard e Donna Ines... nascosta.
E da qui, da quella posizione protetta, osservai la scena con una strana inquietudine in fondo al cuore...
Musan...
Musan e Maraiel...
Musan che non aveva mai neanche accennato a Maraiel, prima...
Musan e le sue spiegazioni circa ciò che era accaduto a Balunga...
spiegazioni deboli...
Osservavo quell’uomo vicina a Maraiel e una stranissima ed inspiegabile sensazione mi attanagliava il cuore... come una sorta di cupo disagio... paura...
Seguii quello scambio di battute dalla mia postazione defilata, con la sensazione che qualche cosa non tornasse... con la sensazione che ci fosse qualche cosa di orribile nell’aria...
Ed, infine, accadde qualcosa di orribile...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 51630)
“Allora mia nipote mente quando dice di aver parlato proprio con lei prima di fuggire dal palazzo, giusto?”
Tutti allora fissarono Musan.
Ma questi, sentendosi perduto, afferrò Maraiel ed estratto un pugnale lo puntò al collo della piccola.
“Nessuno si muova o le tagliò la gola!” Minacciò.
Ines lanciò un grido e la bambina cominciò a piangere.

Donna Ines gridò...
Maraiel gridò, e poi si mise a piangere...
Il capitano spagnolo serrò la spada, ma rimase immobile, pietrificato...
A me mancò l’aria... i miei occhi si spalancarono come se, improvvisamente, vedessero con assoluta ovvietà ciò che fino a quel momento era sfuggito loro... come se, ad un tratto, ogni tassello del mosaico avesse trovato il giusto ordine...
ed anche io gridai.
Gridai sommessamente, quasi cercassi di dominare quel terrore dilagante...
“Musan!” dissi allora, facendomi istintivamente avanti ed avvicinandomi a lui e a Maraiel con le mani alzate “Musan, per l’amor del Cielo... no! Vi prego... lasciate Maraiel. E’ solo una bambina. Vi prego, datemela... non fatele del male... lasciatela venire qui, Musan! Per voi è finita in ogni caso... ed io ora capisco tutto: capisco perché cercavate di incolpare mio nonno, la Compagnia, gli indigeni, gli Inglesi... cercavate un capro espiatorio, non è vero? Ma Maraiel non ha colpa di questo... lasciatela andare... per favore!”

Clio 07-01-2013 18.21.30

Chiusi gli occhi e mi lasciai condurre, docilmente, in quel mondo quasi irreale in cui il tempo si era fermato.
Sentivo le sue braccia che mi circondavano, le sue labbra sulle mie, potevo addirittura percepire il battito del suo cuore, veloce e incredulo, come il mio, del resto.
Alzai gli occhi per guardarlo, pur restando tra le sue braccia.
"..credevi forse che mi sarei arresa? Che avrei creduto a quanti mi dicevano di rassegnarmi, che non c'era speranza?" La voce mi tremò "..quando dicevano che non saresti mai tornato, che eri morto, o avevi trovato qualcun'altra..." Scossi la testa "... No, non ci ho mai creduto veramente... Non mi sarei mai arresa... Sono partita appena ho potuto...".
Cercai di nuovo le sue labbra e le sfiorai con un tenero bacio, e un altro, e un altro ancora. Fino a strappargli un altro sorriso.
"... Ma che importa, ormai?" Sorridendo a mia volta "Dimmi piuttosto che ti è successo, che ci fai su questa isola dimenticata da Dio?".
Poggiai la testa sulla sua spalla, e mi strinsi ancor di più a lui.

Guisgard 07-01-2013 18.25.42

“Sta zitta...” disse Musan a Talia “... sta zitta, zitta!” Urlò. “Il primo che proverà ad avvicinarsi, giuro, sgozzerò questa mocciosa!”
“La ragazza ha ragione...” fece il comandante spagnolo “... non avete via di fuga... arrendetevi...”
“Zitto anche tu, cane!” Intimò Musan.
“Cosa volete ottenere?” Fissandolo il comandante. “Non avete via di scampo.”
Ma proprio in quel momento, Becco di Ferro, il pappagallo trovato sulla misteriosa nave, svolazzò improvviso davanti a Musan.
Maraiel allora, approfittando che la presa dello spagnolo si fosse allentata attorno al suo collo, morse con forza la sua mano.
Musan lanciò un grido e la piccola scappò via.
Lui allora fu sul punto di lanciarle dietro il suo pugnale, ma lesto Guisgard gli si parò davanti, impugnando la sua sciabola.
“Vediamo come sai cavartela con un avversario della tua taglia, vigliacco.” Disse il pirata.
L'agile e superbo spagnolo, allora, fissò il corsaro con un ghigno ed estrasse la sua spada.
“Lo Sparviero Nero, presumo.” Ridendo. “Aspettavo da molto questo momento.”
“Anche io.” Con sguardo di ghiaccio Guisgard. “Anche io...”
Lo spagnolo guardò Talia per un momento e rise di nuovo.
“Analopel...” mormorò “... sei stata sciocca... hai preferito lui a me... e sia... tra poco lo vedrai gridare come fece il tuo amico Passapour, prima di morire come un cane...”
Guisgard lanciò un grido e il duello cominciò, seguito dal caos a bordo.
http://farm6.staticflickr.com/5272/7...0b55baac_z.jpg

Guisgard 07-01-2013 19.00.43

Il duello portò il caos a bordo.
E mentre Guisgard e Musan si sfidavano, Becco di Ferro volò tra i pennoni e poi tornò sulla spalla di Cavaliere25.
"Ottimo lavoro" disse Rynos che era accanto al giovane pirata "ha fatto questo pennuto! Merita un premio, non trovi?" Fissando poi Cavaliere25.
Un attimo dopo si voltò di nuovo verso i due contendenti.

cavaliere25 07-01-2013 19.07.45

certamente dissi guardando il mio amico che possiamo dagli come premio non so neanche cosa potrei dagli come cibo non sapendo cosa mangia devo dire che è molto sveglio come pappagallo ora mai siamo inseparabili e mi rigirai continuando a guardare il duello tra i due

Guisgard 07-01-2013 19.34.53

Cheyenne aprì la lettera di Fhael:

“Cara Cheyenne...
quando leggerai questa lettera io forse sarò già in alto mare, verso la Giamaica.
Scusami se ti do del tu, ma qui, tra le onde ed il vento, la lontananza sembra davvero infinita ed io non voglio mettere altre distanze tra noi.
Non ho dimenticato quel bacio e non lo farò mai.
Anzi, lo porterò con me in questo viaggio, rivivendolo in ogni momento e illudendomi di viverlo ancora come se fossi là.
Ma in questo mio viaggio visiterò terre esotiche e in gran parte sconosciute.
Ma sono anche terre selvagge e per questo ho preferito andarmene così.
Avrei voluto chiederti di venire con me, ma non sarebbe stato giusto.
E' un viaggio pericoloso il mio e non voglio mettere in pericolo la tua vita.
Con il colonnello invece sarai al sicuro.
Quanto a me, non so quanto durerà questo viaggio.
Ma se andrà in porto come spero e mi auguro, i miei affari mi sistemeranno per tutta la vita.
Così, a Dio piacendo, potrò realizzare il mio antico sogno di possedere un'isoletta tutta mia.
Ma ora, dopo ieri sera, sento che il mio sogno per essere completo necessita di ben altro.
Vorrei averti al mio fianco e condurti su quell'isola.
Vorrei chiederti di aspettarmi, anche se non so quando ritornerò.
E forse non è neanche giusto chiederti questo.
Aspetterò allora.
Aspetterò che questo viaggio sia terminato.
Ed al mio ritorno verrò a cercarti.
Per condurti, se vorrai, su quell'isoletta che apparterrà solo a noi due.
Per sempre.

Fhael.”

Guisgard 07-01-2013 19.58.12

John allora prese Clio per mano e i due si allontanarono verso la spiaggia.
La sabbia era bianca come corallo e le onde sembravano tinte dello stesso colore del cielo blu.
In lontananza l'orizzonte appariva come un'indefinita e variegata linea continua, fatta di mille bagliori e riflessi.
“Giunsi su quest'isola in seguito ad un naufragio.” Disse alla ragazza. “Fui l'unico a salvarmi dell'equipaggio. Gli indigeni mi curarono e fui molto sorpreso della loro pacifica ospitalità. Questo è come un mondo incontaminato, fatto di valori primitivi e genuini. Qui la natura e la bellezza conservano ancora una primordiale essenza che nel nostro mondo è ormai scomparsa. Per questo ho deciso di restare qui ed istruire questa gente. Lo faccio attraverso la mia arte ed insegno loro ciò conosco, come loro fanno con me. Ma qui avvertivo comunque un senso di vuoto. Era la tua mancanza, Clio. Mi mancavi e questo mi rendeva incapace di dare tutto me stesso in questa missione che avevo voluto intraprendere. Ma ora che sei qui... sento che tutto è compiuto.” Le baciò la mano. “Vuoi restare qui con me? Per sempre?”


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 02.54.55.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License