Camelot, la patria della cavalleria

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cavaliere25 07-04-2012 10.52.52

Guarda guarda chi si vede il nostro amico falco che ci a fatto finire qui dentro cosa ci fai qui? dissi sei venuto a vedere se siamo ancora vivi? continuai a dire con tono nervoso per colpa tua guarda in che situazione siamo se vuoi scusarti cerca di tirarci fuori da qui dentro guardando il falco con sguardo cattivo

elisabeth 07-04-2012 11.19.05

Rimase in piedi a fissare il cielo...mentre raccontava cio' che era per lui Tylesia e quella breve e fuggevole storia appartenente alla Regina, aveva amato a tal punto che nessun uomo oltre il suo amore avrebbe potuto profanare quello che era il suo dono piu' bello, la sua verginita'.....e per paura di questo aveva costretto il suo popolo a bandire la parola Amore....." Sinceramente Reas rimango basita a questa storia, ognuno di noi puo' fare le sue scelte....ma non puo' imporle a nessuno, nemmeno la Regina....un mondo senza amore, non rende magnifico nulla, neanche questa vostra splendida citta'......non vale assolutamente nulla, un cuore arido......rende smarriti altri cuori e nude altrettante anime......mi spiace ma non ho pieta' per la vostra Regina, ho solo pieta' per un popolo che ha dovuto andare avanti nelle tenebre non avendo la possibilita' di vedere la luce........siete un uomo colto e conoscerete Platone, uomini rinchiusi in una caverna col volto rivolto al fondo della caverna..vedevano solo le ombre del mondo reale e chi riusciva ad uscire da quelle tenebre...aveva il bagliore della realta'....e se avesse avuto abbastanza coraggio per rientrare a raccontarlo a chi era rimasto all'interno..avrebbe rischiato la vita.............questa e' Tylesia....solo un falso.."...Mi alzai ed ero vicinissima a lui tanto vicina da sentirne il respiro.....ma i miei sensi erano pronti a cogliere ogni movimento e vidi l'ombra di una donna apparire e poi svanire alla finestra del palazzo..."....O siete tenuto sotto controllo Reas...oppure questo palazzo accoglie anime in pena...ho visto una donna, osservarci.....dalla finestra, forse e' qualcuna a cui e' stato negata la parola Amore...".......

Parsifal25 07-04-2012 19.01.44

Lilith riprese un pò di forze, ma non potevo permetterle di galoppare da sola così decisi di acccompagnarla con il mio cavallo. La aiutaì a salire e ci incamminammo, sarebbe venuta con me.
Il Maestro Redentos, marciava con noi anche se mi sentivo in disaccordo e colpevole della sua scelta.

Egli capì il mio stato d'animo e si avvicinò: "Maestro, mi spiace che le crei tanti problemi.... eravate vicinissimo a Tylesia e invece.... vi siete nuovamente allontanato. Perchè è venuto con noi? E' stata una scelta mia e di Lilith, voler aiutare questa donna non la vostra...... le chiedo scusa......"

Improvvisamente, vidi Lilith che osservava il bosco.....seguì il suo sguardo per capire cosa andava osservando, ma non intesi. Subito dopo, mi rivolsi verso di lei e dissi:
"Lilith, qualcosa non và?"

Daniel 08-04-2012 22.02.26

Mi avvicinai all'uomo e gli misi una mano sulla spalla..
<<Buon uomo.. Se tenevo alla mia vita non avrei mai preso quella spada in quella stanza e non avrei mai indossato quest'armatura.. - guardai fuori dalla finestra er un pò e poi lentamente mi rivolsi di nuovo all'uomo- .. Quindi parlatemi.. Ditemi questi segreti. Io sono qui per difendere questa terra e se devo morire per essa..>>

Lilith 08-04-2012 22.48.05

"Parsifal... aspettate" gli dissi "siete sicuro di voler continuare? Non... Non sono piu' cosi sicura che sia una buona idea..."
In quel momento ero terribilmente confusa. Mi sarei sentita in colpa se li avessi condotti in un luogo cosi pieno di sofferena, ma allo stesso tempo non volevo che quella donna soffrisse cosi tanto per la figlia. In quel momento maledissi nella mia mente quella voce. Era frustrante dover sapere cose di cui gli altri non erano a conoscenza. Ero sul punto di scoppiare in lacrime. L'unica soluzione era quella di tenere lontani i cavalieri dal castello e andare da sola.
"da qui proseguo io da sola" dissi, cercando di non far trasarire il mio pianto.

Parsifal25 09-04-2012 02.43.27

Notaì che durante il percorso, Lilith non sembrava più tranquilla come prima.... qualcosa la turbava. Riuscì a comprenderlo perchè molte volte ho vissuto la sua stessa condizione e soprattutto il peso di una scelta.

Cercava di nascondere le lacrime, ma la sua voce era tremante.....una tipica reazione di una damigella dal cuore nobile che avrebbe sacrificato se stessa per non far perire gli altri.

Sorrisi,ma non feci caso alle sue parole. Non potevo abbandonarla. Fermaì il cavallo e le dissi:

"Damigella Lilith, il suo cuore è puro e la sua anima è piena di amore e misericordia per gli altri....ed io la ammiro.... purtroppo..... sono costretto a contrariarla.... non proseguirà da sola.

Mi fido di te, senza il tuo aiuto e l'intervento nel mio sogno, non avreì ritrovato la via e compreso la verità su Tylesia."

"Non potraì liberarti di me, facilmente. Poi che Cavaliere sareì se lasciassi andare incontro al pericolo una damigella.... Non è nel mio stile....." e risi. Spronaì Belfagor e proseguimmo. Oramai, questo viaggio bisognava concluderlo insieme....

Guisgard 10-04-2012 01.02.41

Orco il Rosso gettò uno sguardo prima su Altea, poi su Fyellon.
Uno sguardo attento, indagatore, come a voler scorgere nei due qualcosa che motivasse il loro arrivo al castello.
“Salute a voi e benvenuti.” In modo spiccio Orco.
Poi fece cenno al servitore di servire la cena.
“Milord...” fissandolo il servitore “... riguardo a quei fagiani...”
“Cosa?” Incupendosi Orco, come se già intuisse qualcosa.
“Ecco, milady, rammentando ciò che già il vostro medico disse...”
“Allora?”
“Ecco...”
“Porta il cibo!” Ordinò Orco.
“Vostra moglie...”
“Cosa vuole?”
“Lei...” intimorito il servo “... ecco... lei ha disposto che...”
Orco lo fissava sempre più accigliato.
“Insomma...” continuò il servo “... vostra moglie ha ordinato... non più fagiani, ma minestra...”
“Minestra?” Con rabbia Orco.
“Si...” annuendo il servitore “... dice che farà bene alla vostra salute...”
Orco allora gridò e prese una lunga verga, per poi rincorrere il servo e picchiarlo dopo averlo raggiunto.
Aprì allora una credenza e prese del pane con dei salumi.
Li gettò sulla tavola e cominciò a mangiare avidamente.
Poi fece cenno ad Altea e Fyellon di mangiare con lui.

Guisgard 10-04-2012 01.05.18

Il Falco guardò Cavaliere25 e scoppiò a ridere.
“Beh?” Fissandolo Tieste. “Cosa ci trovi di così divertente?”
“Siete due grossi idioti!” Ridendo il falco.
“Ma quel falco parla!” Sbalordito Polidor.
“Già...” annuendo Tieste “... e la sua specialità è prendere in giro i suoi amici...”

Altea 10-04-2012 01.11.43

Quell'uomo dall'animo buio mi guardava, cercando di carpire qualcosa di me. Guardai Fyellon, ma egli, come sempre sembrava non dare cenno di inquietudine.
Dopo i soliti convenevoli, ci sedemmo al tavolo e subito arrivò un servitore..e iniziò a parlare della cena...di fagiani..della moglie del milord. Non riuscivo a capire che stesse succedendo, quando il padrone si alzò dal tavolo iracondo e si diresse verso una panca. Spalancai gli occhi fissando Fyellon...e ritornò con del semplice pane e salumi, non dopo aver picchiato il povero servitore.
Iniziò a mangiare avidamente, facendoci un cenno di seguirlo..."Messere mi scusi" dissi, versandomi un bicchiere d'acqua fresca "non mi sento molto bene, sarà stato il lungo viaggio, se permettete io raggiungerei le mie stanze, vi farà compagnia..mio cugino Fyellon".

Guisgard 10-04-2012 01.13.08

Reas, a quelle parole di Elisabeth, si voltò e fissò la torre indicata dalla maga.
“Quella” fece Reas “è la Torre dei Miserabili... è una specie di prigione in un certo senso... lì vengono rinchiusi i frenetici, coloro cioè definiti pazzi, folli... è un luogo di dolore e disperazione, meglio ignorarlo...”
Ma Elisabeth, in quel momento, da un'altra delle finestre di quella torre, vide un'altra figura sporgersi e stavolta era un uomo.
E riconobbe quell'uomo: era Goz.
La fissava.


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