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Icarius guardava Clio cercando di capirci qualcosa, mentre lei provava a decifrare i segnali misteriosi del suo medaglione.
Vale era accanto a loro, ovviamente in silenzio. Ad un tratto il segnale si fece più intenso e lei arrivò a percepire qualcosa: "Enitsuj... etnoc... etnoc Enitsuj..." |
"È un inganno..." disse una voce rauca al telefono "... non è il vero Guisgard... serviva uno per fare il film... ma quello è un impostore..." ed attaccò, senza lasciare a Gaynor la possibilità di parlare.
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"Allora forse" disse lui a Gwen "potrei aiutarti io... le ragazze viziate spesso hanno bisogno di aiuto, visto non sono abituate a fare da sé..." scoppiando a ridere.
Lasciandosi andare a quella risata, la voce dell'uomo sembrò perdere la sua cadenza forzata, quel modo camuffato di porsi, apparendo più bella e profonda. |
"Un carcere di massima sicurezza e fuori città." Disse l'uomo ad Altea. "Un posto insomma adatto a rinchiudere spie, traditori e criminali particolarmente pericolosi o importanti."
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Cercai di calmarmi, ma ancora ero turbata. "Voglio... Voglio tornare da mia sorella..." dissi tremando e continuando ad abbracciarmi. Non ne potevo più, volevo solo una figura familiare che mi aiutasse. "Per favore..." dissi esausta.
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Quella telefonata mi lasciò interdetta, senza parole. Il vecchio che era seduto dietro di noi la sera prima, e che poi era svanito nel nulla, aveva detto la stessa cosa... entrambi asserivano che quello non era il vero Guisgard, ma un impostore messo lì per fare il film. Ma perché poi venirlo a dire a me? E ammesso che la telefonata dicesse la verità, a meno che Guisgard non avesse un fratello gemello non vedevo come fosse possibile questo scambio di persona. I sosia identici non esistono e lui era... beh, era lui...
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"Scusate..io sono una ragazza comune e non mi occupo di queste cose..spie di cosa..vi è qualche regime o altro? Di cosa si macchiano esattamente..ovvero contro chi operano? Fuori città" fingendomi pensierosa ma lo ero davvero.."Verso quale posto?Ora sono curiosa ne parlavo prima con un poliziotto." guardai l' uomo cercando di capire le fattezze prima di tutto.
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Rimasi indignatamente senza parole alla sua precisazione.
Ma come si permetteva? Poi, arrivò la sua risata. Quella risata, che fece emergere la sua voce per com'era realmente, spontanea, profonda e bellissima e mi accorsi che si era davvero lasciato andare. Tuttavia, evitai di aprire l'argomento. Se si stava aprendo e lasciando andare così, non lo avrei certo interrotto. "Invece so fare da me" mormorai secca, voltandomi verso i libri. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
C'era qualcosa, una specie di segnale.
Mi voltai verso Vale, e dissi quello che sentivo. "Enitsuj..." ripetei "Etnoc.." pensierosa. Mi voltai poi verso Icarius. "Hanno senso per te queste parole?" Gli chiesi. Magari era qualcosa in codice della terra che non conoscevo. Dovevo trovare il modo di introdurre l'argomento Vale senza causargli un collasso. |
" Un nobile hai sentito? " dando una occhiata a Teos appena lontana dal signore con gli occhiali.
" Mi sa che stiamo perdendo tempo comunque, il nonnetto non si vede!" Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
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