Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 17-10-2020 01.33.28

La dottoressa venne a visitare Gwen, somministrandole qualcosa che avrebbe dovuto regolarne i battiti e la pressione, visto che sembrava parecchio giù.
Poco dopo la ragazza si addormentò.
Al suo risvegliò trovò accanto a sè la dottoressa.
"Mi dica..." disse lei a Gwen "... come sta? Avverte qualche dolore o malessere?"

Lady Gwen 17-10-2020 01.37.03

Arrivò la dottoressa, che vidi per la prima volta dato che prima ero svenuta, ma senza vederla davvero.
Mi somministrò qualcosa, che ebbe proprio l'effetto che speravo.
L'oblio, il sonno, il nulla che ingoiava ogni affanno, ogni problema, ogni dolore.
Mi chiedevo come si potesse soffrire senza sentire nulla, ma ero troppo stanca per pensarci e mi addormentai.
Al mio risveglio, ritrovai ancora la dottoressa accanto a me, che mi chiese se avessi qualcosa che mi faceva star male.
Al ché scossi la testa, perchè nessun farmaco avrebbe potuto guarire ciò che sentivo, ciò che provavo, o forse in apparenza ciò che non sentivo, ma c'era.
Perfino quel vuoto era qualcosa ed ero più che sicura che ora non me ne sarei più liberata.

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Guisgard 17-10-2020 01.56.01

La dottoressa guardò Gwen.
"Deve almeno dirmi il suo nome e se ha parenti da qualche parte." Disse la donna. "Solo così potremmo portarla da loro."

Lady Gwen 17-10-2020 02.02.33

Ce l'avrei fatta?
E soprattutto.
Ne sarebbe valsa la pena?
La mia razionalità mi diceva di no, il mio istinto di sopravvivenza e conservazione mi diceva di sì, di aggrapparmi a quell'unica certezza che avevo e che mi era rimasta.
"Mi chiamo Gwen... Mio... Mio marito... Stefan... A Vivas..." mormorai, a fatica, dovendo quasi spingere fuori dalla bocca le parole con la forza che non avevo.
Parole che dentro di me non avrei voluto pronunciare, ma che ora ero costretta a riferire, volente o nolente.

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Destresya 18-10-2020 22.00.38

Seguii Miglier in quel passaggio, senza pensarci, sicuramente lui conosceva bene quei posti.
E infatti, non ebbi di che pentirmene.
Il passaggio sembrava davvero sicuro e anche se in un primo momento pensavo non portasse da nessuna parte, mi accorsi che invece non era così ed era una vera e propria galleria.
Arrivati in un punto più ampio, potei addirituttura vedere delle pitture preistoriche.
"Accidenti, hai visto?" incuriosita.
Così mi avvicinai e iniziai a guardare le pitture, incuiriosita.
"Chissà che significato hanno!".

Guisgard 19-10-2020 23.02.50

Lui si voltò e guardò Destresya negli occhi.
Il suo sguardo si fece stran, enigmatico, sfuggente e mutevole.
"Risalgono a diverse migliaia di anni fa." Disse con un tono vago. "Al nostro primo arrivo qui."
Intanto sulla nave Gwen aveva pronunciato quelle poche parole.
La dottoressa comprese che la ragazza aveva bisogno di riposo e tranquillità.
Così uscì dalla cabina, lasciandola sola a riposare.

Lady Gwen 19-10-2020 23.10.39

La dottoressa non aggiunse nulla e mi lasciò sola.
Coi miei pensieri, forse.
Ma quali pensieri?
Ogni pensiero che poteva passarmi per la mente, non era di certo sano, da nessuna prospettiva, ma era pure vero che non volevo nessuno accanto, al momento.
Nessuno che non fosse Herbert.
Mi ero quasi rassegnata al pensiero di tornare a casa ed allontanarmi da lui, ma avrei avuto la certezza, sicuro più di ora, che avrei potuto rivederlo prima o poi.
Avevo successivamente accettato che stavamo per morire in quell'eruzione, passando i nostri ultimi istanti insieme, ma questo.
Questo non l'avevo mai preso in considerazione.
Non potevo accettare che la morte, ancora una volta, avesse scelto di abbandonarmi e lasciarmi soffrire, come se non l'avesse già fatto fin'ora, per tutta la mia vita.
L'apatia, comunque, mi assaliva troppo, per permettermi di pensare a cosa ne sarebbe stato di me.

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Guisgard 19-10-2020 23.22.46

L'apatia, la stanchezza e l'indifferenza verso il futuro, la vita ed il resto del mondo assalirono Gwen.
La svuotavano, la rendevano sterile e soprattutto stanca.
Stanca di quella vita che ora sembrava reclamarla di nuovo.
Una vita senza slanci, senza impeto, senza passione, quella vera.
La nave continuava a navigare sulle acque piatte e azzurre di un mare infinito.
La costra frastagliata era sempre più vicina.

Lady Gwen 19-10-2020 23.28.16

Rimasi chiusa nel mio immobile silenzio, sola, in quella cabina chiara che sembrava essere più fredda, vuota e sterile di me.
Ed era difficile, visto com'ero ridotta.
Non avevo idea di dove fossimo, ma quel malessere tornava ad insinuarsi prepotente sentire di me e ciò faceva serpeggiare nel mio animo spento il pensiero che fossi vicina a casa.
Come una reazione automatica.
Ed io non sopportavo più nulla di tutto questo.

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Destresya 19-10-2020 23.37.37

Notai il cambiamento nel suo sguardo, e la cosa mi insospettì, anche se non sapevo bene in che modo.
Che cosa c'era da insospettirsi riguardo dei disegni preistorici?
Poi quelle parole.
"Primo arrivo qui?" guardandolo "Intendi sull'isola?" poi aggrottai la fronte.
"Cosa intendi con noi?".

Guisgard 19-10-2020 23.38.30

Alla fine Gwen, stramata mentalmente, oltre che ancora debilitata nel fisico, cadde addormentata.
Dormì a lungo, fino a quando fu svegliata dal fischio della nave, dalle voci dei marinai e dal rumore delle manovre di attracco.
La nave infatti stava entrando in porto.
La dottoressa tornò da lei ed informò la ragazza che erano arrivati a Baias e lì c'era suo marito, avvertito via radio appena a bordo avevano identificato chi fosse davvero Gwen.

Lady Gwen 19-10-2020 23.44.16

Alla fine, di nuovo mi addormentai, evadendo ancora una volta.
Mi svegliai svegliata dal viavai a bordo e fui avvisata che eravamo a Baias.
Lì, c'era già Stefan, avvisato dal capitano che mi avevano trovata.
Non sapevo cosa avrei gli avrei detto, ma la verità era che io non volevo nemmeno parlare, non ne avevo né la forza né tantomeno la voglia.
Ma era ciò che facevo, no?
Tornare.
Tornavo sempre, alla fine.
E stavolta pareva che non fosse diverso.

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Guisgard 19-10-2020 23.55.28

"Destresya..." disse Miglier "... io non sono chi ho detto di essere. Il mio nome è Nerk-Mh e sono stato inviato dal supremo Consiglio Galattico delle 6 nebulose. Sono stato incaricato di catturare un pericoloso criminale giunto sulla Terra e che tu hai conosciuto. Sono certo che vorrà rifondare sil vostro pianeta la sua vecchia congrega criminale. E' pericoloso e va fermato. Sfortunatamente il mio tempo qui sulla Terra è concluso. Per questo ho scelto te. Per questo ti inizierò al potere cosmico." E un attimo dopo lei si ritrovò con indosso una tuta dai tratti fantascientifici.
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Guisgard 20-10-2020 00.09.02

La nave attraccò e poco dopo alcuni marinai aiutarono Gwen ad uscire dalla sua cabina. Sul ponte era salito Stefan che subito corse ad abbracciarla.
"Gwen..." disse lui "... tesoro, come stai?" Stringendola a sè. "Ti hanno fatto del male quei pirati?"

Destresya 20-10-2020 00.10.28

Ci volle davvero tutto il mio autocontrollo perchè non scoppiassi a ridere.
Ma di che cosa stava parlando?
"Oh vedo che dirmi balle è diventato uno sport!" scuotendo la testa "E dire che è il mio di mestiere!".
Sì, mi capitava spesso di dire cose stupide quando ero nervosa.
Ma chi era quello per farmi credere davvero che il Generale fosse un criminale.
"E perchè dovrei credere a te e non a lui?" gli dissi, prima che qualcosa mi investissi e mi trovassi addosso una tuta incredibile.
"Accidenti, e questo che cosa significa?" guardandomi tutta, con addosso quella cosa scintillante.
Il potere cosmico?
Non avevo sbattuto la testa troppo forte?

Lady Gwen 20-10-2020 00.13.37

Dei marinai mi accompagnarono fuori dalla cabina, sul ponte, dove subito trovai Stefan che mi abbracciò sincerandosi delle mie condizioni.
Del male...
A quella domanda, tutto ciò che c'era stato con Herbert, ogni singolo istante di quelle notti passate insieme, tornò ad abbracciarmi.
Un abbraccio che suonava più come una pugnalata alle spalle, ma era un abbraccio in cui, in modo strano, volevo rimanere, a farmi cullare in eterno.
"No..." mormorai, scuotendo appena la testa.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...a0b4ae8289.gif

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Guisgard 20-10-2020 00.47.33

"Sei scossa... ma a casa avrò cura di te e starai presto benissimo..." disse Stefan a Gwen "... su, andiamo, tesoro." Ringaziò il capitano, promise una ricca ricompensa e portò via con sè la moglie, tornando insieme alla loro vecchia vita.
Nel frattempo Destresya era con Miglier.
"Hai avuto in dono un grande potere, Destresya." Miglier. "Usalo per cercare quel criminale e ciò che sta per fondare. Da questo momento in poi la città che egli sta costruendo diventerà nemica giurata della verità, della libertà e della giustizia. Dovrai sottrarre il loro potere. Si tratta di un frammento cosmico a forma di cubo. Loro lo nasconderanno e chameranno Aureo di Uaarania. Trovalo. Da esso dipende il loro potere. Io ora devo andare."
Una forte luce e Destesya perse i sensi.
Si risvegliò su una scialuppa in mezzo al mare.
Le onde la facevano sussultare.
Un attimo dopo vide una nave che si avvicinava.
L'avevano vista e ora si apprestavano a farla salire a bordo.
Era salva.
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Fine episodio


+++

Guisgard 22-10-2020 00.28.05

Gli alberi hanno occhi ed orecchi

"Liberami, Signore, dall’uomo malvagio,
proteggimi dall’uomo violento,
da quelli che tramano cose malvagie nel cuore
e ogni giorno scatenano guerre."


(Salmo 140)



Nella vecchia periferia Est di New Casall il crepuscolo si infrangeva sui vecchi muri che spuntavano qui e là nella cupa campagna, mente i salici curvi e malinconici fremevano contro il cielo cobalto e le prime stelle della sera.
Da qui una stadina conduceva ad un vecchio Cimitero e proprio dove sorgeva un grosso olmo, le cui radici avevano quasi del tutto distrutto una vecchia lapide, la polizia aveva fatto la macabra scoperta.
I ragazzini con le loro bici sovente venivano da queste parti a giocare, lontano dal traffico e dal trambusto cittadino.
Qui fantasticavano sul nutrimento che questi alberi da secoli traevano dalle antiche sepolture del cimitero, spesso raccontandosi a vicende vecchie leggende sentite dai loro nonni o dalle loro maestre a scuola.
Era perciò facile immaginare cosa causò, soprattutto nei ragazzini del posto, ciò che la polizia scoprì in quel luogo di morte.
Una bambina, identificata dopo qualche ora dai suoi stessi familiari, era stata trovata letteralmente appesa ad un ramo dell'olmo, spogliata e con gli abiti della sua bambola, ritrovata poco distante dal luogo della morte, attorcigliati attorno al collo, come nell'estremo tentativo di qualcuno di infilarglieli addosso.
Ma essendo stretti e piccoli alla fine si sono strappati e lacerati in più punti.
La polizia non aveva spunti da cui far partire le indagini ed il solo indizio, anche se confuso e quasi del tutto inutile, era una frase detta a suo fratello maggiore, il quale non gli aveva dato importanza. La frase così diceva:

"L'uomo incappucciato mi ha detto che devo andare in campagna."

Quel drammatico e misterioso omicidio sconvolse naturalmente la tranquillità della periferia Est di New Casal anche nei giorni successivi.
https://d3dqioy2sca31t.cloudfront.ne...street-dab.jpg




+++

Lady Gwen 22-10-2020 00.41.09

Dovevo essere onesta.
Quando avevo scelto di far parte della polizia internazionale, l'Afrapol, non avevo pensato che la mia vita potesse prendere una piega simile.
O meglio, non avevo calcolato quanto oscuri e perverso potessero essere i meandri ed i recessi più celati della mente umana.
Avevo sopportato l'addestramento, duro ed inclemente, che rischiava di farmi pentire della mia scelta ogni mattina che mi alzavo dal letto scomodo della caserma, alle primissime luci dell'alba, avendo davanti a me un'altra giornata di massacro.
Ma ero rimasta, ci avevo creduto, avevo resistito giorno dopo giorno... E di fronte a simili scene, tutto mi sembrava inutile, vano.
Tutto per vedere poi una povera bambina innocente straziata e rubata alla vita con una tale malvagità.
Forse, non si era mai davvero pronti a simili scene, nella vita, benchè io mi sentissi personalmente inadeguata, ma di certo era ciò che veniva automatico pensare, quando si presentavano ai nostri occhi simili scempi.
Sapevo solo che fare giustizia nei confronti di quella povera bambina sarebbe stata la mia missione principale, benchè brancolassimo nel buio più totale, salvo quell'unico indizio, una frase.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...4e99cd27f3.jpg

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Guisgard 22-10-2020 01.00.53

A 3 giorni dal brutale assassinio della bambina, il cui nome era Landy, il dipartimento centrale dell'Afrapol di Afragolopolis aveva inviato a New Casal gli agenti Gwen Ygrail e Gan Luk.
I 2 non si conoscevano, arrivando da sezioni diverse e si ritrovarono al dipartimento.
Fu il commissario Corcion a presentarli e ad affidare loro l'incarico.
Arrivarono verso Mezzogiorno a New Casall.
"L'omocidio è avvenuto nella periferia Est di New Casall..." disse Gan a Gwen "... le indagini le sta portando avanti la polizia locale..." scosse il capo "... detesto gli omicidi in luoghi come questo... le campagne mi mettono malinconia... che dici, collega... ci fermiamo in qualche locale per mangiare qualcosa?" Guidando.
https://img.cinemablend.com/filter:s...798.jpg?mw=600

Lady Gwen 22-10-2020 01.07.10

Erano passati tre giorni da quell'abominio, ma mi sembravano un'eternità.
Questo caso aveva scosso l'intera divisione e non stentavo a crederlo.
Fui mandata a New Casal dal commissario Corcion, che mi affiancò un nuovo partner, Gan Luk.
Non lo conoscevo, facendo parte di sezioni diverse, ma speravo di poterci lavorare bene.
Ci mettemmo dunque in viaggio verso la cittadina, mentre io, in auto, leggevo e rileggevo ancora il dossier della povera Landy.
Non riuscivo davvero a capacitarmene...
"Sì, hai ragione..." mormorai vagamente, al suo commento.
Poi, mi chiese se mi andava di fermarci a mangiare qualcosa.
"Sì, ma facciamo in fretta, vorrei arrivare presto nella periferia di New Casal... Prima arriviamo, prima finiamo, spero..." la verità, in realtà, era che avevo lo stomaco chiuso, sottosopra e non mi andava molto di introdurci dentro qualcosa a forza.

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Guisgard 22-10-2020 01.13.35

"Appena troveremo un postico che ispira ci fermeremo..." disse Gan guidando lungo la strada.
Un cartello indicava New Casall e di lì a poco imboccarono una stradina che presto li condusse in una verde campagna.
"Questa dovrebbe essere la periferia Est di New Casall..." Gan guardandosi intorno "... la città è tra le più importanti e industrializzate, ma la sua campagna mantiene un certo fascino... anche se a me sembra troppo isolata... ehi, guarda lì... c'è un ristorantino... sarà un pò alla buona ma magari si mangia bene..."
L'auto svoltò e poi parcheggiò.
Poco dopo i 2 agenti erano seduti ad uno dei tavoli.
l locale era quasi vuoto.
"Io prenderò un calzone ripieno ed una birra..." Gan leggendo il menù.
"Lei invece?" Il cameriere a Gwen.

Lady Gwen 22-10-2020 01.19.40

Annuii distrattamente, durante la parte finale del viaggio.
Raggiungemmo dunque la zona, che si apriva davanti a noi come una verde campagna.
"Certamente, non è un fattore da sottovalutare, nelle indagini..." commentai, riferendomi a quella fetta di città che rimaneva isolata dal centro industrializzato.
Avvistammo un ristorante e poco dopo eravamo già al tavolo.
"Per me un sandwich al tonno e una birra..." ordinai.
Cercai, per quanto possibile, di allontanare il pensiero del caso, fin tanto che eravamo a pranzo, sebbene l'ansia mi attanagliasse letteralmente lo stomaco.

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Destresya 22-10-2020 01.29.00

Quello sguardo nel mio, così azzurro e chiaro, così innocente, che si faceva sempre più grande sempre più vicino, sempre più immobile.
Sentivo le sue mani su di me, la sua stretta delicata e insieme dolce, farsi dapprima sempre più stretta, quasi una morsa intorno al mio braccio, poi di colpo afflosciarsi in un colpo secco, come una carezza che diventava sempre più fredda.
Il suo corpo mi crollava tra le braccia, inerme, senza vita, povero uccellino indifeso.


Come quello che stava lì, appollaiato su un ramo, davanti ai miei occhi.
Oh, ma quello era un uccellino vero, e dopo un battito d’ali, era volato via, ecco che cosa mi aveva distratto. Accidenti, ci voleva proprio poco!
Ancora non mi ero abituata del tutto a questa nuova casa, con tutto il suo bel giardino e persino un recinto con gli animali.
Sì, davano un tocco di ruralità che non guastava mai, e i miei pazienti si sentivano accolti e a loro agio in quest’ambiente così accogliente, in cui si potevano subito mettere a nudo.
Certo, non era facilissima da raggiungere ma la mia fama di psicologa era leggendaria, almeno così mi avevano detto, e questo spingeva molti a fare un giretto un po’ più lungo dalle solite vie caotiche del centro.
Poi cosa c’era di meglio di una bella passeggiata in giardino per dare un che di olistico alle nostre sedute, dato che adesso termini del genere andavano tanto di moda.
Non che a me importasse granchè del denaro, o dei miei pazienti.
Non di tutti almeno, la maggior parte di loro aveva problemi così incredibilmente noiosi da farmi venire voglia di ucciderli.
Oh… che tentazione.

Era caldo, fatto di vita ancora pulsante, scivolava sulla mia pelle, lentamente, inesorabilmente, il mio corpo nudo diveniva rosso a poco a poco che il tempo passava, dapprima piano, poi in modo sempre più incalzante, sempre più vorticosamente, mentre una sinfonia suonava in sottofondo.
Potevo sentire un fremito lungo la schiena, un piacere perverso e solo mio, nascosto al resto del mondo, in quella camera fatta di pura oscurità. Mi gustavo ogni istante di quella doccia sadica, finchè il sangue non riempiva la vasca sotto di me e io mi ci stendevo completamente, chiudendo gli occhi e restando così per un tempo che sembrava infinito.


Mi ero distratta di nuovo, decisamente la mia paziente di oggi era una di quelle noiose!
Oh non prendertela, mia cara, è molto raro che qualcuno non sia noioso ai miei occhi, lo sai?
Mi fermai per un momento a osservarla, cercando di reprimere i pensieri più ovvi, ovvero su come avrei potuto torturarla. E quanto mi sarebbe piaciuto.
Ma ormai erano più di vent’anni che non trattenevo più certi pensieri.
Né i pensieri né le azioni.
Oh certo, tornare a New Casell era stato un azzardo, ma dopotutto nessuno conosceva la dottoressa Ester Dasy. Anche se pareva che avesse avuto in cura la terribile serial killer Destresya, anni fa, arrestata e fuggita.
È vero, sarei potuta non tornare mai e continuare a girovagare per il mondo, ma mi annoiavo. E poi qui ho lasciato qualcosa che loro non hanno mai trovato, e che non troveranno mai.
Presi un profondo respiro e cercai di concentrarmi sui problemi esistenziali della mia paziente del momento.
Mi resi conto di essermi persa qualche passaggio dei suoi inutili piagnistei, così decisi di sfoderare la mia mossa vincente.
La guardai intensamente con un sorriso conciliante e annuii comprensiva.
“E dimmi, mia cara, questo come ti fa sentire? Proviamo a capire cosa c’è dietro tutto questo… sai che devi dirmi tutto!”.
Oddio, tutto magari no, ma l’ora stava quasi per scoccare, e potevo anche permettermelo.
Poi mi sarei versata come minimo un bicchiere di Chianti.

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Guisgard 22-10-2020 01.42.18

Poco dopo il cameriere portò il calzone ripeno ed il sandwich al tonno.
"Bene, sembra tutto molto buono." Disse Gan, sorridendo a Gwen.
Ad un tratto nel locale entrarono alcuni poliziotti.
"Ispettore Goz!" Il padrone del ristorantino. "Benvenuto!"
"Oggi vogliamo qualcosa che ci faccia distrarre." Fumando Goz. "Questo caso mi sta togliendo il sonno, stramaledizione." Imprecò Goz, che subito notò la rossa Gwen seduta a mangiare e fece cenno ai suoi di sedersi al tavolo vicino a quello della ragazza e di Gan.
E qui si accorse anche di Gan.
"Che il diavolo mi porti!" L'Ispettore. "Guarda chi si rivede!"
Gan si voltò e guardò Goz e i 2 poliziotti che erano con lui.
"Il mondo è piccolo!" Ridendo Goz.
"Già, piccolo ed affolato..." annuì Gan.
"Da quando ti abbiamo cacciato dalla polizia sei sparito..." divertito Goz.
"Sono io che me ne sono andato." Replicò Gan. "Ora sono nell'Afrapol."
"Tu? Possibile?" Stupito Goz.
"Questo ti pare possibile?" Gan mostrandogli il distintivo.
"E questa rossa tutto fuoco chi sarebbe?" Goz indicando Gwen.
"La mia collega Gwen Ygraal." Gan presentando la ragazza.
"Mi dica..." Goz sorridendo a Gwen "... Gan è un bell'uomo, ma non preferirebbe avere un collega molto più virile e in gamba? Come il sottoscritto?" Goz sicuro di se.
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Lady Gwen 22-10-2020 01.52.08

Inaspettatamente, mangiare fu più facile del previsto e mi fece sentire decisamente meglio, infatti sorrisi ed annuii a Gan.
Dopo un po', sentii parecchio traffico provenire da un gruppo di persone appena entrate.
Drizzai le antenne sentendo le parole "ispettore" e "caso".
Vidi un tipo dall'apparenza piuttosto discutibile, che sembrava essere l'ispettore di nome Goz, il quale di sedette accanto a noi e non mi sfuggirono le sue occhiate.
Passarono pochi istanti, prima che lui e Gan si riconoscessero.
Beh, in ogni caso ci avremmo avuto a che fare comunque, tanto valeva togliersi subito il dente...
Sbattei le palpebre un paio di volte sentendo come si era riferito a me.
Ma davvero c'era ancora qualcuno che si esprimeva in quel modo?
Dio che cosa grottesca...
"Mi basta un partner che sappia fare il suo lavoro e non intralci il mio, ispettore" risposi, con tono fermo, professionale e certamente distaccato, era necessario con gente di questo tipo.

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Guisgard 22-10-2020 01.59.02

"Ehi, che caratterino." Disse Sard, uno dei 2 polizotti con Goz.
"Stavolta ha trovato pane per i suoi denti, ispettore." Ridendo Lion, l'altro poliziotto.
"Ma no, la ragazza è solo un tantino focosa..." fumando l'ispettore "... io però credo di averla già vista da qualche altra parte, agente Gwen... per caso è stata un'attrice? In uno diquei filmini in cui le protagoniste fanno tante docce davanti alla telecamera?" E Scoppiò a ridere.
"Dacci un taglio, Goz..." Gan all'ispettore.

Lady Gwen 22-10-2020 02.05.04

Osservai uno dopo l'altro gli agenti, poi di nuovo Goz, pensando a chi fosse più rivoltante fra tutti loro.
E la conferma arrivò.
Era decisamente Goz.
Infatti, Gan lo riprese.
"Se questo è l'unico approccio che può vantare con le donne, ispettore, capisco decisamente perchè lei sia così disperato, ne ha tutta l'aria, in effetti" con tono piatto e tagliente, finendo la mia birra.

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Guisgard 22-10-2020 02.26.53

A quelle parole di Gwen, Sard e Lion scoppiarono a ridere.
"Avanti, lo ammetta..." disse Goz alla ragazza "... fa tanto la tipa acida e scontrosa, ma lei è presa dal mio fascino." Divertito.
"Possibile che qui non si possa mangiae in pace?" Seccato Gan.

Lady Gwen 22-10-2020 02.45.36

Non mollavano, né demordevano.
Infatti li guardai tutti e tre, come fossero stati un brutto esperimento uscito male.
Non capivo come Già potesse permettersi di rivolgersi in quel modo
Gan era parecchio seccato e almeno qualcuno che avesse un po' di cervello, ogni tanto....
Iniziavamo proprio bene questo periodo di coesistenza.
Infatti, lo guardai per fargli capire di andare via prima possibile.

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Guisgard 22-10-2020 23.03.31

"Io..." disse la paziente alla dottoressa Ester "... io... sento che la tristezza, che la malinconia... insomma il mio malessere... ecco... è come se fosse la mia normale dimensione... come mi sento? Forse com'è giusto che mi senti, dottoressa... io... io credo di essere destinata alla tristezza..." fissando la bella psicologa.
Nel frattempo, al ristorantino, Gwen era ormai insofferente alle battute ed alla presenza stessa di Goz e dei suoi poliziotti.
Gan la guardò ed annuì, per poi mangiare con più fretta, per finire prima il suo calzone ripieno.
"Però, vecchio mio..." Goz fissando Gan "... non mi hai chiesto nulla delle indagini... cosa c'è? Il tuo maestro non è più la tua guida?" Ridendo. "Ascoltami, tu e la tua amica dai capelli rossi e dalla lingua tagliente... questa è la mia città... ed è la mia indagine... ho già una pista da seguire e credo sia quella giusta. Perciò non voglio intromissioni, chiaro?"

Lady Gwen 22-10-2020 23.29.26

Quasi mi dispiacque vedere Gan che si affrettò a mangiare per andarcene presto via da qui.
Poi, Goz tornò alla carica, ma parlando delle indagini.
E a malincuore, dovetti ascoltare.
Tuttavia, fu peggio, visto che fece lo sceriffo della situazione.
"Siamo qui per indagare, ispettore, non nell'esercito alle dipendenze del generale e lei non è lo sceriffo del Far West. Una collaborazione sarà più che gradita, da parte nostra" specificai, facendogli intendere che non avremmo accettato di farci trattare come sentinelle o secondini solo perchè lui aveva ricevuto un rifiuto.

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Guisgard 22-10-2020 23.55.37

"L'agente Ygraal ha ragione..." disse Gan mangiando ed indicando Gwen "... se ci diamo una mano a vicenda avremo più possibilità, no?" Fissandolo. "Avanti, parlaci della pista che stai seguendo."
"Cosa ci guadagno?" Goz.
"Ci guadagniamo tutti e lo sai." Rispose Gan.
"E va bene..." sbuffò Goz "... seguiamo la pista del maniaco su Internet... un tipo che adesca le vittime."
"Perchè? Ci sono altri casi simili?"
"Per ora no, che io sappia." Fece Goz. "Ma la bambina ha nominato un misterioso uomo incappucciato, probabilmente incontrato in Rete."

Lady Gwen 22-10-2020 23.58.41

Alla fine del caso, avrei dovuto fare una statua a Gan e fui contenta del supporto che mi dava, avevo l'impressione che avremmo lavorato bene insieme.
Goz non era dello stesso avviso e sicuramente pretendeva di avere lui l'unico merito se avesse risolto il caso, cosa di cui dubitavo onestamente, poichè mi sembrava una persona davvero poco intelligente.
Alla fine, si sbottonò e parlò di un tizio conosciuto in rete.
"Terremo da conto questa possibilità" commentai.

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Guisgard 23-10-2020 00.09.11

Goz lanciò un'occhiata di disprezzo a Gwen.
"E' la sola pista praticabile." Disse. "A meno che non vogliamo credere che il fantomatico uomo incappucciato sia una sorta di mostro, tipo Uomo Nero, che terrorizza i bambini come fosse un demone."
Lion e Sard scoppiarono a ridere.

Lady Gwen 23-10-2020 00.12.23

Ma si rendeva conto di ciò che diceva?
"Il fatto che una persona che compia uno scempio simile nei confronti di una bambina non sia da considerare comunque un mostro, lo lascio alla sua coscienza e la sua moralità. Credo che adesso io e il mio collega andremo" dissi, per poi guardare Gan.

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Guisgard 23-10-2020 00.24.09

Gan annuì a Gwen, azzannò l'ultima parte di calzone ripieno nel suo piatto e poi buttò giù la sua birra.
Allora pagò il conto ed uscì con Gwen dal ristorantino, seguiti dalle risate dei 3 poliziotti.
"Che simpaticoni..." disse Gan arrivando all'auto "... però forse l'idea di Goz non è da scartare, non credi?" A Gwen. "Un maniaco davvero potrebbe adescare dei bambini, per poi ucciderli."

Lady Gwen 23-10-2020 00.30.58

Uscimmo dal ristorante e Gan commentò l'ipotesi di Goz.
"L'unica cosa intelligente che ha detto e magari non è stata nemmeno un'idea sua..." sarcasticamente.
"Ma comunque al momento non la scarteremo, è qualcosa da cui partire."

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Destresya 23-10-2020 00.32.20

Cercai di provare attenzione... molta, attenzione.
Oh era uno dei miei piccoli piaceri che non erano proibiti dalla legge, o meglio, forse sì, ma molto molto difficili da dimostrare.
Nel mio mestiere si potevano incontrare menti affascinanti e contorte, o menti deboli, povere, destinate a soccombere.
La signora Comesichiama qui davanti a me, apparteneva decisamente al secondo caso.
Ascoltai ogni parola, fissandola intensamente negli occhi, così da farle capire che aveva la mia più completa attenzione. (Adesso, per lo meno).
"Mia cara, ci sono delle sensazioni a volte dentro di noi, che impariamo quasi a conoscere, dico bene? Qualcosa che diventa parte di noi, che ci scava dentro talmente nel profondo da farci quasi credere che non potremmo vivere diversamente, è come un demone che ci possiede dall'interno, che si fa strada dei recessi più remoti e reconditi del nostro animo, e noi sappiamo, in cuor nostro, che l'unico modo per farlo smettere, l'unica via di fuga, l'unico istante capace di far cessare tutto è la morte! La morte che porta via la sofferenza, l'angoscia, la tristezza, la morte che è liberatrice e amica, infondo la morte che sappiamo di volere perchè la vita non ci vuole, non ci ha mai voluto... Perchè non ne siamo degni!".
La mia voce parlava in tono costante, basso, lento, mellifluo, una tecnica di ipnosi molto efficace che funzionava solo con le menti più deboli, certo, ma la mia amica qui non era certo una cima.
Restai ad osservarla per un lungo istante, con i miei occhi azzurri e intensi puntati in queli di lei.
Oh come somigliavano a quelli delle mie vittime.
Oh, cosa avrei dato per essere lì quando si sarebbe uccisa.
Sempre che l'avesse fatto.
Beh, mia cara, posso sempre darti una mano.
Un sorrisetto leggero mi increspò il viso.
Poi si fece un sorriso più ampio e cordiale.
"Ed è proprio quello che cercheremo di evitare nelle nostre sedute!" lanciando un'occhiata all'orologio.
"Per la prossima settimana voglio che pensi ai 10 momenti più tristi della sua vita, poi mi consegnerà la lista e ci lavoreremo su, vedrà che riusciremo a superarli!" fiduciosa.
Oh sì, fiduciosa che ti distuggerò pezzettino per pezzettino.
E tu nemmeno te ne accorgerai.
Ma non credere che abbia qualcosa contro di te, donnetta piagnucolosa.
(Oddio, abbinare quelle scarpe a quel rossetto dovrebbe essere un crimine ora che ci penso).
La verità è che mi annoio.
E io detesto annoiarmi.

Guisgard 23-10-2020 01.11.15

Gan annuì a Gwen.
"Magari cominceremo proprio a bttere questa pista per prima..." disse lui "... che ne dici di cominciare dalla montagna più alta? Intendo andare a casa della bambina, dai suoi genitori..."
Nel frattempo, nello studio di Ester, la ragazza era appena andata via ed era stata l'ultima seduta del giorno.
Ma poi squillò il telefono dello studio.


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