Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 03-01-2013 01.47.13

Clio e la piccola Noel avevano appena raggiunto la riva dell'Isola del Fungo, che un terribile spettacolo si mostrò ai loro occhi.
Sumond e la sua nave si erano inabissati sotto lo sguardo delle due.
Ma poco dopo un'altra scena le fece rabbrividire.
Gli spagnoli aprirono il fuoco su molti dei superstiti inglesi che avevano tentato di raggiungere l'isola a nuoto.
Chi si salvò fu preso ed imprigionato a bordo delle fregate.
Noel allora si strinse a Clio, ma in quello stesso istante qualcuno arrivò alle loro spalle.
Erano degli indigeni dai volti truccati, vestiti di canapa ed armati con lunghe lance.
E i loro sguardi erano ostili.

Guisgard 03-01-2013 02.14.44

Ma mentre Altea parlava al comandante spagnolo, una carrozza raggiunse il porto.
Philip la fissò e restò sorpreso.
“Padre...” disse turbato “... cosa ci fate qui?”
Il vecchio Arkwin, aiutato da alcuni servitori, arrivò davanti alla delegazione spagnola.
Scrisse allora qualcosa e lo mostrò al comandante.
“Conosco la vostra fama, senor...” fissandolo questi “... e anche la considerazione che vantate in Spagna, ma Balunga deve essere vendicata... sono spiacente, ma sono gli ordini.” Sentenziò.
Philip, allora, appartandosi un momento con Altea e suo padre, raccontò loro della strage avvenuta a Balunga tempo prima.
“Ora comprendo...” mormorò turbato il padre di Altea “... gli spagnoli ci hanno invaso perchè ci ritengono responsabili della morte del Viceré...”
“Si, è così...” chinando il capo Philip “... e temo andranno via solo dopo aver avuto il tributo richiesto...”

Guisgard 03-01-2013 02.37.06

“Talia...” disse Guisgard, per poi sorriderle “... noi non dobbiamo difenderci da nulla, non temere... io e i miei uomini” rivolgendosi poi al comandante spagnolo “non abbiamo mai fatto del male a donne e bambini e non starò qui a difendermi dalle infamanti accuse che ci rivolgete. E' vero, siamo pirati, fuorilegge, ma non siamo assassini. Non assaltiamo i porti con fregate e cannoni, uccidendo gente inerme come invece sta facendo la vostra flotta a Las Baias.” Il suo sguardo era freddo. “Si, sono un pirata e sono senza patria. Ma non senza onore. E quello mi vieta di puntare un'arma contro una donna.” E con rapido gesto colpì l'elsa della spada del capitano con la sua sciabola, facendo cadere a terra l'arma dello spagnolo. “E se punterete ancora la vostra spada contro di lei, io giuro proprio sul mio onore che vi infilzerò come un tordo.”
“Come osi, pirata!” Con astio il comandante. “Ora me la pagherai!”
Allora tutti i soldati si fecero avanti e di nuovo i pirati mostrarono le armi.
“Un momento!” Esclamò Ines. “Voglio vederci chiaro!” Fissò poi Maraiel. “Dimmi, Maraiel... come sei arrivata su questa nave? Chi ti ci ha portata?”
La piccola fissò Guisgard, poi Talia ed infine sua nonna.
“E' stato il capitano.” Rispose indicando Guisgard. “Lui e i suoi uomini.”
“Ecco, come volevasi dimostrare!” Urlò il comandante.
“Fatela finire.” Fissandolo Ines. “Continua, piccola mia.” Rivolgendosi di nuovo alla bambina.
“Io ero scappata da casa ed ero per la strada...” fece Maraiel “... avevo fame... ero stanca... e la gente era cattiva con me... e poi è arrivato il capitano... mi ha portata via da quelle persone cattive e siamo partiti con la sua nave... e qui ho conosciuto Talia...” mostrò poi la sua bambolina “... e anche la mia bambola si chiama così...” sorrise “... ma è del capitano ora...” si voltò a fissare Guisgard e abbozzò un sorriso con occhi furbetti “... perchè a lui piace Talia!” Indicando poi la ragazza. “Ora torniamo dal mio papà?”
“E perchè sei scappata da casa?” Domandò la nobildonna spagnola.
“E' stata la balia a farmi scappare...” mormorò Maraiel “... mi disse che dovevo scappare, che non c'era molto tempo... mi fece prendere solo la bambola e poi mi mandò via...”
Ines allora guardò Guisgard e poi Talia.
“Vi devo delle scuse, signori.” Sorridendo. “E' grazie a voi che mia nipote è viva. Forse è grazie al vostro intervento che gli assassini di Balunga non hanno potuto completare la loro opera. Grazie. A nome mio e della Spagna.”
In quel momento un ufficiale chiamò il comandante.
“Capitano, tra i prigionieri vi è uno spagnolo.” Disse l'ufficiale. “Il suo nome è Juan Musan e chiede di parlarvi.”

Cheyenne 03-01-2013 03.49.20

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 51532)
“Sai...” disse “... questo vecchio burbero che hai davanti ne ha viste davvero tante. E un po' posso dire che conosce anche un taLntino le donne... dimmi la verità... ti sei affezionata al nostro portoghese, ragazza mia?"

Le parole del colonnello riecheggiavano nella mia mentre mentre lui si allontanava con un servo...
Era indubbio che io fossi molto grata a Fhael per avermi sempre assistita, al mio arrivo; con i rapinatori! Ma come facevo a sapere quale tipo di affezione portassi...non mi era mai successo prima.. Era solo una amicizia o c'era qualcosa di più?!
Persa nelle mie fantasticazioni potevo solo sperarare che Fhael si convincesse a restare x la festa in modo da continuare ad averlo accanto e finalmente capire che cosa realmente provavo...

Altea 03-01-2013 14.45.07

Rimasi stupita dalla barbaria con cui venne compiuta quella strage a Balunga..chi poteva essere stato il mandante? Non certo la povera gente che ci circondava..e se fosse stato il Governatore?
Mi avvicinai al capitano spagnolo.."Voi pensate che questi indigeni..questa gente povera abbia avuto un motivo per...uccidere il vostro vicerè? Vivono giorno per giorno per sopravvivere, ed erano sotto l'assedio del Governatore olandese..e ora deve essere sotto il Vostro? Mi spiace milord..voi state sbagliando, e forse le persone colpevoli non si trovano nemmeno qui..infatti mi pare strano che proprio Guidaux, l'ammiraglio del Governatore sia fuggito e abbia tradito il Governatore, a mio parere dovreste chiederlo a lui."
Guardai la gente silenziosa, quasi rassegnata..un senso di tristezza mi pervase.."Se proprio non credete che possa esistere questo Tesoro allora" mostrando la mappa nel manoscritto "prendete me..si non posso accettare voi vendiate questi bambini innocenti e nemmeno che li priviate della loro madre, non è un gesto eroico ma un gesto giusto, se per voi la vostra giustizia è giusta" lo fissai in tono di sfida.

elisabeth 03-01-2013 15.26.29

Mi sentii osservata per l'intera durata della Santa Messa, non volevo che pensasse quanto in ansia mi sentissi, eppure ero certa che si respiarasse nell'aria, quando tutto finni la seguii appena fuori dalla chiesa, dove ella si fermo', udii ogni sua parola, ogni sua lacrima non versata, ogni sua incertezza......." Conosco il vostro nome, perche' e' il vostro nome che ho pronunciato per primo quando ho cominciato a dire le prime parole, non siete mia madre...siete la mia nutrice....mi siete sempre stata accanto....mi avete amata sopra ogni cosa.....veniamo dall' Inghilterra, sono di nobile famiglia...ma per un mio miserabile capriccio da bambina vizziata siamo qui e voi avete patito anche questo.....vi prego di credermi, non avrei alcun motivo di mentirvi.......l'uomo che e' con me vuole aiutarci ad andar via da qui....."....non dissi nulla..non potevo dirle altro...potevo solo farle sentire quanto le volessi bene....pensai di abbracciarla...e quando lo feci...la vidi correre via da me verso la locanda....piansi..piansi......con tutto il dolore che avevo nel cuore..e mi diressi verso la locand...dove vidi ad attendermi Storm..." Non ricorda nulla...mi ha dimenticata..."...

Guisgard 03-01-2013 17.21.53

Ingrid, a quelle parole di Elisabeth, corse via sconvolta.
Tornata alla locanda, Elisabeth trovò Storm ad attenderla.
“Io sono riuscito a far cantare l'oste...” disse “... so tutta la storia... la vostra Ingrid ha perduto ogni ricordo... un bel guaio, non c'è che dire...” il suo volto era teso.
Ma proprio in quel momento si udirono grida e schiamazzi.
“Las Baias è attaccata!” Urlò qualcuno. “Sono gli spagnoli!”
Molti allora cominciarono a correre per le strade e ad assalire botteghe e notizie.
“Cosa accade?” Chiese Storm ad uno preso per il bavero.
“Gli spagnoli!” Rispose questi. “E presto saranno qui! Meglio prendere tutto è fuggire!”

Guisgard 03-01-2013 17.26.19

Passarono alcuni istanti e il colonnello ritornò nella sala.
“Forse il tuo portoghese” disse sorridendo “è l'ultimo di una razza in via d'estinzione. Con lui si può parlare di tutto... affari, politica, religione, persino del gioco d'azzardo... ma di ciò che lo riguarda da vicino è quasi impossibile. Forse dovresti farlo tu... forse dovresti chiedergli tu di restare per la festa... chissà che non ti ascolti...”
E dai vetri della finestra Cheyenne vide Fhael uscire nel giardino.

Guisgard 03-01-2013 17.29.18

A quelle parole di Altea, suo padre trasalì.
“No...” disse turbato “... non puoi offrirti tu... non lo permetterò...”
“Vi offrite in qualità di ostaggio?” Chiese il comandante Alvaro ad Altea. “O forse come responsabile della strage? Si, perchè io ho l'ordine di trovare il colpevole. Oppure massacrare tutta la popolazione di Las Baias.”
“Un eccidio!” Sconvolto Philip.
“Sono gli ordini.” Annuì Alvaro. “Ed io li eseguo, non li discuto.”

Cheyenne 03-01-2013 18.16.03

Dalla finestra vide passare Fhael, senza pensarci due volte mi precipitai fuori.
"Fhael! Aspettate! Spero che non stiate andando via e per di più senza salutarmi." dissi raggiungendolo di corsa.
"Non vi ho ancora pienamente ringraziato per tutto quello che avete fatto per me fin dal mio arrivo a Las Baias. Non ho parole per esprimervi la mia gratitudine, posso solo chiedervi di restare ancora un po', in fondo il tempo che abbiamo passato insieme è stato quasi sempre sotto prigionia. E poi voi siete l'unico di cui io mi fidi completamente, vi prego di non abbandonarmi ora. Lo so che siete un uomo d'affari molto impegnato ma una sera, vi chiedo soltanto una sera..."


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